Una decina di morti scialpinisti in montagna tra chamonix zermatt

L'idea è buona ovviamente , a noi non piace l'obbligo ad avere un aggeggio in più, anche se utile
..in effetti, non pensavo a imporre un obbligo, sono sempre scettico sull' aggiunta di norme e prescrizioni, pensavo ad incentivarne l' utilizzo.. non so, campagne informative, testimonials, promozioni a sconto, altro, etc...
 
Quello che non mi sembra che sia chiaro è che in certe situazioni puoi spingere tutti i bottoni che vuoi ma non può venirti a prendere nessuno. Come in questo caso tra l’altro.
mah, non mi e' chiaro cosa non sia chiaro.... si sta discutendo sul fatto se ci siano, procedure, strumenti, buone pratiche che riducano i rischi, non si parla di eliminarli ( cosa impossibile). Continuo a ritenere che la possibilita' di disporre di uno strumento valido, ovvero progettato all scopo ( non una semplice app sull cell per capirsi) e di immediato utilizzo costituisca una reale riduzione del rischio. Nel primo caso trattato in questo thread sarebbe stato sicuramente determinante, in questo secondo non so
 
Nel caso specifico quanto riportato dal capo dei servizi di soccorso Truffer di Zermatt: “Nel frattempo è emerso pure il motivo per cui i sei scialpinisti stessero affrontando quella via alpina. Si stavano infatti allenando per la Patrouille des Glaciers, mitica competizione di sci alpinismo che si svolge ogni due anni (la prossima edizione è prevista dal 15 al 21 aprile del 2024). Ed è il motivo per cui i sei viaggiavano leggeri. «Con sé avevano sacchi ridotti e ultraleggeri. E anche il loro abbigliamento era leggero». Con quel vestiario era quindi impossibile resistere a lungo alla tempesta e al gelo. Tanto più che anche le pale che avevano con sé erano piccole e quindi inadatte per scavare una buca nella neve dura. «Si vede che ci hanno provato - sottolinea Truffer - ma purtroppo non avevano l'attrezzatura giusta per creare una buca abbastanza profonda per difendersi dal vento e dalle basse temperature».
 

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Nel caso specifico quanto riportato dal capo dei servizi di soccorso Truffer di Zermatt: “Nel frattempo è emerso pure il motivo per cui i sei scialpinisti stessero affrontando quella via alpina. Si stavano infatti allenando per la Patrouille des Glaciers, mitica competizione di sci alpinismo che si svolge ogni due anni (la prossima edizione è prevista dal 15 al 21 aprile del 2024). Ed è il motivo per cui i sei viaggiavano leggeri. «Con sé avevano sacchi ridotti e ultraleggeri. E anche il loro abbigliamento era leggero». Con quel vestiario era quindi impossibile resistere a lungo alla tempesta e al gelo. Tanto più che anche le pale che avevano con sé erano piccole e quindi inadatte per scavare una buca nella neve dura. «Si vede che ci hanno provato - sottolinea Truffer - ma purtroppo non avevano l'attrezzatura giusta per creare una buca abbastanza profonda per difendersi dal vento e dalle basse temperature».
Queste info sono state già postate...

Ps : Luciano è un osso duro per quello ha resistito. Gli altri suoi compagni di gita, ho avuto l'impressione, erano stremati / esauriti e non avevano più forze per lottare.
 
non capisco questo genere di osservazioni, le foto reali sono utilissime, fosse anche solo, in questo caso, per far riflettere alcuni su quanto possa essere difficile scavare un ricovero nella neve, anche su un enorme nevaio...
cosa c'entrano gli sciacalli da tastiera con delle testimonianze fotografiche o filmate autentiche di quello che e' realmente accaduto?
Pensi veramente che serva a far riflettere? O meglio, quanti pensi riflettano su questo?
Già qui su SKIFORUM, non su Segugi e Cavalli Forum la gente non capisce che scavare una cazzo di truna a 3500 metri, in mezzo ad una bufera, a -15°C, con a disposizione solo neve appena caduta, non è per nulla facile, figuriamoci "far riflettere il grande pubblico".
 
