Domande sulla prima giacca da sci (Colmar?) ma... stilosa!

b8magic

New member
Salve,

sono un ragazzo di 20 anni, fino all'anno scorso non ho avuto la possibilità di provare lo sci, finalmente lo scorso inverno ne ho avuto la chance e mi ci sono appassionato, dunque eccomi. Da qualche settimana sto cercando una giacca da sci che mi piaccia esteticamente, che in potenza possa sostituire pienamente la funzione del giubbotto invernale in città, anche se non la indosserei tutti i giorni, persino da mettere la sera per uscire o di giorno per andare in università, perché no: son sicuro ce ne siano di esteticamente bellissime, oltre che funzionali. Anticipo che mi piace vestire e abbinare colori accesi e brillanti un po' come molti di voi fanno solo sulla neve (nulla di male, gusti ovviamente), negli scorsi giorni ho trovato una giacca della colmar che mi piace particolarmente, dal punto di vista tecnico pare decente, ho paura non abbastanza, ma ne capisco quel poco che ho appreso nelle ultime ore leggendo di qua e di la per il forum, dunque quasi nulla. Si tratta di questa https://www.colmar.it/it/giacca-da-sci-golden-eagle/13561VCIN2001.html, bianca, presente anche in versione lime https://shop.privatesportshop.it/co...I6z07aVQPxoCmegQAvD_BwE&lp=google-shopping-it.
Ovviamente non vi chiederò un parere estetico su di esse (sono indeciso tra le due), malgrado, avendone finora adocchiato un limitato numero, saranno ben accetti suggerimenti di altre giacche da sci che consideriate "fighissime!".
1) Ora, mi chiedevo se, avendo esperienza in giacche da sci di color chiaro, bianco persino come in questo caso, me l'avreste sconsigliata per un'estrema sporchevolezza. Spererei infatti di utilizzare la giacca in questione spessissimo quando a Milano, d'inverno, dovesse piovere e diluviare, oltre che ovviamente sugli scii ogni volta che ne avrò la possibilità; chiaro, sono un dilettante, vanno considerate innumerevoli cadute sulla neve (si spera non nel fango), oltre che altrettanti tuffi volontari quando mi ritroverò a giocarci con amici, e, per l'appunto, spererei di poterla dover lavare con una frequenza decentemente simile a quella di una qualsiasi giacca da sci, e in special modo è fondamentale che il bianco non diventi grigio smorto, o che comunque l'usura normale non ne uccida in breve tempo la brillantezza, e che il lavaggio possa sempre riportarla allo stesso iniziale, possibilmente per tutti quegli anni che una giacca di questo livello vorrebbe durare. Capisco sia una questione un po' difficile, ma fidatevi, solo voi potete rispondermi, ed io non ho mai posseduto una giacca bianca.


