Edo
???
Buonasera,
Finalmente i bassifondi!
Dicevo. Anzi, dico; anche nella stagione sciistica più complicata, sperando che possa mantenere il primato poco invidiabile, non può mancare per il sottoscritto l'esplorazione almeno di un bassofondo che si possa definire tale. Definizione già appioppata da un utente ad un paio di località visitate nelle puntate precedenti, ma a mio avviso non del tutto veritiera, sicché perlomeno sotto il profilo sciistico, ma non di meno quello panoramico, siffatte località non si possono a mio avviso definire di basso livello. Quella mostrata in seguito invece è ingannevole al contrario, poiché a differenza di ciò che avevo scritto capitare con frequenza in Svizzera - e cioè di trovare comprensori sciistici che dalla skimap sembrano trascurabili mentre in realtà si rivelano molto più interessanti di quanto ci si potesse aspettare da essi, e l'esempio principe a mio avviso è Belalp - in questo caso se dalla skimap questo comprensorio sciisticamente sembrava mediamente interessante, sotto questo profilo nella realtà si tratta a mio avviso di ben poca cosa.
Ma non che questo aspetto mi interessi particolarmente beninteso quando vado alla ricerca di nuove località; ed ho quindi apprezzato tutto sommato la bella vista sul lago sottostante e l'atmosfera molto rilassata della skiarea - skiarea da me scelta perché si trova più o meno a metà strada tra il Grigioni ed il Vallese, e che non avevo mai sentito nominare in precedenza se non me l'avesse suggerita Pierr mentre chiedevo informazioni riguardo alle località elvetiche con la migliore vista sul lago. Vista che effettivamente c'era e rappresenta forse l'unico punto di forza di questa skiarea.
Ma in ogni caso, veniamo alle immagini:
Dal microscopico centro abitato del Canton Uri dove ho pernottato, in circa mezz'ora si arriva alla partenza di uno dei due impianti per la montagna:
L'accesso si fa direttamente dal lago. Non esistono in nessun caso piste battute per scendere in fondovalle, ed i fuoripista gialli in questa stagione sono ovviamente chiusi; dal punto di vista sciistico è quindi indifferente scegliere se salire da una parte o dall'altra.
Inizialmente mi sono diretto all'accesso da Beckenried, dove ho notato un affollamento maggiore di quello che potessi immaginare di autoveicoli immatricolati fuori dalla Svizzera (c'era addirittura un camper italiano, in quel periodo di totale azzeramento delle presenze nostrane oltralpe, più in là forse dell'Engadina) ma la presenza del parcheggio a pagamento:
Mi ha poi convinto a tentare l'accesso dall'altro impianto; dove fortunatamente ho trovato un parcheggio gratuito a pochissima distanza dalla partenza della telecabina:
Una volta usciti da quello che sembrerebbe essere la stazione d'arrivo del precedente impianto, un cartello indica che uno degli impianti del già piccolo comprensorio è chiuso. Pazienza; la chiusura del comprensorio è comunque prevista per la domenica seguente, anche se di neve in alto ce n'è ancora a sufficienza:
Mi dirigo subito verso l'unica sciovia accessibile da questa zona, che sarebbe anche quella che permette di collegarsi al versante propriamente detto di Klewenalp, da quello di Stockhütte nel quale sono salito dal centro abitato di Emmetten:
Una volta in cima, visto che la neve è abbastanza bella ma potrebbe rovinarsi nel pomeriggio (anche se lo farà poco per via dello scarsissimo traffico di sciatori) decido di ripetere qualche volta la pista che corre a fianco di questa sciovia:
Prima di scollinare con una stradina più in salita che in discesa verso l'impianto successivo:
Stradina che porta ad una seggiovia di collegamento:
In questa zona si accede al front de neige d'altitudine della località. Si trovano qua una manciata di skilift ad ancora, dei quali purtroppo la metà sono chiusi, ed una manciata di piste da discesa. Piste che sono anche abbastanza ripide, ma un'attento sguardo ai dislivelli riportati sulla skimap non può per questo motivo tradire riguardo alla loro più che limitata lunghezza nello spazio:
Da questa zona si ha però la migliore vista sul lago; e visto che sono in questa località e non ho fretta di rientrare alla macchina, percorro comunque cinque o sei volte la discesa di questa montagna:
Chissà a che razza di vecchia telecabina (o più probabilmente sono di una piccola funivia) appartengono queste strane cabine.....:think::
Sciovia con curva che troverebbe interessante un particolare utente del forum:
Scollinando con una breve sciovia si raggiunge invece l'arrivo della funivia che sale da Beckenried, dove si trova tra l'altro una costruzione non proprio bellissima ed una sciovia che serve da campo scuola:
Vabbè: non c'è più niente di altro da vedere qua, ed è il momento di spostarsi verso l'ultima area inesplorata del comprensorio, che sulla carta sembrerebbe anche quella sciisticamente più interessante:
A metà dell'ennesima stradina di collegamento di passa sotto ad un'altra seggiovia tra l'altro chiusa..... Il che è un peccato perché si raggiunge con uno dei pochi tratti di pista più impegnativi della skiarea.....
