Made in Jappennino, gen-feb 2021 fra parmense e reggiano

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Sci_cane
Ho il presentimento che stia per iniziare la primavera per le nostre montagne, dunque ho pensato di raccogliere le foto migliori delle ultime uscite di questo inverno davvero sorprendente.
Intendiamoci, lungi da me dire che sia stato perfetto... le nevicate sono state abbondanti, ma spesso le alte temperature hanno fatto sì che piovesse quasi a tutte le quote, e in generale le temperature si sono mantenute sopra la media. Più di una volta si è dovuto ricominciare da zero, con decine e decine di cm di neve che sono spariti e poi ricomparsi sotto i 1200/1300 metri.

Se dicembre aveva regalato un pugno di giornate davvero ideali per sciare, fin dai primi giorni di gennaio il protagonista assoluto è diventato il vento: ora da sud ovest, "il mostro" lo chiamiamo, che addensa nuvoloni umidi sulle cime; ora da nord est, più freddo e capace di far tornare il cielo sereno (anche se non si indovina mai a che ora della giornata!). Spellate in condizioni estreme e attese di schiarite nella nebbia sono situazioni a cui ci è toccato abituarci!

Durante le perturbazioni, con il sud ovest scende neve umida e pesante, quando gira a nord est invece è leggera ma tende a volare via oltre al limite del bosco. Se dopo le nevicate da sud ovest arriva freddo e sereno, tutto si trasforma in un biliardo di neve dura, a volte proprio ghiacciata, e bisogna trovare itinerari soleggiati dove molli un po'. Ciò non è avvenuto nell'ultimo fine settimana, dove l'aria fredda artico-continentale ha fatto scendere in picchiata le temperature, con valori minimi nell'ordine dei -20 sopra i 1500 (più windchill). Il tutto dopo che a metà settimana aveva piovuto fino a 1600, con i boschi diventati autentiche trappole per escursionisti improvvisati.

Fortuna ha voluto che una piccola ma provvidenziale nevicata tra venerdì e sabato mattina, con temperature già gelide, abbia trasformato questi boschi in un luna park! 20 cm di polvere leggerissima su fondo ghiacciato, tali di lasciar correre gli sci anche sullo spiano, mentre sul ripido si staccava continuamente. Mi ero preso il lunedì 15 di ferie per trifolare tutto il Cerreto e ho maledetto dal profondo del cuore speranza quando ha deciso di non fare aprire gli impianti. :evil: Anche perché sul crinale le condizioni erano tutt'altro che scontate, con ghiaccio e rischio valanghe al tempo stesso (sabato ne sono scese due, una sul Cusna e una sul Giovo, che purtroppo ha causato una vittima). Quindi spaccarsi di faggismo senza dover tutte le volte pellare, magari pure coi rampant, era una prospettiva molto allettante, ma tant'è.

Comunque non posso lamentarmi, mai fatte tante discese su neve polverosa quante quest'inverno, e non mi ha seccato più di tanto il fatto di non poter uscire di regione, anche quando sopra il Po c'era sole. Ora che il fondo c'è, ben vengano alta pressione, sole e firn per godersela tutta fino a metà maggio!

23 gennaio 2021: monte Fosco (1670) e monte Tavola (1508).

Tranquilla gita in solitaria in alta val Parma, sperando nelle schiarite pomeridiane, per una volta beccate!

Il solito cancello che fa da metro di riferimento della quantità di neve
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Faggete frozen!
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Sul monte Fosco, con uno dei cippi di confine fra Ducato di Parma e Granducato di Toscana (si vede la corona) fatti installare da Maria Luigia a inizio 800. Sullo sfondo il monte Orsaro "fuma" con il vento da sud ovest
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Si schiarisce, allora via di su e giù sui dolci prati del Tavola, che finalmente riesco a sciare col sole nonostante la polenta!
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24 gennaio 2021: Canalini nei dintorni del lago Santo parmense (1508).
Stavolta bel gruppetto di 4 persone, giornata simile alla precedente con nevicate al mattino ma stavolta le schiarite le ha portate un furioso vento di maestrale! Tanto dislivello su e giù e nella discesa più bella la soddisfazione di rubare la prima traccia a un vecchio lupo della zona arrivato in leggero ritardo :TTTT