2) Un'altra cosa, la giacca presenta 15000 sia di traspirabilità che di impermeabilità, valore che da quello che ho percepito qui sul forum sembrerebbe il minimo della decenza; vi chiedo, rispetto ad una giacca da 20 e 20, quale differenza pratica potrò sentire? Ad esempio, stando sdraiato nella neve a giocarvi come un bambino (cosa che accadrà senza dubbio e ogni volta che andrò a sciare), con l'una mi bagnerei o inizierei a bagnarmi dopo una mezz'ora, con l'altra invece due ore, tre, che so, si può fare un ragionamento di questo genere per darmi un'idea? Immagino che sotto un diluvio in città le si possa considerare entrambe parimenti impermeabilissime, ma immersi nella neve sospetto sia diverso, e volevo capire se per questo genere di attività finanche ludiche fossi per così dire quasi obbligato a sceglierne una dai valori migliori.
3) Sul sito inoltre c'è scritto Parzialmente termosaldata, ma anche qui, non so intendere fino a che punto questo sia un fattore terribile per le mie non tecnicissime ma asciuttissime esigenze, mi rimetto a voi (non so se sappiate cosa quel "parzialmente" comprenda, e cosa invece trascuri.. ah, e non essendo riportato immagino non abbia proprio nastrature).
4) Questione performance. So benissimo che non sia il top dal punto di vista tecnico, ma spero che possa, considerate in piccola parte anche valenza estetica e prezzo del brand, valerne in qualche modo la pena. Se posso farvi un esempio, le felpe di off-white da 400€ sono di una qualità assolutamente indecente, mentre quelle di saint laurent o gucci direi top, dunque pur costando il doppio ne valgono -relativamente- molto più la pena. Se questa stessa giacca colmar avesse avuto valori tecnici e di costruzione di massimo livello non ci avrei pensato due volte, peccato non sia così. E dunque considerando che l'ho trovata al 30%, a 280, secondo voi rientra almeno nel top di questa aggiustata fascia di prezzo, trascurando le scontistiche delle concorrenti? Non so se sono riuscito a porre le domande nel modo giusto, credo sia sempre questo il rischio quando ci si affaccia ad un mondo nuovo.
5) Calore: qualcuno sa suggerirmi quanto possa essere calda questa giacca? L'imbottitura è detta ovatta Clo Univa Eco, non so quanta ce ne sia dentro, neppure la conosco. Qualcuno di voi ha diretta esperienza nella marca o nel materiale? Io come riferimento noto ho in mente il nuptse 1996 della north face, sarebbe perfetto se fossimo lì in fatto di tenermi al caldo, diciamo almeno in una situazione invernale cittadina, tanto per chiarirci. Spesso d'inverno sotto la giacca, a zero gradi, ho bisogno di mettere solo t-shirt, felpa, e poi una sciarpa, questa è l'idea (so che in gran parte è soggettivo, per questo vi ho segnato il nuptse come confronto). Certo non è la priorità, potrei sempre aggiungere più strati sotto come consigliate spesso qui nel forum.
6) L'anno scorso ho sciato con un completo pezzo unico quasi trentennale con cui mi sono trovato da dio, un pezzo bellissimo. Ora sarà diverso; dando un'occhiata alla giacca, e alla salopette che ci abbinano https://m.maxisport.com/colmar-1416-salopette_sapporo-abbigliamento-sci-039026001_167.html, secondo voi avrò problemi con questo "staccato"? Tipo neve/vento/freddo che entrerà da sotto la giacca?
7) Ultima cosa, dal punto di vista del materiale quel "100% Poliestere" non mi ispira, spero sia solo un pregiudizio. Questo sport dinamico unito ai voli del dilettante mette sotto stress l'abbigliamento in continuazione, ghiaccio e schegge, graffi o peggio tagli, abrasioni, penso siano all'ordine del giorno per giacche non del giusto livello costruttivo, dunque che dite, la distruggo in una stagione o mi dura anni? La resistenza e durabilità sono la priorità, con la questione colore.

Ringrazio in anticipo tutti coloro abbiano letto anche solo una delle domande, e che vogliano condividere con me un po' di esperienza in fatto, specialmente, di Colmar, e, perché no, un po' di saggezza sciistica in generale.

Cordialmente.
 
Si, bianca si sporca molto più che nera, soprattutto se ti ci rotoli con gli amici.
Il problema maggiore sarebbe il grasso che cola dalle carrucole degli impianti, ma capisco che la lotta nel fango abbia le sue esigenze!
Scherzi a parte, il problema l'hai centrato nell'ultima parte del post, è un completo per principiante (va bene in due pezzi, fidati), durerà abbastanza poco, non farti troppe seghe mentali, abbastanza impermeabile, abbastanza traspirante e che costi il giusto, per le altre cose ci penserai tra qualche anno, con le idee più chiare.
 
