Dolomiti: Nuovi sentieri selvaggi: libro trovato e domandone!

Astartesyriaca81

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Ciao a tutti! Sono riuscita a trovare il libro Nuovi Sentieri Selvaggi!

Previo che se a qualcuno interessasse qualche percorso, posso provare a fare qualche pdffata (tutto tutto ci metto una vita :D), ho trovato due percorsi che mi hanno intrippato di brutto, ovviamente sullo stile Blitziano (uncharted e bellici!), e volevo sapere se qualcuno di voi lì avesse già fatti:

1. Monte Rudo (che già i local cortinesi mi avevano consigliato, qua si propone un giro ad anello di gran lustro)
2. Cengia del passaggio della Caccia, tra il Lastron dei Scarperi e Punta Lavina Bianca (anche qui proposto ad anello).

Sembrano la fine del mondo e tecnicamente nemmeno difficili, a parte naturalmente le difficoltà intrinseche di percorsi di esposti, solitari e di alta montagna.

Le relazioni sono tutte aggiornate ai primi anni 2000, per cui immagino nel frattempo sia cambiato qualcosa: qualcuno li ha fatti recentemente?

grazieeee :PPINK
 
La cengia della Caccia è descritta magnificamente sull'introvabile Libro delle Cenge di Mason (che spero di fare a presto).
Quella del Rudo se non è una cengia non so se c'è.
C'è quella Dulfer che mi interessa fare altrettanto come la Caccia. Purtroppo le Dolomiti di Sesto con accesso dalla Fiscalina e simili sono lontanissime :checepossofa:

PS. ho appena controllato, c'è anche quella sul Teston di Rudo e Monte Rudo!
 
La cengia della Caccia è descritta magnificamente sull'introvabile Libro delle Cenge di Mason (che spero di fare a presto).
Quella del Rudo se non è una cengia non so se c'è.
C'è quella Dulfer che mi interessa fare altrettanto come la Caccia. Purtroppo le Dolomiti di Sesto con accesso dalla Fiscalina e simili sono lontanissime :checepossofa:

PS. ho appena controllato, c'è anche quella sul Teston di Rudo e Monte Rudo!
Ormai a Mason è tutto prime:D
 
Ciao a tutti! Sono riuscita a trovare il libro Nuovi Sentieri Selvaggi!

Previo che se a qualcuno interessasse qualche percorso, posso provare a fare qualche pdffata (tutto tutto ci metto una vita :D), ho trovato due percorsi che mi hanno intrippato di brutto, ovviamente sullo stile Blitziano (uncharted e bellici!), e volevo sapere se qualcuno di voi lì avesse già fatti:

1. Monte Rudo (che già i local cortinesi mi avevano consigliato, qua si propone un giro ad anello di gran lustro)
2. Cengia del passaggio della Caccia, tra il Lastron dei Scarperi e Punta Lavina Bianca (anche qui proposto ad anello).

Sembrano la fine del mondo e tecnicamente nemmeno difficili, a parte naturalmente le difficoltà intrinseche di percorsi di esposti, solitari e di alta montagna.

Le relazioni sono tutte aggiornate ai primi anni 2000, per cui immagino nel frattempo sia cambiato qualcosa: qualcuno li ha fatti recentemente?

grazieeee :PPINK

Entrambi bellissimi percorsi!
Quello del Rudo particolarmente secondo me, anche se non so come sia organizzato nel libro.
 

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il giro del rudo è un giro rudoHIHIHI è top!
c'era un report di blitz

per il rudo hai un giro da fare, prendi la mulattiera e sali, poi hai piccole varianti sopra, tipo la salita al teston se non ricordo male (io non la feci)
quella volta incontrammo una coppia in scarpe da trail, loro in zona forc rondoi dovrebbero essere scesi a sinistra, noi a destra per poi seguire il sent 10 e 102

il casco fa comodo

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https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=91130
 
Posso chiederti dove lo hai trovato? è introvabile, sto cercando da settimane...

L’ ho preso su Amazon, usato - hanno gradito 40 euro, non sono convinta sia il prezzo originale, ma vabbè :D

altra pubblicazione che ho acquistato e sono in attesa di ricevere è 101% montagna, collana di monografici di Fabio Cammelli, che spero prometta bene! Ho preso un monografico sulla croda rossa, dice 94 sentieri inclusi! Ci sono anche Sesto/Comelico e Cristallo disponibili!

ps: su Wikiloc ho trovato la traccia della cengia della Caccia, così come descritta nel libro - dalle foto sembra davvero una passeggiata spaziale!
 
il giro del rudo è un giro rudoHIHIHI è top!
c'era un report di blitz

per il rudo hai un giro da fare, prendi la mulattiera e sali, poi hai piccole varianti sopra, tipo la salita al teston se non ricordo male (io non la feci)
quella volta incontrammo una coppia in scarpe da trail, loro in zona forc rondoi dovrebbero essere scesi a sinistra, noi a destra per poi seguire il sent 10 e 102

il casco fa comodo

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https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=91130

La discesa che hai fatto tu è più “umana”? A vederla sulla mappa sembra di sì - in generale comunque il sentiero è percorribile? Leggendo il report di Blitz, sembra che la traccia nera dalla tabacco regga ancora bene, a parte alcuni punti slavati.
 
