Crespeina
❄️
Ciao a tutti!
Con questo reportage voglio "festeggiare" la nostra prima ri-uscita in montagna senza bimbi, finalmente dopo oltre 4 anni.
Prima di iniziare vorrei ringraziare Cocojambo per il consiglio sui bastoncini, e Ste1258 per i preziosi dettagli sull'impugnatura e l'utilizzo pratico dei bastoncini stessi.
La punta di Lasa sovrasta la valle di Lasa che inizia proprio davanti all'omonimo paesino, famoso per l'estrazione del Marmo che affiora in alcuni punti di questa montagna.
La punta di Lasa è anche chiamata Orgelspitze, proprio per la sua forma che ricorda un organo a canne.
A destra la Punta di Lasa (vista dalla val di Lasa) e la Croda di Jenne (fonte di Marmo)
A salire la Punta di Lasa andiamo però dal suo lato B, quello più facile, ossia dalla Val Martello.
Il punto di partenza è il Maso Stallwies a 1925m che, come diceva il nostro Fabio, è il Maso più alto in cui vengono coltivati i cereali, per lo più segale. Per raggiungerlo, si devono seguire le indicazioni per Martello paese (Dorf) e poi salire, salire, salire, fino a che un cartello indica la direzione per il Maso Stallwies.
Noi per comodità, o anche per rendere la gita più romantica, arriviamo al parcheggio nel dopo cena della sera prima.
Cima Gioveretto dalla strada
Si parcheggia affianco a questa casupola, che non è altro che il mulino del Maso Stallwies, vecchio 350 anni, ma ancora, volendo, ben funzionante.
La situazione al nostro risveglio
Dopo colazione partiamo, imboccando il sentiero nr. 5
Il sentiero è ben segnalato, basta seguirlo fedelmente fino alla cima
La salita in sé non presenta alcuna difficolta, tranne forse il fatto che in alcuni tratti è parecchio ripido, dopotutto siamo a 1400m di dislivello spalmati su 4,7km circa. Per questo faremo parecchie pause.
Si inizia a salire costeggiando i campi del Maso Stallwies
Dopo poco iniziano a filtrare i primi raggi del sole
Alle spalle abbiamo la cresta montuosa che divide la val Martello dall Val d'Ultimo
Dopo circa 40 minuti dalla partenza mi fermo per fare un'altra foto e mi accorgo che il sentiero non è più il nr.5, ma, come si vede qui in foto, il 23A...
Orka Paletta...
Abbiamo sbagliato, c'è stato un bivio del cui, nella fretta di salire il primo pezzo, non ci siamo proprio accorti!
Ci tocca quindi scendere di circa 60-70m di dislivello e riprendere il sentiero giusto.. Ci dispiace per lo sforzo in più ma pazienza... tempo ce n'è...
Riprendiamo il sentiero nr. 5 e facciamo il pezzo più ripido e faticoso in assoluto che dura pressapoco fino ai 2900m, quando poi si entra nel piano detritico.
A questo punto si scorgono sempre meglio le cime verso la val d'Ultimo
Gioveretto, le 2 cimette di Fontana Bianca, Lorchen, Cima Rabbi
la cresta senza avvisare passa alle cime della val di Rabbi: Cima di Saent, la Rossa di Saent, punta Martello e le 3 cime Venezia
Gli ultimi metri del tratto ripido a circa 2800m
Finalmente a circa 2900 sul pianto detritico, dove la pendenza inizialmente è più blanda
Bel pascolo a circa 3000m, sarà l'erbetta più tenera? boh..
Una volta sul piano detritico molti si fermano a prender fiato
Si continua alternando, pezzi più ripidi ad altri meno
Le soste sono frequenti per me che non sono abituata a queste altitudini
Ogni 3-4 passi il cuore accellera e rimbomba così tanto che lo si sente fino in gola e sembra che arrivi fino alla nuca e alla schiena
Occorre tirare il fiato e godersi il panorama!
Qui mancano pochi metri alla cima e una nuvolazza si piazza proprio davanti ostruendo la vista sulle cime del gruppo dell'Ortles
Si vede la Croce di Vetta!!!
ma la vegetazione è presente anche a 3300 :shock:
Finalmente in vetta!
La Val Venosta
La Val di Lasa con la Malga Lasa di Sopra
La Croda di Jenne ricca di Marmo Bianco!
In cima c'è uno spiazzo abbastanza largo e comodo
In cima fa freschetto e neveschia, così dopo un piccolo spuntino iniziamo la discesa.
Si fa il sentiero dell'andata, non occorre voltarsi per il panorama, lo si ha comodamente di fronte
Trovo divertente camminare sui blocchi di granito e gneiss, il sentiero è segnalato su alcuni massi, ma spesso si è liberi di scegliere per dove passare, in quanto non sempre si vede una traccia.