[
:shock::shock: Caro Magic, hai 20 anni cerca di capire il mio ragionamento.
1) le giacche da sci non sono impermeabili da resistere per ore sotto un diluvio per quello esistono i gusci.
2) la giacca bianca si sporcherà sempre in città con lo smog, sugli impianti con il grasso e lo sporco che normalmente c’è sulle sedute delle seggiovie
3) la brillantezza se ne andrà con l’usura ed i lavaggi
4) 15.000 o 20.000 dipende dall’uso che ne fai ma ai fini pratici tu non hai modo di accorgetene più di tanto se parli d’impermeabilità mentre te ne accorgi se fai attività aerobica se di parla di traspirabilità
5) per cuciture nastrate s’intende che dove i singoli pezzi vengono cuciti vengono poi applicati dei nastri che impediscano all’acqua di entrare dai microfori creati dagli aghi, perciò una 15000 parzialmente nastrata terrà meno di una 15.000 totalmente nastrata e molto meno di una saldata e molto, molto meno di una saldata e nastrata
6) Quanta ovatta viene usata c’è scritto : 100 gr / mq che è un valore medio basso , di norma si va dai 200 gr ( giacché per freddo intenso ) agli 80 gr ( primaverili )
7) in montagna vale la regola del vestirsi a cipolla e se sotto una giacca ci metti una felpa **** da città vuol dire che avrai freddo con qualunque giacca perché la felpa non essendo traspirante non riuscirà a far “uscire” il calore ragion per cui tu suderai e sentirai freddo
8) il mondo dei tutoni ( se non per esigenze particolari ) è finito negli anni ‘80 inizi ‘90, stai sereno
9 ) tagli, abrasioni, graffi per fortuna non sono all’ordine del giorno
10) a parte il cordura o materiali con kevlar utilizzati per usi professionali la quasi totalità delle giacche sportive per sci è in poliestere.
11) la priorità in una giacca non è il colore e la resistenza e la durabilità perché una giacca ben fatta può durare anche anni le priorità in una giacca o in un pantalone sono :

1) traspirabilità e impermeabilità
2) cuciture totalmente nastrate , pezzi saldati oppure ancora meglio pezzi saldati e nastrati ( come nei migliori gusci )
3) sottopatella delle zip waterproof
4) zip waterproof
5) trattamento impermeabilizzante riattivabile a caldo
6) coulisse in vita
7) ghetta ai polsi, alle caviglie e ghetta regolabile in vita
8) diversificazione dell’imbottitura secondo le zone
9) possibilità di aggancio giacca/ pantalone
10) cappuccio staccabile e conformabile con il casco
11) strip ai polsi
12 ) collo conformabile
13 ) aperture sotto ascelle o sotto gamba per i pantaloni
14) poi se vuoi tasche protette per cellulare, tasche per lenti maschera, straccetto per pulire la maschera

Il resto son tutte minchiate.

Ciao

p.sl a vent’anni giocare come bambini stando ore sdraiati sulla neve non si può né sentire né vedere

- - - Updated - - -
 
Qualche altro appunto, non tecnico, ma dal punto di vista del fashon victim e non dello sciatore/appassionato di montagna.

1. Colmar e Fila sono dei buoni marchi, ma il loro momento di gloria risale al passato
2. Robe di Kappa: suoi completi simili a quelli della nazionale italiana fanno pensare tanto a "non so sciare, mi consolo così" . Altrimenti, torna al punto 1.
3. Privatesportshop è un outlet online dove i negozi (per lo più francesi) liberano i loro scaffali

4. Devi decidere che look vuoi assumere: si va dal "io vado a curma solo per le ostriche e sciampagna" al "duro e puro" e bene o male ogni marchio ha la sua immagine. Per esempio: Moncler è da ostriche e sciampagn, Bogner anche ma già concede allo sportivo ... poi vengono i fighi/sportivi, come State of Elevenate, Peak Performance e gli sportivi/fighi come Norrona, Arc'teryx e altri ed infine trovi gli sportivi e basta come Rab, Dynafit e altri.

