Conte voleva VIETARE lo sci in tutta Europa, è diverso...
ma certo, è assolutamente così, è ovvio e lapalissiano.
che poi regioni, Governo, CTS e ANEF non si siano ancora messi d'accordo su un protocollo per lo sci "in sicurezza", è un altro paio di maniche
il tanto odiato Conte voleva raggiungere un protocollo europeo comune, ma non ci si è riusciti, e ogni nazione è andata per la sua strada.
Conte voleva VIETARE lo sci in tutta Europa, è diverso...
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è assolutamente così.
esempio: io ho casa a Bardonecchia, la scorsa stagione "mozza" ho sciato 12 volte, mia moglie e mia figlia 14 volte (fra Bardo, VL ITA e Montgenevre).
di costi vivi per skipass (+ affitto attrezzatura stagionale per mia figlia che allora aveva 8 anni e mezzo) abbiamo speso circa 1.400 euro complessivi. più i soldi per benzina e autostrada (ma siamo saliti solo 3 volte: Natale, un weekend di fine gennaio e carnevale). abbiamo quasi sempre pranzato con "pranzo al sacco"
c'è gente che spende 1.000 euro per un iphone e centinaia di euro al mese per le sigarette....
Botto , so perfettamente che non era tua intenzione ma purtroppo anche questa discussione che avrebbe potuto essere piacevole si sta trasformando nel palcoscenico privato dei "soliti noti" che ormai imperversano OVUNQUE ( anzi , sarebbe più corretto parlare al singolare ).
Non se ne sentiva la mancanza.
Botto fai chiudere la discussione che non ce la possiamo fare...............................
La maggior parte delle persone con le quali ho da fare fuori dagli amici di sci mi considera uno strambo , appassionato di un passatempo effimero, costoso e fuori moda.
Questo pensiero comune sicuramente sta alla base della assegnazione delle priorità del governo, ma non è un giudizio morale.
@Fabio lo vuoi un report in diretta dalla Val di Fleres sulla situazione nivo-meteo, sullo stato delle piste e sulle possibilitá di skialp nei rifugi della zona?
Il problema è che la lobby non esiste proprio, e non sono organizzati.
Lavorando come fornitore della grande distribuzione, loro a febbraio avevano già presentato i protocolli per la gestione di ogni possibile caso, oltre ad avere una forte potenza economica, sono stati i primi a "rassicurare" chi avrebbe poi preso le decisioni. e infatti sono sempre rimasti aperti
Ristoratori, palestre, impianti sciistici, non si sono organizzati se non per "mettere pezze" dopo il lockdown, e la sciagurata apertura di Cervinia (vero, non è successo niente di grave ma quel poco è stato amplificato) ha definitivamente messo la pietra tombale sulla credibilità dei gestori.
Per chi governa, è meglio prevenire che curare, e se ne fottono se la prevenzione tocca delle categorie marginali (perchè parliamoci chiaro, per chi lavora nel campo è una tragedia, ma a livello sociale i servizi attualmente chiusi o limitati sono del tutto superflui).
E aggiungo che le "aperture ad ogni costo" per gli "atleti" che poi il 90% sono cancelli più che atleti, ha fatto ancor più male, perchè ovunque si è rasentato il patetico nella gestione dei presunti "allenamenti".
Volete un esempio, Prato Nevoso era aperta, e dopo le nevicate, andavi in pista ed erano deserte, ma fuoripista guardacaso era pieno di tracce... tutti ad allenarsi per le gare freeride?
Ma questo è nei confronti di CHIUNQUE passa i suoi fine settimana all'aria aperta, invece che in un locale a strafogarsi, strusciarsi, stappare, con amici.
Quante volte avete sentito una collega dire "Ohhh sai che questo weekend vado in montagna? A Merano"
E te lo dice con aria come per dire "Vedi faccio come fai tu"
Il problema di questo paese è la mancanza di cultura, tra cui anche la mancanza di cultura di montagna... che porta a una serie di pregiudizi, idee strampalate nei confronti di chi va in montagna.
Tu hai detto il contrario.
Riprendendo il filo del thread,
Il turismo di massa in montagna viene associato a deturpazione e sfruttamento, lo sci è associato a quello, e vi è in atto una campagna generale di demonizzazione verso ciò che rappresenta una qualsiasi forma di sfruttamento intensivo (dalla semplificazione delle colture agricole, ai polli cresciuti in batteria, tutte pratiche schedate come "non sostenibili".)
sì, è un problema strutturale e culturale
in Francia esiste da sempre un ministero del Tursimo, in Italia mai esistito
in Francia le "vacanze scolari" sono organizzate scaglionate fra febbraio ed aprile per portare le famiglie a sciare in settimana bianca
ecc...ecc...
Ritornando al topic, perché al momento nessuno si incazza? Intendo al di la di noi sciatori nn vedo ne maestri ne albergatori ne comunità montani fare più di tanto rumore.
Molti di loro erano fino una settimana fa ancora illusi di aprire, e adesso?
In effetti anche il nuoto è uno sport da ricchi....e pure l' hip hop, lo è quindi mia figlia di 11 anni e mia moglie sono ricche snob...pure la palestra è uno sport d'elite, quindi giusto che abbiano chiuso anche quella...ovvio che il pattinaggio su ghiaccio sia chiuso, dato che è uno sport da nobili. Toccherà andare tutti a giocare a rugby, sport da poveri...no è chiuso pure quello. Ok, arrendiamoci ai grassi saturi.![]()
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