sembra che si possa tornare a sciare (dicono dal 15 di febbraio)

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missouri

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L'altra discussione (quando si torna a sciare.. era dal 7 gennaio..) mi sembra oramai decontestualizzata come titolo
Trovo più idonea una discussione un pò rinfrescata nel titolo e nei contenuti
Intanto condividete il fatto che ci siano oggettivamente le condizioni per riaprire?
Cosa ne pensate del divieto di spostamento regionale? cadrà insieme all'apertura delle piste o ci costringeranno a sciare solo nella nostra regione?
Nella più favorevole delle ipotesi o nei vostri desideri preferite restare in italia od andare all'estero?
Che ne pensate dell'obbligo di tampone da farsi all'estero per il rientro? verrà mantenuto per mantenere i soldi dello sci in italia scoraggiando l'espatrio?
Pensate che gli alberghi saranno pronti a far partire l'offerta turistica con l'apertura degli impianti?
Per adesso non mi viene in mente altro...ah si se una regione dove si è aperto vede deteriorarsi i dati vi sembra giusto richiudere in caso di ricaduta in zona rossa?
 
Campo Felice, Abruzzo; da fonti attendibili e quasi dirette ho appreso che qualora riapriranno, non andranno mai oltre il 30% della portata oraria massima.
Il che tradotto vuol dire un massimo di 6300 passaggi orari, a fronte dei 21.000 delle normali stagioni.
Stanno lavorando ad una app che consenta controllo sulla vendita di skipass e sui passaggi agli impianti, ma è ancora tutta da vedere e da sperimentare. Bisogna anche vedere, in caso di riapertura, se si verificherà l'assalto agli impianti. Da questo dipende non tanto la riapertura, quanto il mantenimento dell'apertura.
Va precisato che nella località abruzzese ci sono solo seggiovie aperte, nessun impianto "chiuso", e questo li avvantaggerebbe non poco.

Ma si parla ancora di "qualora". Sempre fonti attendibili mi dicono che l'apertura degli impianti non è assolutamente vista di buon occhio da qualcuno che ha competenze e responsabilità decisionali nel paese.

Per quanto mi riguarda, devo capire, se i miei 15 giorni di multiproprietà in Trentino sono considerati "seconda casa" o meno. Qualora aprissero, la svolta della mia stagione sta soprattutto lì. Altrimenti, abitando nel Lazio, posso far ben poco.

Sulle altre questioni che sollevi, preferisco passare la mano. Sono 4 mesi che ne sento (e ne dico anche) di ogni. :)
 
si è capito che limiti sono previsti nel protocollo?

avevo capito limiti di portata solo su impianti chiusi, cui aggiungere un limite alla affluenza

limitare la portata come leggiamo sopra è un controsenso, perché non farebbe che aumentare le code
 
Ma con tutti i raccomandati a gestire la res pubblica, non possono pagare qualche settimana bianca a qualche funzionario di governo, per vedere come stanno gestendo le cose in Svizzera?
 

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Se limitano la portata al 30% o si aumenta il prezzo degli skipass, o meglio restare chiusi. Fare girare impianti e preparare piste al 30% di portata o al 100% costa uguale, ma gli incassi non sono uguali.
 
Se poi permane il divieto di spostamento tea regioni, serve a nulla aprire se non a far spendere ulteriori soldi agli impiantisti.
 
Se limitano la portata al 30% o si aumenta il prezzo degli skipass, o meglio restare chiusi. Fare girare impianti e preparare piste al 30% di portata o al 100% costa uguale, ma gli incassi non sono uguali.

limitare l'affluenza (non la portata) era proprio il punto nodale per cui il CTS aveva bocciato il protocollo

ora che pare (dico pare perché non si capisce più nulla) che sia stato approvato, anche se secondo me ancora non lo è stato, bisognerebbe capire come è stato definito questo limite

leggevo, ma non come dato confermato, che una delle ipotesi era accettare il 50% dei biglietti venduti nelle giornate top di stagione regolare

ma questo 50% va poi riparametrizzato sugli impianti effettivamente aperti?

perché se non c'è vincolo, un gestore come vialattea potrebbe vendere metà biglietti, aprire metà impianti e metà piste (come da ad esempio a inizio dicembre) e essere profittevole

se invece il limite deve anche tenere conto degli impianti aperti, allora si fa dura arrivare al pareggio

trovo però surreale che non si trovi il testo del protocollo e i dettagli dei limiti da applicare

è per questo che io dubito sia stato approvato

come fanno i gestori ad attrezzarsi?
 