Vedi tu.
Di sicuro, ti consiglio di non girare per Milano con della roba che sa di cheap.
HIHIHI
 
Salve,

sono un ragazzo di 20 anni, fino all'anno scorso non ho avuto la possibilità di provare lo sci, finalmente lo scorso inverno ne ho avuto la chance e mi ci sono appassionato, dunque eccomi. Da qualche settimana sto cercando una giacca da sci che mi piaccia esteticamente, che in potenza possa sostituire pienamente la funzione del giubbotto invernale in città, anche se non la indosserei tutti i giorni, persino da mettere la sera per uscire o di giorno per andare in università, perché no: son sicuro ce ne siano di esteticamente bellissime, oltre che funzionali. Anticipo che mi piace vestire e abbinare colori accesi e brillanti un po' come molti di voi fanno solo sulla neve (nulla di male, gusti ovviamente), negli scorsi giorni ho trovato una giacca della colmar che mi piace particolarmente, dal punto di vista tecnico pare decente, ho paura non abbastanza, ma ne capisco quel poco che ho appreso nelle ultime ore leggendo di qua e di la per il forum, dunque quasi nulla. Si tratta di questa https://www.colmar.it/it/giacca-da-sci-golden-eagle/13561VCIN2001.html, bianca, presente anche in versione lime https://shop.privatesportshop.it/co...I6z07aVQPxoCmegQAvD_BwE&lp=google-shopping-it.
Ovviamente non vi chiederò un parere estetico su di esse (sono indeciso tra le due), malgrado, avendone finora adocchiato un limitato numero, saranno ben accetti suggerimenti di altre giacche da sci che consideriate "fighissime!".
1) Ora, mi chiedevo se, avendo esperienza in giacche da sci di color chiaro, bianco persino come in questo caso, me l'avreste sconsigliata per un'estrema sporchevolezza. Spererei infatti di utilizzare la giacca in questione spessissimo quando a Milano, d'inverno, dovesse piovere e diluviare, oltre che ovviamente sugli scii ogni volta che ne avrò la possibilità; chiaro, sono un dilettante, vanno considerate innumerevoli cadute sulla neve (si spera non nel fango), oltre che altrettanti tuffi volontari quando mi ritroverò a giocarci con amici, e, per l'appunto, spererei di poterla dover lavare con una frequenza decentemente simile a quella di una qualsiasi giacca da sci, e in special modo è fondamentale che il bianco non diventi grigio smorto, o che comunque l'usura normale non ne uccida in breve tempo la brillantezza, e che il lavaggio possa sempre riportarla allo stesso iniziale, possibilmente per tutti quegli anni che una giacca di questo livello vorrebbe durare. Capisco sia una questione un po' difficile, ma fidatevi, solo voi potete rispondermi, ed io non ho mai posseduto una giacca bianca.


