9/10 ottobre 2021 - Weekend magico in Val Gardena

Jagar

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Nelle ultime settimane mi era balenata in testa l'idea di farmi un weekend di trekking dolomitico prima della chiusura stagionale di rifugi e hotel, ma un po' per il meteo non favorevole e un po' per impegni vari mi ritrovavo a rimandare al weekend successivo.
Finché il "weekend successivo", cioè quello appena passato, è diventato l'ultimo valido: fortunatamente è coinciso con condizioni meteo eccezionali, per cui venerdì, pur con qualche dubbio per l'eventuale impraticabilità dei sentieri in quota a causa delle nevicate di metà settimana, prenoto al volo una camera, butto quattro stracci nello zaino e parto nel tardo pomeriggio.
Il sabato mattina si presenta con uno spettacolare cielo azzurro e temperature molto rigide per la stagione - a Santa Cristina siamo vicini allo zero - e dopo una robusta colazione mi incammino in direzione Sassolungo.
L'obiettivo del giorno è la ferrata Schuster al Sassopiatto, ma ovviamente devo valutare le condizioni di praticabilità del percorso.


La brina ricopre i prati ai piedi del Sassolungo
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Risalgo fino al rifugio Vicenza - già chiuso - e come previsto la neve ricopre parzialmente il sentiero che conduce alla ferrata. Decido di proseguire ulteriormente, qualcun altro è passato prima di me "battendo traccia" in quei 5/10 cm di neve che ricoprono parzialmente il sentiero.


Il rifugio Vicenza e sullo sfondo i ghiaioni che conducono alla ferrata
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Giungo così all'attacco, fortunatamente il sole di ottobre è ancora sufficientemente alto per illuminare e riscaldare le pareti rocciose.


Dall'inizio della ferrata mi volto a guardare il tratto appena percorso nella conca del Sassopiatto
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Il primo tratto di ferrata illuminato dal sole
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Sciolgo le riserve e decido di proseguire, conosco la ferrata e so che non presenta tratti particolarmente difficili od esposti, l'unica insidia può essere rappresentata da eventuali tratti ghiacciati.
E così, in perfetta solitudine e con tutta la calma e la concentrazione del mondo risalgo pian piano le magnifiche guglie e i vertiginosi pinnacoli, nelle zone ancora in ombra devo prestare la massima attenzione, ma il cavo e i numerosi appigli rocciosi mi consentono un'ascesa tutto sommato molto piacevole.
Alla fine i tratti più insidiosi si riveleranno quelli senza cavo: in condizioni normali arrampicare sulle ben note facili roccette è divertente, ma la presenza qua e là di sottili strati ghiacciati e di qualche pugno di neve rende il tutto un po' più... adrenalinico.
Anche il canalino finale - non dotato di cavo - richiede molta attenzione e qualche preghiera agli dèi della montagna HIHIHI.
Per mia fortuna gli dèi oggi sono benevoli, e all'improvviso mi appare in tutta la sua magnifica imponenza la cresta finale del Sassopiatto, noto con sorpresa un grande affollamento di escursionisti che hanno risalito gli ampi e soleggiati pendii del lato sud-ovest.


Dalla vetta mi volto a guardare il Sassolungo che mi ha bonariamente osservato lungo la salita; in secondo piano le Odle
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Vuoi per l'assenza di vento, vuoi per la scarica di endorfine, ai 2955 metri della vetta si sta incredibilmente bene e verrebbe voglia di fermarsi per tutto il giorno.


Uno sguardo verso sud-ovest: il gruppo del Catinaccio
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L'iconico piano inclinato del Sassopiatto visto da sopra; al centro della foto l'omonimo rifugio, a destra l'Alpe di Siusi, a sinistra la Val di Fassa
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Zoomata sull'Alpe di Siusi, in lontananza le vette innevate dell'Ortles
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Questo è il tratto finale non attrezzato della ferrata che ho appena percorso
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Mi incammino in direzione del rifugio: la neve rende tutto molto più scenografico
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I Denti di Terrarossa in primo piano
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L'affollatissimo rifugio Sassopiatto, dove mi fermo per una meritata pausa pranzo; la Marmolada finalmente si inizia ad imbiancare seriamente
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Chiudo l'anello rientrando verso Selva: l'altopiano del Puez e le Odle fanno da cornice al meraviglioso panorama
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Passo di nuovo sotto Sassolungo e Sassopiatto
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Cristalli di ghiaccio ricoprono l'erba anche a metà pomeriggio
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Il gruppo in tutto il suo splendore
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Domenica la giornata si presenta esattemente come il giorno precedente, forse persino più fredda. Opto per un giro un po' più soft che da Santa Cristina mi porterà dapprima alla chiesa di San Giacomo sopra Ortisei e poi su fino al Seceda.


Un ameno sentiero nel bosco mi conduce fino alla chiesa
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La chiesa di San Giacomo e sullo sfondo sempre loro: Sassolungo e Sassopiatto
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Il tepore del sole mi scalda lungo la salita e grazie anche all'assenza di vento mi posso permettere pantaloncini e mezze maniche per evitare una potenzialmente rischiosa sudata.

