Wlf della malora

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Coldest Ice
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Palombara Sabina, cestovia del monte Gennaro?

Mi pare di veder dell'acqua laggiù.. forse non è quella...
 
Ma è tutto un rudere? Cestovia,albergo e case? Non ne ho la più pallida idea di dove sia ma è uno schifo che sia tutto ancora in piedi e si sia provveduto a smantellare il tutto.
 
Palombara Sabina, cestovia del monte Gennaro?

Mi pare di veder dell'acqua laggiù.. forse non è quella...
Esatto, Mad! E’ la cestovia del Monte Gennaro, ormai fuori uso da quasi quarant’anni.
E nella foto si vede uno spicchio di Tirreno.

Ma è tutto un rudere? Cestovia,albergo e case? Non ne ho la più pallida idea di dove sia ma è uno schifo che sia tutto ancora in piedi e si sia provveduto a smantellare il tutto.
Come darti torto…
Le vicende della cestovia e dei ruderi sono lunghe e intricate; in rete si può trovare qualche informazione.
Comunque ora, in corrispondenza della stazione di monte, trova posto un rifugio di recente costruzione, nel quale si può mangiare e pernottare.
Mah! Non dico altro (anche perché ne so molto poco); vedremo i futuri sviluppi.

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Il monte Gennaro è, in senso assoluto, un’elevazione modesta, che non raggiunge nemmeno i 1300 m.
Però ha un paio di caratteristiche che lo rendono interessante; innanzitutto l’estrema vicinanza all’Urbe, dal centro della quale dista in linea d’aria solo 30 km (e infatti dalla città, con la visuale sgombra, lo si vede nitidamente); inoltre il versante del monte rivolto a Roma “precipita” letteralmente verso i sottostanti abitati di Marcellina e Palombara Sabina con un balzo di ben mille metri di dislivello!

Insomma, forse non tutti sanno che… alle porte della Città c’è un terreno ideale per farsi una corsetta “verticale” di mille metri tondi.
L’arcaica cestovia copriva il 90% di questi mille metri, depositando i passeggeri un centinaio di metri sotto alla cima.

La scorsa settimana mi era appunto venuta l’idea, per dare una sveglia alle gambe intorpidite, di farmi questo chilometro verticale. Ma all’ultimo momento mio fratello decide di aderire al progetto, portandosi appresso anche moglie e figliole (la piccola non ha ancora compiuto sei anni).
I piani devono essere necessariamente cambiati: partiamo da Prato Favale, dimezzando così a cinquecento metri il dislivello base della gita (per una lunghezza di 10-12 km).
Anche così ridotta, la camminata richiede un impegno non banale per delle bimbe, ma le mie nipotine si comporteranno egregiamente :D

Il monte Gennaro visto da Roma
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L’inizio dell’escursione da Prato Favale (830 m slm). Sguardo in direzione dell’Urbe. Il vicino paesello sul cocuzzolo è Montecelio
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Dopo poco si entra in faggeta. Siamo protetti dal vento, ma non dal freddo (eravamo abbondantemente sotto zero)
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Sul faggio è inchiodato un cartello il quale ci comunica cha la nostra tappa intermedia, la chiesetta diroccata del Pratone, dista 0,30 h.
Ora, a casa mia, 0,30 h vuol dire 18 minuti e 0,04 h equivale a due minuti e ventiquattro secondi… ma ho la quasi certezza che le indicazioni del cartello vadano lette in altra maniera (sbagliata).
Vabbè… è una sciatteria endemica (e purtroppo tipica) dei sentieri italiani.
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Proseguiamo nella spoglia faggeta…
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… compiamo una manovra di aggiramento salendo un’altura per piombare sulla chiesetta dall’alto (manovra non voluta e non cercata HIHIHI )…
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… e sbuchiamo nel gelido Pratone con il monte Gennaro proprio davanti a noi
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Attraversiamo il pratone, popolato da mandrie di cavalli, e ci infiliamo su per una vallecola in direzione del crinale. Pozza ghiacciata
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Presepio fuori tempo massimo
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Le ultime pietrose rampe…
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… e finalmente in cima!
Davanti a noi il poco più alto monte Pellecchia.
Dietro, il Terminillo (a sinistra) e il Velino (a destra)
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Il Pratone visto dalla cima di Monte Gennaro. Sullo sfondo i Simbruini (e catene adiacenti)
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I Castelli e la linea di costa
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Sotto il gruppo di antenne si vede il rifugio Monte Gennaro (dove arrivava la cestovia).
Più a destra si vede la bella torre medievale di monte Morrone della Croce, e dietro questa l’inconfondibile Soratte (e ancora più dietro i Cimini che nascondono l’amato lago di Vico)
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Mentre il resto della comitiva si avvia nuovamente al Pratone per un sentiero alternativo, io scendo al rifugio a dare un’occhiata
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Poi torno su in cima…
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… e prendo anch’io il sentiero alternativo per il Pratone…
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… il cui tratto iniziale è in comune col sentiero della Scarpellata che scende diretto a Marcellina (è uno dei due sentieri dai mille metri tondi di dislivello)
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Raggiungo gli altri e voltiamo a sinistra verso il Pratone…
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…che attraversiamo nella sua interezza fino alla chiesetta, e poi da lì al parcheggio
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Ci deve essere un bel microclima, una faggeta pressoché pura a quella quota, mica roba comune alle latitudini di Roma
 
Be’, alla latitudine di Roma sopra gli ottocento metri siamo di solito già nel regno del faggio.
Anche sul Cimino, che ho citato, c’è una bella faggeta alla stessa quota.
E particolarmente interessante è la faggeta depressa di Oriolo Romano, vicino al lago di Bracciano, che credo sia solo a 400 m slm: una stazione relitto di epoche più fredde.

Ma nella stessa Roma, accanto a colle Oppio (una modestissima elevazione a due passi dal Colosseo) duemila e passa anni fa c’era un boschetto di faggi nei pressi del quale sorgeva il tempio dedicato a Giove Fagutale.

Ai giorni nostri, gli unici due faggi presenti in città, per quanto di mia conoscenza, sono due esemplari ornamentali (varietà “purpurea”) all’interno di Villa Ada
 
Qui in Emilia Romagna, un bel po' più a nord, i faggi partono solo dopo i 1000m...
Fino ai 900 in zone ombrose e fresche è regno incontrastato di castagni (tanti ex coltivi, ma anche tanti spontanei) e, nei versanti sud o comunque ben esposti ancora predominio di cerri, farnie e betulle (quante località piene di questi nomi proprio a cavallo dei 6-800m: Cerreto, Querciola, Farnè, Farneto).

Impossibile comunque da noi trovar faggete estese sotto i 1000m... qualche esemplare sparuto in qualche valle fredda dal microclima impazzito c'è, io ad esempio ne ho trovati un po' sul contrafforte Pliocenico, anzi DENTRO una sua valletta (Rio Raibano), intorno ai 180-190m di quota... però lì in estate scorre sempre acqua e quando al sole ce n'è 35, li dentro ce n'è 6-7 di meno sistematicamente


I <3 Faggio
 
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