2) Un'altra cosa, la giacca presenta 15000 sia di traspirabilità che di impermeabilità, valore che da quello che ho percepito qui sul forum sembrerebbe il minimo della decenza; vi chiedo, rispetto ad una giacca da 20 e 20, quale differenza pratica potrò sentire? Ad esempio, stando sdraiato nella neve a giocarvi come un bambino (cosa che accadrà senza dubbio e ogni volta che andrò a sciare), con l'una mi bagnerei o inizierei a bagnarmi dopo una mezz'ora, con l'altra invece due ore, tre, che so, si può fare un ragionamento di questo genere per darmi un'idea? Immagino che sotto un diluvio in città le si possa considerare entrambe parimenti impermeabilissime, ma immersi nella neve sospetto sia diverso, e volevo capire se per questo genere di attività finanche ludiche fossi per così dire quasi obbligato a sceglierne una dai valori migliori.
3) Sul sito inoltre c'è scritto Parzialmente termosaldata, ma anche qui, non so intendere fino a che punto questo sia un fattore terribile per le mie non tecnicissime ma asciuttissime esigenze, mi rimetto a voi (non so se sappiate cosa quel "parzialmente" comprenda, e cosa invece trascuri.. ah, e non essendo riportato immagino non abbia proprio nastrature).
4) Questione performance. So benissimo che non sia il top dal punto di vista tecnico, ma spero che possa, considerate in piccola parte anche valenza estetica e prezzo del brand, valerne in qualche modo la pena. Se posso farvi un esempio, le felpe di off-white da 400€ sono di una qualità assolutamente indecente, mentre quelle di saint laurent o gucci direi top, dunque pur costando il doppio ne valgono -relativamente- molto più la pena. Se questa stessa giacca colmar avesse avuto valori tecnici e di costruzione di massimo livello non ci avrei pensato due volte, peccato non sia così. E dunque considerando che l'ho trovata al 30%, a 280, secondo voi rientra almeno nel top di questa aggiustata fascia di prezzo, trascurando le scontistiche delle concorrenti? Non so se sono riuscito a porre le domande nel modo giusto, credo sia sempre questo il rischio quando ci si affaccia ad un mondo nuovo.
5) Calore: qualcuno sa suggerirmi quanto possa essere calda questa giacca? L'imbottitura è detta ovatta Clo Univa Eco, non so quanta ce ne sia dentro, neppure la conosco. Qualcuno di voi ha diretta esperienza nella marca o nel materiale? Io come riferimento noto ho in mente il nuptse 1996 della north face, sarebbe perfetto se fossimo lì in fatto di tenermi al caldo, diciamo almeno in una situazione invernale cittadina, tanto per chiarirci. Spesso d'inverno sotto la giacca, a zero gradi, ho bisogno di mettere solo t-shirt, felpa, e poi una sciarpa, questa è l'idea (so che in gran parte è soggettivo, per questo vi ho segnato il nuptse come confronto). Certo non è la priorità, potrei sempre aggiungere più strati sotto come consigliate spesso qui nel forum.
6) L'anno scorso ho sciato con un completo pezzo unico quasi trentennale con cui mi sono trovato da dio, un pezzo bellissimo. Ora sarà diverso; dando un'occhiata alla giacca, e alla salopette che ci abbinano https://m.maxisport.com/colmar-1416-salopette_sapporo-abbigliamento-sci-039026001_167.html, secondo voi avrò problemi con questo "staccato"? Tipo neve/vento/freddo che entrerà da sotto la giacca?
7) Ultima cosa, dal punto di vista del materiale quel "100% Poliestere" non mi ispira, spero sia solo un pregiudizio. Questo sport dinamico unito ai voli del dilettante mette sotto stress l'abbigliamento in continuazione, ghiaccio e schegge, graffi o peggio tagli, abrasioni, penso siano all'ordine del giorno per giacche non del giusto livello costruttivo, dunque che dite, la distruggo in una stagione o mi dura anni? La resistenza e durabilità sono la priorità, con la questione colore.

Ringrazio in anticipo tutti coloro abbiano letto anche solo una delle domande, e che vogliano condividere con me un po' di esperienza in fatto, specialmente, di Colmar, e, perché no, un po' di saggezza sciistica in generale.

Cordialmente.

senza offesa, ma l'unica risposta che mi viene in mente è la seguente HIHIHI

 

.

Secondo me usare un capo tecnico come una giacca da sci in città è sprecato perché ha delle caratteristiche di impermeabilità e traspirabilità che in città non servono. Di conseguenza se la usi in città la usuri e sporchi allo stesso modo (anche di più) e sarai costretto a lavarla più spesso con perdita dell'impermeabilità (puoi tamponare con i vari prodotti appositi ma non eliminare il problema) e vivacità dei colori.

Io ti direi di prenderti una giacca per sciare e in città usi altro, poi se capita una volta di usarla non succede nulla ma sistematicamente eviterei.
 
ma rossignol no?
vai di colore scuro... per il lato fashon vai di guanti casco e maschera e puoi abusare di fluo quanto lo desideri
 
Che ne dite di CMP? Io ho qualche cosa e non mi sembra male anche per il rapporto prezzo/qualità e prestazioni.
 
CMP non è per niente male. Ha un ottimo rapporto qualità/prezzo ed è una marca italiana.
Non per altro è la terza o quarta marca più venduta in Germania, dove "the gear is everything".

Stilosa? Non direi.
HIHIHI
 
senza offesa, ma l'unica risposta che mi viene in mente è la seguente HIHIHI


Le classiche questioni ... esiziali... che sono il vero valore aggiunto di questo Forum.

