Recensione della pista nera Direttissima dell'Alpe Lusia in Dolomiti.
Scesi dalla seggiovia Campo - Le cune, dopo aver riallacciato gli scarponi ed ammirato lo splendido panorama sulle Pale di San Martino, percorriamo il primo tratto a media pendenza, molto largo ma spesso con neve ghiacciata e spazzata dal vento. Al termine di questo tratto in cui ci si riscalda le gambe ci affacciamo sui due temibili muri che caratterizzano questa pista. Dal cambio di pendenza vediamo direttamente la fine della pista e questo aumenta l'adrenalina che si porva nel fare la Direttissima di Bellamonte.
Affrontiamo, e consiglio di farlo anche voi, il primo pendente muro in sicurezza e senza correre. La pista è dotata di ottime protezioni ma la pendenza e l'affollamento (mai eccessivo ma nemmeno da sottovalutare in alta stagione) suggeriscono di non farsi prendere dall'euforia e di sciare in modo controllato.
Il primo muro porta ad un tratto brevissimo di minor pendenza che immette nel secondo bellissimo muro. Se ci sono poche persone qui possiamo prendere velocità e affrontarlo con poche curve condotte. La velocità acquisita ci permetterà di condurre un bel po' di curve nel successivo tratto semipiano in cui possiamo provare a fare qualche curva "a binario" con stile.
Una pista da non sottovalutare! La sua esposizione a sud non garantisce una sempre ottima neve. Non è raro trovare ghiaccio liscio in inverno e neve papposa verso fine stagione.
In condizioni perfette è un piacere fare e rifare e rifare e rifare ancora questa pista servita ottimamente da una veloce seggiovia quadriposto coperta. Con neve molto ghiacciata la pista perde divertimento, personalmente mi piace oltre che con neve farinosa compatta (ovviamente) anche con neve papposa.
