il Matesino
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Come previsto, sabato e domenica essendo consentito lo spostamento nell'ambito regionale, ho trascorso due giorni nella dismessa stazione sciistica di Bocca della Selva, sita nel comune di Cusano Mutri (Bn) ed i cui impianti erano di proprietà o ricadevano in porzione di territorio del comune di Piedimonte Matese. Piccolo comprensorio attivo dal 1969 al 2011 ed in eterna attesa di rilancio. Pista unica da 3 km, con 2 sciovie, 2 manovie a servizio del campo scuola ed anello di fondo omologato Fisi.
Per chi volesse leggerne la storia
https://lost-lift.weebly.com/bocca-della-selva---cusano-mutri.html
Neve abbondantissima, quelle che seguono sono fotografie attestanti lo stato dei luoghi, la bellezza del posto, le sue potenzialità, lo sperpero di danaro pubblico e l'attività encomiabile dello Sci Club Fondo Matese.
Partendo dal luogo.
Per chi giunge sul posto, dal versante casertano superando San Gregorio Matese (Ce) e dal versante beneventano superando Cusano Mutri, si trova subito innanzi alla pista, con il grande parcheggio su entrambi i lati.
Lo Sci Club Fondo Matese.
Quasi all'ingresso della pista si trova il piccolo ma efficiente rifugio concesso in comodato d'uso dal Comune di Piedimonte Matese allo Sci Club Fondo Matese, unica realtà operante sul luogo attraverso l'encomiabile impegno di due Eroi dello sport, Netta Antonucci e Mario Capobianco, entrambi insegnanti di educazione fisica in pensione ed una vita spesa per lo sport, per la montagna e nella formazione dei giovani. Tra le attività insegnate in oltre 40 anni: educazione fisica, tennis, sci di fondo, rieducazione motoria, educazione fisica per disabili e tanto altro. Tutto senza mai scopo di lucro.
Presenti tutti i fine settimana, con il loro pulmino immediamente riconoscibile trasportano al seguito ogni attrezzo utile (scarponi, bastoncini, sci e ciaspole) al fine di mettere chiunque voglia imparare i rudimenti dello sci di fondo di apprendere velocemente quanto necessario. Tutti vengono accolti con la massima educazione e gentilezza, in maniera informale. Viene richiesto un modestissimo contributo per mantenere in efficienza il rifugio ed a parziale compensazione delle spese che vengono sostenute per le attrezzature. Con loro oltre a Fabio, che collabora nella gestione del rifugio, i due Figlioli Giovanni e Paolo Capobianco, entrambi imepegnatissimi tanto nello sport quanto nella vita. Un modello di efficienza familiare assoluta in un luogo che meriterebbe un'altra occasione e non l'oblio.
La pista di fondo non viene battuta e tutto è affidato alla buona volontà ed alla dedizione per il luogo della Famiglia Capobianco. Si apprendono i rudimenti e si scia con neve fresca all'interno della faggetta, come previsto dalla normativa.
Sabato e domenica praticate complessivamente 6 ore di sci di fondo con ragazzi al seguito, alcuni dei quali mettevano per la prima volta gli sci ai piedi.
Bocca della Selva: al via interventi progetto Ecovillaggio Matese
„EcovillaggioMatese“
. Le occasioni perdute e lo sperpero di danaro pubblico.
Le foto che seguono il piccolo rifugio anzidetto, forniscono dimostrazione della inutilità e dello sperpero del pubblico danaro. Il progetto di rilancio per € 370mila prevedeva non solo la valorizzazione del sentiero che collega Bocca della Selva a Campo Maiuri, ma anche la messa a nuovo di alcuni servizi di accoglienza come l’info point, le strutture ricettive, i servizi igienici; mentre nella sua offerta migliorativa la ditta aggiudicataria aveva inserito la sistemazione del resto dei manufatti presenti nell’area (come la passerella in legno), l’eliminazione di ogni forma di pericolo, la fornitura di arredi per gli uffici e l’infermeria (mobilio, riscaldamento, pc, cesti per la raccolta differenziata di rifiuti).
Le migliorie includevano anche interventi agli impianti di risalita: oltre alla riqualificazione e al riavvio della manovia, era previsto il ripristino della funzionalità del primo tratto della sciovia, sfruttando le componenti del tratto superiore che andavano ricollocate in sostituzione di quelle ormai obsolete della parte bassa, così da permettere l’utilizzo dello skilift rimasto fermo negli ultimi anni. Ebbene ognuno potrà valutare che la casetta in legno destinata ad uffici ed info point è chiusa, i bagni realizzati sono stati vandalizzati, il vecchio battipista abbandonato e lo skilift da archeologia pure lasciato in loco a testimonianza dello sport un tempo praticato in loco. Nulla è stato realizzato per lo sci alpino, tutto è abbandonato, finanche il rifugio Cristallo direttamente sulla pista.
L'edilizia e la frequentazione del luogo.
I diversi complessi realizzati soprattutto negli anni 80 non sono nemmeno bruttissimi come quelli realizzati in altri posti dell'appennino. Anzi alcuni sono rettamente contestualizzati all'interno della piccola stazione sciistica, tra questi si nota una Chiesetta.
Quasi tutti gli immobili sono chiusi, eppure la frequentazione del posto specie nel fine settimana è ancora consistente, a testimonianza del fatto che le potenzialità ci sarebbero, se solo qualcuno ci credesse. Condomini manutenuti regolarmente, altri più malandati. Stesso discorso per le singole villette.