Non ho capito molto il senso di questa sperimentazione.
A che serve se ci sono già app specifiche, dispositivi appositi e al limite funzionalità integrate nel s.o. Android?
Comunque tutti i device subiscono in condizioni limite dei problemi operativi oggettivi ovvero la sacrosanta difficoltà di riuscire ad impugnare e usare qualsiasi apparato (ma presumo faccia parte delle regole del gioco accettate)

Forse nell'articolo non è spiegato bene.

 
..in effetti, non pensavo a imporre un obbligo, sono sempre scettico sull' aggiunta di norme e prescrizioni, pensavo ad incentivarne l' utilizzo.. non so, campagne informative, testimonials, promozioni a sconto, altro, etc...
Questo lo ritengo corretto!
E penso che se hai un progetto e lo proponi a una garmin / Sunto / Ortovox della situazione, potremmo avere un interesse
 
Non ho capito molto il senso di questa sperimentazione.
A che serve se ci sono già app specifiche, dispositivi appositi e al limite funzionalità integrate nel s.o. Android?
Comunque tutti i device subiscono in condizioni limite dei problemi operativi oggettivi ovvero la sacrosanta difficoltà di riuscire ad impugnare e usare qualsiasi apparato (ma presumo faccia parte delle regole del gioco accettate)

Forse nell'articolo non è spiegato bene.

Et voilà! esiste già! ;-)
 
Et voilà! esiste già! ;-)
Gli ho dato un occhio, credo sia una cosa utile ma ha un target diverso: immagino abbiano installato delle antenne nei comprensori partner per cui quando si preme il bottone il dispositivo manda la posizione e i soccorsi arrivano sul.punto della pista. Non c'e" copertura fuori dalle piste e i soccorsi sono quelli dell' assistenza piste. Con servizi e apparati tipo Garmin reach/Plb1 Ocean signal la copertura e' invece totale grazie ai satelliti e il messaggio viene inviato alle centrali di emergenza
 
Ma se serve a ritrovare gli amici sperduti nel comprensorio bastango Google Family o anche Whatsapp.

Che poi devi comunque scaricare un app, leggo.
Boh... Forse l'articolo non è scritto bene, così sembra la scoperta dell'acqua calda.

Per individuarti sulla pista? Mah, i soccorsi arrivano comunque anche senza colonnina del soccorso Aci...
Boh... Come abbiamo fatto a sopravvivere senza?
 
Forse è già stato scritto (nel caso mi scuso) con iphone dalla versione14 c’è la possibilità tramite SOS emergenze di richiedere assistenza in caso di emergenza quando non hai connessione di rete. Poi veroche in base alle condizioni in cui ti trovi non è facile metterlo in pratica
 
Quando succedono certe tragedie ci si interroga sempre se si fossero potute evitare, fa parte della natura umana. Poi c'è chi ci "specula" giornalisticamente parlando e c'è chi ne parla senza avere cognizione di causa. Anche questo fa parte della società...moderna...
Sia che si parli di montagna che di mare o altro.
Quello però che faccio fatica a capire è perche chi come noi fa sport rischiosi, non si doti di tutto quello che c'è a disposizione per aumentare la propria sicurezza anche se questa attrezzature pesano o sono ingombranti.
Io senza airbag, a meno di condizioni o percorsi supersafe, non faccio ne uscite di freeride ne gite con le pelli (a onor del vero ne faccio veramente poche con le pelli...) cosi come in mtb metto sempre la pettorina in d3o sotto la maglietta e casco integrale sia in dh sia in enduro, nonostante in questo caso abbia anche lo zaino con paraschiena sulle spalle.
Sono una rottura di palle, pesano, fanno caldo e ti rendono meno libero nei movimenti ma se mi danno piu probabilità di tornare a casa sano e salvo in una giornata pericolosa, chissenefrega di 2 o 3 kg in piu.
Sarà che l'airbag mi ha salvato la buccia e la pettorina piu volte le spalle e quindi sono piu sensibile alla cosa ma fatico davvero a capire perche si lascino a casa certe cose in nome della leggerezza e comodità.
 
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