Il divieto di spostamento tra le regioni, non vale per andare a sciare, infatti, secondo i piani, stamattina dovevamo partire per la Francia , dalla Puglia (arancione), purtroppo la Francia non apre per quest'anno. All'estero, quindi, ci di poteva andare anche prima, nel rispetto delle regole previste (sul forum si è discusso abbastanza di questa opportunità)
 
Per quanto mi riguarda, ho già rimosso il problema. ma ben contento per chi riuscirà a togliersi la voglia di sciare, a me è passata. Aspetto la stagione prossima.

Il tipo di lavoro non mi permettere di assentarmi per lunghi periodi purtroppo.

Ormai da 20 anni, scio solo nei w. e o utilizzando i ponti festi se prorpio . Prendo in affitto per tutta la stagione un appartamento, da novembre ad aprile .
Scio prevalentemente in Fiemme e Fassa, con frequenti escursioni su tutto il Ds, con un gruppo di amici . Ci si ritrova solamente in inverno, abitiamo in regioni diverse ma nemmeno tanto lontane tra loro. Ognuno ha la propria famiglia, anche altri interessi e passioni che non coincidono con gli altri- Fondamentalmente ci si ritrova solamente per sciare. Si passa qualche serata a cena mentre ci troviamo in Valle. Lo sci per me' è legato anche al trascorrere questi momenti. Pensarlo, di passarlo in modo diverso per le limitazione imposte, senza fermarsi in rifugio per le pause, la birra a fine giornata, le serate fuori a cena, non mi soddisfa, preferisco non iniziare nemmeno la stagione, arrivati al 15 febbraio, che diventa 21 per me. Non so quante volte potrò sciare, come passare la giornata sugli sci e dopo. Troppo sbattimento. Togliersi la voglia di sciare per una decina massimo di uscite, attualmente non mi convince, per come ero abituato. Di adattarmi non ne sento il bisogno

avevo 5 minuti di tempo in attesa del caffè, so che non frega nulla
 
Ultima modifica:
é bello fare una sciata tra amici e poi trovarsi a bere qualcosa o a mangiare, ma io l'anno scorso ho sciato per lo più da solo e mi sono divertito lo stesso. Facevo 5 ore al giorno anziché 7 e ho migliorato molto facendo lezioni. Anche per la soddisfazione di migliorare in campo libero e nel mio caso tra i pali. Sciare è comunque una delle cose più divertenti che esitano al mondo senza neanche fare male alla salute.
 
Se limitano la portata al 30% o si aumenta il prezzo degli skipass, o meglio restare chiusi. Fare girare impianti e preparare piste al 30% di portata o al 100% costa uguale, ma gli incassi non sono uguali.
Non si può pensare che i protocolli siano a costo zero. Unico modo per garantire sicurezza è avere meno gente, quindi vendere meno skipass.
 
si è capito che limiti sono previsti nel protocollo?

avevo capito limiti di portata solo su impianti chiusi, cui aggiungere un limite alla affluenza

limitare la portata come leggiamo sopra è un controsenso, perché non farebbe che aumentare le code

Io non ho capito una fava..hanno imposto un limite di portata per gli impianti che devono viaggiare più o meno pieni a seconda delle tipologie..a seconda di quali impianti ha quindi ogni comprensorio avrebbe una portata oraria complessiva massima teorica più o meno elevata...ma poi dipende quanta gente va a sciare effettivamente nel comprensorio perchè se c'è un limite di affluenza per tutti la portata limitata diversa degli impianti per tipologia non è più distintiva..salvo che il limite di affluenza non sia parametrato sulla portata oraria complessiva permessa percui un comprensorio con 5 seggiovie a 6 posti aperte che viaggiano al 100% può certamente accogliere più sciatori che uno comprensorio con 2 funivie che viaggiano al 50%..se c'è un limite all'affluenza uguale per tutti certi comprensori con impianti top o impianti adatti al covid sono penalizzati

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Ma con tutti i raccomandati a gestire la res pubblica, non possono pagare qualche settimana bianca a qualche funzionario di governo, per vedere come stanno gestendo le cose in Svizzera?

ci sono limiti di vendita degli skipass e quindi di affluenza o solo limitazioni alla portata oraria?