Mi volto ad ammirare lo Sciliar e il Catinaccio
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Raggiungo così il Seceda: la funivia è ancora in funzione e scarica in quota decine di spaesati turisti che sono più coperti di una comitiva di alpinisti sull'Everest.
In effetti in quota le raffiche di vento sferzano il viso, ma con un buon windstopper si risolve il problema, senza bisogno di ricorrere a improbabili e pesantissimi piumini che rendono goffo l'incedere dei malcapitati turisti, simili a pinguini antartici.


Dalla cresta del Seceda si gode di una vista impagabile sulla Val di Funes, con il Sass de Putia a dominare la scena e le guglie delle Odle che proiettano coni d'ombra sulla vallata
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Val di Funes, la Plose e sullo sfondo le Alpi Orientali
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Dalla parte opposta il morbido piano inclinato del Rasciesa
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Vallata di Ortisei, Alpe di Siusi e... pista Pilat
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La parte occidentale della Val Gardena, l'altopiano del Renon e sullo sfondo le vette dell'Adamello e dell'Ortles
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Parte alta del Seceda con i suoi impianti
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Le Odle sono le regine indiscusse di tutta questa zona: Gran Fermeda e Gran Odla
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Tutta la zona del Seceda in una foto, sullo sfondo oltre agli onnipresenti Sassolungo e Sassopiatto domina la scena il gruppo del Sella
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Il famoso sperone roccioso della Piera Longia...
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...e l'omonima malga
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Sassolungo e Piera Longia
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Proseguo verso Plan Ciautier, alla mia sinistra il Sass Rigais e la Furcheta, sullo sfondo la forcella di Sieles conduce verso l'altopiano del Puez
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Uno sguardo alle mie spalle
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Meno escursionisti in questa zona, ma qualcuno c'è...
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(quasi) tutte le Odle in una foto
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Giochi di specchi
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Concludo il giro rientrando a Santa Cristina, dove nel frattempo TUTTI - ma dico TUTTI - gli esercizi (hotel, garni, bar, ristoranti, negozi) hanno chiuso nel giro di poche ore e si preparano al meritato riposo autunnale prima di dare il via alla stagione invernale.
In attesa degli amanti del foliage, un saluto a questi magici posti.

Alla prossima, ciao :skiciao:
 
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Splendido davvero!! D'altronde i posti li sono tra i più belli in assoluto! I pratoni e i sentieri del seceda poi mi hanno sempre dato un senso di pace e tranquillità incredibile.
Davvero bellissimo :CC:CC:CC:CC
 
davvero fantastico. i posti più belli del mondo. grazie per le magnifiche foto che, almeno a chi conosce quei luoghi, sanno restituire la loro atmosfera.
 
Grande Jagar!
Complimenti per i giri, weekend fantastico!
Anch'io la ferrata Schuster al Sassopiatto l'ho fatta il 9 o 10 ottobre di qualche anno fa! Nel mio caso c'era la pioggerellina e poca neve solo nei tratti più bassi o nascosti. Sempre stesso weekend dell'anno dopo avevo fatto il Piz Duleda, ma a differenza tua che hai trovato tutto chiuso, ricordo che in paese a Selva c'era aperto un bar, non viene il nome, fanno anche l'apres ski in inverno.. ed era pieno di gente.. a quei tempi trovare un locale affollato (dopo che sul sentiero in montagna non si è visto nessuno) era una bella cosa...HIHIHI
 
Grazie a tutti, ma è merito dei panorami :D

Grazie per la condivisione.
Belle foto, alcune con colori davvero magici... ma le hai ritoccate?

No, prese dal cell e caricate sul pc senza ritocchi, ho solo ridimensionato quelle troppo grandi.
Ma non rendono giustizia ai colori visti dal vivo...

Grande Jagar!
Complimenti per i giri, weekend fantastico!
Anch'io la ferrata Schuster al Sassopiatto l'ho fatta il 9 o 10 ottobre di qualche anno fa! Nel mio caso c'era la pioggerellina e poca neve solo nei tratti più bassi o nascosti. Sempre stesso weekend dell'anno dopo avevo fatto il Piz Duleda, ma a differenza tua che hai trovato tutto chiuso, ricordo che in paese a Selva c'era aperto un bar, non viene il nome, fanno anche l'apres ski in inverno.. ed era pieno di gente.. a quei tempi trovare un locale affollato (dopo che sul sentiero in montagna non si è visto nessuno) era una bella cosa...HIHIHI

Pensa che ieri in programma avevo proprio il Piz Duleda, ma ho cambiato idea all'ultimo perché temevo di trovare ghiaccio nei tratti in ombra.
Eh, ci sta che a Selva o a Ortisei avrei trovato qualcosa di aperto, mentre Santa Cristina dopo la costruzione della circonvallazione è rimasta esclusa - per sua fortuna - dal traffico automobilistico e in centro si vedono solo i turisti che alloggiano in paese.
Comunque la maggior parte dei rifugi era ancora aperta, probabilmente per l'ultimo weekend di stagione, ed erano tutti presi d'assalto date le belle giornate e le temperature frizzantine.
 
