Tecnica Cochise 130 DYN 2020

forwardmount

Well-known member
Ha senso parlare di uno scarpone a cui l'anno prossimo toglieranno 200 g circa e con una nuova miglioria (il T Drive derivato dai mach1)? Forse no in effetti.

ma perchè buttare al vento l'ennesima occasione per versare fiumi di parole per un attrezzo che viene e continuerà a venire portato in un ambiente che non è il suo? per giustificare la sua presenza in un lasso di tempo che dura una ventina di curve più qualche piroetta bislacca se ne abbiamo voglia? dopo bestemmie ravani e portage fino all'auto, almeno quest'anno e in zona arancione/rosso il copione è questo.
Nulla di nuovo eh, è il terzo ibrido che invece di godersi la vita in qualche bel resort con la pellatina occasionale di 2/300 m con scopi di hashtag motivazionali finisce nei peggiori buchi di culo delle Alpi Orientali a sbucciarsi le plastiche.


RAPIDO GIRO DI SPECIFICHE
-Pesa 2 kg puliti a piede
-Scafo in PU/"triax 3.0" (mah)
-Suola gripwalk marca vibram (per quel che può valere).
-Strap statico (strato unico, fino) con lo stesso sistema di sgancio che tutti i 6 miliardi di voi con lo zero G conoscete bene.
-Taglia 27,5, last dichiarato 99 mm per la misura pilota

SET: solita quiver
-bentchetler100 tg180, atomic backland
- dynastar menace 98 tg 181, Sacro Best 14
- bentchetler 120 tg 185, Sacro Best 16 (usato una volta sola giusto per testare la scarpa)

IL MIO PIEDE:
ecco uno scan tecnologico del mio piede che rappresenta bene i volumi specialmente in caviglia, oltre al taper selvaggio davanti. Proprio per questo e perchè sono un rompi*******i nato nonostante li abbia lunghi circa 28,5 cm da quando ho iniziato a comprare e provare abbastanza scarponi sbagliati per capirci qualcosa mi trovo bene in scafi lunghi 27 o anche 26 in certi modelli
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Visto il (nefasto) boom della pratica pellatoria e visto che i bootfitter sono sempre meno (e io non lo sono, ho solo un pedigree di rilievo di scarponi sbagliati comprati e di troppe domande fatte a chi ne sapeva davvero) credo sarebbe importante iniziare a parlare di piedi e di scarponi in maniera un attimo più matura:leggo cazzate da bar ultimamente anche in questa nostra isola felice.

Ho dei piedi con un collo basso, un last di 103 mm circa (che per la lunghezza dei miei piedi non sarebbe neanche abbondante fatte le debite proporzioni), circonferenza della caviglia e avampiede molto modesti. Ho molta dorsiflessione in caviglia e peso poco quindi anche se sono schizzinoso in quanto a flex (effettivo e non dichiarato, maledetto marketing del *****) non faccio mai spanciare lo scafo con cattiveria ma ricerco la progressività. Ho delle solette mie che uso sempre e inoltre negli anni ho sempre dovuto ricorrere a zeppe, pad a mezzaluna in caviglia, manichette, qualunque cosa potesse aumentare il volume in quella zona senza dover lavorare con un bootfitter su uno scafo e un modello con volumi davvero ridotti (sarebbe la scelta più saggia ma io non sono saggio).
Ho gli stinchi magri quindi se posso uso delle intuition wrap mie altrimenti uso i lacci con la scarpetta di serie (pellare con le mie wrap non è il massimo) e gli spoiler.

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Ho sciato tutta la scorsa stagione con i Freetour 130 verde lime (i "papà" degli xt3 blu di quest'anno). Sono last 100, stessa taglia. Ottima scarpa, forse una delle più progressive che abbia mai avuto, in punta specialmente mi avvolgevano bene. Scarpetta di serie pregevole. I volumi in caviglia però erano troppo generosi e mi ritrovavo a serrare tutto a stecca con qualche dolorino nelle giornate lunghe.