La valletta sotto il monte Aquilotto
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Lago Santo e rifugio Mariotti dall'alto
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Ancora sopra il lago da un altro versante: il cielo si inizia ad aprire...
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Scendendo
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Sereno! Capanna Schiaffino quasi sepolta
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Verso il monte Braiola: vento ne abbiamo?
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Crinale patagonico
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Le spellate estreme appenniniche!
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La polvere è volata quasi tutta via nel giro di mezzora ma qualcosina è rimasto!
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Spongata e birra d'asporto (siamo ancora in zona arancione...)
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Si sale e si scende fino al tramonto!
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6 febbraio 2021: monte Cusna (2121), fosso della Borra (x2) e Fosso del Prassordo.
Il "Gigante" è la montagna che offre di più allo scialpinista nell'Appennino settentrionale. Primo prefestivo con Emilia in zona gialla, ci aspettavamo sì di trovare tanta gente, ma non a questi livelli, un vero e proprio assalto! Dovuto portare gli sci in spalla lungo la strada del rifugio Monte Orsaro per 500 metri. Del resto anche noi siamo ben in 5 oggi, venuti con 3 auto diverse. Cielo un po' velato poco fotogenico, temperature piuttosto alte e neve simil primaverile, dura al mattino poi via via più molle.

Fila!
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Madonnina di vetta e Pietra di Bismantova che fa capolino tra le nuvole basse
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Discesa diretta dalla vetta abbastanza ripida, tritatissima oggi
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Nel fosso della Borra
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Risalite a oltranza fino a pomeriggio inoltrato
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13 febbraio 2021: Rocca Pianaccia (1761)
Freddo artico arrivato! Visto che il mattino è ancora brutto scegliamo una gita ben nota e con molto bosco. Arriviamo in vetta quasi alle 14 ma ancora c'è nebbia... i due amici sono poco pazienti e vogliono scendere; alle 14,30 mentre siamo nel bosco il cielo diventa azzurro e con molta insistenza li convinco a risalire nonostante il freddo davvero tosto: ne varrà la pena!

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14 febbraio 2021: Canalini e boschi al monte Casarola (1970).
Il big day tanto atteso: sole tutto il giorno, temperature ancora bassissime, vento in calo, socio preparato e motivatissimo. Visto il caos dello scorso sabato al Cusna, puntiamo alla più selettiva Alpe di Succiso. Grazie all'ultima nevicata si parte sci ai piedi dal paese, a nemmeno mille metri. Nel bosco la neve è splendida, fuori il vento la ha portata via quasi tutta. Nel vallone del Rio Pascolo la parte bassa è ventata, sopra biliardo ma non ghiaccio... la discesa classica dal Casarola ci sembra sciabile, seppure un po' al limite. Nel dubbio sul canale (35/40°) scendo con la piccozza in mano! Nella parte bassa del vallone troviamo neve ventata, un po' crostosa ma sciabile... dopo una bella serpentina si materializza sopra uno sciatore: è il vecchio guru del lago Santo, oggi da solo e anche lui in zona per schivare la folla... ma non noi, che siamo riusciti a rubargli la traccia un'altra volta!
Ci concediamo una seconda salita fino al limitare del bosco in una zona defilata, godendo della luce calda pomeridiana.

Faggete incantevoli
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Bivacco rio Pascolo
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Risalendo il suo grandioso vallone
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Verso il monte Casarola. Sulla sinistra neve ventata che baderemo a evitare sia in salita sia in discesa.
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Discesa vista mare, al cospetto della nord dell'Alpe di Succiso
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I bravi fotografi fanno sembrare buoni anche i cattivi sciatori...
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Altro giro, stavolta polvere senza crosta!
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Ops...
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Accidenti sole troppo basso e di nuovo crosticina...
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E per finire, faggi ad oltranza!

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Arrivederci al prossimo inverno storico...HIHIHI

PS: ci tengo a sottolineare che in tutte le uscite (a parte la prima) nello zaino c'erano ramponi, rampant, Artva Pala e Sonda. Nell'ultima gita pure piccozza e reflex!
 
Bellissimo report, con bellissime foto!!!
E quando ricapita una stagione così?
Gli ultimi 2 mesi sono proprio volati, mi sembra ieri quando aprivo la mia stagione sciistica il 20 dicembre...
 

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