Complimenti per il weekend perfetto, posti scenografici, giornate stupende, prima neve .....
Peccato solo che quest'anno la natura è un po' indietro (i 10/15 gg persi a maggio non li ha più recuperati) ed i larici non sono ancora nel loro pieno splendore.
Cosa che sarà, complice il freddo, dal prossimo weekend fino all'ultimo di ottobre.

Un consiglio se posso.

Hai voluto per forza beccare l'ultimo weekend con i rifugi aperti .... ebbene la massima goduria, per me, è invece beccare i rifugi già chiusi, sedermi o sdraiarmi su panche e tavoli assolati, dove anche quando è freddo - come ieri, dove verso nel sinistra Piave dove ero io tirava un vento becco - c'è sempre riparo.
Insomma, mi sembra di essere il re del mondo, anche perchè la gente diminuisce assai e spesso, se si entra in regime di HP autunnale, le inversioni termiche fanno sì che più sali più puoi cavare gli indumenti fino a stare in maglietta.
E un posticino per dormire si trova sempre.:D
 
Domenica ero in Val di Funes, parcheggio di malga Zannes al completo [emoji54].
Giornata veramente fresca ma limpidissima, di quelle da segnare sul calendario.
Complimenti per le 2 giornate, in questo periodo dell'anno il südtirol da il meglio.
 
Complimenti per il weekend perfetto, posti scenografici, giornate stupende, prima neve .....
Peccato solo che quest'anno la natura è un po' indietro (i 10/15 gg persi a maggio non li ha più recuperati) ed i larici non sono ancora nel loro pieno splendore.
Cosa che sarà, complice il freddo, dal prossimo weekend fino all'ultimo di ottobre.

Un consiglio se posso.

Hai voluto per forza beccare l'ultimo weekend con i rifugi aperti .... ebbene la massima goduria, per me, è invece beccare i rifugi già chiusi, sedermi o sdraiarmi su panche e tavoli assolati, dove anche quando è freddo - come ieri, dove verso nel sinistra Piave dove ero io tirava un vento becco - c'è sempre riparo.
Insomma, mi sembra di essere il re del mondo, anche perchè la gente diminuisce assai e spesso, se si entra in regime di HP autunnale, le inversioni termiche fanno sì che più sali più puoi cavare gli indumenti fino a stare in maglietta.
E un posticino per dormire si trova sempre.:D

Capisco benissimo il tuo punto di vista, ma se il rifugio è chiuso chi ti serve la weiss alla spina? :TTTT
Battute a parte, in questo io sono un po' ambivalente: adoro camminare in solitudine, percorrere una ferrata sapendo di non avere nessuno davanti né dietro mi regala una serenità olimpica, arrivare in vetta e scoprire di essere da solo mi fa commuovere dalla gioia.
Eppure... eppure quando arrivo nei pressi di un rifugio mi fa piacere vedere vita, gruppi di escursionisti che mangiano al sole e tutto il personale indaffarato a servire ai tavoli.
E' strano, ma è un po' come un segno che la vita continua ed è sempre presente anche in quei posti sperduti, e in un certo senso tutto ciò mi fa stare bene :HIP
 
foto fantastiche di ambienti fantastici... complimenti!

i cromatismi che regala questo periodo, con le cime imbiancate dalla prima neve, il cielo azzurro che più azzurro non si può e la vegetazione che cambia tonalità, sono commoventi...
 
Comunque la maggior parte dei rifugi era ancora aperta, probabilmente per l'ultimo weekend di stagione, ed erano tutti presi d'assalto date le belle giornate e le temperature frizzantine.

Ops ora che ci penso, quando ero stata io i rifugi erano tutti chiusi. Mi sa che era il finesettimana successivo allora.. :) anche perché a rivedere le foto era tutto marroncino ☺️.
A salire il Piz Duleda c'era neve sulla Forcella Nives, in discesa invece abbiamo fatto il sentiero normale e si camminava senza problemi. Io se non fossi stata col mio compagno alla Forcella piena di neve non so se ci sarei salita, anche se per la verità erano solo pochi metri e alla fine sono salita "senza storie"... 🤭 La neve se compatta, diceva lui, non è pericolosa perché tiene. Aggiungo, tiene se uno ci sa stare sopra. Ora come ora non mi sento più così in forma (sia fisica che mentale).

Per quel che riguarda i periodi e la presenza di gente, io non sono così schizzinosa 😊, nel senso che mi piace sia quando non c'è nessuno in giro sia quando a camminare si incontra gente, mi piace se sono aperti i rifugi. Certo faccio il possibile per evitare certi posti in agosto, ma ad esempio ho notato una certa differenza tra il turista da agosto e quello da settembre (o anche maggio/giugno) E devo dire che quest'ultimo è molto più tollerabile.

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ma se il rifugio è chiuso chi ti serve la weiss alla spina? :TTTT

Mio compagno la porta nello zaino in quei casi, rigorosamente nel vetro HIHIHI. Va bene anche mangiare un panino a metà strada ma poi verso fine giro, se da qualche parte c'è un pasto caldo che mi aspetta, darei tutto per averlo!!!
 
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