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Il divieto di spostamento tra le regioni, non vale per andare a sciare, infatti, secondo i piani, stamattina dovevamo partire per la Francia , dalla Puglia (arancione), purtroppo la Francia non apre per quest'anno. All'estero, quindi, ci di poteva andare anche prima, nel rispetto delle regole previste (sul forum si è discusso abbastanza di questa opportunità)

si ma per me occorre che tolgano anche il divieto..la gente vuole essere tranquilla..se deve correre il rischio di finire in sacche interpretative va a finire che scoraggi l'affluenza..già litighiamo qui sull'interpretazione..poi per me rimane la questione..hai prenotato con che so 2 settimane di anticipo,,se la regione dove vai a sciare diventa rossa impianti chiusi,ciao sci e ciao prenotazione?
 
Io credo che stavolta sia quella buona.

Il DPCM del 14/1 scade il 5/3 e al punto 1.10.oo c'è proprio scritto nero su bianco che gli impianti "sono aperti agli sciatori amatoriali dal 15/02 solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della conferenza delle Regioni e PPAA e approvate dal CTS ...".

Non mi pare che abbiano mai emanato un nuovo DPCM prima che scadesse il precedente e il verbo è un perentorio "sono aperti" (non "saranno aperti", "potranno essere aperti", "si valuterà se possano essere aperti", etc ...).

La conferenza delle Regioni ha emanato le linee guida e ora manca solo l'Ok del CTS, gesto sulla carta puramente tecnico, ma che sicuramente è soggetto a fortissime pressioni politiche.

Combinando un po' il tutto (la famigerata terza ondata non c'è stata e quindi la principale preoccupazione di sostanza è venuta meno, le scuole superiori hanno riaperto / stanno per riaprire e quindi anche la questione "morale" si è disinnescata, Conte ha terribilmente bisogno dei voti della SVP, le Regioni alpine hanno chiesto 4.5 GEur di ristori), secondo me ora c'è la volontà politica di riaprire e quindi il CTS darà l'Ok.

Basta leggere le aperture di Boccia nel senso di una riapertura fatta con responsabilità ... parole uscite proprio dalla bocca di chi sinora aveva sempre remato contro ;)

Per me l'unico rischio, purtroppo concreto, è che fra 2 settimane si torni rossi o arancioni, per la riapertura delle scuole. Ma, in questo senso, non mi pare casuale che le linee guida regiinali prevedano anche le seggiovie limitate al 50%, in caso di colore arancione.

Neppure io sono riuscito a trovare il testo delle linee guida (forse le tengono volutamente riservate, per evitare che le Wild di turno ci montino sopra un inutile polverone a motori ancora spenti), nè un'indicazione più precisa sulla regola per limitare gli accessi (comunque gli skipass dovrebbero essere venduti solo online).

Come scrivevo una settimana fa, mettere una limitazione % rispetto al max numero di biglietti venduti nelle top xx giornate della scorsa stagione mi sembra la regola empirica più facile da attuare e con la maggiore probabilità di successo.

Però il carico sugli impianti non è uniforme, ci sono dei colli di bottiglia e quindi non è detto che basti ridurre i primi accessi al 50% (salvo che i colli di bottiglia siano seggiovie, che potrebbero continuare a girare al 100% della capienza-seggiole, per lo meno nei giorni gialli).

Allego un po' di link da fonti istituzionali:

https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=10855018

http://www.regioni.it/home/aggiornata-proposta-linee-guida-per-impianti-sci-2709/

http://www.regioni.it/newsletter/n-...linee-guida-per-gli-impianti-sciistici-22217/

http://www.regioni.it/turismo/2021/...-guida-per-utilizzo-impianti-risalita-627419/
 
Se limitano la portata al 30% o si aumenta il prezzo degli skipass, o meglio restare chiusi. Fare girare impianti e preparare piste al 30% di portata o al 100% costa uguale, ma gli incassi non sono uguali.

ma penso che sia una scelta del comprensorio specificato che magari non prevedendo grossa affluenza ad es, nei feriali vuole aprire solo parzialmente come voleva fare ad esempio la via lattea..dove è scritto questo limite del 30%? nel protocollo non credo.

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Io credo che stavolta sia quella buona.

Il DPCM del 14/1 scade il 5/3 e al punto 1.10.oo c'è proprio scritto nero su bianco che gli impianti "sono aperti agli sciatori amatoriali dal 15/02 solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della conferenza delle Regioni e PPAA e approvate dal CTS ...".

Non mi pare che abbiano mai emanato un nuovo DPCM prima che scadesse il precedente e il verbo è un perentorio "sono aperti" (non "saranno aperti", "potranno essere aperti", "si valuterà se possano essere aperti", etc ...).

