Monte Mulaz - Pale di San Martino - 15/08/2020

subsahara

Coldest Ice
Non mi sarebbe affatto dispiaciuto poter dare il via, in questi giorni, alla stagione invernale (con due assi sotto ai piedi).
Non potendolo fare, mi sono messo a riordinare alcune foto di quest’estate.

Quello che segue è il breve resoconto di una scampagnata ferragostana.


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Arrivo con comodo al passo Valles, attorno alle 8:30. Parcheggio la mia autovettura e comincio a salire verso forcella Venegia
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La strada che sale al Valles da Falcade. Il monte Pradazzo in primo piano. Dietro, il gruppo della Marmolada
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Dopo venti minuti e circa 200 m di dislivello, arrivo a Forcella Venegia (2217 m slm).
Il colpo d’occhio è… notevole.
Mulaz, Bureloni, Vezzana, Cimon della Pala…
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Proseguo in direzione del Mulaz, mantenendomi sul sentiero 751 (che dopo la forcella corre sul versante dell’Adige)
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Cavalli al pascolo
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Panorama del versante atesino, verso la non troppo lontana Val di Fiemme
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Cima Bocche e Iuribrutto
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Val Venegia
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Andiamo avanti. Sui sentieri c’è un po’ di gente ma tutto sommato, per essere ferragosto, non troppa
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Il fianco occidentale del Mulaz
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Proseguo verso il passo di Venegiota
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Passo di Venegiota, raggiunto dopo un’oretta di marcia. Magnifico panorama sulla Marmolada
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Ora sono tornato sul versante del Piave. Falcade non sembra molto lontana…
L’ora non è quella giusta per fotografare la parata di monti che mi si staglia davanti: Tofane, Cristallo, Sorapiss, Pelmo, Civetta…
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Proseguiamo aggirando il Mulaz
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In campana!
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Ah, ecco! Il gregge è la in fondo
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Sono ormai ai piedi del fianco orientale del Mulaz. E’ comparso in lontananza l’Agner
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Vista retrospettiva
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Continuo sul 751. Si avvicinano sempre di più le cime che compongono la cresta del Focobon: Lastei di Focobon, Cima Zopel, Cima Campido
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Supero un breve canalino attrezzato, ancora coperto da qualche chiazza di neve
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Il sentiero si fa un pochino più “brusco”.
Ecco finalmente il Focobon, affiancato a sinistra da Cima Campido
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Mi volto all’indietro: sono le 10:20 e il tempo (come previsto) non sembra promettere un granché di buono
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Lascio sfilare alla mia sinistra il vicino Sasso Arduini
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Eccolo là, a pochi passi.
Intanto il rifugio Volpi è ormai prossimo
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Cima Campido
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Focobon
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Mulaz
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Ed ecco il rifugio Volpi di Misurata al Mulaz (2571 m slm)…
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…al quale arrivo alle 10:40, dopo due ore e dieci minuti di camminata.
Le immagini parlano da sole: si trova in magnifica posizione a pochi metri dal passo Mulaz, circondato da solenni montagne.
L’unica direzione in corrispondenza della quale la vista può un po’ spaziare è verso nord-est, dove gli occhi incontrano ipnotizzati il maestoso Civetta.
Insomma, il rifugio Volpi è un gioiello del CAI di Venezia (come del resto tutti i rifugi di questa sezione: il Sonino al Coldai, il Vandelli, il Venezia, il Falier, il San Marco…)
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Mi riposo un quarto d’ora, e poi mi rimetto in marcia, diretto al passo Mulaz
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A dir la verità, se il tempo fosse stato migliore, avrei voltato “a sinistra” in direzione del passo delle Farangole.
Ma non mi fido… perciò raggiungo il passo Mulaz e svolto “a destra”, cominciando a risalire le pendici meridionali dell’omonimo monte.
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Vista sul versante Atesino
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Le cime più alte delle Pale
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Il passo delle Farangole, tra Campanile del Focobon e Quattro Dita.
Quel giorno (secondo mia personale valutazione) “non era cosa”
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Nuvole, nuvole e ancora nuvole, in direzione di Moiazza - Civetta - Sorapiss
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La meta non è lontana
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Vista sulle Pale
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Quasi arrivati
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Compare la croce di vetta (e anche parecchia gente)
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In cima al monte Mulaz, 2906 m slm, alle 11:30
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Il celeberrimo spigolo dell’Agner (me cojoni!)
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Rimango mezz’ora in cima, poi comincio a scendere per la via dell’andata tornando al passo Mulaz
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Il versante meridionale del Mulaz, visto dal passo
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Proseguo il mio itinerario ad anello, scendendo sul versante atesino verso la Val Venegia
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Ancora un’immagine del passo delle Farangole
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La discesa è un po’ lunghetta…
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Sguardo all’indietro
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Proseguiamo
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Sotto le pareti del Mulaz
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Ogni tanto si incontra qualche cavo
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Sono nel bosco. La lunga discesa per il sentiero 710 è ormai conclusa
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E’ l’una e mezza, e mi trovo malga Venegiota a pochi passi.
Vediamo un po’ se riusciamo a mettere le gambe sotto il tavolo…
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Maddeché… trovo rivoltante il pensiero di fare la fila per mangiare.
Rinuncio alla malga Venegiota e mi accontento del panino che mi sono portato appresso
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Dunque, sono a circa 1800 m di quota, sul fondovalle della Val Venegia. Per chiudere l’anello devo salire di 400 m fino a forcella Venegia, e poi da lì ripercorrere il breve tratto di 751 fino a passo Valles.
Seguo una esile traccia, segnata con una linea tratteggiata nera sulla Tabacco
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Dopo qualche passaggio non proprio ortodosso e un paio di bestemmie (la traccia non è segnata correttamente sulla cartina), esco finalmente dal bosco in corrispondenza di una radura dove rincontro il sentiero 749.
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Radura dal panorama bellissimo, chiaramente…
Inquadrato il fianco ovest del Mulaz
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Punto verso Forcella Venegia
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Forcella Venegia. Sono le 14:40
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Il gregge si è spostato rispetto alla mattina (sempre che si tratti dello stesso). Per fortuna non scorgo cani
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Mi riaffaccio sul versante del Piave
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Alle tre in punto sono di nuovo al passo Valles
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Complimenti per le foto e per il giro!

A mio parere hai scelto l'itinerario più interessante per arrivare al Mulaz!
L'ho fatto un paio di volte anche io da questa parte qua e a mio parere merita!

Rispetto alle salite "classiche" dalla Val Venegia o Rolle..
 
già eri partito tardi, poi volevi anche fermarti a mangiare...mi pare un po' troppoHIHIHI

grazie per il report, alla fin fine non saprò per dove salire sul mulaz quando ci andrò, con tutti gli spunti che ci sono sul forum:MONKEY:MONKEY:MONKEY
 
Pensavo ci fosse più neve in zona..HIHIHI:CICCIO

Comunque perchè dici versante del Piave? Casomai del Cordevole..
 
Mi ero perso questo straordinario reportage! Molto comodo per quando mi deciderò a fare la "ferrata del canalino" e poi tornare per il primo mezzo anello :D
Grazie!
 
Mi ero perso questo straordinario reportage! Molto comodo per quando mi deciderò a fare la "ferrata del canalino" e poi tornare per il primo mezzo anello :D
Grazie!

Fabio, se posso permettermi di darti un consiglio (visto che comunque so che vai per monti, hai esperienza e non sei un "montanaro di primo pelo") se vuoi fare la "ferrata del canalino" basta ed avanza una longe+moschettone e casco..
te lo dico solo perchè a mio parere non vale la pena portarsi tutto il kit completo da ferrata.
Stringi stringi, a conti fatti si tratta semplicemente di un piccolo tratto attrezzato (se sono 80/100mt sono tanti) su un tratto di rocce appoggiate e qualche piccola balza erbosa.. nulla di verticale o altro.. con un pò di attenzione superi questo tratto tranquillamente! Sul complessivo del giro stiamo parlando di forse un 2/3%.. portarsi in giro il kit completo da ferrata a mio parere non ne vale la pena!

Ovviamente il discorso cambia per un principiante, gruppi di persone o "comitive" CAI ecc.. dove è auspicabile maggior prudenza..
 
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