minireport della mia prima uscita stagionale, al seguito della solita banda di amici "somari"... avrebbe dovuto essere un intero weekend con pernotto al rif. berti, ma intoppi familiari mi hanno costretto a fare a/r in giornata perdendomi la parte migliore di questi ritrovi... il gozzoviglio in compagnia...
il programma per l'occasione era di quelli esplorativi, due cime secondarie (ma non per questo insignificanti) tra tutte quelle che fanno da corona all'immenso, bellerrimo vallon di popera...
alle 8:00 sono al parcheggio del rif. lunelli e mi metto subito in marcia...
le pittoresche cascatelle nei pressi delle quali passa il sentiero che sale al rif. berti...
il sentiero sale ripido ma veloce, perciò sono ben presto in vista del rifugio... e di una delle due mete di giornata, ma lo saprò solo dopo...
uno sguardo verso i campanili di popera e le pareti su cui si snoda la ferrata roghel, percorsa con il buon @julianross un paio di stagioni fa...
dalla terrazza del rifugio (dove sono stato accolto dal cane più affettuoso e ruffiano del mondo, che risponde al nome di spritz ) uno sguardo verso valle, con sullo sfondo le crode dei longerin e le dolomiti pesarine...
mentre aspettiamo che arrivino gli ultimi ritardatari, indugio a osservare gli obiettivi di giornata, che ora si vedono nella loro interezza... da destra a sinistra: triangolo, pala, castello e anticastello di popera... poi, oltre l'intaglio più marcato, la gobba grande di popera...
alle spalle del rifugio, la croda rossa di sesto domina il vallone di popera, chiuso dal mitico passo della sentinella...
finalmente ci siamo tutti, perciò si parte lungo il segnavia 124a in direzione di forcella popera... dal lato opposto del vallone incombe il massiccio principale del gruppo con le sue severe pareti ancora imbiancate...
nei pressi della forcella si comincia a rinvenire importanti testimonianze della grande guerra...
dalla forcella, una panoramica su sesto e le creste di confine...
e un'altra verso cima bagni e la temibile forcella anna...
ai piedi della pala di popera si trova un'enorme grotta naturale al cui interno, durante la guerra, trovava riparo un intero plotone...
come prima cima decidiamo di "attaccare" l'anticastello che, sulla carta, dovrebbe essere più semplice... imbocchiamo, dunque il largo pendio detritico che si incunea tra la pala di popera e, appunto, l'anticastello...
dal punto di vista tecnico la salita è effettivamente elementare, ma il terreno è piuttosto instabile e peggiora man mano che si sale... ... ad ogni modo, la cima dell'anticastello è quell'esile punta proprio sopra le nostre teste...
la paretina finale, che qualcuno preferisce risparmiarsi... effettivamente, una delle cose più "franabili" che io abbia salito...
dall'esile cima, verso la croda rossa e cima undici nord...
è già tempo di scendere, facendo attenzione a dove si mettono i piedi...
contornata nuovamente a ritroso la base della pala di popera, ci portiamo alla base del canale che separa questa dal triangolo... una parte della comitiva, "appagata" dalla prima salita, preferisce risparmiarsi un'altra ravanata e ripiega su una passeggiata verso la croda sora i colesei... con i restanti iniziamo a risalire il fondoparzialmente innevato del canale, su roccia in realtà un po' più solida di prima (non che ci volesse molto)...
superiamo un masso incastrato con un passaggio di II grado e in breve raggiungiamo la forcella del triangolo, presso cui rinveniamo una postazione di tiro...
oltre la forcella la via di salita prosegue lungo una serie di esili cenge, esposte ma sempre facili...
sopra la forcella, sulla parete di fronte, noto una corda penzolante in posizione alquanto vertiginosa... chissà chi ce l'ha messa...
un ultimo tratto su rocce più appoggiate, ma anche più rotte, ci conduce alla bella cima del triangolo, su cui è presente anche un piccolo libro di vetta, segno che si tratta di una meta tutto sommato frequentata... panorama ovviamente superbo...
beh, magari quest'ultima foto non è poi così superba...
mangiamo un boccone e cominciamo a scendere, ovviamente per la stessa via di salita... ecco qui il passaggio del masso incastrato...
la croda sora i colesei brulica di escursionisti, molti dei quali reduci dalla ferrata realizzata di recente...
dopo la fatica, è arrivata l'ora del relax... via quindi verso il piccolo laghetto di popera, incastonato sul fondo del vallone...
dalle sponde del lago, un'ultimo sguardo alle cime salite (e a quelle ancora da salire? ho letto di un'interessante via sulla pala di popera )...
dopodiché resta solo la birra d'ordinanza in rifugio, condita dalle solite chiacchiere in libertà, e il purtroppo precipitoso rientro a casetta... fino alla prossima zingarata...
mi sa che alla fine ne è uscito un report non tanto mini...
il programma per l'occasione era di quelli esplorativi, due cime secondarie (ma non per questo insignificanti) tra tutte quelle che fanno da corona all'immenso, bellerrimo vallon di popera...
alle 8:00 sono al parcheggio del rif. lunelli e mi metto subito in marcia...
le pittoresche cascatelle nei pressi delle quali passa il sentiero che sale al rif. berti...
il sentiero sale ripido ma veloce, perciò sono ben presto in vista del rifugio... e di una delle due mete di giornata, ma lo saprò solo dopo...
uno sguardo verso i campanili di popera e le pareti su cui si snoda la ferrata roghel, percorsa con il buon @julianross un paio di stagioni fa...
dalla terrazza del rifugio (dove sono stato accolto dal cane più affettuoso e ruffiano del mondo, che risponde al nome di spritz ) uno sguardo verso valle, con sullo sfondo le crode dei longerin e le dolomiti pesarine...
mentre aspettiamo che arrivino gli ultimi ritardatari, indugio a osservare gli obiettivi di giornata, che ora si vedono nella loro interezza... da destra a sinistra: triangolo, pala, castello e anticastello di popera... poi, oltre l'intaglio più marcato, la gobba grande di popera...
alle spalle del rifugio, la croda rossa di sesto domina il vallone di popera, chiuso dal mitico passo della sentinella...
finalmente ci siamo tutti, perciò si parte lungo il segnavia 124a in direzione di forcella popera... dal lato opposto del vallone incombe il massiccio principale del gruppo con le sue severe pareti ancora imbiancate...
nei pressi della forcella si comincia a rinvenire importanti testimonianze della grande guerra...
dalla forcella, una panoramica su sesto e le creste di confine...
e un'altra verso cima bagni e la temibile forcella anna...
ai piedi della pala di popera si trova un'enorme grotta naturale al cui interno, durante la guerra, trovava riparo un intero plotone...
come prima cima decidiamo di "attaccare" l'anticastello che, sulla carta, dovrebbe essere più semplice... imbocchiamo, dunque il largo pendio detritico che si incunea tra la pala di popera e, appunto, l'anticastello...
dal punto di vista tecnico la salita è effettivamente elementare, ma il terreno è piuttosto instabile e peggiora man mano che si sale... ... ad ogni modo, la cima dell'anticastello è quell'esile punta proprio sopra le nostre teste...
la paretina finale, che qualcuno preferisce risparmiarsi... effettivamente, una delle cose più "franabili" che io abbia salito...
dall'esile cima, verso la croda rossa e cima undici nord...
è già tempo di scendere, facendo attenzione a dove si mettono i piedi...
contornata nuovamente a ritroso la base della pala di popera, ci portiamo alla base del canale che separa questa dal triangolo... una parte della comitiva, "appagata" dalla prima salita, preferisce risparmiarsi un'altra ravanata e ripiega su una passeggiata verso la croda sora i colesei... con i restanti iniziamo a risalire il fondoparzialmente innevato del canale, su roccia in realtà un po' più solida di prima (non che ci volesse molto)...
superiamo un masso incastrato con un passaggio di II grado e in breve raggiungiamo la forcella del triangolo, presso cui rinveniamo una postazione di tiro...
oltre la forcella la via di salita prosegue lungo una serie di esili cenge, esposte ma sempre facili...
sopra la forcella, sulla parete di fronte, noto una corda penzolante in posizione alquanto vertiginosa... chissà chi ce l'ha messa...
un ultimo tratto su rocce più appoggiate, ma anche più rotte, ci conduce alla bella cima del triangolo, su cui è presente anche un piccolo libro di vetta, segno che si tratta di una meta tutto sommato frequentata... panorama ovviamente superbo...
beh, magari quest'ultima foto non è poi così superba...
mangiamo un boccone e cominciamo a scendere, ovviamente per la stessa via di salita... ecco qui il passaggio del masso incastrato...
la croda sora i colesei brulica di escursionisti, molti dei quali reduci dalla ferrata realizzata di recente...
dopo la fatica, è arrivata l'ora del relax... via quindi verso il piccolo laghetto di popera, incastonato sul fondo del vallone...
dalle sponde del lago, un'ultimo sguardo alle cime salite (e a quelle ancora da salire? ho letto di un'interessante via sulla pala di popera )...
dopodiché resta solo la birra d'ordinanza in rifugio, condita dalle solite chiacchiere in libertà, e il purtroppo precipitoso rientro a casetta... fino alla prossima zingarata...
mi sa che alla fine ne è uscito un report non tanto mini...