Courmayeur e dintorni, Agosto 2021 - Tanta roba!

Heinz61

Active member
Con qualche settimana di ritardo, vengo a postare un piccolo contributo fotografico dalle mie giornate trascorse in Vallée (Courmayeur) a cavallo di Ferragosto.
Nulla in confronto agli splendidi reportage(s) postati da Matly, che è salito a Punta Hellbronner giusto una settimana prima di me, oppure da Pat (ben 7 anni fa!).
Poiché ho avuto a disposizione diverse giornate, ne è venuto fuori un campionario di percorsi e panormai diversi a cui si può accedere partendo da Courma, quasi sempre all’ombra di Sua Maestà “4810m”.

1° giorno: passeggiata fino al Lago Chécrouit

Salendo verso Lac Chécrouit. Il ghiacciaio della Brenva (o quel che ne resta) fa mostra di sé
298494-dsc0359.jpg


Mont Blanc côté sud - Reflections
298495-dsc0368cut.jpg


Un particolare del versante sud del Bianco. In primo piano, sulla destra l'Aiguille Noire de Peuterey
298513-20210814113536cut.jpg


Fa un certo effetto pensare al contrasto tra la pace del luogo, i tanti turisti spensierati che oggi si godono la passeggiata, e i luoghi raffigurati da lontano in foto, che hanno fatto la storia dell’alpinismo, e in qualche caso sono legati a episodi drammatici o vere e proprie tragedie (vedi ad es. i piloni del Freney). Basta un cambiamento brusco del tempo, che una volta, forse più di oggi, era molto più difficile prevedere.

La Grand Jorasses e la Val Ferret
298496-dsc0370.jpg


2° giorno: Ferragosto in Val Ferret

Ricordatevi solo di partire per tempo la mattina, perché l’accesso ai mezzi privati è contingentato, e man mano che si esauriscono i parcheggi si deve optare per il servizio bus
La meta della ns. gita: il Rifugio Elena a poco più di 2000m

Ghiacciaio di Pré de Bar (anche questo credo in rapida "ritirata" :(
298576-dsc0380.jpg


Il Rifugio Elena, meta della gita di giornata
298497-dsc0395.jpg


Val Ferret dal Rif. Elena
298498-dsc0402.jpg


3° giorno: gitarella (in auto) fino a Cogne, e poi pomeriggio a visitare Aosta

Cogne, per me "gnurant", una rivelazione: da farci un pensierino per una prossima vacanza.
Dell’intera giornata salvo solo questa foto, scattata dal centro del paese
298499-dsc0409.jpg


Dopo, ci siamo “spinti” (si fa per dire) solo fino alle cascate di Lillaz. Posto carino, anche se troppa gente

4° giorno: il Monte Bianco, finalmente!

Accertato che martedì 17 sarebbe stato bel tempo, abbiamo prenotato la ns. salita con la Skyway.
Qui il bel tempo (sole e assenza di vento) è la variabile fondamentale. L’intenzione era fin dall’inizio di proseguire fino all’Aiguille du Midi, prendendo anche la telecabina. E devo dire che ne è valsa davvero la pena.
La cosa che trovo un po' strana è che mentre sulla Skyway si trovano un sacco di informazioni, anche in “rete”, sulla Panoramic si trova invece ben poco. Ad es., causa Covid (e accessi contingentati al 50% della capacità sulla Skyway), sapevamo fin dal momento della prenotazione che in teoria avremmo dovuto prendere la corsa di discesa da P.ta Helbronner esattamente 1 h 30’ dopo la corsa di salita. Soltanto la mattina in biglietteria ci hanno informato che - invece - chi prosegue col 2° impianto (Telecabina) ha tutto il tempo che vuole a disposizione per rientrare a Entrèves (!).
Forse complice questa scarsa pubblicità, sta di fatto che a far i biglietti per la Panoramic (acquistabili solo in loco, a P.ta Helbronner) troviamo pochissima gente. E il balzo di oltre 5 km verso l’Aiguille du Midi è assolutamente imperdibile! Le foto parlano da sole. E’ un’emozione che per un turista da città, quale mi considero, è un’occasione impagabile. Non credo esista altro posto al mondo che permetta di godere di uno scenario d’alta montagna come questo senza alcuno sforzo fisico. Sono stato più volte sul piccolo Cervino, ad esempio, sia in estate che in inverno, sono stato a Zermatt, ma vi assicuro che qui è tutta un’altra cosa! E credo verrebbe voglia a chiunque di provare l’emozione di una passeggiata in ghiacciaio.

