Edo
???
Salve,
La prima giornata sciistica della seconda escursione nei pressi di Interlaken si svolge nella piccola località sciistica di Melchsee - Frutt. Località probabilmente sconosciuta ai più - io stesso fino allo scorso anno non l'avevo mai sentita nominare - ma molto panoramica ed adatta per uno sci tranquillo. Si trova tra l'altro molto vicina ad Hasliberg; un collegamento tra le due località non lo vedo infattibile. Ed è proprio da questa località summenzionata che un paio di settimane prima ne avevo scorto le piste più alte che spuntavano dal mare di nebbia, incuriosendomi ancora di più, facendomi infine decidere di provarla.
Da Interlaken ci vuole più o meno un'ora e mezza per raggiungere il parcheggio situato alla base delle piste da sci. Innanzitutto bisogna raggiungere il centro abitato di Sarnen, capoluogo del cantone nel quale si trova questa località:
Una targa danese in crisi d'identità: mai vista un'altra simile prima d'ora, a meno che non ne abbiano cambiato l'aspetto recentemente:
La strada è quella già percorsa numerose volte in precedenza:
Dal bivio si inizia a salire nella valle di Melch, ed in poco più di dieci chilometri si arriva al termine della strada:
Dove una barriera obbliga a prendere un biglietto per poter lasciare la macchina in uno dei numerosi parcheggi in fondovalle. Anche in questa località il centro abitato si trova in altitudine ed è raggiungibile solamente d'estate da una strada, credo riservata al transito per chi alloggia nelle strutture ricettive in altitudine:
Per tutti d'inverno, l'unico modo per raggiungere direttamente le case è servirsi di una telecabina:
Telecabina che arriva più o meno in cima al centro abitato, situato in un più o meno pianoro dove d'estate c'è un lago (come si può sospettare dal toponimo della località) che d'inverno, o perlomeno il giorno della mia visita, non si vede perché è interamente coperto di neve:
Siamo a quota 1900 metri circa. Sull'estrema destra della skimap vedo un gruppo di impiantini segnati ed è lì che mi dirigo inizialmente. In verità quelli che pensavo essere skilift si rivelano essere manovie o tappeti rotolanti per principianti:
Un solo skilift che serve da campo scuola, ma di una lunghezza decente permette di accedere alle uniche piste degne d'essere definite tali questa zona periferica, ma situata sotto ad una montagna rocciosa dove si trovano appunto due piste piuttosto piatte:
Dopo un paio di giri qua, decido di rientrare subito in fondovalle con la pista a tratti blu ed a tratti rossa; l'unica che permette il rientro diretto dal centro abitato al parcheggio senza dover prendere la funivia per risalire in vetta:
Pista a tratti della giusta pendenza, a tratti stradina come scrivevo pocanzi:
Che percorrendola fino in fondo:
Rientra al parcheggio dopo aver perso un dislivello di circa ottocento metri. Per risalire, oltre alla scomoda telecabina con i posti in piedi c'è una simpatica serie di seggiovie biposto con cupola, tipo di impianto molto raro che io personalmente ho trovato solamente in Svizzera, e forse ne esiste qualche altro esemplare negli altri due paesi di lingua germanica:
La prima seggiovia ha anche una stazione intermedia, nella quale però non si può né salire né scendere:
Subito dopo la prima, ecco la seconda seggiovia:
Dall'arrivo della seconda seggiovia si può salire ulteriormente: o con una simpatica sciovia ad ancora con doppia curva, o con una seggiovia quadriposto. Purtroppo, vista probabilmente la scarsa frequentazione, sicché durante questa terza gita e mezzo la Confederazione ha bandito molti più stranieri dal proprio suolo rispetto ai periodi precedenti, e la maggior parte dei presenti erano dei più o meno locali, lo skilift è chiuso e bisogna servirsi obbligatoriamente della seggiovia per risalire:
Dalla cima c'è un bel panorama sulle vette circostanti della Svizzera centrale:
Per scendere direttamente alla partenza della seggiovia a quattro posti, o anche più in giù all'intermedia delle biposto, o ancora oltre nuovamente fino al parcheggio c'è una concatenazione di piste nere molto belle e parecchio larghe:
Io sono sceso alla partenza della seconda seggiovia biposto e poi sono risalito nuovamente fino in vetta:
Da dove è possibile ridiscendere fino al centro abitato dall'altro versante e con una pista abbastanza anonima:
Questa immagine mostra l'altra parte della skiarea. Scrivo così perché le due zone non sono collegate in modo molto pratico, sicché bisogna servirsi di stradine, di una lunga manovia in piano e poi di una funivia per ritornare indietro ed il cambio di zona per una visita turistica è meglio secondo me effettuarlo una sola volta nella giornata:
Prosieguo verso il paese:
Qualunque immagini si cerchi in rete su questa località, non si può non imbattersi in questo edificio dall'opinabile estetica o più precisamente, dall'impatto visivo. Un amante dell'architettura moderna non può sottrarsi però a fotografarlo compulsivamente; in realtà potrebbe anche trovarlo non poi così prepotente, soprattutto se è abituato a sciare nella parte più occidentale della catena alpina. Tuttavia è stata proprio la visita su Google Street View di questo edificio (accessibile virtualmente all'interno se non sbaglio) che l'anno scorso mi aveva fatto per caso, in una noiosa giornata di lockdown, scoprire l'esistenza di questa località e non potevo non rendere omaggio al colpevole con una serie di fotografie (e ne ho scattate talmente tante che gli avventori del ristorante annesso alla struttura che si trovavano sulla terrazza dopo un po' hanno iniziato a guardarmi in modo un po' strano.....):
Lasciando l'ecomostro (cit.) alle spalle, dopo un po' la mia attenzione è catturata da questo ascensore con una forma piuttosto strana.....
