Su questo paragrafo purtroppo per esperienza diretta sono costretto a dissentire.le stesse cose che avrebbe fatto face to face..il fatto che si nasconde dietro una tastiera e non incontri di persona i suoi interlocutori piu frequenti non cambia granchè,semplicemente si da una rassicurazione personale di qualcosa che già fa e che l'incontro personale non cambierebbe di una virgola
Probabilmente sta scherzando, ma le assicuro che questa è una dinamica fallace che riguarda quasi tutti gli introversi. Il problema però non è risolvibile e ritengo che sia degli altri, che scambiano l'introversione con l'altezzosità. Da parte mia e di chi si è trovato faccia a faccia con questo problema, non c'è nulla che si possa fare per evitarlo.si capisce perchè se la tira
Fichetto: ^ (paragrafo sopra) le assicuro che non è affatto così. D'altronde la barbonaggine (le assicuro che è genuina) l'ho manifestata in innumerevoli occasioni.mi piace considerarla ed immaginarla come un fichetto elitario intellettuale
Questo non è vero.pensa di essere la sola persona al mondo con problemi
In realtà non ho mai dato quasi alcun peso all'altrui giudizio e penso di averlo anche dimostrato (come lei, non mi pare di essere l'utente di Skiforum più condiviso). Tuttavia sicuramente molte cose le faccio senza renderne conto (nel letterale significato anche di semplice comunicazione di esse) agli altri. Certamente spesso per una questione di sfiducia (ma non paranoica. Esperienziale) riguardo all'ipotetica reazione.per paura di essere giudicato
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Dissento anche su questo aspetto! Secondo me l'incontro reale potrebbe benissimo rovinare la continuazione di quello virtuale.oltretutto non è che se alla prima curva il compagno di sciata le provoca un vomito incontenibile
Ma pensandoci bene: se l'incontro forse non avverrà mai, perché dovrei specificare questi dettagli! Non sarebbe stato meglio averla lasciarla immerso nelle sue fantasticherie? Tra l'altro era un'attività che piaceva fare reciprocamente anche a me: è lei che poi ha rovinato tutto accordando il permesso a pat di pubblicare quell'ineffabile fotografia!!mi piace considerarla ed immaginarla
rinunciare a manifestare la propria identità.
Sì, certo. Venerdì prossimo sono ad Arolla.Dicevo, una volta Lei mi sembrava pure d'accordo con me (?).
Pensi che invece potrebbe essere un modo per incontrarLa senza incontrarLa: la potrei aspettare al parcheggio per poi tampinarLa senza farmi scoprire lungo tutto il corso della giornata!^ Glielo segnalo, ovviamente, perché Lei abbia la possibilità di girare alla larga
Venga con la macchina a targa coperta appena entrato in parcheggio,stabiliamo fin d'ora che lei si chiama mario rossi,lavora in una gelateria torinese,promettiamo di non chiederle nient'altro sulla sua identità..venga anche mascherato da pulcinella e con voce modificata,pentolone,sciarpa,molletta,imbuto,patata e faccia come fantozzi l'accento svedese....architetto è lei?Non è una questione di generalità. L'anonimato è semplicemente ciò che verrebbe meno in caso d'incontro:
- Maledetto Xenforo!
Quando penso che per poco sono sfuggito al rischio di incontrarla per sbaglio a lukovo ancora non ci dormo la notte..non avevo neppure la parrucca a proteggere la mia identità segreta..come ben dice il signor edo è un attimo mandare a pu.ttane anni di faticose coperture^ Glielo segnalo, ovviamente, perché Lei abbia la possibilità di girare alla larga
Ma è falsa e rubata su internet..una abilissimo caso di pirateria informatica a tutela delle nostre identità segrete.Ma pensandoci bene: se l'incontro forse non avverrà mai, perché dovrei specificare questi dettagli! Non sarebbe stato meglio averla lasciarla immerso nelle sue fantasticherie? Tra l'altro era un'attività che piaceva fare reciprocamente anche a me: è lei che poi ha rovinato tutto accordando il permesso a pat di pubblicare quell'ineffabile fotografia!!