Quest'anno complice la noia ho provato prima gli Strider 120 (delle tramogge, altro che last 100) e poi ho fatto l'investimento nei Cochise. Ormai mi rimanevano pochi candidati e ad andare avanti così mi sarei dato al Telemark su pianta stabile che tanto lì ci son gli stessi 3 modelli/stampi da 87 anni e non puoi sbagliare.

Prime 5/6 sciate non ho neanche voluto montare Sant'Inserto e sancire il Sacro legame quindi li ho portati in giro a ravanare con il set leggero giusto per vedere come si comportavano e valutare eventuali dolori/punti di pressione. Li ho anche usati coi miei vecchi ramponi e su giri "alpinistici" più che altro per vedere nelle giornate davvero lunghe in che condizioni arrivavo alla macchina.

CAMMINATA
camminano bene per un ibrido! non credo andrò oltre le due righe per questa sezione visto l'attrezzo ma qualche grado di escursione in più rispetto ai freetour ce l'hanno di sicuro. Forse lo strider cammina un attimo meglio ma mi sto già dilungando. Snodo ski/walk normale, zero problemi fino ad ora.

SCIATA
Sono molto contento.
Anni fa parlando con un bootfitter bravo di cabrio vs overlap mi aveva detto che in un overlap che ben si presta al tuo piede il penultimo gancio (o il secondo se li contate dal ginocchio in giù) darà le stesse identiche sensazioni del gancio in caviglia altrimenti detto "instep buckle" su un cabrio.
Aveva ragione e finalmente provo questa sensazione con il Cochise. Nelle giornate molto lunghe qualche formicolio sull'esterno piede lo sento ma nulla in confronto a certe sofferenze patite in passato. Ho molto (forse troppo spazio) in punta in termini di larghezza.

La progressività è perfetta e mi trovo molto bene con l'inclinazione del gambetto così com'è: non mi serve forward lean. Rigidità laterale in linea con quello che uno può aspettarsi da uno scarpone con sostanza e scafo in PU

ALTRO
Per inciso, entro molto comodamente nello scarpone senza grandi manovre. Lo trovo vantaggioso visto che non è sintomo di una calzata grossolana e visto che ora come ora è il mio scarpone unico e a fare portage non è divertente dover separare pani e pesci e mettere prima scarpetta e poi scafo. Ad uscirci complice sudore/attrito mi capita di uscire con la scarpetta su: va bene perchè tanto le estrarrei comunque io per asciugarle una volta a casa.

Qualche cosa su cui brontolare ce l'ho.

- Ti vendono un ibrido con flex 130 attirandoti con fiamme draghi rock 'n' roll, rude potenza, distruzione e degheio: tu lo compri e manco ti danno i lacci per le scarpette...Per fortuna ho tanti ricambi a casa.

- Gli spoiler son sottilissimi. messo quelli della lange che sono anche più lunghi

- Capitolo Strap: la mia gamba si trova bene al punto che non ho ancora provato a montarci i miei booster soliti. A girare con gli impianti forse mi sarebbe anche venuta voglia, sto anno non credo di voler provare.
Noto però che il mio strap sottile non è quello del mach1 o del firebird dell'anno scorso e la cosa mi da fastidio. Allego link così magari anche qualcuno dei possessori di zero g retrofittati col kit di skialper sa dirmi se quello strap ha della sostanza o se sono io che rompo troppo le palle
https://www.nencinisport.it/it/tecn...XyrQjOUEmixlTumtsVAaAit6EALw_wcB&gclsrc=aw.ds

- La suola...a parte che gripwalk fa schifo a dio per fare qualunque cosa tranne che entrare e stare dentro a un attacco da sci (cammini sull'asfalto e ti senti sulle uova, metti i piedi su roccia e ti senti sulle uova, guidi-ogni tanto ci guido- e non hai sensibilità), pur accettando il compromesso come parte integrante di qualunque di questi ibridi queste suole le sto già distruggendo. Ho inizi di delaminazione (un classico del genere ma non dopo 10/15 giorni) in più punti e dietro mi son mangiato mm di suola. I freetour o i lupo in confronto hanno retto molto meglio (e la WTR era molto meglio della gripwalk imho)

