Per caritá, non mi pare proprio il caso di paragonare gli impianti di risalita a una onlus. Datelo a chi ha bisogno il 5%•
Attualmente mi risulta che, in fase di dichiarazione dei redditi, si possa dare il 5 per mille a una Onlus, a una società sportiva o ad altri soggetti "meritevoli" e registrati in qualche modo in qualche database nazionale... E se si permettesse a certe società particolarmente colpite dalla crisi di entrare a far parte di questa cerchia di soggetti "meritevoli" voi cosa fareste?
Io penso che continuerei a dare il mio contributo a una Onlus che si preoccupa dei bambini del Madagascar e di un'altra che si occupa dello sport per i non vedenti, entrambe create da due miei colleghi e quindi mi fido... ma qualcuno che non fa attualmente nessuna scelta in tal campo non sarebbe ben propenso, se fosse tecnicamente possibile, a dare il proprio "5 per mille" alla società di gestione impianti che gli è più cara?
In alternativa, e in attesa (forse vana) che ciò sia tecnicamente possibile, le società non potrebbero lanciare campagne di "crowdfunding"?
Per caritá, non mi pare proprio il caso di paragonare gli impianti di risalita a una onlus. Datelo a chi ha bisogno il 5%•
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E' un idea molto estremizzata secondo me anche se buona. Io la girerei nel destinare piuttosto che il 5x1000 ma l'8x1000 ad un fondo per le calamità (e quindi le pandemie come quella che stiamo vivendo) che come in questo caso riesca a sostenere le categorie o in futuro le zone in crisi per eventi eccezionali. E non sono bruscolini...
Tanto le religioni né hanno abbastanza, e conio anche lo slogan "all'anima ci pensa Dio ma in Terra ci devo pensare io".
C'è un modo semplice... gli skipass "sospesi"...
Sono cose molto più pratiche del 5x1000 e vanno direttamente in cassa, se uno vuole, chiama il proprio comprensorio preferito, o la sua scuola sci di fiducia, compra uno skipass, un pomeridiano, o un ora di lezione, e poi o non riscatta o se li fa tenere in sospeso per tempi migliori
Tanti utenti di piccole località stanno già pubblicamente dicendo che non chiederanno il rimborso dello skipass del 15/2 ...
Pensavo a qualcosa di più "strutturato"... la tua idea è buona ma credo che in caso di anticipo di soldi per un servizio futuro la cifra anticipata dal cliente generoso sia, per la società, più simile a un debito. Forse l'utente dovrebbe specificare subito che NON intenderà usufruire del servizio futuro e che non ne chiederà la restituzione?
comprare uno skipass e non andare è fondamentalmente un danno per loro
rende molto di più uno che ci va
primo perché il costo marginale di uno sciatore in più è pressoché nullo
secondo perché porti un botto di reddito extra quando vai, dal parcheggio, alle baite, noleggio, après ski, maestro, negozi...
chi rinuncia ad andare lo fa per demagogia controproducente
Guardate che si può andare in montagna anche senza sciare se dovete finanziare i negozi e le attivitá. I noleggi sono aperti anche per ciaspole e sci di fondo.
Per quanto riguarda gli impianti non mi sbrano in fallimento quanto i ristoratori, altrimenti non aprirebbero nemmeno per gli atleti se fossero cosi in perdita, poi finanziare il Ds senza usifruirne dei servizi mi farebbe proprio schifo, tanto il prossimo anno riprenderá tutto con gli interessi
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