Vabbè, l'impianto che manca è la seggiovia Chälen:
Come si può notare da queste (^↓) immagini, la cosa che fa più strano e che concorre a mio avviso a formare un giudizio non alto di questa skiarea, è il fatto che anche lungo questo pendio, il più interessante della località per lunghezza e dislivello, non sia tracciata una pista lungo la linea di massima pendenza ma bensì due pistarelle che convergono in una stradina, che fa un lungo giro per rientrare alla base dell'impianto e che rende la discesa del tutto priva di interesse sciatorio. Non so se ci fosse un motivo particolare per questa scelta, ho pensato magari al pericolo di valanghe, ma se ho notato questo aspetto, è perché mai in precedenza ricordo di essermi imbattuto in una situazione del genere in un comprensorio già di interesse limitato di per sé:
Perlomeno la seggiovia, a quanto pare di seconda mano poiché fino a qualche anno fa era presente uno skilift su questa linea di risalita, è di interesse per l'appassionato per la presenza della meccanica a vista impreziosita dall'elevata cura che i transalpini riescono a riservare anche ad un impianto stagionato che in altre zone del mondo mostrerebbe i segni del tempo anche più di quanto potrebbe fare, appunto, con un'adeguata manutenzione:
Adesso qualche immagine delle piste che scendono in questa zona, ambientalmente molto carina, visto che il resto della giornata prima di rientrare alla macchina l'ho trascorso quassù:
Se la neve fosse stata più bella la zona si presterebbe al fuoripista facile, ma purtroppo la neve fresca crostosa non è proprio ciò che preferisco; ed anzi ritenendola parecchio pericolosa sono rientrato subito in pista:
Particolare dell'imponente stazione di monte della seggiovia riciclata:
Ultimo giro:
Questa skiarea deve essere, tanto più durante la settimana, e diversamente da ciò che avevo ipotizzato osservando le targhe straniere al parcheggio, destinazione di sciatori locali visto che l'addetto alla seggiovia non faceva altro che intrattenersi in chiacchiere con i clienti ad ogni giro che suppongo fossero clienti abituali:
Ultima pista e poi rientro verso la base:
Con una stradina che era in salita all'andata ma inspiegabilmente lo è anche al ritorno.....:
Skilift di collegamento:
Ed ultima discesa della giornata:
Rientro in fondovalle con la telecabina, molto panoramica e piacevole:
In località Emmetten, come ho scritto prima:
L'unica automobile presa a noleggio che ho notato durante le mie uscite in Svizzera quest'anno:
Potrebbe mai in questo paese una funivia a va e vieni non correre parallela alla telecabina, per salire in alto dal fondovalle?
Partenza verso la prossima destinazione.
Innanzitutto un giretto turistico nelle vicinanze. Siamo di nuovo sul lago dei quattro cantoni, che sarebbero cinque ma poco importa, e proprio dall'altra parte del lago rispetto a Stoos. Anzi, dalla vetta di una delle tre seggiovie di questo comprensorio si vede proprio questa strada. il praticello del Grütli, menzionato nella puntata in questione sarebbe raggiungibile proprio da questa zona, ma solamente a piedi e con una camminata di minimo mezz'ora non in piano, ma probabilmente anche di più. Non ne avevo la voglia ma soprattutto il tempo, perché avrebbe potuto anche diventare buio durante il percorso. Mi sono accontentato di un breve giro in automobile:
Prima di ripartire verso la prossima destinazione ed in direzione del confine italiano:
Simpatico cartello di pericolo.....:
Grazie dell'attenzione ed arrivederci all'ultima puntata.
:skiciao:
Finalmente i bassifondi!
Dicevo. Anzi, dico; anche nella stagione sciistica più complicata, sperando che possa mantenere il primato poco invidiabile, non può mancare per il sottoscritto l'esplorazione almeno di un bassofondo che si possa definire tale. Definizione già appioppata da un utente ad un paio di località visitate nelle puntate precedenti, ma a mio avviso non del tutto veritiera, sicché perlomeno sotto il profilo sciistico, ma non di meno quello panoramico, siffatte località non si possono a mio avviso definire di basso livello. Quella mostrata in seguito invece è ingannevole al contrario, poiché a differenza di ciò che avevo scritto capitare con frequenza in Svizzera - e cioè di trovare comprensori sciistici che dalla skimap sembrano trascurabili mentre in realtà si rivelano molto più interessanti di quanto ci si potesse aspettare da essi, e l'esempio principe a mio avviso è Belalp - in questo caso se dalla skimap questo comprensorio sciisticamente sembrava mediamente interessante, sotto questo profilo nella realtà si tratta a mio avviso di ben poca cosa.
Ma non che questo aspetto mi interessi particolarmente beninteso quando vado alla ricerca di nuove località; ed ho quindi apprezzato tutto sommato la bella vista sul lago sottostante e l'atmosfera molto rilassata della skiarea - skiarea da me scelta perché si trova più o meno a metà strada tra il Grigioni ed il Vallese, e che non avevo mai sentito nominare in precedenza se non me l'avesse suggerita Pierr mentre chiedevo informazioni riguardo alle località elvetiche con la migliore vista sul lago. Vista che effettivamente c'era e rappresenta forse l'unico punto di forza di questa skiarea.
Ma in ogni caso, veniamo alle immagini:
Dal microscopico centro abitato del Canton Uri dove ho pernottato, in circa mezz'ora si arriva alla partenza di uno dei due impianti per la montagna:
L'accesso si fa direttamente dal lago. Non esistono in nessun caso piste battute per scendere in fondovalle, ed i fuoripista gialli in questa stagione sono ovviamente chiusi; dal punto di vista sciistico è quindi indifferente scegliere se salire da una parte o dall'altra.
Inizialmente mi sono diretto all'accesso da Beckenried, dove ho notato un affollamento maggiore di quello che potessi immaginare di autoveicoli immatricolati fuori dalla Svizzera (c'era addirittura un camper italiano, in quel periodo di totale azzeramento delle presenze nostrane oltralpe, più in là forse dell'Engadina) ma la presenza del parcheggio a pagamento:
Mi ha poi convinto a tentare l'accesso dall'altro impianto; dove fortunatamente ho trovato un parcheggio gratuito a pochissima distanza dalla partenza della telecabina:
Una volta usciti da quello che sembrerebbe essere la stazione d'arrivo del precedente impianto, un cartello indica che uno degli impianti del già piccolo comprensorio è chiuso. Pazienza; la chiusura del comprensorio è comunque prevista per la domenica seguente, anche se di neve in alto ce n'è ancora a sufficienza:
Mi dirigo subito verso l'unica sciovia accessibile da questa zona, che sarebbe anche quella che permette di collegarsi al versante propriamente detto di Klewenalp, da quello di Stockhütte nel quale sono salito dal centro abitato di Emmetten:
Una volta in cima, visto che la neve è abbastanza bella ma potrebbe rovinarsi nel pomeriggio (anche se lo farà poco per via dello scarsissimo traffico di sciatori) decido di ripetere qualche volta la pista che corre a fianco di questa sciovia:
Prima di scollinare con una stradina più in salita che in discesa verso l'impianto successivo:
Stradina che porta ad una seggiovia di collegamento:
In questa zona si accede al front de neige d'altitudine della località. Si trovano qua una manciata di skilift ad ancora, dei quali purtroppo la metà sono chiusi, ed una manciata di piste da discesa. Piste che sono anche abbastanza ripide, ma un'attento sguardo ai dislivelli riportati sulla skimap non può per questo motivo tradire riguardo alla loro più che limitata lunghezza nello spazio:
Da questa zona si ha però la migliore vista sul lago; e visto che sono in questa località e non ho fretta di rientrare alla macchina, percorro comunque cinque o sei volte la discesa di questa montagna:
Chissà a che razza di vecchia telecabina (o più probabilmente sono di una piccola funivia) appartengono queste strane cabine.....:think::
Sciovia con curva che troverebbe interessante un particolare utente del forum:
Scollinando con una breve sciovia si raggiunge invece l'arrivo della funivia che sale da Beckenried, dove si trova tra l'altro una costruzione non proprio bellissima ed una sciovia che serve da campo scuola:
Vabbè: non c'è più niente di altro da vedere qua, ed è il momento di spostarsi verso l'ultima area inesplorata del comprensorio, che sulla carta sembrerebbe anche quella sciisticamente più interessante:
A metà dell'ennesima stradina di collegamento di passa sotto ad un'altra seggiovia tra l'altro chiusa..... Il che è un peccato perché si raggiunge con uno dei pochi tratti di pista più impegnativi della skiarea.....
