C 'è una schiera di 'personaggetti' che nel PD ha basato il proprio successo facendo a gara su quanto più riusciva a discostarsi e a criticare le decisioni della maggioranza al potere nel partito. Tutti i giorni interviste da tutte le parti, tutti i giorni voti in parlamento contrari a quello che è stato deciso e approvato dalle assemblee democraticamente elette del partito. Da qui l'ironico 'Fassina chi?' rivolto a un giornalista all'ennesima domanda su cosa pensasse Renzi dell'ennesima opinione contraria appena espressa da Fassina sull'ennesimo argomento di discussione.
Fassina, Civati, Gotor, Mineo, D'Alema, ultimamente molta gente della minoranza del partito (Speranza, Bersani, Cuperlo) esistono e vengono continuamente inseguiti dai media per sapere quanto in disaccordo e quanto critici sono con Renzi. E che quando decidono di uscire dal partito tornano nell'ombra che spetta a chi rappresenta soltanto se stessa e non un movimento di popolo importante.
Ci sono invece altri politici che io rispetto infinatemente di più, che pur avendo idee politiche diverse da quelle della maggioranza del partito, preferiscono mettersi al servizio del paese impegnandosi a dare il proprio contributo migliorativo anche delle idee espresse dalla maggioranza, coerentemente alla propria visione politica, senza però sabotare le azioni della maggioranza del partito, e nel frattempo organizzando nel partito correnti che si schiereranno contro Renzi al prossimo congresso. Qualche nome: Orlando, Martina, Damiano, Finocchiaro, Rossi, Orfini, Barca. Tutta gente che in questi anni ha fatto qualcosa di importante nel paese invece di trastullarsi solo nel logoramento della maggioranza attuale del partito democraticamente eletta all'ultimo congresso.