- La scarpetta fa pena, ha una consistenza da spugna per i piatti...anche qui la calzata compensa tutto ma medito un cambio a breve



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Rimango a disposizione di chi magari ha bisogno di paragoni con altri ibridi e vuole capire bene i volumi e la vestibilità, specialmente sto anno dove l'acquisto online purtroppo la farà da padrone. Spero di esser stato utile come lo sono tutte le recensioni ben scritte qua dentro dagli utenti storici.
Foto ne ho poche, sto girando tanto da solo ultimamente, spero di rimediare andando avanti (specialmente con i video)
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Ultima modifica:
Bella recensione! Me la sono letta tutta con gusto pur non avendo nessun interesse a prendere gli scarponi. :D
 
Sono contento di leggere che hai trovato la quadra con il Cochise! Per il mio piede (che però riconosco abbastanza nella foto del tuo) e per quello che cercavo non è stato così.

Avevo fatto un paio di prove con un boot fitter l’altr’anno (novembre 2019: un altro mondo…) ma poi non ero convinto e ho lasciato perdere.
https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=93873&page=3&p=2143774&viewfull=1#post2143774
https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=93873&page=4&p=2150583&viewfull=1#post2150583


A inizio stagione, deciso a dare comunque al Cochise una possibilità sul campo, l'ho preso online (nemmeno troppo scontato).

Resto perplesso sulle scelte fatte per i volumi. La calzata è soggettiva, d'accordo, ma scio con Tecnica da una quindicina d'anni (Inferno, Mach, etc.) e ho messo il piede anche nello Zero G. Paragonato al Mach (last 98) il Cochise non è certo un 99, ed è meno avvolgente dello Zero G. Anche se sono sceso di una misura (dal 26.5 del Mach a 25.5 del Cochise), la calzata resta molto meno precisa del Mach e alla prova del calibro passano 5mm tra le due scarpe.

Nonostante i millimetri in più ho la sensazione di avere poco spazio in punta (e qualche formicolio). Può darsi che il problema sia soprattutto la scarpetta, orribilmente morbida, loffia, senza forma, imprecisa, ma sufficientemente spessa per dare quella spiacevole sensazione di indossare un mocassino con i calzettoni di lana. Della scarpetta penso tutto il male possibile, e la sua inconsistenza è tale da rendermi difficile entrare ed uscire con la scarpetta indossata.

Ad oggi li ho usati per quasi tre dozzine di giorni con gli impianti (dei 42, quarantadue, inanellati fino ad ora) e tre con le pelli (con lo stagionale ci si impigrisce…). Molto deluso il primo giorno, mi ci sono rapidamente abituato; ci si fa tutto, per carità, ma resto abbastanza insoddisfatto dalla mancanza di precisione (li uso con la soletta termoformata dei Mach) e sono curioso di provare a tornare sui Mach per poter dare un giudizio finale (ma per il momento non ho voglia di spostare lo strap e regolare gli Shift).

In un ibrido da usare senza rimpianti come scarpa di tutti i giorni vorrei una calzata più precisa, molto più simile a uno scarpone da pista. Altrimenti tanto vale affiancare uno Zero G e uno scarpone da discesa, coi problemi e i limiti già discussi altrove (non avere sempre la possibilità di pellare per mancanza dei pin).

Sono tentato di sostituire già la scarpetta (ma con cosa? consigli, forwardmount fu ADV?), ma non credo che basterebbe a risolvere i problemi. E credo che ricomincerò presto la ricerca di un nuovo scarpone.

Concordo anche sulla suola: ha già perso diversi pezzi, e non ho nemmeno camminato molto; anche perché i bar sono chiusi.
 
Bella review: riscontro poche cose usandolo pochissimo per pellare (il mio è quello del 2017 con suola ancora praticamente alpina).

Visto che parlate tutti male della scarpetta mi viene il dubbio che il mio problema tibie possa dipendere anche dal linguettone della suddetta che è troppo soffice e premo molto sulla plastica come non vi fosse quasi nulla in mezzo.


