Addio a Cesare Maestri

Buon viaggio maestro/i

Non ho mai fatto alpinismo di roccia o ghiaccio, ma amo la montagna come me l'ha trasferita mio padre che, sebbene non avesse mai fatto lo scalatore, disponeva delle riviste del CAI che a 10 anni leggevo ricercando articoli sullo sci alpino (che mai trovavo).
Non mi ha mai affascinato il maestro Cesare Maestri, di cui ho seguito le vicende, soprattutto per il Cerro Torre.
Ho profonda ammirazione per la Sua caparbietà. Meno per il suo approccio all'alpinismo... me erano altri tempi...
Lo penso spesso quando sono ad Alleghe. E mi affaccio da casa, e vedo la Sua parete Nord del Civetta al tramonto (lo immagino nello scalare, all'epoca).

L'articolo postato da Madyhalf è¨ molto polemico, ma trasferisce il suo carattere egocentrico e teatrale.
La "chiodatura" del Torre che lui ha fatto, è¨ stata una violenza della montagna; la "schiodatura", una ferita nella storia dell'alpinismo (e penso anche per Lui).
...spero che ritrovi l'amico Tony Egger e che assieme scalino le nuvole.
R.I.P.
 
Erano altri tempi, un altro tipo di alpinismo rispetto a quello classico o quello sessantottino (v Messner) di cui lui fu contemporaneo e in gran parte comunque praticante... ma non bisogna farsi trarre in inganno, la pratica dell’ artificiale era severa non meno della libera...

La filosofia della linea a goccia d’acqua, con qualunque mezzo a disposizione, era una delle tante pratiche dell’andar per Monti degli anni 50-60, alcuni la abbracciavano, altri no, alcuni la tolleravano, altri no.

A pensarci bene non è cambiato tanto oggi...


Un grande, senza se e senza ma.
 
Intervista a Reinhold Messner:

"Cesare Maestri è stato il miglior arrampicatore della sua epoca"
La sua esclusione dalla spedizione al K2 nel 1954 fu un'ingiustizia"
Lui ha fatto grandi ripetizioni dove altri non sarebbero mai riusciti a salire, ha fatto grandi prime ascensioni, è sceso senza la corda su difficoltà elevate, ha fatto ‘free solo’ prima che esistesse questo concetto.*

https://www.repubblica.it/cronaca/2...i-283379772/?ref=RHTP-BH-I281542667-P10-S8-T1
 
non pratico e non conosco l'alpinismo, credo che questo Maestri avesse attributi da vendere.
Ha vissuto molto a lungo, le difficoltà della vita, la guerra civile - resistenza, l'alpinismo lo hanno reso forte, fortissimo.
Mi ricorda per certi versi un vecchio maresciallo della Forestale che comandò la stazione locale di San Gregorio Matese (Ce). Si chiamava Cascarino si stabilì per lavoro, trovò moglie, ebbe 4 figli. La sera leggeva il dizionario per migliorare la sua cultura. Ai suoi figlioli che essendo bambini spesso gli chiedevano di donargli gomme, penne, matite in dotazione alla locale stazione rispondeva laconicamente: "Quella è roba dello Stato, non si tocca". La notte dormiva con la finestra aperta anche di inverno. Amava la montagna ed il suo rigore invernale.
Che Gente,
Riposi in pace Maestri
 

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Intervista a Reinhold Messner:

"Cesare Maestri è stato il miglior arrampicatore della sua epoca"
La sua esclusione dalla spedizione al K2 nel 1954 fu un'ingiustizia"
Lui ha fatto grandi ripetizioni dove altri non sarebbero mai riusciti a salire, ha fatto grandi prime ascensioni, è sceso senza la corda su difficoltà elevate, ha fatto ‘free solo’ prima che esistesse questo concetto.*

https://www.repubblica.it/cronaca/2...i-283379772/?ref=RHTP-BH-I281542667-P10-S8-T1

Erano due filosofie diverse, Messner in certi casi non tollerava proprio i chiodi in sè ("Calza gli scarponi e parti. Se hai un compagno, porta con te la corda e un paio di chiodi per i punti di sosta, ma nulla di più"), figuriamoci quelli a pressione*... però si sono sempre rispettati, la vicenda del Cerro Torre sicuro ha creato attriti, più per accertamenti di fatti, che per lo stile.

Allora, come adesso, la montagna ospitava tanti scalatori con tante filosofie, oggi dove non ci sono fessure per piantar chiodi certe filosofie di arrampicare ti portano allo spit che son lunghi 6-7cm e non vengono via a meno di scardinare la roccia, una volta c'erano sti bagagli qua

ChiodareUnSogno-DSC_0042-copia.jpg



Che buccia che avevano!
 
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