In conclusione della due giorni: sci di fondo praticato regolarmente per i Campani, numerosi avventori sul posto non direttamente interessati allo sport. Chiosa per un encomiabile genitore che si è portato una motoslitta a servizio dei suoi due figlioli. Li ha sistematicamente trasportati in alto al campo scuola e fatti allenare nello sci alpino. I ragazzini si sono goduti in solitaria l'ex campo scuola, con neve fresca. Ho fatto in tempo a fargli i doverosi complimenti
Per chi volesse leggerne la storia
https://lost-lift.weebly.com/bocca-della-selva---cusano-mutri.html
Neve abbondantissima, quelle che seguono sono fotografie attestanti lo stato dei luoghi, la bellezza del posto, le sue potenzialità, lo sperpero di danaro pubblico e l'attività encomiabile dello Sci Club Fondo Matese.
Partendo dal luogo.
Per chi giunge sul posto, dal versante casertano superando San Gregorio Matese (Ce) e dal versante beneventano superando Cusano Mutri, si trova subito innanzi alla pista, con il grande parcheggio su entrambi i lati.
Lo Sci Club Fondo Matese.
Quasi all'ingresso della pista si trova il piccolo ma efficiente rifugio concesso in comodato d'uso dal Comune di Piedimonte Matese allo Sci Club Fondo Matese, unica realtà operante sul luogo attraverso l'encomiabile impegno di due Eroi dello sport, Netta Antonucci e Mario Capobianco, entrambi insegnanti di educazione fisica in pensione ed una vita spesa per lo sport, per la montagna e nella formazione dei giovani. Tra le attività insegnate in oltre 40 anni: educazione fisica, tennis, sci di fondo, rieducazione motoria, educazione fisica per disabili e tanto altro. Tutto senza mai scopo di lucro.
Presenti tutti i fine settimana, con il loro pulmino immediamente riconoscibile trasportano al seguito ogni attrezzo utile (scarponi, bastoncini, sci e ciaspole) al fine di mettere chiunque voglia imparare i rudimenti dello sci di fondo di apprendere velocemente quanto necessario. Tutti vengono accolti con la massima educazione e gentilezza, in maniera informale. Viene richiesto un modestissimo contributo per mantenere in efficienza il rifugio ed a parziale compensazione delle spese che vengono sostenute per le attrezzature. Con loro oltre a Fabio, che collabora nella gestione del rifugio, i due Figlioli Giovanni e Paolo Capobianco, entrambi imepegnatissimi tanto nello sport quanto nella vita. Un modello di efficienza familiare assoluta in un luogo che meriterebbe un'altra occasione e non l'oblio.
La pista di fondo non viene battuta e tutto è affidato alla buona volontà ed alla dedizione per il luogo della Famiglia Capobianco. Si apprendono i rudimenti e si scia con neve fresca all'interno della faggetta, come previsto dalla normativa.
Sabato e domenica praticate complessivamente 6 ore di sci di fondo con ragazzi al seguito, alcuni dei quali mettevano per la prima volta gli sci ai piedi.
Bocca della Selva: al via interventi progetto Ecovillaggio Matese
„EcovillaggioMatese“
. Le occasioni perdute e lo sperpero di danaro pubblico.
Le foto che seguono il piccolo rifugio anzidetto, forniscono dimostrazione della inutilità e dello sperpero del pubblico danaro. Il progetto di rilancio per € 370mila prevedeva non solo la valorizzazione del sentiero che collega Bocca della Selva a Campo Maiuri, ma anche la messa a nuovo di alcuni servizi di accoglienza come l’info point, le strutture ricettive, i servizi igienici; mentre nella sua offerta migliorativa la ditta aggiudicataria aveva inserito la sistemazione del resto dei manufatti presenti nell’area (come la passerella in legno), l’eliminazione di ogni forma di pericolo, la fornitura di arredi per gli uffici e l’infermeria (mobilio, riscaldamento, pc, cesti per la raccolta differenziata di rifiuti).
Le migliorie includevano anche interventi agli impianti di risalita: oltre alla riqualificazione e al riavvio della manovia, era previsto il ripristino della funzionalità del primo tratto della sciovia, sfruttando le componenti del tratto superiore che andavano ricollocate in sostituzione di quelle ormai obsolete della parte bassa, così da permettere l’utilizzo dello skilift rimasto fermo negli ultimi anni. Ebbene ognuno potrà valutare che la casetta in legno destinata ad uffici ed info point è chiusa, i bagni realizzati sono stati vandalizzati, il vecchio battipista abbandonato e lo skilift da archeologia pure lasciato in loco a testimonianza dello sport un tempo praticato in loco. Nulla è stato realizzato per lo sci alpino, tutto è abbandonato, finanche il rifugio Cristallo direttamente sulla pista.
L'edilizia e la frequentazione del luogo.
I diversi complessi realizzati soprattutto negli anni 80 non sono nemmeno bruttissimi come quelli realizzati in altri posti dell'appennino. Anzi alcuni sono rettamente contestualizzati all'interno della piccola stazione sciistica, tra questi si nota una Chiesetta.
Quasi tutti gli immobili sono chiusi, eppure la frequentazione del posto specie nel fine settimana è ancora consistente, a testimonianza del fatto che le potenzialità ci sarebbero, se solo qualcuno ci credesse. Condomini manutenuti regolarmente, altri più malandati. Stesso discorso per le singole villette.
In conclusione della due giorni: sci di fondo praticato regolarmente per i Campani, numerosi avventori sul posto non direttamente interessati allo sport. Chiosa per un encomiabile genitore che si è portato una motoslitta a servizio dei suoi due figlioli. Li ha sistematicamente trasportati in alto al campo scuola e fatti allenare nello sci alpino. I ragazzini si sono goduti in solitaria l'ex campo scuola, con neve fresca. Ho fatto in tempo a fargli i doverosi complimenti