Comunque hai proprio il portamento da braghemole-sabotaaaaaageeee/beastieboys.

Spero il mio PM ti abbia spinto alla felice scelta!
 
Sei troppo un hawaiiano, set leggero=menace98+cochise:HIP

Santissime parole quelle del bootfitter sulla storia del gancio sulla caviglia, esagero e dico che funzionao anche meglio perchè spesso nei cabrio chiudere tanto quel gancio fa venire male ai lati

edit: mi è venuto in mente che per le tue caviglie, una soluzione interessante potrebbero essere le scarpette atomic professional che usciranno l'anno prossimo. Acquistabili anche a parte hanno le linguette con tre diversi volumi e si possono riempire di schiuma per dare la forma ideale
 

.

Ultima modifica:
Io ho avuto i Cochise 120 Dyn ed ora i Zero G a cui ho messo soletta personalizzata e preso per le giornate di sola discesa scarpette più strutturate.

Gli Zero G camminano in modo decisamente migliore , quasi come uno scarpone dedicato allo skialp, ed in discesa con upgrade sono alla pari. Con booster strap forse ancora meglio.

A questo punto mi piacerebbe capire il confine tra i Cochise 130 2021 alleggeriti e gli Zero G con upgrade. Alla fine la camminata migliore mi farebbe propendere per i secondi .
 
dello scarpone non parlo visto che non lo conosco e nemmeno ci sono mai salito dentro
ma leggere ADV è sempre uno spettacolo :D
meriterebbe un premio per come scrive e vede sempre le cose
un professionista dell'attrezzo
fine OT
 
Sono contento di leggere che hai trovato la quadra con il Cochise! Per il mio piede (che però riconosco abbastanza nella foto del tuo) e per quello che cercavo non è stato così.

Avevo fatto un paio di prove con un boot fitter l’altr’anno (novembre 2019: un altro mondo…) ma poi non ero convinto e ho lasciato perdere.
https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=93873&page=3&p=2143774&viewfull=1#post2143774
https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=93873&page=4&p=2150583&viewfull=1#post2150583


A inizio stagione, deciso a dare comunque al Cochise una possibilità sul campo, l'ho preso online (nemmeno troppo scontato).

Resto perplesso sulle scelte fatte per i volumi. La calzata è soggettiva, d'accordo, ma scio con Tecnica da una quindicina d'anni (Inferno, Mach, etc.) e ho messo il piede anche nello Zero G. Paragonato al Mach (last 98) il Cochise non è certo un 99, ed è meno avvolgente dello Zero G. Anche se sono sceso di una misura (dal 26.5 del Mach a 25.5 del Cochise), la calzata resta molto meno precisa del Mach e alla prova del calibro passano 5mm tra le due scarpe.

In un ibrido da usare senza rimpianti come scarpa di tutti i giorni vorrei una calzata più precisa, molto più simile a uno scarpone da pista. Altrimenti tanto vale affiancare uno Zero G e uno scarpone da discesa, coi problemi e i limiti già discussi altrove (non avere sempre la possibilità di pellare per mancanza dei pin).


Concordo anche sulla suola: ha già perso diversi pezzi, e non ho nemmeno camminato molto; anche perché i bar sono chiusi.

ciao carissimo, la calzata rimane qualcosa di iper soggettivo. son comunque d'accordo con te quando parli dei volumi e del last (un 99 mm poco veritiero...come molti altri sul mercato).

Per quanto io mi trovi davvero bene non potrei mai definirlo "preciso", ma di precisi in questo segmento ce ne sono davvero pochi...

Io ho solo fortuna che in zona collo e specialmente in tibia mi son trovato subito benissimo...per dire con i freetour avevo dovuto trafficare col canting, con loro zero. Sabato scorso ero con il buon Pordenonese, abbiamo sciato una pala non ripidissima ma bella ampia e con neve ben trasformata...sono arrivato giù e mi son accorto per caso che il secondo gancio (partendo dalla punta) si era smollato in discesa da quanto lasco lo avevo lasciato. Queste cose per me sono oro colato.

