Trekking 2021

Slalom64

scivolatore pistarolo
Piccola escursione su neve , visto che non si può sciare , giusto per iniziare e prima dell' ennesimo blocco :
Monte Joanaz prealpi Giulie con moglie e cagnolona al seguito :

pianura friulana con laguna di Lignano/ Marano sullo sfondo

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Golfo di Trieste che luccica

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Io con Margot e a dx monte Nero ed in centro sullo sfondo cima monte Triglav

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Un po' di trekking urbano/di campagna oggi per iniziare l'allenamento primaverile. Si parte dai 360m circa della città di Merano, per salire al maso Zmailerhof sul monte Scena, circa 1090m, quindi un dislivello di 730m.
Ho cercato di scegliere il più possibile un percorso che sia con meno fango e in gran parte è andata bene, alcuni tratti però con ghiaccio in scioglimento, soprattutto in una serpentina ripidina, fortuna che aveva il corrimano e in discesa si faceva fare scivolando allegramente giù. :D HIHIHI

Ecco qualche foto.


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In lontananza il tetto dello Zmailerhof - la nostra meta per oggi
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Riprendiamo il riscaldamento primaverile con un'altra passeggiata attraverso la città, la campagna e il bosco per arrivare alla chiesetta di Santa Caterina ad Avelengo a 1245m. Stavolta circa 950m di dislivello per 13 km di lunghezza. Per gran parte i sentieri erano coperti di neve, molto bella e croccante sotto i piedi, dura al punto giusto, si riusciva anche a correre e saltellare in discesa senza rischiare di scivolare, grip straordinario! Tra l'altro avevo le scarpe da avvicinamento estive (basse e senza gtx), ma solo in un tratto mi son pentita di non aver messo qualcosa di più pesante in quanto sentivo che un po' di neve si era infiltrata da sopra. Comunque poi una volta al sole si sono asciugate e riscaldate subito! :)

Dopo i primi 600 m di dislivello facciamo la prima sosta sul prato dietro un maso che in estate fa anche ristorante. E qui ad un tratto sbucca fuori un cane simpaticissimo che ci farà compagnia per un altro pezzo di strada facendo con noi altri 200-300m di dislivello ..:shock:

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Bisognerà attraversare alcuni punti con alberi caduti

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Al posto di questa casa una volta c'era la stazione a monte della vecchia funivia per Avelengo (in servizio tra il 1923 e i primi anni 80), in funzione quando ancora non c'era la strada asfaltata e per andare in città si usavano i sentieri.

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Finalmente la nostra meta.

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A destra la casa al posto della ex stazione a monte della vecchia funivia. Sotto la città e sullo sfondo la Cordillera Blanca di Merano, detta anche Giogaia di Tessa ;)

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Panchina panoramica per la seconda sosta :D

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Le api dormono ancora..

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Monte Ivigna
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Qui si vede già il centro città e si riesce a scorgere il campanile del Duomo.

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Ultima modifica:
Sara' stato il cane di qualche casa di quelle parti... spero che non si fosse perduto!
Esatto, penso sia il cane della casa nella prima foto. Ci eravamo fermati per mangiare un panino al salame. Lui avrà percepito a distanza la cosa ed è venuto a sedersi vicino, aspettando pazientemente. Così abbiamo condiviso con lui parte dei nostri panini e quando ci siamo alzati per andarcene lui a iniziato a correrci intorno e a voler giocare. Abbiamo continuato a camminare salutando ma lui è venuto con noi, ancora un bel pezzo. Correva in avanti per poi tornare saltellando indietro, tutto contento. E così per un 2-3km almeno (è 200-300 di dislivello) fino a che ad un tratto non l'abbiamo più visto e abbiamo pensato che fosse tornato a casa. Forse fa così con tutti (o molti) - una guida turistica locale praticamente! !! 😊😄
 
stazione a monte della vecchia funivia per Avelengo (in servizio tra il 1923 e i primi anni 80), in funzione quando ancora non c'era la strada asfaltata e per andare in città si usavano i sentieri.

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A destra l' ex stazione a monte della vecchia funivia. Sotto la città e sullo sfondo la Cordillera Blanca di Merano, detta anche Giogaia di Tessa ;)

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Siccome ho accennato alla vecchia funivia per Avelengo ecco un paio di foto che la ritraggono :
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Gita di Domenica, partenza da Cimbergo località Redola, direzione Baite Del Volano
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Le Baite del Volano
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Le Baite del Volano, con sullo sfondo illuminata dal sole, parte della Concarena
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II rifugio De Marie al Volano
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La Chiesetta nei pressi del rifugio
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Il Pizzo Badile Camuno
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Panorama sulla Conca del Volano, sullo sfondo la Concarena e a sinistra il Pizzo Badile Camuno
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La conca del Volano e il rifugio
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La salita purtroppo è tutta in ombra, il freddo durante la sosta si fa sentire a mani e piedi (si è ghiacciata l'acqua nella borraccia sullo spallaccio), quindi bevo un po' di the caldo dal Thermos e decido di non fermarmi...alle 10.30 sono già all'auto.
La Concarena, che alla partenza era mezza in ombra, ora si rivela interamente baciata dal sole in tutto il suo splendore
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Però tornare già verso casa così presto mi sembra una follia, al sole la temperatura è più mite e un cartello con la dicitura Mastellino mi invoglia ad andare a vedere dove porta la stradina che si dirige nella direzione opposta alla conca del Volano
Tunnel vegetale
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Giochi di luce alle baite Mastellino
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Alberi ancora imbiancati
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Dopo un ampio giro e alcuni tornanti vedo che la mulattiera, in mezza costa nel bosco, procede in direzione opposta, verso quindi le baite del Volano; consultando un'applicazione sul telefono per orientarmi vedo che effettivamente tornerei proprio in quella zona...comunque visto che siamo in ballo, balliamo e decido di proseguire
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Rieccomi alle baite del Volano, ora finalmente sono assolate
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Visto la temperatura ancora fredda ma decisamente migliore della mattina presto all'ombra decido quindi di fermarmi e mangiare qualcosina, anche se dopo pochi minuti il sole ci nasconde dietro il Pizzo Badile Camuno; a questo punto finisco di pranzare e visto che la temperatura si riabbassa velocemente ridiscendo di buon passo all'auto.
 
Oggi, Val Grande: da Tù, frazione di Vezza D'Oglio, fino a poco dopo il Bivacco Saverio Occhi (poi senza ciaspole si affondava a mezza coscia)

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Chiesetta stile messicano/alpino
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Al mattino presto, prima che uscisse una splendida giornata di sole, le nuvole creano affascinanti giochi di luce
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Malga Val Grande
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Le montagne giocano a nascondino
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Si prosegue...
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Il bivacco Saverio Occhi
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Verso il fondovalle
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Il Bivacco Saverio Occhi dall'alto
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Passo di Pietra Rossa o passo di Val Grande, visto che alcune cartine identificano come Passo di Pietrarossa un altro passaggio
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La chiesetta al ritorno, quando il cielo si è totalmente rasserenato
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Formazioni di ghiaccio
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Ultima modifica:
Oggi siamo tornati sul sentiero della scorsa volta, ma lo abbiamo allungato di circa 100m di dislivello, salendo la collina a fianco della chiesetta di Santa Caterina, dal nome Hochsulfen, 1345 m. Sono sentieri che non ho mai fatto in vita mia, nonostante sono qui a portata di mano. Di solito si cerca sempre di prendere la macchina per andare a fare qualche giro più lontano, invece ora col lockdown, stiamo scoprendo cosa di bello c'è qui sotto al naso :D.
La scorsa volta la neve sul sentiero era bella compatta, mentre questa volta con le temperature miti la neve si sta sciogliendo e diventa molto scivolosa, tanto che su in cima ho visto persone coi ramponcini. Noi invece sempre con le scarpe da avvicinamento estive e senza ovviamente bastoncini (no a inutiliingombri!) HIHIHI. A salire sui tratti ripidi era parecchio faticoso, tanto che mi veniva da preoccuparmi un po' per la discesa. Non che il sentiero sia molto esposto, però.. insomma in alcuni punti se per sbaglio si scivola un po' troppo... ecco.. meglio evitare!! Quindi in discesa ho fatto andare avanti l'Uomo! E facendo un po' di attenzione si è rivelato tutto meglio di come immaginavo. Passati i punti un po' interessanti, poi giùù con la scivolata controllata! :D

Chiesa di San Valentino
(in alto a destra la collina Hochsulfen - la nostra meta)
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Castel Rametz

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Vecchio sostegno in pietra - rimasuglio della ex funivia di Avelengo

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Monte San Vigilio e la cima innevata è Guardia alta di Naturno (o San Pancrazio)
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Segnaletica CAI

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Hochsulfen 1345 m con neve ancora invernale

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Monte Ivigna guardando in direzione Merano 2000

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Tutte le panchine panoramiche sono all'ombra e ancora sommerse dalla neve

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...e il cagnone, avete incontrato ancora il cagnone?
eh.. in effetti ci è mancato, ma questa volta abbiamo fatto il sentiero più diretto (che la volta scorsa abbiamo fatto solo in discesa, mentre saliti eravano col sentiero che passa dal Greiterhof). Ci torneremo sicuramente, non appena apre il ristorante, o anche prima. Quel locale (nei cui paragi abbiamo incontrato il cane) è molto frequentato in estate, fa anche la birra propria. Ci ero stata anche a giugno scorso ma non avevo visto quel cane...
 
Lo scorso week-end ho fatto un po' di giri con le ciaspole in Val Fondra (zona Foppolo/San Simone). Se riesco metto qualche foto!
 
Passo di Pietra Rossa o passo di Val Grande, visto che alcune cartine identificano come Passo di Pietrarossa un altro passaggio

Giusta la seconda.
Il passo di Pietrarossa separa la valle delle Messi dalla valle di Rezzalo, il passo di Valgrande la Val Grande dalla Valle di Rezzalo.
L'Alta Via li attraversa entrambi, tant'è che tra il primo e il secondo compie un traverso sul versante valtellinese.

Ps. Bellissima camminata.
 
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