E la ggente risponde pure, seriamente e con dovizia di dettagli tecnici.

Ci manca solo una ramanzina di 387 righe, senza spaziature alcune, di Dr. Miss.HIHIHI
 
Qualche altro appunto, non tecnico, ma dal punto di vista del fashon victim e non dello sciatore/appassionato di montagna.

1. Colmar e Fila sono dei buoni marchi, ma il loro momento di gloria risale al passato
2. Robe di Kappa: suoi completi simili a quelli della nazionale italiana fanno pensare tanto a "non so sciare, mi consolo così" . Altrimenti, torna al punto 1.
3. Privatesportshop è un outlet online dove i negozi (per lo più francesi) liberano i loro scaffali

4. Devi decidere che look vuoi assumere: si va dal "io vado a curma solo per le ostriche e sciampagna" al "duro e puro" e bene o male ogni marchio ha la sua immagine. Per esempio: Moncler è da ostriche e sciampagn, Bogner anche ma già concede allo sportivo ... poi vengono i fighi/sportivi, come State of Elevenate, Peak Performance e gli sportivi/fighi come Norrona, Arc'teryx e altri ed infine trovi gli sportivi e basta come Rab, Dynafit e altri.

Vedi tu.
Di sicuro, ti consiglio di non girare per Milano con della roba che sa di cheap.
HIHIHI


Il punto 2 è il fulcro di tutto .... quello vero si presenta così:

-scarpone negozio/gara utlimo modello con scritta in grande RACE flex 150 (sarà un 80 forse) di almeno 330 mm

-casco intero omologato fis con go pro incastonata sempre accesa anche al cesso

-completo KAppa nazionale ITA (pagato 1000 euro )con patacche di sponsor ovunque imitazione spudorata di quelle in dotazione agli atleti ( che son ben diverse )

-sci master hero 23 metri nuovo di trinca mai deformato .... va solo dritto

-bastone leki curvo RIGOROSAMENTE curvo per aiutare la posizione classica a spazzauovo

-Cellulare con skitrack acceso pronto a screnshottare le velocità di punta

- pe ri più fighi , fascetta sci legata alla gamba

- braccia che si muovono ad elicottero ad ogni curva , mentre lo sci non si sposta nenache di un centimetro dalla massima pendenza

se ti riconosci in uno o più punti .... beh fai qualcosa per cambiare strada ..... non sei ne figo ne pro ... al massimo puoi impressionare qualche polacco ubriaco ...


( si scherza .... ma non troppo )



-
 
Qualche altro appunto, non tecnico, ma dal punto di vista del fashon victim e non dello sciatore/appassionato di montagna.

1. Colmar e Fila sono dei buoni marchi, ma il loro momento di gloria risale al passato
2. Robe di Kappa: suoi completi simili a quelli della nazionale italiana fanno pensare tanto a "non so sciare, mi consolo così" . Altrimenti, torna al punto 1.
3. Privatesportshop è un outlet online dove i negozi (per lo più francesi) liberano i loro scaffali

4. Devi decidere che look vuoi assumere: si va dal "io vado a curma solo per le ostriche e sciampagna" al "duro e puro" e bene o male ogni marchio ha la sua immagine. Per esempio: Moncler è da ostriche e sciampagn, Bogner anche ma già concede allo sportivo ... poi vengono i fighi/sportivi, come State of Elevenate, Peak Performance e gli sportivi/fighi come Norrona, Arc'teryx e altri ed infine trovi gli sportivi e basta come Rab, Dynafit e altri.

Vedi tu.
Di sicuro, ti consiglio di non girare per Milano con della roba che sa di cheap.
HIHIHI


dynafit fa plasticate indicibili tranne quello che è sviluppato con brevetti esterni (tipo i gusci in gtxpro)
 
la qualità si paga ricordatelo... anche a me piacciono i completi, ne ho un paio di Colmar e mi ci trovo bene
 
Top