Urka, 94 itinerari tutti nel gruppo della Croda Rossa d'Ampezzo: ho difficolta' a credere che ce ne possano essere cosi' tanti, anche perche' nel versante Sud (Lerosa) si contano nelle dita di una mano.
 
altra pubblicazione che ho acquistato e sono in attesa di ricevere è 101% montagna

Per esperienza diretta suggerisco un poÂ’ di attenzione con i gradi di difficoltÃ* riportati sulla collana 101% Vera Montagna.

Ho sperimentato diversi itinerari dei volumi sulla Croda Rossa e sul Sorapis e “EE” può voler dire tante cose, da un percorso per Escursionisti Esperti secondo gli standard di molti altri libri (sentiero isolato, terreno scomodo, percorso libero senza traccia, ecc), a itinerari che, per quanto di gradi facili, trascendono nell’Alpinismo: passaggi di II grado su roccia friabile, magari non con esposizione da parete ma dove una caduta farebbe quanto meno molto male.

Come dire: o si riesce a prevedere il percorso, sulla base di osservazioni e scambi di opinioni, oppure meglio evitare di lasciare i passaggi più difficili alla fine del giro (meglio all’inizio così se uno non se la sente può più facilmente tornare indietro) e/o portarsi uno spezzone di corda e relativa attrezzatura per fare sicurezza su un qualche masso/ramo/spuntone.

Nulla di impossibile, ma le difficoltÃ* sono soggettive e quando ci si avvicina al confine tra escursionismo e alpinismo ci si avvicina anche a un limite che si supera con la dovuta preparazione.

Non posso dire nulla relativamente i volumi sulle Dolomiti di Sesto e al volume sul Duranno, dei quali ho sperimentato pochi itinerari.
 
La discesa che hai fatto tu è più “umana”? A vederla sulla mappa sembra di sì - in generale comunque il sentiero è percorribile? Leggendo il report di Blitz, sembra che la traccia nera dalla tabacco regga ancora bene, a parte alcuni punti slavati.
Eravamo in 3,e siamo scesi praticamente per 3 percorsi diversi, tutto sano e salvi e senza troppi patemi.
Io mi ero spostato molto a sinistra per scendere un ghiaione, poi però dovendo andare a destra per ottenere il sentiero di rientro, devi rispostarti un po
 
Urka, 94 itinerari tutti nel gruppo della Croda Rossa d'Ampezzo: ho difficolta' a credere che ce ne possano essere cosi' tanti, anche perche' nel versante Sud (Lerosa) si contano nelle dita di una mano.

infatti, l ho preso perché sono curiosa di sapere cosa propongono, dato che non parlano di percorsi in arrampicata! Attendo con ansia il corriere 😀

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Per esperienza diretta suggerisco un poÂ’ di attenzione con i gradi di difficoltÃ* riportati sulla collana 101% Vera Montagna.

Ho sperimentato diversi itinerari dei volumi sulla Croda Rossa e sul Sorapis e “EE” può voler dire tante cose, da un percorso per Escursionisti Esperti secondo gli standard di molti altri libri (sentiero isolato, terreno scomodo, percorso libero senza traccia, ecc), a itinerari che, per quanto di gradi facili, trascendono nell’Alpinismo: passaggi di II grado su roccia friabile, magari non con esposizione da parete ma dove una caduta farebbe quanto meno molto male.

Come dire: o si riesce a prevedere il percorso, sulla base di osservazioni e scambi di opinioni, oppure meglio evitare di lasciare i passaggi più difficili alla fine del giro (meglio all’inizio così se uno non se la sente può più facilmente tornare indietro) e/o portarsi uno spezzone di corda e relativa attrezzatura per fare sicurezza su un qualche masso/ramo/spuntone.

Nulla di impossibile, ma le difficoltÃ* sono soggettive e quando ci si avvicina al confine tra escursionismo e alpinismo ci si avvicina anche a un limite che si supera con la dovuta preparazione.

Non posso dire nulla relativamente i volumi sulle Dolomiti di Sesto e al volume sul Duranno, dei quali ho sperimentato pochi itinerari.

Sono d’accordo- di base io prendo questi libri per avere idee su sentieri che non conoscevo, poi vengono passati al vaglio di chi li ha già fatti, oppure della mia guida, che conosce il mio livello di esperienza. Basarsi solo sui libri è rischioso, oltretutto considerato che nel frattempo il percorso può essere mutato/franato ecc ecc…non si sa mai :PAAU
 
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