Il percorso, pazzesco, della Télécabine Panoramic
298500-20210817112639cut.jpg


Dent du Géant
298501-dsc0421.jpg


Hiking on the glacier
298502-dsc0426.jpg


Escursionisti sul ghiacciaio. Stranissimo effetto: sembra quasi una foto scattata da terra...
298503-dsc0436.jpg


Alpi o Himalaya? Se mi dicessero che è una foto scattata sul Karakorum, ci si potrebbe quasi credere
298504-20210817092230.jpg


Dalla Panoramic verso Punta Helbronner
298505-20210817092357.jpg


Il versante francese del Monte Bianco. Foto scattata dall'Aiguille du Midi, che poi a me è sembrato una specie di supermarket della montagna, letteralmente invaso da centinaia di turisti che salgono da Chamonix
298506-dsc0498.jpg


Rock climbing sotto l'Aiguille du Midi. Qui c'è gente che fa sul serio...
298512-img-20210817-wa0020cut.jpg


Télécabine Panoramic
298507-20210817110623.jpg


La cima del Monte Bianco da Punta Helbronner
298508-20210817120632.jpg


Uno sguardo verso l'Aiguille du Midi, sempre da P.ta Helbronner
298509-20210817120640.jpg


Tentativo (penoso) di zoomata sul Gruppo del Rosa e sul Cervino
298510-20210817113836.jpg


Courmayeur e il suo comprensorio sciistico dai 3466 m di P.ta Helbronner
298511-20210817120815.jpg


5° e ultimo giorno: passeggiata in Val Veny

Lasciata l’auto alla fine della strada di fondo valle (anche qui è bene partire prestino, se si vuole scarpinare un po' meno sulla strada asfaltata…), siamo saliti prima ai laghetti del Miage, e poi su fino al Rifugio Elisabetta. I laghetti sono ridotti ormai a due pozze d’acqua, ma l’esperienza di mettere i piedi su di un ghiacciaio (o meglio sulla sua morena), finora mi mancava. L’alta Val Veny, per il resto, è spettacolare, e vale sicuramente spendervi una giornata

Les Pyramides
298577-dsc0505cut.jpg


Cabanne Combal
298515-dsc0507.jpg


L'alta Val Veny dalla strada che sale verso la Cabanne Combal
298516-dsc0509.jpg


La cresta di Peuterey
298517-dsc0520.jpg


Quel che resta dei laghetti del Miage
298518-dsc0526.jpg


L'altro dei 2 laghetti del Miage
298519-20210818111646.jpg


Verso il Rifugio Elisabetta
298520-dsc0531.jpg


L'alta Val Veny riscendendo a valle dal Rif. Elisabetta
298521-dsc0534.jpg


Alla fine che dire? La Val d’Aosta in versione estiva non mi ha deluso, anzi: è sicuramente un “must see”. E il ricordo del Monte Bianco e dell’ambiente che lo circonda rimarrà indelebile dentro di me negli anni a venire.
Alla prossima
 
La traversata da P.ta Hellbronner all' Aguille du Midì è qualcosa di indimenticabile, Cogne ha un bellissimo centro storico che merita sicuramente una visita approfondita.
 
Bellissime foto.
Credo che siamo stati a Punta Helbronner lo stesso identico giorno alla stessa ora perchè ho delle foto UGUALI con la stessa luce e gli stessi colori :D:MONKEY
 
complimenti per le foto, se ti ricapita fai un'escursione sul mont Crammont (divide la valle di la Thuile da quella di Courmayeur. è un luogo deserto e pochissimo frequentato ma credo abbia una delle viste più belle della Valle D'aosta
(P.S. la val d'aosta non esisteHIHIHI)
si vedono tutte le montagne della valle quasi a 360° partendo in senso orario dal ghiacciaio del miage, tutta la catena del bianco fino all'altro estremo il ghiacciaio del rutor con il grand Assaly il tutto intramezzato dal cervino dal rosa ,l'emilius, la grivola e il gran paradiso
IMG_8071.jpgIMG_8072.jpgIMG_8073.jpgIMG_8074.jpgIMG_8075.jpgIMG_8088.jpgIMG_8089.jpg
 

Allegati

  • IMG_8090.jpg
    IMG_8090.jpg
    218.1 KB · Visualizzazioni: 107
complimenti bella vacanza.
non aggiungo altro se non che cogne merita tutte le stagioni una visita di più giorni.
 

.

Top