Edo
???
Buongiorno,
Tentando di terminare la serie di cronache sciatorie della stagione terminata da poco, è la volta della diciassettesima (se ricordo bene) giornata in una diciassettesima nuova località:
Partenza a metà mattina come oramai di tradizione dall'hotel per essere alle piste in tempo per una sciata pomeridiana. Fortunatamente le previsioni del tempo non hanno sbagliato e la fastidiosa perturbazione della giornata precedente si è dissipata velocemente e per i restanti giorni ed anche oltre il cielo sarà quasi del tutto sgombro dalle nuvole:
La località scelta per la sciata di oggi è uno dei quattro versanti (ce ne sarebbe anche un quinto dotato di una funivia sola e senza piste battute ed un sesto che non ho capito se sia ancora aperto o no, in ogni caso quattro sono appunto quelli principali) di questa nota località e nel quale non ero stato in precedenza. E' più piccolo del Parsenn, la skiarea principale della valle e che è situata dall'altro lato della montagna ma alla sera la mia opinione sarà che qua le piste sono di qualità migliore così come lo è l'esposizione, e quindi non saprei dire se per una sola giornata sarebbe meglio preferire l'altro versante più grande ma con piste meno belle o questo più piccolo e più tecnico.
In ogni caso, un grande parcheggio, ovviamente a pagamento è presente alla partenza delle piste, e pur arrivando a metà giornata di un giorno festivo (se ben ricordo) non ho problemi a trovare un posto vicino alla funivia:
Davos è altresì famosa per l'ineffabile architettura tradizionale di un centro abitato di montagna - siamo pur sempre ad oltre millecinquecento metri:
Da questo punto e senza camminare, per salire in altitudine c'è la classica funivia a va e vieni, costruita laddove anche una più pratica telecabina sarebbe andata bene. Ma visto che l'impianto parrebbe essere stato rinnovato da poco tempo, evidentemente è proprio la scelta che più piace alla gestione della skiarea:
In successione alla funivia Jakobshornbahn 1, si trova la Jakobshornbahn 2:
Questa, ancora allo stato originale e dotata di quei fastidiosissimi vetri blu che non permetterebbero di vedere bene in panorama. Per fortuna, anche in questo caso i vetri sono aperti e piazzandosi in fondo alla cabina si può rendere il viaggio più piacevole, nonché può darsi anche un po' più sicuro, vista la situazione:
Usciti dalla stazione d'altitudine, 1050 metri sopra il centro abitato, ci si trova più o meno in centro al non troppo grande comprensorio. Anche questo secondo tratto della funivia potrebbe benissimo essere sostituito da una più comoda telecabina perché non supera nessun ostacolo invalicabile, e questo invoglia poco a ripeterla più in là nella giornata. Fortunatamente non sarà necessario sicché una manciata di comode seggiovie veloci sono gli impianti che servono la quasi totalità delle piste di questo versante.
Una delle più corte funivie del mondo (evidentemente le adorano e non si può affatto sperare che cambino idea in futuro) permette di raggiungere questa vetta dal pianoro sottostante:
La proverò più tardi, per il momento inizio a sciare e percorro la pista numero cinque che poi a metà diventa la numero due:
Pista molto bella che è altresì piuttosto larga e che ritorna all'intermedia delle funivie:
Dove una seggiovia veloce, dall'altisonante nome di Bräma Jet, permette di risalire evitando la funivia:
Anche la pista che scende non è male, e dopo averla ripetuta una volta, risalgo con la seggiovia e mi sposto sulla sinistra della skiarea:
Fino a raggiungere la seggiovia Usser Isch:
Un'altra serie di piste alla livignasca:
Ma molto piacevoli da ripetere:
Prossima destinazione: la discesa in fondovalle:
Anzi, una delle due discese perché ce n'è anche un'altra che inizia dalla stazione intermedia delle funivie. Come sarà mai? Oramai il leitmotiv dovrebbe essere noto, ed ecco a voi, naturalmente, la solita stradina:
Che termina sul front de neige della località:
Per risalire in alto da questo punto c'è una simpatica seggiovia biposto ad agganciamento automatico, oppure si può tagliare e raggiungere la funivia. Io ovviamente opto per la prima:
Ma al primo giro scendo all'intermedia, per andare a provare anche il campo scuola, così per fare una visita completa alla skiarea:
Un bovino solitario e piuttosto di cattivo umore è stato lasciato al freddo in mezzo alla neve:
Curioso trovare i panni appesi come alle basse latitudini, qua in mezzo alle Alpi:
Stalla o fienile di lusso:
E risalita con la seggiovia Fuxägufer:
E con la successiva seggiovia:
Che porta dove c'è la minifunivia, che prendo così per provarla, anche se da questo punto è inutile a meno che non si sia un pedone che intende raggiungere la funivia per scendere con essa:
C'è ancora una seggiovia da provare, prima di rientrare:
Anzi, oltre ad essa c'è anche uno skiliffino che serve più che altro agli utenti dello snowpark:
La larghissima pista rossa numero 11:
L'esplorazione è terminata. Rimane forse qualche variante di pista da provare, e le seguenti fotografie ritraggono i momenti finali della sciata pomeridiana:
Ehm..... Mah ..... :think::
Ultime piste prima dell'orario di chiusura:
Anzi, in realtà c'è da provare anche l'ultima pista inedita, e cioè l'altra stradina per scendere al parcheggio:
La giornata è finita e l'opinione, a livello sciistico della skiarea è favorevole perché le piste non sono molte ma sono tutte belle e gli impianti buoni. Ho sciato molto più che in altre giornate, e credo che questo versante sia ideale per un pomeridiano o per un mattiniero. Il panorama invece non l'ho trovato particolarmente degno di menzione, né tantomeno ovviamente il centro abitato, che già conoscevo perché ero passato di qua molte volte:
Visto che c'è luce fino abbastanza a tardi in questo periodo dell'anno, decido prima di spostarmi verso l'altra località, di seguire la strada del Flüelapass per capire fino a dove si può percorrere:
Lungo la strada incontro il summenzionato quinto versante di Davos. E' qua presente una sola funivia senza piste battute (sulle vecchie skimap sono segnate anche un paio di sciovie, ma adesso non compaiono più); chissà chi viene a sciare qua; pensavo tra l'altro di trovare la funivia chiusa in questo periodo della stagione, invece sebbene chiusa al pubblico perché è tardi una delle due cabine stava ancora viaggiando:
La strada prosegue e questa chiesetta mi ricordo di averla vista quando ero passato qualche anno fa in estate e nella direzione opposta:
Ma dopo pochi chilometri è interrotta:
Quindi non si può fare altro che ritornare giù in città:
Senza mancare ovviamente di avvicinarsi al capolavoro architettonico della valle; per la gioia di marcolski, anche se naturalmente si parla di lusso e non dell'edilizia popolare che tanto piace a noi estimatori del genere:
Bene, è tutto. Le seguenti fotografie ritraggono qualche scorcio della strada che mi porterà nei pressi della destinazione dell'indomani:
E questi sono i saluti di fine reportage.
:skiciao:
Tentando di terminare la serie di cronache sciatorie della stagione terminata da poco, è la volta della diciassettesima (se ricordo bene) giornata in una diciassettesima nuova località:
Partenza a metà mattina come oramai di tradizione dall'hotel per essere alle piste in tempo per una sciata pomeridiana. Fortunatamente le previsioni del tempo non hanno sbagliato e la fastidiosa perturbazione della giornata precedente si è dissipata velocemente e per i restanti giorni ed anche oltre il cielo sarà quasi del tutto sgombro dalle nuvole:
La località scelta per la sciata di oggi è uno dei quattro versanti (ce ne sarebbe anche un quinto dotato di una funivia sola e senza piste battute ed un sesto che non ho capito se sia ancora aperto o no, in ogni caso quattro sono appunto quelli principali) di questa nota località e nel quale non ero stato in precedenza. E' più piccolo del Parsenn, la skiarea principale della valle e che è situata dall'altro lato della montagna ma alla sera la mia opinione sarà che qua le piste sono di qualità migliore così come lo è l'esposizione, e quindi non saprei dire se per una sola giornata sarebbe meglio preferire l'altro versante più grande ma con piste meno belle o questo più piccolo e più tecnico.
In ogni caso, un grande parcheggio, ovviamente a pagamento è presente alla partenza delle piste, e pur arrivando a metà giornata di un giorno festivo (se ben ricordo) non ho problemi a trovare un posto vicino alla funivia:
Davos è altresì famosa per l'ineffabile architettura tradizionale di un centro abitato di montagna - siamo pur sempre ad oltre millecinquecento metri:
Da questo punto e senza camminare, per salire in altitudine c'è la classica funivia a va e vieni, costruita laddove anche una più pratica telecabina sarebbe andata bene. Ma visto che l'impianto parrebbe essere stato rinnovato da poco tempo, evidentemente è proprio la scelta che più piace alla gestione della skiarea:
In successione alla funivia Jakobshornbahn 1, si trova la Jakobshornbahn 2:
Questa, ancora allo stato originale e dotata di quei fastidiosissimi vetri blu che non permetterebbero di vedere bene in panorama. Per fortuna, anche in questo caso i vetri sono aperti e piazzandosi in fondo alla cabina si può rendere il viaggio più piacevole, nonché può darsi anche un po' più sicuro, vista la situazione:
Usciti dalla stazione d'altitudine, 1050 metri sopra il centro abitato, ci si trova più o meno in centro al non troppo grande comprensorio. Anche questo secondo tratto della funivia potrebbe benissimo essere sostituito da una più comoda telecabina perché non supera nessun ostacolo invalicabile, e questo invoglia poco a ripeterla più in là nella giornata. Fortunatamente non sarà necessario sicché una manciata di comode seggiovie veloci sono gli impianti che servono la quasi totalità delle piste di questo versante.