Ascensore aperto, nonostante le restrizioni e sul quale non posso fare a meno di salire e da dove si vede subito da un'altra prospettiva.....
Ovviamente il palazzone di prima:
E poi anche l'altra parte della skiarea verso la quale mi sto dirigendo:
Dicevo..... Una volta ridisceso a terra:
Per raggiungere gli altri due impianti, per non dover racchettare in piano per un lungo pezzo è stata costruita una manovia utilizzabile in entrambe le direzioni:
Mi è stato successivamente riferito da un Eccellente utente del forum che questo impianto ha la particolarità di transitare sopra il lago. Io non me ne ero nemmeno accorto a dire la verità, ma è sufficiente guardare un'immagine estiva del lago e della chiesetta per rendersi subito conto della veridicità di questa affermazione:
Su questo versante si trovano una seggiovia ed uno skilift:
Il panorama da qua è molto bello - ed io non so se l'ho già scritto ma ho un debole per le località sciistiche disposte "a conca" (delle quali l'ineffabile Val Thorens è la decana) - ma la pista servita dalla seggiovia è piatta e piuttosto insignificante; motivo per il quale mi dirigo subito verso il parallelo e speranzosamente più interessante skilift:
Skilift che ha la particolarità di essere ospitato, nella stazione di partenza, da un edificio piuttosto opulento anche per gli standard elvetici. Ma visto che nulla è lasciato al caso in questa nazione, il fatto è spiegato dal fatto che in estate la sciovia viene trasformata in una seggiovia monoposto, così da renderla accessibile al pubblico, montando dei seggiolini monoposto dalla forma moderna (e magari unica; non ne ricordo altri di simili) al posto dei traini biposto:
Risalita verso la vetta denominata Balmeregghorn:
Uno sguardo al panorama:
E discesa nuovamente alla partenza della sciovia, con una pista rossa poco pendente ma decisamente più bella di quella della seggiovia e, cosa che si può notare dalle immagini, praticamente deserta:
Ripeto qualche volta questa pista:
Prima di tornare nell'altra parte della skiarea, quella da dove sono partito:
Sbagliando però direzione al bivio, il che mi obbliga a risalire con la seggiovia e a ripetere l'inutile pista in piano:
Finalmente prendo la direzione giusta per la funivia; unico impianto che permette di rientrare sull'altro versante senza dover aggrapparsi alla manovia in direzione opposta a quella dell'andata e poi a camminare a piedi verso l'ascensore dal bizzarro pennone:
Risalito in vetta, per concludere anche questa giornata di sci ripeterò un po' di volte le tre belle piste nere che si trovano in questo versante:
La stazione di valle della sciovia ahimè non in funzione:
E le quasi ultime discese della giornata:
Dalla vetta in realtà c'è una bella vista sul Titlis, montagna con annesso comprensorio sciistico situata nell'altro territorio appartenente allo stesso cantone elvetico:
Ultime senza quasi discese; gli impianti chiudono abbastanza presto come in tutti questi posti, sebbene tanta gente stia ancora a prendere il sole sulla terrazza panoramica che si trova nei pressi della stazione d'arrivo della funivia:
Rientro alla macchina:
Ed alla base per la notte:
Per adesso è tutto; grazie per l'attenzione!
:skiciao:
La prima giornata sciistica della seconda escursione nei pressi di Interlaken si svolge nella piccola località sciistica di Melchsee - Frutt. Località probabilmente sconosciuta ai più - io stesso fino allo scorso anno non l'avevo mai sentita nominare - ma molto panoramica ed adatta per uno sci tranquillo. Si trova tra l'altro molto vicina ad Hasliberg; un collegamento tra le due località non lo vedo infattibile. Ed è proprio da questa località summenzionata che un paio di settimane prima ne avevo scorto le piste più alte che spuntavano dal mare di nebbia, incuriosendomi ancora di più, facendomi infine decidere di provarla.
Da Interlaken ci vuole più o meno un'ora e mezza per raggiungere il parcheggio situato alla base delle piste da sci. Innanzitutto bisogna raggiungere il centro abitato di Sarnen, capoluogo del cantone nel quale si trova questa località:
Una targa danese in crisi d'identità: mai vista un'altra simile prima d'ora, a meno che non ne abbiano cambiato l'aspetto recentemente:
La strada è quella già percorsa numerose volte in precedenza:
Dal bivio si inizia a salire nella valle di Melch, ed in poco più di dieci chilometri si arriva al termine della strada:
Dove una barriera obbliga a prendere un biglietto per poter lasciare la macchina in uno dei numerosi parcheggi in fondovalle. Anche in questa località il centro abitato si trova in altitudine ed è raggiungibile solamente d'estate da una strada, credo riservata al transito per chi alloggia nelle strutture ricettive in altitudine:
Per tutti d'inverno, l'unico modo per raggiungere direttamente le case è servirsi di una telecabina:
Telecabina che arriva più o meno in cima al centro abitato, situato in un più o meno pianoro dove d'estate c'è un lago (come si può sospettare dal toponimo della località) che d'inverno, o perlomeno il giorno della mia visita, non si vede perché è interamente coperto di neve:
Siamo a quota 1900 metri circa. Sull'estrema destra della skimap vedo un gruppo di impiantini segnati ed è lì che mi dirigo inizialmente. In verità quelli che pensavo essere skilift si rivelano essere manovie o tappeti rotolanti per principianti:
Un solo skilift che serve da campo scuola, ma di una lunghezza decente permette di accedere alle uniche piste degne d'essere definite tali questa zona periferica, ma situata sotto ad una montagna rocciosa dove si trovano appunto due piste piuttosto piatte:
Dopo un paio di giri qua, decido di rientrare subito in fondovalle con la pista a tratti blu ed a tratti rossa; l'unica che permette il rientro diretto dal centro abitato al parcheggio senza dover prendere la funivia per risalire in vetta:
Pista a tratti della giusta pendenza, a tratti stradina come scrivevo pocanzi:
Che percorrendola fino in fondo:
Rientra al parcheggio dopo aver perso un dislivello di circa ottocento metri. Per risalire, oltre alla scomoda telecabina con i posti in piedi c'è una simpatica serie di seggiovie biposto con cupola, tipo di impianto molto raro che io personalmente ho trovato solamente in Svizzera, e forse ne esiste qualche altro esemplare negli altri due paesi di lingua germanica:
La prima seggiovia ha anche una stazione intermedia, nella quale però non si può né salire né scendere:
Subito dopo la prima, ecco la seconda seggiovia:
Dall'arrivo della seconda seggiovia si può salire ulteriormente: o con una simpatica sciovia ad ancora con doppia curva, o con una seggiovia quadriposto. Purtroppo, vista probabilmente la scarsa frequentazione, sicché durante questa terza gita e mezzo la Confederazione ha bandito molti più stranieri dal proprio suolo rispetto ai periodi precedenti, e la maggior parte dei presenti erano dei più o meno locali, lo skilift è chiuso e bisogna servirsi obbligatoriamente della seggiovia per risalire:
Dalla cima c'è un bel panorama sulle vette circostanti della Svizzera centrale:
Per scendere direttamente alla partenza della seggiovia a quattro posti, o anche più in giù all'intermedia delle biposto, o ancora oltre nuovamente fino al parcheggio c'è una concatenazione di piste nere molto belle e parecchio larghe:
Io sono sceso alla partenza della seconda seggiovia biposto e poi sono risalito nuovamente fino in vetta:
Da dove è possibile ridiscendere fino al centro abitato dall'altro versante e con una pista abbastanza anonima:
Questa immagine mostra l'altra parte della skiarea. Scrivo così perché le due zone non sono collegate in modo molto pratico, sicché bisogna servirsi di stradine, di una lunga manovia in piano e poi di una funivia per ritornare indietro ed il cambio di zona per una visita turistica è meglio secondo me effettuarlo una sola volta nella giornata:
Prosieguo verso il paese:
Qualunque immagini si cerchi in rete su questa località, non si può non imbattersi in questo edificio dall'opinabile estetica o più precisamente, dall'impatto visivo. Un amante dell'architettura moderna non può sottrarsi però a fotografarlo compulsivamente; in realtà potrebbe anche trovarlo non poi così prepotente, soprattutto se è abituato a sciare nella parte più occidentale della catena alpina. Tuttavia è stata proprio la visita su Google Street View di questo edificio (accessibile virtualmente all'interno se non sbaglio) che l'anno scorso mi aveva fatto per caso, in una noiosa giornata di lockdown, scoprire l'esistenza di questa località e non potevo non rendere omaggio al colpevole con una serie di fotografie (e ne ho scattate talmente tante che gli avventori del ristorante annesso alla struttura che si trovavano sulla terrazza dopo un po' hanno iniziato a guardarmi in modo un po' strano.....):
Lasciando l'ecomostro (cit.) alle spalle, dopo un po' la mia attenzione è catturata da questo ascensore con una forma piuttosto strana.....
Ascensore aperto, nonostante le restrizioni e sul quale non posso fare a meno di salire e da dove si vede subito da un'altra prospettiva.....
Ovviamente il palazzone di prima:
E poi anche l'altra parte della skiarea verso la quale mi sto dirigendo:
Dicevo..... Una volta ridisceso a terra:
Per raggiungere gli altri due impianti, per non dover racchettare in piano per un lungo pezzo è stata costruita una manovia utilizzabile in entrambe le direzioni:
Mi è stato successivamente riferito da un Eccellente utente del forum che questo impianto ha la particolarità di transitare sopra il lago. Io non me ne ero nemmeno accorto a dire la verità, ma è sufficiente guardare un'immagine estiva del lago e della chiesetta per rendersi subito conto della veridicità di questa affermazione:
Su questo versante si trovano una seggiovia ed uno skilift:
Il panorama da qua è molto bello - ed io non so se l'ho già scritto ma ho un debole per le località sciistiche disposte "a conca" (delle quali l'ineffabile Val Thorens è la decana) - ma la pista servita dalla seggiovia è piatta e piuttosto insignificante; motivo per il quale mi dirigo subito verso il parallelo e speranzosamente più interessante skilift:
Skilift che ha la particolarità di essere ospitato, nella stazione di partenza, da un edificio piuttosto opulento anche per gli standard elvetici. Ma visto che nulla è lasciato al caso in questa nazione, il fatto è spiegato dal fatto che in estate la sciovia viene trasformata in una seggiovia monoposto, così da renderla accessibile al pubblico, montando dei seggiolini monoposto dalla forma moderna (e magari unica; non ne ricordo altri di simili) al posto dei traini biposto:
Risalita verso la vetta denominata Balmeregghorn:
Uno sguardo al panorama:
E discesa nuovamente alla partenza della sciovia, con una pista rossa poco pendente ma decisamente più bella di quella della seggiovia e, cosa che si può notare dalle immagini, praticamente deserta:
Ripeto qualche volta questa pista:
Prima di tornare nell'altra parte della skiarea, quella da dove sono partito:
Sbagliando però direzione al bivio, il che mi obbliga a risalire con la seggiovia e a ripetere l'inutile pista in piano:
Finalmente prendo la direzione giusta per la funivia; unico impianto che permette di rientrare sull'altro versante senza dover aggrapparsi alla manovia in direzione opposta a quella dell'andata e poi a camminare a piedi verso l'ascensore dal bizzarro pennone:
Risalito in vetta, per concludere anche questa giornata di sci ripeterò un po' di volte le tre belle piste nere che si trovano in questo versante:
La stazione di valle della sciovia ahimè non in funzione:
E le quasi ultime discese della giornata:
Dalla vetta in realtà c'è una bella vista sul Titlis, montagna con annesso comprensorio sciistico situata nell'altro territorio appartenente allo stesso cantone elvetico:
Ultime senza quasi discese; gli impianti chiudono abbastanza presto come in tutti questi posti, sebbene tanta gente stia ancora a prendere il sole sulla terrazza panoramica che si trova nei pressi della stazione d'arrivo della funivia:
Rientro alla macchina:
Ed alla base per la notte:
Per adesso è tutto; grazie per l'attenzione!
:skiciao: