Edo
???
Fotocronaca dedicata a questa località. Non ho scritto anche il nome nel titolo dell'altro comprensorio a lei collegata poiché mia intenzione era proprio quella di visitare questa località nella quale non ero mai stato, sicché quando avevo sciato a Lenzerheide il collegamento ancora non era stato costruito.
Tuttavia, pensando in modo errato che Arosa non fosse nemmeno raggiungibile in macchina (la immaginavo una delle tante località svizzere chiuse al traffico veicolare, non so perché avessi questo pensiero sbagliato) e trovandosi comunque più comodo sulla mia strada, la partenza è stata effettuata da Lenzerheide:
Ed esattamente dal parcheggio dell'impianto centrale del versante sulla sinistra, arrivando da sud, parcheggio dove si trova il "famoso" parchimetro che accetta solo le monete in CHF, e che avevo descritto in apposita discussione come inconcepibile in una località con il prezzo dello skipass di listino ad 84 CHF (io l'ho pagato 66 acquistandolo online il pomeriggio precedente, ma può darsi che non sempre la convenienza sia la stessa - per non dire che un prezzo normale sarebbe appunto quello pagato da me e non quello di listino):
In ogni caso mi preparo e vado a ritirare lo skipass in cassa, dove mi danno anche un bigliettino di ricevuta per il parcheggio pagato assieme allo skipass (su mia richiesta per come poter procedere a procurarmi le monete) che però devo esporre sul cruscotto, e quindi devo tornare di corsa alla macchina: non il massimo della comodità.
Una volta fatto ciò, la telecabina Rothornbahn 1 mi porta in altitudine:
Successivamente è una funivia a va e vieni che permette di raggiungere la (il?) Rothorngipfel, la sommità del comprensorio sciistico, che è uno dei più grandi della nazione collegati sci ai piedi:
Questa pista, seppur ancora su questo versante è per me nuova poiché durante la precedente visita di dieci anni fa circa, la funivia era chiusa per vento e non ero potuto salire in cima:
Pista che come si è potuto notare è poco più che una stradina. Adesso con una pista invece vera raggiungo un altro impianto che non avevo preso perché all'epoca non esisteva, e cioè la seggiovia Urdenfuerggli che ipotizzo sia stata costruita lo stesso anno del collegamento per permettere di raggiungere il valico dove si trova una delle due stazioni della funivia:
Ciao Severino, ciao Filippo: purtroppo a causa della mascherina non ho potuto testare la vostra cordialità, ma mi auguro che possiate avere sempre un'espressione facciale raggiante come quella in foto:
Prima ed ultima seggiovia di Lenzerheide della mattinata:
La funivia di collegamento: un impianto moderno ma per nulla emozionante, dal momento che la linea è piatta e segue un tracciato nel quale avrebbe potuto essere costruita anche una più comoda telecabina. Probabilmente la scelta è ricaduta sulla funivia per vincoli di impatto visivo ed ambientale da rispettare, ma in tempo di Covid le funivie sono l'impianto più scomodo da prendere e con la mascherina gli occhiali sono sempre appannati:
Prima pista finalmente ad Arosa, una delle belle rosse che scendono affianco alla seggiovia Hörnli:
Risalita con la succitata seggiovia, che incrocia una telecabina dai piloni incredibilmente alti:
Discesa verso la seggiovia Plattenhorn, impianto abbastanza inutile ed evitabile:
Che permette di accedere a due brevi piste rosse che si collegano con quelle che vengono dalle altre parti dopo poco:
Discesa della quale come al solito non ricordo il numero: la zona sciistica di Arosa si sviluppa sul versante di una conca ed è composta da varie piste parallele tra di loro:
La seggiovia Carmenna invece è più interessante perché è più lunga e permette l'accesso a piste più belle arrivando fin quasi alla vetta di questa parte della skiarea; inoltre il design delle stazioni è particolare:
Pista nera che poi diventa rossa a metà percorso numero nove:
Proseguendo:
Dopo aver preso il primo tapis roulant nel quale bisogna obbligatoriamente togliersi gli sci (scomodissimo) una breve e strana telecabina, poiché è il risultato della trasformazione in cabinovia di una precedente seggiovia triposto, permette di raggiungere i restanti impianti del comprensorio:
Questa funicolare privata se ben ricordo era stata l'oggetto di un indovinello al quale non avevo saputo rispondere:
Telecabina ed arrivo con la presenza di una "vigilantes" (Sabrina? Se così fosse in questo caso tutt'altro che accogliente come appare in fotografia) pronta a redarguire chi non ha la mascherina ben messa:
La funivia Weisshorn (perché i nomi geografici in tedesco si ripetono così spesso?):
Ben più comoda della funivia è la moderna e lussuosa seggiovia BMF Bartholet che parte poco accanto, immagino l'impianto più recente di questa parte della skiarea:
Seggiovia che serve svariate piste non ben chiare dalla skimap: ad esempio io avrei dovuto percorrere una pista segnata in giallo sulla skimap online che sto consultando, la numero 12 e che invece era una nera battuta (può darsi che la pista nera, il cui nome compare anche sulle sedute della seggiovia, sia stata creata con la costruzione di questa):
Un breve skilift permette di rientrare alla partenza della seggiovia:
Per fortuna che qualcuno timido come me ha potuto escogitare un modo per salvaguardare la propria privatezza:
Skilift Tomeli:
E via un altro giro della seggiovia di gran confort:
Questa volta vorrei percorrere la pista blu che scende più a destra del comprensorio e che dalla skimap dovrebbe portare alla partenza di uno skiliffino, anch'esso l'impianto più fuori mano, perché a me piace spaziare da un capo all'altro delle skiarea:
Purtroppo la pista non mi ha portato affatto dove volevo andare, e visto che non ho nemmeno capito come fare a raggiungere quel breve impianto senza dover scarpinare in salita ho deciso a malincuore di depennarlo dal mio giro esplorativo:
Per risalire dal centro abitato, oltre alla funivia si può optare per una seggiovia triposto con i piloni di una forma particolare e probabilmente unica nelle Alpi. Inutile dire cosa sceglie tra le due un appassionato in materia:
Ogni tanto si incontra ancora un telemarker: non ho mai capito perché questa arcaica pratica sciistica abbia ancora degli estimatori ma probabilmente è la mia ignoranza che mi pone questo interrogativo. Ha dei vantaggi rispetto allo sci classico? E' più emozionante? Lo chiedo da profano:
Visto che la seggiovia però arriva un po' indietro rispetto alla funivia, è più comodo scendere allo skilift di collegamento per poi risalire con quello:
Carino il contapersone:
Risalita con lo skilift:
Ed infine risalita con il secondo tratto della funivia che porta in vetta ad Arosa e da dove inizierà il ritorno verso la macchina.
Particolarità di questa skiarea è il fatto che le skimap sono inaccessibili all'infuori delle casse: in questo caso per ingolosire il cliente sono messe in bella mostra ma nel gabbiotto non si trova poi nessuno al quale chiedere timidamente se è così gentile da poterne fornire una al cliente disorientato:
Dalla vetta partirebbe la pista numero dieci (che si vede lì sotto salendo in funivia) che mi sono accorto a posteriori di non avere percorso e non avevo più tempo per ritornare; la pista che ho percorso io invece, uscendo dalla stazione di arrivo a sinistra (tra l'altro non ho nemmeno visto la partenza della pista di destra; magari bisognava uscire dall'altra parte) è inedita solo per qualche centinaio di metri perché dopo poco si ricollega alla pista nera della seggiovia Carmenna, già testata in precedenza:
Io comunque proseguo fino in paese alla partenza della lunga telecabina Hörnli, che mi riporterà verso il punto di partenza:
Telecabina Hörnli:
Visto che in questa zona la neve è molto bella e c'è una seggiovia comoda e veloce per risalire, prima di ritornare nell'altra skiarea ripeto due o tre volte le piste qua in alto:
E' ora di ritornare verso Lenzerheide, anche se intelligentemente la funivia chiude tardi (in altri comprensori tra cui uno innominabile nelle mie zone gli impianti di collegamento sono i primi a chiudere per obbligare lo sciatore a tornare in tempo da dove è partito, trattandolo a mio avviso in modo infantile e spesso non permettendo di esplorare il comprensorio con tranquillità, ma anzi mettendo ansia da orario di chiusura):
E adesso qualche foto delle ultime piste su questo versante. Purtroppo la pista di coppa del mondo è chiusa perché è in preparazione; l'avevo già percorsa durante la precedente visita ma sarei stato curioso di riprovarla perché non la ricordo:
Conclusione: una skiarea sicuramente con piste belle, larghe e ben battute servite da impianti moderni. Tuttavia è la località che meno mi ha entusiasmato tra quelle visitate: il panorama è a mio avviso abbastanza ordinario ma forse è l'atteggiamento di quelli degli impianti che erano molto più "ruvidi" nel fare rispettare le normative anti contagio rispetto alla totalità delle altre diciannove skiarea visitate, l'insopportabilità per me delle foto del personale sui tabelloni, assieme alle mancanze descritte che sono per me inconcepibili in una località così cara ad avere influenzato in modo negativo il mio giudizio. Sicuramente però non è un luogo in posizione prioritaria nella lista delle località dove desidero ritornare.
Fine della giornata e conclusione del racconto :skiciao:
Tuttavia, pensando in modo errato che Arosa non fosse nemmeno raggiungibile in macchina (la immaginavo una delle tante località svizzere chiuse al traffico veicolare, non so perché avessi questo pensiero sbagliato) e trovandosi comunque più comodo sulla mia strada, la partenza è stata effettuata da Lenzerheide:
Ed esattamente dal parcheggio dell'impianto centrale del versante sulla sinistra, arrivando da sud, parcheggio dove si trova il "famoso" parchimetro che accetta solo le monete in CHF, e che avevo descritto in apposita discussione come inconcepibile in una località con il prezzo dello skipass di listino ad 84 CHF (io l'ho pagato 66 acquistandolo online il pomeriggio precedente, ma può darsi che non sempre la convenienza sia la stessa - per non dire che un prezzo normale sarebbe appunto quello pagato da me e non quello di listino):
In ogni caso mi preparo e vado a ritirare lo skipass in cassa, dove mi danno anche un bigliettino di ricevuta per il parcheggio pagato assieme allo skipass (su mia richiesta per come poter procedere a procurarmi le monete) che però devo esporre sul cruscotto, e quindi devo tornare di corsa alla macchina: non il massimo della comodità.
Una volta fatto ciò, la telecabina Rothornbahn 1 mi porta in altitudine:
Successivamente è una funivia a va e vieni che permette di raggiungere la (il?) Rothorngipfel, la sommità del comprensorio sciistico, che è uno dei più grandi della nazione collegati sci ai piedi:
Questa pista, seppur ancora su questo versante è per me nuova poiché durante la precedente visita di dieci anni fa circa, la funivia era chiusa per vento e non ero potuto salire in cima:
Pista che come si è potuto notare è poco più che una stradina. Adesso con una pista invece vera raggiungo un altro impianto che non avevo preso perché all'epoca non esisteva, e cioè la seggiovia Urdenfuerggli che ipotizzo sia stata costruita lo stesso anno del collegamento per permettere di raggiungere il valico dove si trova una delle due stazioni della funivia:
Ciao Severino, ciao Filippo: purtroppo a causa della mascherina non ho potuto testare la vostra cordialità, ma mi auguro che possiate avere sempre un'espressione facciale raggiante come quella in foto:
Prima ed ultima seggiovia di Lenzerheide della mattinata:
La funivia di collegamento: un impianto moderno ma per nulla emozionante, dal momento che la linea è piatta e segue un tracciato nel quale avrebbe potuto essere costruita anche una più comoda telecabina. Probabilmente la scelta è ricaduta sulla funivia per vincoli di impatto visivo ed ambientale da rispettare, ma in tempo di Covid le funivie sono l'impianto più scomodo da prendere e con la mascherina gli occhiali sono sempre appannati:
Prima pista finalmente ad Arosa, una delle belle rosse che scendono affianco alla seggiovia Hörnli:
Risalita con la succitata seggiovia, che incrocia una telecabina dai piloni incredibilmente alti:
Discesa verso la seggiovia Plattenhorn, impianto abbastanza inutile ed evitabile:
Che permette di accedere a due brevi piste rosse che si collegano con quelle che vengono dalle altre parti dopo poco:
Discesa della quale come al solito non ricordo il numero: la zona sciistica di Arosa si sviluppa sul versante di una conca ed è composta da varie piste parallele tra di loro:
La seggiovia Carmenna invece è più interessante perché è più lunga e permette l'accesso a piste più belle arrivando fin quasi alla vetta di questa parte della skiarea; inoltre il design delle stazioni è particolare:
Pista nera che poi diventa rossa a metà percorso numero nove:
Proseguendo:
Dopo aver preso il primo tapis roulant nel quale bisogna obbligatoriamente togliersi gli sci (scomodissimo) una breve e strana telecabina, poiché è il risultato della trasformazione in cabinovia di una precedente seggiovia triposto, permette di raggiungere i restanti impianti del comprensorio:
Questa funicolare privata se ben ricordo era stata l'oggetto di un indovinello al quale non avevo saputo rispondere:
Telecabina ed arrivo con la presenza di una "vigilantes" (Sabrina? Se così fosse in questo caso tutt'altro che accogliente come appare in fotografia) pronta a redarguire chi non ha la mascherina ben messa:
La funivia Weisshorn (perché i nomi geografici in tedesco si ripetono così spesso?):
Ben più comoda della funivia è la moderna e lussuosa seggiovia BMF Bartholet che parte poco accanto, immagino l'impianto più recente di questa parte della skiarea:
Seggiovia che serve svariate piste non ben chiare dalla skimap: ad esempio io avrei dovuto percorrere una pista segnata in giallo sulla skimap online che sto consultando, la numero 12 e che invece era una nera battuta (può darsi che la pista nera, il cui nome compare anche sulle sedute della seggiovia, sia stata creata con la costruzione di questa):
Un breve skilift permette di rientrare alla partenza della seggiovia:
Per fortuna che qualcuno timido come me ha potuto escogitare un modo per salvaguardare la propria privatezza:
Skilift Tomeli:
E via un altro giro della seggiovia di gran confort:
Questa volta vorrei percorrere la pista blu che scende più a destra del comprensorio e che dalla skimap dovrebbe portare alla partenza di uno skiliffino, anch'esso l'impianto più fuori mano, perché a me piace spaziare da un capo all'altro delle skiarea:
Purtroppo la pista non mi ha portato affatto dove volevo andare, e visto che non ho nemmeno capito come fare a raggiungere quel breve impianto senza dover scarpinare in salita ho deciso a malincuore di depennarlo dal mio giro esplorativo:
Per risalire dal centro abitato, oltre alla funivia si può optare per una seggiovia triposto con i piloni di una forma particolare e probabilmente unica nelle Alpi. Inutile dire cosa sceglie tra le due un appassionato in materia:
Ogni tanto si incontra ancora un telemarker: non ho mai capito perché questa arcaica pratica sciistica abbia ancora degli estimatori ma probabilmente è la mia ignoranza che mi pone questo interrogativo. Ha dei vantaggi rispetto allo sci classico? E' più emozionante? Lo chiedo da profano:
Visto che la seggiovia però arriva un po' indietro rispetto alla funivia, è più comodo scendere allo skilift di collegamento per poi risalire con quello:
Carino il contapersone:
Risalita con lo skilift:
Ed infine risalita con il secondo tratto della funivia che porta in vetta ad Arosa e da dove inizierà il ritorno verso la macchina.
Particolarità di questa skiarea è il fatto che le skimap sono inaccessibili all'infuori delle casse: in questo caso per ingolosire il cliente sono messe in bella mostra ma nel gabbiotto non si trova poi nessuno al quale chiedere timidamente se è così gentile da poterne fornire una al cliente disorientato:
Dalla vetta partirebbe la pista numero dieci (che si vede lì sotto salendo in funivia) che mi sono accorto a posteriori di non avere percorso e non avevo più tempo per ritornare; la pista che ho percorso io invece, uscendo dalla stazione di arrivo a sinistra (tra l'altro non ho nemmeno visto la partenza della pista di destra; magari bisognava uscire dall'altra parte) è inedita solo per qualche centinaio di metri perché dopo poco si ricollega alla pista nera della seggiovia Carmenna, già testata in precedenza:
Io comunque proseguo fino in paese alla partenza della lunga telecabina Hörnli, che mi riporterà verso il punto di partenza:
Telecabina Hörnli:
Visto che in questa zona la neve è molto bella e c'è una seggiovia comoda e veloce per risalire, prima di ritornare nell'altra skiarea ripeto due o tre volte le piste qua in alto:
E' ora di ritornare verso Lenzerheide, anche se intelligentemente la funivia chiude tardi (in altri comprensori tra cui uno innominabile nelle mie zone gli impianti di collegamento sono i primi a chiudere per obbligare lo sciatore a tornare in tempo da dove è partito, trattandolo a mio avviso in modo infantile e spesso non permettendo di esplorare il comprensorio con tranquillità, ma anzi mettendo ansia da orario di chiusura):
E adesso qualche foto delle ultime piste su questo versante. Purtroppo la pista di coppa del mondo è chiusa perché è in preparazione; l'avevo già percorsa durante la precedente visita ma sarei stato curioso di riprovarla perché non la ricordo:
Conclusione: una skiarea sicuramente con piste belle, larghe e ben battute servite da impianti moderni. Tuttavia è la località che meno mi ha entusiasmato tra quelle visitate: il panorama è a mio avviso abbastanza ordinario ma forse è l'atteggiamento di quelli degli impianti che erano molto più "ruvidi" nel fare rispettare le normative anti contagio rispetto alla totalità delle altre diciannove skiarea visitate, l'insopportabilità per me delle foto del personale sui tabelloni, assieme alle mancanze descritte che sono per me inconcepibili in una località così cara ad avere influenzato in modo negativo il mio giudizio. Sicuramente però non è un luogo in posizione prioritaria nella lista delle località dove desidero ritornare.
Fine della giornata e conclusione del racconto :skiciao:
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