Una delle più corte funivie del mondo (evidentemente le adorano e non si può affatto sperare che cambino idea in futuro) permette di raggiungere questa vetta dal pianoro sottostante:
La proverò più tardi, per il momento inizio a sciare e percorro la pista numero cinque che poi a metà diventa la numero due:
Pista molto bella che è altresì piuttosto larga e che ritorna all'intermedia delle funivie:
Dove una seggiovia veloce, dall'altisonante nome di Bräma Jet, permette di risalire evitando la funivia:
Anche la pista che scende non è male, e dopo averla ripetuta una volta, risalgo con la seggiovia e mi sposto sulla sinistra della skiarea:
Fino a raggiungere la seggiovia Usser Isch:
Un'altra serie di piste alla livignasca:
Ma molto piacevoli da ripetere:
Prossima destinazione: la discesa in fondovalle:
Anzi, una delle due discese perché ce n'è anche un'altra che inizia dalla stazione intermedia delle funivie. Come sarà mai? Oramai il leitmotiv dovrebbe essere noto, ed ecco a voi, naturalmente, la solita stradina:
Che termina sul front de neige della località:
Per risalire in alto da questo punto c'è una simpatica seggiovia biposto ad agganciamento automatico, oppure si può tagliare e raggiungere la funivia. Io ovviamente opto per la prima:
Ma al primo giro scendo all'intermedia, per andare a provare anche il campo scuola, così per fare una visita completa alla skiarea:
Un bovino solitario e piuttosto di cattivo umore è stato lasciato al freddo in mezzo alla neve:
Curioso trovare i panni appesi come alle basse latitudini, qua in mezzo alle Alpi:
Stalla o fienile di lusso:
E risalita con la seggiovia Fuxägufer:
E con la successiva seggiovia:
Che porta dove c'è la minifunivia, che prendo così per provarla, anche se da questo punto è inutile a meno che non si sia un pedone che intende raggiungere la funivia per scendere con essa:
C'è ancora una seggiovia da provare, prima di rientrare:
Anzi, oltre ad essa c'è anche uno skiliffino che serve più che altro agli utenti dello snowpark:
La larghissima pista rossa numero 11:
L'esplorazione è terminata. Rimane forse qualche variante di pista da provare, e le seguenti fotografie ritraggono i momenti finali della sciata pomeridiana:
Ehm..... Mah ..... :think::
Ultime piste prima dell'orario di chiusura:
Anzi, in realtà c'è da provare anche l'ultima pista inedita, e cioè l'altra stradina per scendere al parcheggio:
La giornata è finita e l'opinione, a livello sciistico della skiarea è favorevole perché le piste non sono molte ma sono tutte belle e gli impianti buoni. Ho sciato molto più che in altre giornate, e credo che questo versante sia ideale per un pomeridiano o per un mattiniero. Il panorama invece non l'ho trovato particolarmente degno di menzione, né tantomeno ovviamente il centro abitato, che già conoscevo perché ero passato di qua molte volte:
Visto che c'è luce fino abbastanza a tardi in questo periodo dell'anno, decido prima di spostarmi verso l'altra località, di seguire la strada del Flüelapass per capire fino a dove si può percorrere:
Lungo la strada incontro il summenzionato quinto versante di Davos. E' qua presente una sola funivia senza piste battute (sulle vecchie skimap sono segnate anche un paio di sciovie, ma adesso non compaiono più); chissà chi viene a sciare qua; pensavo tra l'altro di trovare la funivia chiusa in questo periodo della stagione, invece sebbene chiusa al pubblico perché è tardi una delle due cabine stava ancora viaggiando:
La strada prosegue e questa chiesetta mi ricordo di averla vista quando ero passato qualche anno fa in estate e nella direzione opposta:
Ma dopo pochi chilometri è interrotta:
Quindi non si può fare altro che ritornare giù in città:
Senza mancare ovviamente di avvicinarsi al capolavoro architettonico della valle; per la gioia di marcolski, anche se naturalmente si parla di lusso e non dell'edilizia popolare che tanto piace a noi estimatori del genere:
Bene, è tutto. Le seguenti fotografie ritraggono qualche scorcio della strada che mi porterà nei pressi della destinazione dell'indomani:
E questi sono i saluti di fine reportage.
:skiciao: