Monte Brancastello, Nord (Scialpinismo 2023-2024)

Fonzie

Utente malamente
Circa 7 km A+R, 1000m dsl+, in condizioni di magra (magrissima) e a termine stagione: grassissimo che cola.

Visto il caldo previsto scelta a Nord e dirò che mai sofferto caldo estremo per l'intera giornata: certo clima e panorama da Maggio inoltrato, ma non si può avere di più in questa annata maledetta.

La nostra prima scelta è stata quasi subito scartata per aver trovato strada carrabile di accesso chiusa per "sequestro": poi abbiamo capito perchè... https://www.rainews.it/tgr/abruzzo/...eti-f97035f3-2888-4fde-9901-73fe1e313662.html

Al che piano B, Vallone di San Pietro, igienicamente scaricato e personalmente mai percorso prima, ma molto invitante come tutto l'orrido lato Nord del gruppo Gran Sasso Teramano: un dedalo di percorsi valanghivi e salti di roccia molto scenografico e dal look "avventuroso" (inoltre, anche se a me interessa poco, molto poco frequentato).

Ovviah, foto.

Partenza presto e svalicando in Abruzzo tutto il lato Nord ben visibile mi ricorda quanto in alto è la neve quest'anno.

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Troppo presto per il camioncino con la porchetta, tipico della zona, ma il ripiego per la (seconda) colazione è ottimo.

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Arrivati alla partenza del piano B (non senza adeguato mezzo) si cammina per bel bosco (faggi, ma va?!) fino alla vista del vallone più o meno innevato e del Corno Grande dalla prima radura.

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Intercettiamo la lingua che scende più in basso ed iniziamo a pellare (con rampant, per neve "scivolosa").

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E per valloncelli e rampette si arriva ad un largo anfiteatro sotto la pettata finale, dove cercare il canale o pendio migliore per superare la fascia di rocce ramponi muniti (e piccozza visti i saltini sottostanti).

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Finalmente in cresta in affaccio sulla piana di Campo Imperatore e a 3 passi dalla cima del Monte Brancastello.

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Venticello fresco, pausa corroborante e via in discesa su ottimo firn marroncino alternato a precolla bianca, ma ben sciabile (altrimenti cosa salgo a fare?).


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Questa merita menzione a parte per il camoscio che ci guarda dall'alto (esattamente sulla roccia più in alto sulla linea perpendicolare rispetto allo sciatore: se volete zoomare... scusate, zoom digitale).

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E ancora giù fin dove si può e fin dove si "sopporta" il rumore delle pietre sulla soletta e sulle lamine.

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Al termine di nuovo sci in spalla, ben contenti di aver tirato fuori qualche bella curva, fino al posteggio auto a piedi scalzi su freschissima erba verde ❤️ ...ed infine davanti alla solita nutriente birra.

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Voto? 7, coniglio dal cilindro, un po' inatteso, un po' no perchè questa zona è davvero bella e sottovalutata (va studiata molto bene per le condizioni...).

Vediamo se chiudo davvero stavolta con questa sortita...
 

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Salire in auto verso la fonte del peschio è cosa molto pericolosa, oltre a non esser più possibile fino alla fine causa smottamenti circa 1 km prima della fine ( e arrivati li voglio vedere come fare a girare....retro per un altri 700m minimo in massima pendenza ). La strada ( mulattiera) é ripida strettissima e alcuni tratti esposta, che sia caduto il fuoristrada mi sembra scontato. La pista nel bosco di s. Pietro verso la stalla delle fienare credo sia interdetta al traffico a motore salvo deroghe per i pastori rilasciata dal comune di isola. Almeno cosi era, comunque nel dubbio ogni volta che sono salito sia per la fossacieca che per vallone/la goccia o pizzo san gabriele e rigo rosso, ho spalleggiato per quanto scomodo . Per il vallone poi nemmeno troppo, la pista è comoda. Fatto bene a non andare verso il Prena, meno neve e impossibile la discesa diretta dalla cimetta alla fonte, più divertente della fossacieca. Per il resto belle foto, gita da fare in tempi normali tra un mese....e comunque non è minimalista affatto.
 
Grazie delle indicazioni.

Peschio non so, c’era solo il sigillo da sequestro, ma non credo si arrivasse proprio fino alla fonte. Stalla invece non ho visto alcun segnale: così fosse, errore nostro… in caso di conferme di tali divieti non credo saranno più tragitti alla mia portata se non in traversata dalla piana di campo imperatore.

che sia caduto il fuoristrada mi sembra scontato.
Questo però non credo sia corretto perché se erano dei tecnici del consorzio idrico immagino fossero degli habitue’… è il loro lavoro. Ed è un lavoro rischioso…
 
Non volevo esprimere una critica agli addetti dell'acquedotto, ho usato un termine infelice. Solo sono rimasto sorpreso dal mezzo che impiegavano, ci passa al filo....unico mezzo che ho visto arrivare alla fonte è stata la panda 4x4 vecchio modello del contadino che li teneva a pascolo pochi capi bovini, e prima del peggioramento della strada. Considerando che ci sono strappi abbastanza seri e il fondo di pietrisco coperto da stati di foglie che creano un tappeto scivoloso anche con asciutto io avrei veramente paura su un mezzo come quello della foto. Per il vallone il dsl a piedi è poco, più che altro un po' lungo il tragitto. Per il peschio sono circa 600m. Comunque secondo me li vale tutti, prossima stagione provala, per me giro da podio
 
Bravi belle foto! certi scorci mi ricordano le nostre Prealpi dove capita sovente di sciare con vista pianura (quest' anno un po' meno vista la quota neve...).
Comunque ben giocata, come si dice, la necessità aguzza l' ingegno!
 
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