Da dove nasce l'odio per gli sciatori e come si può combattere

Non credo che lo sci abbia un'immagine particolarmente negativa per la massa (quindi non per il fighetto radical chic che vuole la montagna solo per lui ma bella pulita e senza bosco che diventa difficile la passeggiata), credo che nell'ultimo periodo sia entrato nel mirino di governanti senza scrupoli tesi alla ricerca di un capro espiatorio, gente che sta alla montagna come lo sciatore sta all'ombrellone.
Al netto del fatto che in Italia tutto quello che puzza di "benestante" è visto con sospetto (grazie chiesa cattolica).
 
Secondo me lo sci come quasi tutto il turismo soffre del "moralismo" da Covid.
Ovvero in situazioni di emergenza nasce l´odio per tutti quelli che si divertono e per tutte le attività non essenziali.
Non rendendosi conto che siamo nella società del superfluo. Se togliamo il superfluo la nostra economia non esiste.
Ed é superfluo andare a fare una bella sciata come comprarsi un bel vestito come mangiare un pranzetto sofisticato o comprarsi una bella macchina.

Non si può dare un giudizio morale e etico. O meglio una riflessione etica sulla sostenibilità della nostra societa ci sta, ma perche proprio le attivita sportive ne sono le vittime?
Ma per la società main stream lo sci da discesa e roba per ricchi, lo sci alpinisti per pazzi scatenati che mettono in pericolo la loro vita e quella degli altri.

E si sta creando una strana mentalità moralista e proibizionista, che sa di comunismo ammuffito.
 
Non è coda di paglia , questo governo non ci prende minimamente in considerazione .
Tanto noi quanto soprattutto il settore turistico montano.
L'articolo su Sciare "quando usi il Tom Tom sulle nevi" di Roberto Tomatis ne è uno spacco preciso .
 
lo sci è paesaggio, contemplazione, natura, viaggio di scoperta

Questa è pura comicità involontaria.
Paesaggio... deturpato dagli impianti?
Contemplazione... e intanto si sbrocca per la coda e si vogliono impianti iperveloci?
Natura... rigorosamente protetta da reti a e b, che non sia mai che il mazinga di turno si stampi nel bosco.
Viaggio di scoperta... di cosa? del Plan de Corones? Del Sellaronda?
I paeselli delle località di sci alpino son tutti uguali, con gli stessi negozi...

Un minimo di serietà, vi prego.
 

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Questa è pura comicità involontaria.
Paesaggio... deturpato dagli impianti?
Contemplazione... e intanto si sbrocca per la coda e si vogliono impianti iperveloci?
Natura... rigorosamente protetta da reti a e b, che non sia mai che il mazinga di turno si stampi nel bosco.
Viaggio di scoperta... di cosa? del Plan de Corones? Del Sellaronda?
I paeselli delle località di sci alpino son tutti uguali, con gli stessi negozi...

Un minimo di serietà, vi prego.

Credo che in parte tu possa aver ragione ma le osservazioni che stai facendo sono applicabili al 100% dell'industria del turismo.
 
Credo che in parte tu possa aver ragione ma le osservazioni che stai facendo sono applicabili al 100% dell'industria del turismo.

Non direi al 100%, sicuramente però ad una buona parte... (non vorrei però iniziare ora una discussione sul turismo di massa che ci porterebbe troppo lontano).

Quello che mi fa sorridere è, dopo la tirata contro gli ambientalistibruttiecattivi (tutti, proprio tutti... proprio come, mutatis mutandis, tutti gli sciatori sono dei consumisti del *****, e tutti i locals delle merde umane che si venderebbero la nonna per fatturare un euro di più), cercare di appropriarsi di caratteristiche "slow" (quindi, in linea con la scuola di pensiero dell'ambientalistabruttoecattivo) in modo così evidentemente falso.

Voglio dire, un giro in una località medio-grossa ce lo siamo fatto tutti...
 
Io credo che al mondo (in montagna) ci sia spazio per tutto, e debba esserci di tutto. C’è spazio per il kronplatz dalle cento cabinovie riscaldate e per la stazioncina con due seggiovie vintage e tanti boschetti da scoprire.
Anzi proprio l’esistenza di offerte diverse me le fa gustare ciascuna di più, quando mi ci trovo.
Che squallore sarebbe avere solo megacomprensori o solo posticini retró. L’equilibrio per me sta nell’esistenza dell’uno e dell’altro, non della riduzione di tutti a imprecisate vie di mezzo.
 
L'odio nasce parzialmente da questo:

https://style.corriere.it/lifestyle/le-celebrity-che-amano-sciare/

da questo:

283821-201912111112621.jpg



da notizie come questa:

https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/valanga-1.5059662

e ultimamente da queste:

https://www.repubblica.it/esteri/20..._austriache_riapre_a_meta_dicembre-275569664/


non se ne esce.... ;)
 
si sono accaniti, da subito, anche contro i runners. Categoria "innocua" sotto qualsiasi punto di vista ed anche povera. Figuriamoci contro lo sci.
 
Io credo che un bel po' di coda di paglia ce l'abbiamo, perlomeno su certi discorsi.


Però non aggiungo una parola, se no succede il finimondo.

Vi invito a guardare però i dati di risparmio privato medio e di reddito medio di persone sotto i 40 anni... e darvi qualche risposta.
 
Non credo che lo sci abbia un'immagine particolarmente negativa per la massa (quindi non per il fighetto radical chic che vuole la montagna solo per lui ma bella pulita e senza bosco che diventa difficile la passeggiata), credo che nell'ultimo periodo sia entrato nel mirino di governanti senza scrupoli tesi alla ricerca di un capro espiatorio, gente che sta alla montagna come lo sciatore sta all'ombrellone.
Al netto del fatto che in Italia tutto quello che puzza di "benestante" è visto con sospetto (grazie chiesa cattolica).

Non ci cacano manco di striscio. Semplicemente vogliono evitare qualsiasi problema, perchè la situazione è già piuttosto rognosa. Fanno bene ? Fanno male ? Bisognava essere più selettivi nel consentire o vietare ? Chissà.

Al netto del fatto che in Italia tutto quello che puzza di "benestante" è visto con sospetto (grazie chiesa cattolica).


Ma se siamo il paese dell'ostentazione....

Qua dentro c'è un vittimismo da quarta elementare...mamma la maestra ce l'ha con me....
 
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