Qui sbagli, le case automobilistiche che i conti in tasca se li sanno fare hanno deciso già quasi 20 anni fà che la strada futura sarà l'elettrico (un po si ragionava sul idrogeno ma è stato abbandonato). Ho fatto io stesso un report con video annesso del convegno fiera AutoEco a Torino nel 2008 dove c'erano già le auto, furgoni, camion, moto in mostra e funzionanti e si diceva che addirittura il cambio iniziava entro il 2012... con circa 10 anni in ritardo la trasformazione è iniziata e la Commissione Europea si è adeguata. Trovo veramente ingenuo e incredibile questa convinzione di una gran parte degli italiani che ci sono dei radical chic strapagati a Bruxelles che tipo la Spectre fanno leggi per sodomizzare l'Italia. Ovviamente non è così e quello che succede è dettato da chiarissime procedure del sistema capitalistico e corporativo influenzato dalla varie lobby dei settori che operano vicino al Parlamento Europeo. Qui si tratta di smettere di fare i bambini e smettere di credere ai politici che si presentano come salvatori della nazione e buttarsi attivamente nel gioco economico sfruttando le enormi capacità creative, scientifiche, imprenditoriali che esistono in questo paese. Molti lo fanno già, ma come sempre come aziende individuali, che poi probabilmente non faranno parte del sistema Italia ma verranno incorporate da qualche multinazionale.
Insomma questo negazionismo ad ogni costo, roba da facili consensi elettorali in un paese pieno di gente che non vuole mai cambiare nulla, ci costerà caro al livello economico e bisogna smetterla. Bisogna buttarsi anima e corpo a trovare soluzioni migliori per guadagnarsi fette di mercato in un settore che sarà dominante nei prossimi decenni.
Sul fatto che le case automobilistiche siano studiando l' elettrico da anni ne sono perfettamente consapevole, ti ricordi le 500 e 600 elettra venduta da fiat tanti anni fa?, e nessuno pensa che ci siano burocrati europei che vogliono fregare l' Italia e solo l' Italia, se rileggi, con attenzione, quanto ho scritto vedrai che, semplicemente, affermavo che dietro il blocco della vendita dei motori endotermici c'è sicuramente stata una grande pressione delle lobby dei costruttori di auto, ed è quello che dici anche te definedole " chiarissime procedure del sistema capitalistico e corporativi influenzato dalle varie lobby dei settori che operano vicino al parlamento europeo ".
Non trovo neanche corretto definire, chi esprime dei legittimi dubbi su alcune affermazioni catastrofiste o su alcuni provvedimenti comunitari, come un becero ignorante con l' elmo da vichingo in testa pronto a reagire ad ogni rutto di Salvini, esprimere dei dubbi non vuol dire essere negazionista, nei miei interventi non ho mai negato i cambiamenti del clima, non ho mai negato l' importanza della lotta all' inquinamento ho solo espresso alcuni dubbi, soprattutto nei confronti dell' ambientalismo catastrofista alla " ultima generazione " e trovo profondamente sbagliato fare continui riferimenti alla politica, a meno che non si voglia far passare il messaggio : Giorgia brutta inquinatrice, Elly brava ed ecologista.
Quindi smettiamola con questo continuo etichettare come beceri negazionisti tutti quelli che vorrebbero avere un pensiero diverso, mi rendo conto che le ideologie sono " comode ", in quanto ti risparmiano la fatica di pensare, però ricordiamoci che i dubbi, la curiosità, la voglia di sapere di più sono alla base delle conoscenze umane. Matyt, con cui è sempre piacevole dialogare, mi ha postato un' interessante pagina di wikipedia ( che, in realtà, già conoscevo ) dove si parla di cambiamenti climatici e responsabilità antropica, sono citate fonti sicuramente autorevoli e studi approfonditi ma si tratta sempre di teorie, di ipotesi, probabilmente corrette ma non certe e, ad oggi, nessuno scienziato è riuscito a calcolare in maniera univoca e certa quanto incidano le attività umane sul totale delle emissioni presenti. Queste cose che sto scrivendo non credo che mi configurino come un ignorante negazionista e complottista ma semplicemente come una persona con dei dubbi e con la curiosità di saperne di più, questo non significa " non voler cambiare nulla " e sono d'accordo con te quando dici che bisogna adeguarsi alle richieste del mercato e sfruttare le grandi potenzialità che abbiamo, infatti sto seguendo tre importanti progetti di agrivoltaico nel centro Italia, questo non significa però che se un tizio mi dice che fra 10 anni non si scierà più sulle Alpi io gli dia ragione.