Non va dimenticato però che è nostra responsabilità avere comportamenti ecosostenibili.
Io lavoro per l'industria dell'Outdoor nella quale i marchi più avanzati stanno facendo sforzi per ridurre la propria impronta. Lo fanno per prendersi vantaggi commerciali e alla fine vendere di più, ma resta comunque il fatto che vanno nel buon senso. Tutto l'indotto, con enormi sforzi, si sta adattando.
E' il comportamento del consumatore che è cambiato e le aziende se vogliono compiacerlo si devono adattare.
Non vado molto fiero del mio comportamento da sciatore. Lo sono molto di più sul mio comportamento estivo, dove sostanzialmente il mio divertimento si basa unicamente sulla forza muscolare prodotta pedalando.
Spero solo che l'industria della stazione sciistica entri anche lei in questo loop e incominci ad avere comportamenti sostenibili di tipo virtuoso. Ma alla base lo può fare solo se c'è una domanda, se lo sciatore premia coloro che fanno sforzi di tipo ecologico e penalizza quelli che non lo fanno.
Tornando ai cannoni, spero veramente di cuore che Pierr abbia ragione e che i cannoni non influiscano sull'inquinamento.
Posso solo parlare dell'esperienza vissuta, erano sì circa trent'anni fa, ma per una decina di anni ho bevuto acqua purificata al cloro dal rubinetto di casa mia in montagna, dopo che erano stati fatti i lavori per l'innevamento artificiale.