Così sgambettando da un masso all'altro si arriva di nuovo a 2900, dove poi inizia la ripida discesa.
Punta Martello e Cime Venezia
Sembra che i massi sono solo piccoli sassolini, ma guardando meglio si vedono le figure di alcune persone che stanno salendo.
La cresta alla nostra destra, purtroppo le cime innevate dietro si intuiscono ma non si vedono..
Gli ultimi metri in piano prima della ripida discesa di 1000m-
L'Orecchia di Lepre e Pulpito di Flim
Cos'è quello dietro le Cime Venezia??? Sarà mica il Cevedale?
A destra sul prato verde la Malga Soy
Abbiamo iniziato la ripida discesa dai 2900m in giù, a destra in alto si vede un'omino che scende
Siamo già scesi di 400m e ne mancano altri 1000m. Qui inizio ad accusare dolore al ginocchio.
Tiro fuori i bastoncini, e dopo un'altra pausa, ripartiamo, ho ancora nella mente le parole di un utente che diceva "guarda che in alcuni casi i bastoncini non servono a nulla, serve solo il tutore per il ginocchio, che va messo e tenuto dall'inizio alla fine".
Io comunque non demordo, continuo a scendere lentamente. Trascorsi altri 200-300 m di dislivello, sento che il dolore è sparito quasi del tutto !!!
Non so descrivervi la gioia!! Volevo mettermi a correre dalla felicità, ma ho deciso di continuare a scendere composta, anche se a velocità maggiore di prima, passo dopo passo coi miei preziosissimi bastoncini!
Il Mare di Pietre
Mucche nello svacco più totale... Guardate quelle nera ha quasi le gambe per aria da quanto è rilassata
Mirtilli rossi pronti per la marmellata...
Il fiore che nasce già secco, la Carlina Bianca
Finalmente il Maso Stallwies
Si vede un pezzetto di Lago
Sentiero che porta dal parcheggio al Maso (con ristorante!)
Bagno veloce ai piedi nella sorgente freddissima...
Il parcheggio a quest'ora è bello pieno
Il nostro pranzo
Ravioli con impasto di patate al ripieno di funghi e altri col formaggio
+ Gulasch
Relax sul prato
Sapete come funziona un mulino?
Andando via...
Punta Martello
Martello paese, specializzato nella coltivazione della fragola e ciliegia
Castel Montani di Sopra, all'uscita dalla Val Martello
Con questo reportage voglio "festeggiare" la nostra prima ri-uscita in montagna senza bimbi, finalmente dopo oltre 4 anni.
Prima di iniziare vorrei ringraziare Cocojambo per il consiglio sui bastoncini, e Ste1258 per i preziosi dettagli sull'impugnatura e l'utilizzo pratico dei bastoncini stessi.
La punta di Lasa sovrasta la valle di Lasa che inizia proprio davanti all'omonimo paesino, famoso per l'estrazione del Marmo che affiora in alcuni punti di questa montagna.
La punta di Lasa è anche chiamata Orgelspitze, proprio per la sua forma che ricorda un organo a canne.
A destra la Punta di Lasa (vista dalla val di Lasa) e la Croda di Jenne (fonte di Marmo)
A salire la Punta di Lasa andiamo però dal suo lato B, quello più facile, ossia dalla Val Martello.
Il punto di partenza è il Maso Stallwies a 1925m che, come diceva il nostro Fabio, è il Maso più alto in cui vengono coltivati i cereali, per lo più segale. Per raggiungerlo, si devono seguire le indicazioni per Martello paese (Dorf) e poi salire, salire, salire, fino a che un cartello indica la direzione per il Maso Stallwies.
Noi per comodità, o anche per rendere la gita più romantica, arriviamo al parcheggio nel dopo cena della sera prima.
Cima Gioveretto dalla strada
Si parcheggia affianco a questa casupola, che non è altro che il mulino del Maso Stallwies, vecchio 350 anni, ma ancora, volendo, ben funzionante.
La situazione al nostro risveglio
Dopo colazione partiamo, imboccando il sentiero nr. 5
Il sentiero è ben segnalato, basta seguirlo fedelmente fino alla cima
La salita in sé non presenta alcuna difficolta, tranne forse il fatto che in alcuni tratti è parecchio ripido, dopotutto siamo a 1400m di dislivello spalmati su 4,7km circa. Per questo faremo parecchie pause.
Si inizia a salire costeggiando i campi del Maso Stallwies
Dopo poco iniziano a filtrare i primi raggi del sole
Alle spalle abbiamo la cresta montuosa che divide la val Martello dall Val d'Ultimo
Dopo circa 40 minuti dalla partenza mi fermo per fare un'altra foto e mi accorgo che il sentiero non è più il nr.5, ma, come si vede qui in foto, il 23A...
Orka Paletta...
Abbiamo sbagliato, c'è stato un bivio del cui, nella fretta di salire il primo pezzo, non ci siamo proprio accorti!
Ci tocca quindi scendere di circa 60-70m di dislivello e riprendere il sentiero giusto.. Ci dispiace per lo sforzo in più ma pazienza... tempo ce n'è...
Riprendiamo il sentiero nr. 5 e facciamo il pezzo più ripido e faticoso in assoluto che dura pressapoco fino ai 2900m, quando poi si entra nel piano detritico.
A questo punto si scorgono sempre meglio le cime verso la val d'Ultimo
Gioveretto, le 2 cimette di Fontana Bianca, Lorchen, Cima Rabbi
la cresta senza avvisare passa alle cime della val di Rabbi: Cima di Saent, la Rossa di Saent, punta Martello e le 3 cime Venezia
Gli ultimi metri del tratto ripido a circa 2800m
Finalmente a circa 2900 sul pianto detritico, dove la pendenza inizialmente è più blanda
Bel pascolo a circa 3000m, sarà l'erbetta più tenera? boh..
Una volta sul piano detritico molti si fermano a prender fiato
Si continua alternando, pezzi più ripidi ad altri meno
Le soste sono frequenti per me che non sono abituata a queste altitudini
Ogni 3-4 passi il cuore accellera e rimbomba così tanto che lo si sente fino in gola e sembra che arrivi fino alla nuca e alla schiena
Occorre tirare il fiato e godersi il panorama!
Qui mancano pochi metri alla cima e una nuvolazza si piazza proprio davanti ostruendo la vista sulle cime del gruppo dell'Ortles
Si vede la Croce di Vetta!!!
ma la vegetazione è presente anche a 3300 :shock:
Finalmente in vetta!
La Val Venosta
La Val di Lasa con la Malga Lasa di Sopra
La Croda di Jenne ricca di Marmo Bianco!
In cima c'è uno spiazzo abbastanza largo e comodo
In cima fa freschetto e neveschia, così dopo un piccolo spuntino iniziamo la discesa.
Si fa il sentiero dell'andata, non occorre voltarsi per il panorama, lo si ha comodamente di fronte
Trovo divertente camminare sui blocchi di granito e gneiss, il sentiero è segnalato su alcuni massi, ma spesso si è liberi di scegliere per dove passare, in quanto non sempre si vede una traccia.
Così sgambettando da un masso all'altro si arriva di nuovo a 2900, dove poi inizia la ripida discesa.
Punta Martello e Cime Venezia
Sembra che i massi sono solo piccoli sassolini, ma guardando meglio si vedono le figure di alcune persone che stanno salendo.
La cresta alla nostra destra, purtroppo le cime innevate dietro si intuiscono ma non si vedono..
Gli ultimi metri in piano prima della ripida discesa di 1000m-
L'Orecchia di Lepre e Pulpito di Flim
Cos'è quello dietro le Cime Venezia??? Sarà mica il Cevedale?
A destra sul prato verde la Malga Soy
Abbiamo iniziato la ripida discesa dai 2900m in giù, a destra in alto si vede un'omino che scende
Siamo già scesi di 400m e ne mancano altri 1000m. Qui inizio ad accusare dolore al ginocchio.
Tiro fuori i bastoncini, e dopo un'altra pausa, ripartiamo, ho ancora nella mente le parole di un utente che diceva "guarda che in alcuni casi i bastoncini non servono a nulla, serve solo il tutore per il ginocchio, che va messo e tenuto dall'inizio alla fine".
Io comunque non demordo, continuo a scendere lentamente. Trascorsi altri 200-300 m di dislivello, sento che il dolore è sparito quasi del tutto !!!
Non so descrivervi la gioia!! Volevo mettermi a correre dalla felicità, ma ho deciso di continuare a scendere composta, anche se a velocità maggiore di prima, passo dopo passo coi miei preziosissimi bastoncini!
Il Mare di Pietre
Mucche nello svacco più totale... Guardate quelle nera ha quasi le gambe per aria da quanto è rilassata
Mirtilli rossi pronti per la marmellata...
Il fiore che nasce già secco, la Carlina Bianca
Finalmente il Maso Stallwies
Si vede un pezzetto di Lago
Sentiero che porta dal parcheggio al Maso (con ristorante!)
Bagno veloce ai piedi nella sorgente freddissima...
Il parcheggio a quest'ora è bello pieno
Il nostro pranzo
Ravioli con impasto di patate al ripieno di funghi e altri col formaggio
+ Gulasch
Relax sul prato
Sapete come funziona un mulino?
Andando via...
Punta Martello
Martello paese, specializzato nella coltivazione della fragola e ciliegia
Castel Montani di Sopra, all'uscita dalla Val Martello
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