La conferenza delle Regioni ha emanato le linee guida e ora manca solo l'Ok del CTS, gesto sulla carta puramente tecnico, ma che sicuramente è soggetto a fortissime pressioni politiche.

Combinando un po' il tutto (la famigerata terza ondata non c'è stata e quindi la principale preoccupazione di sostanza è venuta meno, le scuole superiori hanno riaperto / stanno per riaprire e quindi anche la questione "morale" si è disinnescata, Conte ha terribilmente bisogno dei voti della SVP, le Regioni alpine hanno chiesto 4.5 GEur di ristori), secondo me ora c'è la volontà politica di riaprire e quindi il CTS darà l'Ok.

Basta leggere le aperture di Boccia nel senso di una riapertura fatta con responsabilità ... parole uscite proprio dalla bocca di chi sinora aveva sempre remato contro ;)

Per me l'unico rischio, purtroppo concreto, è che fra 2 settimane si torni rossi o arancioni, per la riapertura delle scuole. Ma, in questo senso, non mi pare casuale che le linee guida regiinali prevedano anche le seggiovie limitate al 50%, in caso di colore arancione.

Neppure io sono riuscito a trovare il testo delle linee guida (forse le tengono volutamente riservate, per evitare che le Wild di turno ci montino sopra un inutile polverone a motori ancora spenti), nè un'indicazione più precisa sulla regola per limitare gli accessi (comunque gli skipass dovrebbero essere venduti solo online).

Come scrivevo una settimana fa, mettere una limitazione % rispetto al max numero di biglietti venduti nelle top xx giornate della scorsa stagione mi sembra la regola empirica più facile da attuare e con la maggiore probabilità di successo.

Però il carico sugli impianti non è uniforme, ci sono dei colli di bottiglia e quindi non è detto che basti ridurre i primi accessi al 50% (salvo che i colli di bottiglia siano seggiovie, che potrebbero continuare a girare al 100% della capienza-seggiole, per lo meno nei giorni gialli).

Allego un po' di link da fonti istituzionali:

https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=10855018

http://www.regioni.it/home/aggiornata-proposta-linee-guida-per-impianti-sci-2709/

http://www.regioni.it/newsletter/n-...linee-guida-per-gli-impianti-sciistici-22217/

http://www.regioni.it/turismo/2021/...-guida-per-utilizzo-impianti-risalita-627419/

Intanto grazie per le informazioni..credo anche io che sia la volta buona perchè siamo vicini alla data con dati buoni e salvo sfighe in 15 giorni non hanno più tempo di deteriorarsi irreparabilmente..poi una volta partita la giostra salvo disastri regionali con chiusura specifica di una regione la giostra dubito che venga chiusa in toto

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Se poi permane il divieto di spostamento tea regioni, serve a nulla aprire se non a far spendere ulteriori soldi agli impiantisti.

Piano..i comprensori appenninici nella mia regione dipendono fortemente da sciatori locali,anche con fermo di spostamento dalla regione farebbero i salti di gioia
Oltrettutto sono tutte seggiovie potenzialmente adatte a portata 100%

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limitare l'affluenza (non la portata) era proprio il punto nodale per cui il CTS aveva bocciato il protocollo

ora che pare (dico pare perché non si capisce più nulla) che sia stato approvato, anche se secondo me ancora non lo è stato, bisognerebbe capire come è stato definito questo limite

leggevo, ma non come dato confermato, che una delle ipotesi era accettare il 50% dei biglietti venduti nelle giornate top di stagione regolare

ma questo 50% va poi riparametrizzato sugli impianti effettivamente aperti?

perché se non c'è vincolo, un gestore come vialattea potrebbe vendere metà biglietti, aprire metà impianti e metà piste (come da ad esempio a inizio dicembre) e essere profittevole

se invece il limite deve anche tenere conto degli impianti aperti, allora si fa dura arrivare al pareggio

trovo però surreale che non si trovi il testo del protocollo e i dettagli dei limiti da applicare

è per questo che io dubito sia stato approvato

come fanno i gestori ad attrezzarsi?

motivo in più testata per non andare la prima settimana dopo il 15..si evita la prima mandriata in cerca di sfogo,si vede come funziona la cosa in generale e come vanno le cose in ogni singolo comprensorio..specie se uno vuole fare una settimana di ferie,io ho l'ultima di febbraio.
 
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