Monte Ivigna - Alpi Sarentine

Crespeina

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Il Picco Ivigna è la montagna di casa della città di Merano.


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Per raggiungerlo si va al Luna Park cittadino, come qui sul forum vengono chiamati posti del genere. HIHIHI
Ossia il comprensorio sciistico di Merano 2000.
Esistono 2 vette, 2581m Großer Ifinger (Ivigna Grande) e 2552m Kleiner Ifinger (Ivigna Piccolo). La seconda è la cima escursionistica ed è quella che presento in questo reportage.


Ecco la mappa.
Si parte dai 1600m di Falzeben. 950m di dislivello circa senza uso di impianti. Con gli impianti circa 500.
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Le vette del gruppo del Tessa al banco accoglienza

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Cabinovia Falzeben e Seggiovia Walpach con Monte Luco sullo sfondo

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Pista del Monte Mittager

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Si abbandona "l'autostrada"

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Per imboccare il sentiero più diretto

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Sullo sfondo le Alpi dello Stubai

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Laste di Verdins

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Baita Kuhleiten

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Parte finale del sentiero per il Monte Ivigna

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Bivio per il Grande Ivigna e Monumento al Grande Heini Holzer

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Il Grande Ivigna visto dalla vetta del Piccolo Ivigna

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Persone in discesa dal Grande Ivigna


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Odle, Sella, Sassolungo, Marmolada

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Sas de Putia, Odle, piste da sci di Sarentino

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Lavori per nuovo bacino idrico

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Alpi dello Stubai, tra cui Cima del Prete e Pan di Zucchero

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Sassolugno, Marmolada, Catinaccio

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La città di Merano col suo ippodromo, sullo sfondo tenta di farsi vedere il Gran Zebru (cima bianca in mezzo)

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Toglietemi tutto ma non il mio bidoncino!!! (caro ricordo del vecchio impianto)

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Ciaoooo :))) :skiciao:

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Il Meranland, ossia quella zona di confine tra le nostre Alpi, quelle che mi danno la sensazione di essere a casa, quelle che mi scaldano subito il cuore, e le esotiche Dolomiti, con quel sapore orientale, che sa di tedesco, veneziano, impero austroungarico, mi affascina tantissimo, sembra proprio un ponte in discesa dalle une alle altre, e lo conosco così poco. Se non fosse che ci metto almeno 4 ore di viaggio per raggiungerle, mi piacerebbe esplorarle di più.
 
Il Meranerland, ossia quella zona di confine tra le nostre Alpi, quelle che mi danno la sensazione di essere a casa, quelle che mi scaldano subito il cuore
Nel senso che ti ricordano Foppolo? :D

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Che difficoltà ha l’Ivigna Grande?

Non dovrebbe essere difficile, è quasi tutto attrezzato con corde e catene. Quasi.. Perché ci sono anche un paio di passaggi esposti senza protezione alcuna. Compresi gli ultimi metri attorno alla cima, da fare rigorosamente in senso orario, altrimenti rischi lo scontro con chi vuole scendere. Insomma una cosa per chi si sente tranquillo e sicuro in situazioni del genere.
 
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Nel senso che ti ricordano Foppolo? :D

Ussignur, non parlerei in senso così ristretto. Pensavo alle Alpi Centrali (tutte), che per la SOIUSA non esistono, ma esistono eccome. Culturalmente, paesaggisticamente. E sono diverse sia da quelle orientali che da quelle occidentali. Le Orobie sono Alpi Centrali in miniatura (più piccole, più basse, ma simili per forme, rocce, testimonianze architettoniche, vegetazione).
 

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Beh, aspetta, le Alpi Centrali "dallo Spluga al Brennero" mi stanno bene geograficamente, NON culturalmente. Anzi, sono forse il settore alpino maggiormente variegato da questo punto di vista.
 
Ma se togli la parte ex austriaca, che ha differenze marcate, non c'è molta differenza tra il modo di costruire una baita in provincia di Brescia e in provincia di Sondrio (mentre in Tirolo sono proprio diverse per forme e materiali). Lo stesso si può dire delle chiese (secondo me). Oltre alla netta prevalenza della pietra sul legno come materiale di costruzione per qualunque edificio.
Il discorso linguistico è già più variegato.
 
Ussignur, non parlerei in senso così ristretto. Pensavo alle Alpi Centrali (tutte), che per la SOIUSA non esistono, ma esistono eccome. Culturalmente, paesaggisticamente. E sono diverse sia da quelle orientali che da quelle occidentali. Le Orobie sono Alpi Centrali in miniatura (più piccole, più basse, ma simili per forme, rocce, testimonianze architettoniche, vegetazione).

La soiuza più che altro ricalca le partizioni dal punto di vista geologico, cosa che in teoria è ben al di sopra di qualunque discorso culturale o di qualsivoglia impronta umana possa aver assunto un territorio piuttosto che un altro...
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Ma non contesto i criteri della SOIUSA. Però, quando andiamo in montagna percepiamo anche altri aspetti, meno scientifici, ma che contribuiscono a dare un'identità, di fronte ai nostri occhi, a quello che vediamo e viviamo. È ovviamente un'identità più "umana" che naturale, legata alla nostra esperienza e ai nostri sentimenti. Ma d'altronde, il motivo per cui andiamo in montagna, non sono forse le emozioni che ci suscita?
In questo senso le Alpi Centrali, esistono.
 
A proposito della (s)partizione e distribuzione delle Alpi,

Nei giorni scorsi mi ero imbattuta in un articolo che parlava della "Nazionalità" delle Alpi, ovvero quanta superficie delle Alpi detiene ogni paese alpino.
Qui il diagramma.
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Lo stato con la maggior superficie alpina è l'Austria con 54.600 km2 (28,7%), seguita dall' Italia con 52.000 km2 (27,3%).
40.800 km2 (21,4%) appartengono alla Francia,
25.200 km2 (13,2%) alla Svizzera,
quasi 6.800 km2 (3,5%) alla Slovenia.
Il piccolo stato del Liechtenstein detiene ben 160 km2 degli Alpi.
E... Sorpresa!
Fra gli stati alpini c'è anche il Principato di Monaco con i suoi 2 km2 (0,001%).

Nell'arco Alpino vivono oggi circa 14 Millioni di persone in 100 Regioni e 6.200 Comuni. Annualmente vengono in vacanza 120 milioni di turisti. Gli uomini condividono le Alpi con 30.000 specie di animali e 13.000 specie di piante.
 
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