Nonostante i millimetri in più ho la sensazione di avere poco spazio in punta (e qualche formicolio). Può darsi che il problema sia soprattutto la scarpetta, orribilmente morbida, loffia, senza forma, imprecisa, ma sufficientemente spessa per dare quella spiacevole sensazione di indossare un mocassino con i calzettoni di lana. Della scarpetta penso tutto il male possibile, e la sua inconsistenza è tale da rendermi difficile entrare ed uscire con la scarpetta indossata.

Ad oggi li ho usati per quasi tre dozzine di giorni con gli impianti (dei 42, quarantadue, inanellati fino ad ora) e tre con le pelli (con lo stagionale ci si impigrisce…). Molto deluso il primo giorno, mi ci sono rapidamente abituato; ci si fa tutto, per carità, ma resto abbastanza insoddisfatto dalla mancanza di precisione (li uso con la soletta termoformata dei Mach) e sono curioso di provare a tornare sui Mach per poter dare un giudizio finale (ma per il momento non ho voglia di spostare lo strap e regolare gli Shift).

a parte che dovresti vergognarti per il numero di sciate (io arranco a 24 totali...) vedo che la pensiamo uguale su sta scarpetta. Hanno tirato su il minimo sindacale a livello di estetica, di altezza, di volumi: ma non c'è sostanza in realtà, è pura spugna. Se la mettessero dentro a uno scafo meno strutturato come materiali e caratteristiche i limiti verrebbero fuori molto prima; ovviamente l'inconsistenza si ripercuoterà sulla loro durata.
con tutta quella spugnaccia specialmente sul polpaccio non voglio immaginare cosa succeda se per sbaglio arretri/vai in backslap dopo un atterraggio da qualcosa di alto o in uscita da qualcosa a velocità medio-alte....

Sono tentato di sostituire già la scarpetta (ma con cosa? consigli, forwardmount fu ADV?), ma non credo che basterebbe a risolvere i problemi. E credo che ricomincerò presto la ricerca di un nuovo scarpone.

eh sto qua...domandone...non lo so francamente. Non penso vorrei metterci una wrap perchè dentro a un overlap non mi ha mai euntusiasmato l'esperimento.

-Ci son delle scarpette di serie di altre marche che sperimenterei volentieri: quella dello strider è ottima, poi c'è quella atomic che menzionava wolfberg/GPasca e anche quella dell'head kore che ha la caviglia iniettabile.

- Jeremy (Yeahdemen) ha introdotto il forum alle Palau....potrei iniziare a studiare qualche soluzione con loro ma ora come ora non voglio intraprendere mega scambi epistolari

- Per uno scafo così sarei più da zipfit che intuition, non camminano benissimo però

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Bella review: riscontro poche cose usandolo pochissimo per pellare (il mio è quello del 2017 con suola ancora praticamente alpina).

Visto che parlate tutti male della scarpetta mi viene il dubbio che il mio problema tibie possa dipendere anche dal linguettone della suddetta che è troppo soffice e premo molto sulla plastica come non vi fosse quasi nulla in mezzo.



Comunque hai proprio il portamento da braghemole-sabotaaaaaageeee/beastieboys.

Spero il mio PM ti abbia spinto alla felice scelta!

ma ci hai messo i lacci nella scarpetta? il linguettone ha uno strato di plastica rigida (come tutti), dovresti far fatica a farlo spanciare lì. Se avevi dolore alla tibia a naso mi sa più dall'infiammazione classica da arretramento improvviso (vedi qua https://www.skimag.com/gear/shin-bang-and-how-to-prevent-it/), ti viene male davanti ma il problema ha origine dietro (sul polpaccio di solito)

comunque si grazie mille a te e a tutti i possessori di cochise che mi hanno risposto

HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI

ricorda sempre i dettami, braghe molle, giacca scura, sci lunghi, tanti sbuffi, poca pazienza

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Io ho avuto i Cochise 120 Dyn ed ora i Zero G a cui ho messo soletta personalizzata e preso per le giornate di sola discesa scarpette più strutturate.