Vabbè, l'impianto che manca è la seggiovia Chälen:
Come si può notare da queste (^↓) immagini, la cosa che fa più strano e che concorre a mio avviso a formare un giudizio non alto di questa skiarea, è il fatto che anche lungo questo pendio, il più interessante della località per lunghezza e dislivello, non sia tracciata una pista lungo la linea di massima pendenza ma bensì due pistarelle che convergono in una stradina, che fa un lungo giro per rientrare alla base dell'impianto e che rende la discesa del tutto priva di interesse sciatorio. Non so se ci fosse un motivo particolare per questa scelta, ho pensato magari al pericolo di valanghe, ma se ho notato questo aspetto, è perché mai in precedenza ricordo di essermi imbattuto in una situazione del genere in un comprensorio già di interesse limitato di per sé:
Perlomeno la seggiovia, a quanto pare di seconda mano poiché fino a qualche anno fa era presente uno skilift su questa linea di risalita, è di interesse per l'appassionato per la presenza della meccanica a vista impreziosita dall'elevata cura che i transalpini riescono a riservare anche ad un impianto stagionato che in altre zone del mondo mostrerebbe i segni del tempo anche più di quanto potrebbe fare, appunto, con un'adeguata manutenzione:
Adesso qualche immagine delle piste che scendono in questa zona, ambientalmente molto carina, visto che il resto della giornata prima di rientrare alla macchina l'ho trascorso quassù:
Se la neve fosse stata più bella la zona si presterebbe al fuoripista facile, ma purtroppo la neve fresca crostosa non è proprio ciò che preferisco; ed anzi ritenendola parecchio pericolosa sono rientrato subito in pista:
Particolare dell'imponente stazione di monte della seggiovia riciclata:
Ultimo giro:
Questa skiarea deve essere, tanto più durante la settimana, e diversamente da ciò che avevo ipotizzato osservando le targhe straniere al parcheggio, destinazione di sciatori locali visto che l'addetto alla seggiovia non faceva altro che intrattenersi in chiacchiere con i clienti ad ogni giro che suppongo fossero clienti abituali:
Ultima pista e poi rientro verso la base:
Con una stradina che era in salita all'andata ma inspiegabilmente lo è anche al ritorno.....:
Skilift di collegamento:
Ed ultima discesa della giornata:
Rientro in fondovalle con la telecabina, molto panoramica e piacevole:
In località Emmetten, come ho scritto prima:
L'unica automobile presa a noleggio che ho notato durante le mie uscite in Svizzera quest'anno:
Potrebbe mai in questo paese una funivia a va e vieni non correre parallela alla telecabina, per salire in alto dal fondovalle?
Partenza verso la prossima destinazione.
Innanzitutto un giretto turistico nelle vicinanze. Siamo di nuovo sul lago dei quattro cantoni, che sarebbero cinque ma poco importa, e proprio dall'altra parte del lago rispetto a Stoos. Anzi, dalla vetta di una delle tre seggiovie di questo comprensorio si vede proprio questa strada. il praticello del Grütli, menzionato nella puntata in questione sarebbe raggiungibile proprio da questa zona, ma solamente a piedi e con una camminata di minimo mezz'ora non in piano, ma probabilmente anche di più. Non ne avevo la voglia ma soprattutto il tempo, perché avrebbe potuto anche diventare buio durante il percorso. Mi sono accontentato di un breve giro in automobile:
Prima di ripartire verso la prossima destinazione ed in direzione del confine italiano:
Simpatico cartello di pericolo.....:
Grazie dell'attenzione ed arrivederci all'ultima puntata.
:skiciao:
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