Miglior motoveicolo 50 cc per rimorchiare al mare o in montagna

Lei era la replica perfetta, ma a me piaceva di più (e piace molto tuttora) la RD500 ... ce l'ha ancora uno qui in zona... lo invidio molto anche se lo vedo più al trotto che di fretta, quelle poche volte.
 
Che tassellatura quasi enduristica quei pneumatici!
...gringo in action...'81 o '82 in b/n...
... stampa e sviluppo homemade...

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devo vederlo, ma chi nn è toscano fa fatica a capire… da noi come sai l’accento cambia nel giro di 50 km, mia moglie nn l’ha ancora capito.. il fiorentino parla diverso dal pisano, dal livornese, il viareggino dal massese e via cosi.. lei è buona solo a dire è toscano.
Quando sul mare noi del posto si sentiva dire:” com è il l’acqua?” ho scritto come dicono eh.. ridendo ci guardavamo dicendo questo viene da Pontedera o zone limitrofe, per noi volgarmente dette “piana”😂
esatto ad esempio nella mia zona non parliamo toscano abbiamo una parlata più ligure
 

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Ok per chiarire cosa intendo: il dialetto è un linguaggio, quello nel film è giustamente un accento. Per dire, io non conosco il DIALETTO di livorno ma se ci fosse sarebbe da sottotitolare, tipo Gomorra per capirci… tutto qua. Ovosodo è girato con un copione italiano ma con accento smaccatamente locale, quindi assolutamente comprensibile.

Esempio del mio ascolano? Una frase tipo “potresti darmi quel fiammifero?” diventa accentata “me passe u fiammifere?” In dialetto suonerebbe “ca me schtienne u fermenande?” 🤣🤣🤣🤣🤣 chiaro ora???

Sto diventando il re degli OT.

Torniamo ai motorini per favore? 😀
per certi dialetti hai sicuramente ragione ma il toscano è sempre comprensibile poi varia leggermente l'accento da zona a zona
allora si che diventa più complicato capire se uno parla fiorentino o livornese .
ci sono dei tik tok bellissimi fatti da toscani diversi un livornese, un pisano e un fiorentino, da buttarsi in terra dalle risate🤣
 
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al 3 era per i motorini truccati sennò grippavano
ma percge esistevano regolari?
Mi ricordo molto bene che una domenica ero lungomare con il fifty fermo, acceso ma in folle, mi si avvicinarono 2 guzzoni della stradale, nel vederli avvicinare conscio di quanto era irregolare lo spensi subito.. il policeman mi si avvicino e mi disse:” accenda un po’!” nn ti dico il rumore faceva🤣poi si mise semore in sella alla moto senza scendere a girarmi intorno e guardare zona carburatore😓..io in base alla sua visuale mettevo la gamba a copertura del mio carburatore a trombetta che si vedeva visibilmente essere nn originale.
Questo però nn mi basto a salvarmi percge mi voleva fare la multa per la proma, ovviamente pero ero senza doc e quindi mi scortarono fino a casa affinché potessi mostrargli un documento di identificazione.
Il giorno dopo sul pulman delle 7,30 per andare scuola senza l’ avessi detto a nex ero scherno di tutti e chiamato “ il carcerato”
Me lo ricordo ancora 😂
Ma la multa me la fecero solo
per la proma
 
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Minchia ma come siete giovani io a metà novanta lavoravo già 😁 E mi stavano sulle….quelli che facevano tutto quel baccano con i Booster😁 io mi sono beccato la nascita dei paninari, tutta la mia compagnia, specialmente quella in montagna a “Moggio” lo era. Lì c’era solo una ed unica moto, Zundapp grigio con adesivo della bandiera sudista sul cupolino. Io non avevo un becco d’un quattrino ma avevo l’officina che gestiva mio padre, ed era un parco giochi. Con il meccanico dedicato alle moto passavano le serate a lucidare e limare le luci dei pistoni, poi spesso dovevamo buttarli perché avevamo esagerato :ROFLMAO: io avevo iniziato con un’orrendo Peugeot 104, un cinquantino orrendo e repellente per le ragazze:ROFLMAO: ma con pochissime modifiche non stava mai sotto i 70km/h, l’unico difetto era che mi bruciavo la bobina una volta alla settimana. Ktm 125; Guzzi V35, Honda Cbx 550, furono in sequenza le mie moto. Poi quando iniziai a lavorare dovetti passare all’auto, visto che in moto non ci stavano e valige😁
Ps. Io le Burlington le uso ancora :cool:

Se vogliamo andare indietro nel tempo allora non posso non parlarvi dei mezzi su cui imparai ad andare in moto già a 12 anni sulle stradine di campagna/montagna dietro casa di mio nonno, motociclista dal 1940 e sciatore dal 1935.
Il Motom 48 del ‘62 era il suo preferito, 4tempi, forcella a steli rovesciati, sospensione posteriore a cursore, telaio a trave centrale con motore sospeso, 3marce, 80kmh di velocità massima, 60 in seconda, e l’incredibile percorrenza di 80km per litro di broda. I Motom venivano costruiti in fabbrica a Milano, più o meno tra le fermate di Bande Nere e Gambara della mm1, la rossa.
Era il suo preferito, e lo usò fin che in vita a 92 anni, perché in seconda saliva il valico dei Giovi in piena a 60kmh e in meno di un ora arrivava a multedo partendo dalla val borbera. Il viaggio a/r gli costava poco più di un Litro. Per una 15ina di anni è stato il mezzo per il casa lavoro nei mesi caldi.
Era un bravo meccanico e da vedovo pensionato passava i lunghi mesi restaurando moto. Fu così che ripristinò due Morini, un corsaro 125 regolarità del 72(venduto per finanziare la RS125) e un corsarino 50zz(che ho ancora) del 70, 50cc, 4T, 4 marce, manubrio basso e sella lunga a goccia, 100kmh in 4a. Ho imparato ad andare in moto su quello, saliva a pian del poggio, 1000m dsl, in seconda piena a quasi 50kmh, quando invece il motom, per via dei rapporti lunghi doveva spesso scalare in prima.

Fine dell’Amarcord
 
Chi non si ricorda di questo pregasi togliersi dalla discussione grazie....... :YYY



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Me la ricordo bene ma andava bene solo in emergenza, se tenevi al motore.. 😅😅 non era dato sapere che olio venisse usato e alcuni distributori avevano la percentuale a caso… 🤦‍♂️ la soluzione migliore era andare al distributore con la boccetta predosata di castrol tts da versare nel serbatoio appena entrato in riserva prima del pieno di super.. 👍👍😜
 
Se vogliamo andare indietro nel tempo allora non posso non parlarvi dei mezzi su cui imparai ad andare in moto già a 12 anni sulle stradine di campagna/montagna dietro casa di mio nonno, motociclista dal 1940 e sciatore dal 1935.
Il Motom 48 del ‘62 era il suo preferito, 4tempi, forcella a steli rovesciati, sospensione posteriore a cursore, telaio a trave centrale con motore sospeso, 3marce, 80kmh di velocità massima, 60 in seconda, e l’incredibile percorrenza di 80km per litro di broda. I Motom venivano costruiti in fabbrica a Milano, più o meno tra le fermate di Bande Nere e Gambara della mm1, la rossa.
Era il suo preferito, e lo usò fin che in vita a 92 anni, perché in seconda saliva il valico dei Giovi in piena a 60kmh e in meno di un ora arrivava a multedo partendo dalla val borbera. Il viaggio a/r gli costava poco più di un Litro. Per una 15ina di anni è stato il mezzo per il casa lavoro nei mesi caldi.
Era un bravo meccanico e da vedovo pensionato passava i lunghi mesi restaurando moto. Fu così che ripristinò due Morini, un corsaro 125 regolarità del 72(venduto per finanziare la RS125) e un corsarino 50zz(che ho ancora) del 70, 50cc, 4T, 4 marce, manubrio basso e sella lunga a goccia, 100kmh in 4a. Ho imparato ad andare in moto su quello, saliva a pian del poggio, 1000m dsl, in seconda piena a quasi 50kmh, quando invece il motom, per via dei rapporti lunghi doveva spesso scalare in prima.

Fine dell’Amarcord

Ah beh… anche io imparai ad andare in motorino con i mezzi del nonno… il mitico solex, quello col motore davanti e il frenatore al posto dell’acceleratore… e un 50cc motoguzzi verde pisello a 2marce del quale non ricordo il nome!
😅😅 esistono ancora entrambi.. 😉
 
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