Gli Zero G camminano in modo decisamente migliore , quasi come uno scarpone dedicato allo skialp, ed in discesa con upgrade sono alla pari. Con booster strap forse ancora meglio.

A questo punto mi piacerebbe capire il confine tra i Cochise 130 2021 alleggeriti e gli Zero G con upgrade. Alla fine la camminata migliore mi farebbe propendere per i secondi .

hai un booster strap originale o quello Tecnica del kit? è statico o elastico?

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dello scarpone non parlo visto che non lo conosco e nemmeno ci sono mai salito dentro
ma leggere ADV è sempre uno spettacolo :D
meriterebbe un premio per come scrive e vede sempre le cose
un professionista del LAMENTO
fine OT

eh addirittura, grazie mille...

mi son permesso una correzione
 
Le Intuition power wrap sono notevoli, in discesa. In salita però non noto grosse differenze rispetto ai miei scarponi da pista :DDD
Vorrei provare con le Pro Tour, ma le ho dedicate ai TLT6 e non credo sia una grande idea spostarle. La mia consulente presso Intuition (Emily) è appena morta, quindi non posso più chiederle :(, mi disse che molti con gli Zero G montavano le Tour Wrap
 
Un giorno ho prestato i WCT ad un'amico sprovvisto di skialp e io sono salito con gli EW per un bel 1100m dsl...già che c'ero mi sono detto ma si proviamo ste scarpette Mimic nuove che avevo termoformato ma mai usato prima. Tra l'altro sono senza lacci ma li ho aggiunti io.

Morale...siccome sono parecchio più rigide delle calzette originali, come dice gigio, la mobilità è praticamente azzerata. Il che porta il piede a sollevarsi dentro la scarpetta in rullata ed il risultato sono state quattro vesciche enormi.

Con le calzette originali mai avuto neanche un arrossamento in oltre 4 stagioni. Ora mi viene il dubbio che forse è colpa dei lacci che bloccano ulteriormente il gambetto e quindi con questo tipo di scarpette rigide sarebbe meglio non usareli(da qui la decisione di Atomic di non prevederli) però non ho tutta sta voglia di provare ed il dubbio me lo toglierò l'anno prossimo.
 
Le Intuition power wrap sono notevoli, in discesa. In salita però non noto grosse differenze rispetto ai miei scarponi da pista :DDD
Vorrei provare con le Pro Tour, ma le ho dedicate ai TLT6 e non credo sia una grande idea spostarle. La mia consulente presso Intuition (Emily) è appena morta, quindi non posso più chiederle :(, mi disse che molti con gli Zero G montavano le Tour Wrap

Accidenti, :PAAU:PAAU:PAAU mi ero scambiato qualche email con lei neanche un mese fa, molto gentile e precisa :MONKEY
che riposi in pace
 
In video sembrano belle, interessante il cut-out per la rullata, sembrerebbe intelligente.
 
ma ci hai messo i lacci nella scarpetta? il linguettone ha uno strato di plastica rigida (come tutti), dovresti far fatica a farlo spanciare lì. Se avevi dolore alla tibia a naso mi sa più dall'infiammazione classica da arretramento improvviso (vedi qua https://www.skimag.com/gear/shin-bang-and-how-to-prevent-it/), ti viene male davanti ma il problema ha origine dietro (sul polpaccio di solito)

comunque si grazie mille a te e a tutti i possessori di cochise che mi hanno risposto

HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI

ricorda sempre i dettami, braghe molle, giacca scura, sci lunghi, tanti sbuffi, poca pazienza

Lacci? E dove di grazia?

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Molto probabile il discorso arretramento improvviso. A sto punto chiedo, lo spoilerino con il velcro che sta sul polpaccio della scarpetta... a che serve? Lo si mette più in alto per dare una parvenza di sostegno ulteriore dietro? Potrei guadagnarci qualcosa?

Tanti sbuffi e poca pazienza sempre, sia in salita per manifesta inferiorità che in discesa per manifesta voglia di mach3.
 
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