sul discorso di mentalità nazionale posso essere d'accordo anzi lo sono io preferirei le feri all'anglosassone aziende aperte tutto l'anno e dipendenti che si alternano. purtroppo il settore dove lavoro io chiude per intero quindi anche volendo non potrei lavorare e le ferie sono obbligato a farle . mia moglie che lavora nella GDO e in zona considerata turistica ha le ferie bloccate proprio quando le fanno gli altri ovvero pasqua/natale/ferragosto per cui sono io a dover spostare quelle poche che mi rimangono, addirittura (e per fortuna me lo permettono) per fare ferie con la famiglia spesso vado in negativo.
la facoltà poi di decidere di chiudere non è sempre dettata dalla volontà (come tu sostieni) ma spesso dal mercato.
immagina alcune attività a milano per esempio tenere aperto a ferragosto quando tutti i milanesi sono in vacanza,
non tirerebbero su il becco di un quattrino, per cui "decidono" di chiudere non per volontà espressa ma per necessità.
Pensa agli insegnanti li facciamo lavorare d'estate e a natale e li facciamo andare in vacanza a febbraio e marzo?
anche loro hanno la facoltà di scegliere le ferie o sono obbligati ad adeguarsi? (anche se io mi adeguerei ben volentieri).
io direi che le tue percentuali sono sballate abbi pazienza.
Ma perchè non si riesce mai a guardare oltre il proprio naso?![]()
Ho guardato il calendario... Che errore
Con il fatto che per Natale la mia attività è praticamente ferma, avrei potuto stare sui monti 3 settimane.
Dalla sera del 18/12 al 10/01 senza nessun contraccolpo sul lavoro.
Una congiuntura irripetibile
Quando si dice che non è obbligatorio andare a sciare per Natale, e che si può sciare anche negli altri mesi ... Certo, nei weekend
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Il punto però è anche, se il governo non avesse deciso niente, non si fosse posto il problema o sollevato la questione.
Molte persone si sarebbero organizzate per partire, fatto prenotazioni versando cauzioni, pianificato le ferie, ecc. gli operatori di conseguenza si sarebbero dovuti mettere nelle condizioni di ricevere questi sciatori in arrivo, mettendo in funzione tutta la macchina ricettiva necessaria.
Poi ?
Poniamo che si arriva prossimi all'avvio della stagione ed il virus impazza...dall'oggi al domani devono dire "vietati gli spostamenti, chiusura forzata impianti", che si traduce in strutture ricettive in pieno esercizio vuote, cauzioni rimborsate a "buoni" e tutto quanto ne consegue...
Avrebbero dovuto agire in questo modo per farvi contenti? Illudervi che non c'erano controindicazioni a partire per dirvi: " Non si può più, vacanza annullata", magari il giorno prima di partire, perchè se non è chiaro il rischio concreto sarebbe questo.
Questa discussione non riguarda lo sci alpino. Io sono abbastanza d’accordo che non è prudente far operare gli impianti.
Questo thread è stato aperto su un altro tema, quello della limitazione della libertà personale che verrà imposta a chi vorrà raggiungere la montagna per stare all’aperto. L’atteggiamento che si contesta è spiegato con precisione nella frase in rosso in apertura.
Perché ci fate credere che tra Regioni gialle sarà garantita la mobilità, quando già al momento del concepimento del provvedimento sapete con certezza che, anche se le Regioni dovessero tornare gialle, emanerete un DCPM per chiudere la mobilità inter Regionale?
Sarei meno pessimista, come fa a impedire al suo elettore tipo il rientro al paesiello del figlio emigrato?
Semplicemente perché è già pronta la deroga ad hoc per il rientro del figlio in meridione. Nessun spostamento tra regioni, tranne che x ragioni di lavoro/necessit/salute. Permessi i ricongiungimenti famigliari entro il primo grado....quindi il figliol prodigo può prendere il treno e tornare al paesiello da mamma e papà
Da giorni faccio questa domanda:
Se riaprono a gennaio e vivo in una regione rossa/arancione, posso raggiungere il resort in zona gialla?
@Nonno: no, non puoi. Ma tanto non aprono
Fonti di stampa fresche fresche di giornata:
"per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni, l'orientamento del governo è di vietarli anche nelle zone gialle con alcune eccezioni che verranno espressamente indicate nel decreto ministeriale"
Come se lo avessero deciso adesso... ma chi vogliono pendere in giro?
Quindi: DPCM stabilisce regole per mobilità e spostamenti, con il metodo dei colori. Le cose migliorano e i nostri padroni cambiano le regole: ora il vecchio DPCM non vale più e dovete comunque restare in casa. Il tutto deciso in modo extraparlamentare. Del resto ci sono i morti (che restano dove e come sono, ma tant'è), quindi muti!
Quello che fa incavolare non sono le restrizioni in sé.
Io non ho la pretesa di sostituirmi ai comitati scientifici per far chiecchiere da bar nei social, sostenendo le ricette che che mi frullano per la testa.
Se è giusto imporre restrizioni, e mi vengono imposte in maniera radicale e trasparente, le accetto.
Il senso di questa denuncia è una condanna del metodo di comunicazione che utilizzano, che sembra studiato ad arte per prendere in giro la popolazione, come se si pensasse che siamo un branco di persici trota.
E' tutto spiegato per filo e per segno nel post di apertura del Thread, e non sto qui a ripetermi per non immonnezzare la discussione di superfluo.
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