Un po' si percepiva vedendo parcheggi, hotel e impianti pieni praticamente sempre da dicembre ad aprile. Impianti con coda anche a marzo quando di solito si scia in 4 gatti.
Il Superski chiude la miglior stagione invernale di sempre: https://www.skiforum.it/skinews/1011-superski-stagione-invernale-22-23.html
Ricordando come prevedevo l'inverno a ottobre emerge che di andamenti macro-socio-economici ne capisco davvero zero. Lo scorso anno in estate immaginavo le seggiovie non sarebbero partite con i prezzi dell'energia alle stelle ed invece ecco il botto.
Apro una parentesi: ora in natural gas è ai minimi storici ma l'andamento dei prezzi energetici non è così, quindi devo dar ragione a chi affermava che era tutta speculazione è tutto un "fumo" e niente arrosto per tanti e moltissimo arrosto per pochi.
C'è un dato però che mi fa capire che forse io da italiano non percepisco le cose in modo errato...
E questo dato va nella direzione "catastrofistica" che però non riguarda il mondo globale ma bensì solo l'italia.
Emerge chiaramente che questo paese, o non va più sciare perché non è più piacevole oppure non va a sciare perchè troppo oneroso (c'è un problema di distribuzione della ricchezza). Spero che l'assenza degli italiani sia dovuta a fattori non economici, però analizzando anche altri dati...
In ogni caso complimenti a chi ha saputo cogliere la palla al balzo, la palla della ripresa, dell'anno del "liberi tutti" del primo anno in cui è tornata la normalità.
La mia giornata più "gonfia" di gente è stata una domenica di passaggio a Passo San Pellegrino: code dalle 9:30 alle 13 (poi sono dovuto scappare ma penso siano continuate fino alle 15).
Evviva
Il Superski chiude la miglior stagione invernale di sempre: https://www.skiforum.it/skinews/1011-superski-stagione-invernale-22-23.html
Ricordando come prevedevo l'inverno a ottobre emerge che di andamenti macro-socio-economici ne capisco davvero zero. Lo scorso anno in estate immaginavo le seggiovie non sarebbero partite con i prezzi dell'energia alle stelle ed invece ecco il botto.
Apro una parentesi: ora in natural gas è ai minimi storici ma l'andamento dei prezzi energetici non è così, quindi devo dar ragione a chi affermava che era tutta speculazione è tutto un "fumo" e niente arrosto per tanti e moltissimo arrosto per pochi.
C'è un dato però che mi fa capire che forse io da italiano non percepisco le cose in modo errato...
Solo la metà degli skipass fatti è italiana.La stagione invernale 2022-23 ha anche fatto registrare un notevole sviluppo in termini di internazionalizzazione della clientela, tant'è che chi ha acquistato uno skipass di Dolomiti Superski o dei suoi comprensori proviene per un 50% dall'Italia, 21% dalla Germania, a seguire Polonia, Repubblica Ceca, Croazia, Paesi Bassi, Regno Unito, Austria, Slovenia e Svizzera.
E questo dato va nella direzione "catastrofistica" che però non riguarda il mondo globale ma bensì solo l'italia.
Emerge chiaramente che questo paese, o non va più sciare perché non è più piacevole oppure non va a sciare perchè troppo oneroso (c'è un problema di distribuzione della ricchezza). Spero che l'assenza degli italiani sia dovuta a fattori non economici, però analizzando anche altri dati...
In ogni caso complimenti a chi ha saputo cogliere la palla al balzo, la palla della ripresa, dell'anno del "liberi tutti" del primo anno in cui è tornata la normalità.
La mia giornata più "gonfia" di gente è stata una domenica di passaggio a Passo San Pellegrino: code dalle 9:30 alle 13 (poi sono dovuto scappare ma penso siano continuate fino alle 15).
Evviva