E’ un sistema win-win-loose-loose. E le posizioni corrispondono a svizzera-frontaliero-regione-stato. Come ho spiegato sono posti di lavoro sovvenzionati dai contribuenti italiani, che si appioppano le spese sociali dei lavoratori frontalieri senza ricevere in contropartita le loro tasse.
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Se tu conoscessi il fisco italiano sapresti che sei colpevole fino a prova contraria. In Canada una verifica fiscale e’ normale amministrazione. Già fatte 3 senza sanzioni di particolare rilevanza se non banalità. L’audit prevede che ti mandino una lettera in busta semplice, con la quale si prende un appuntamento. Vengono in punta di piedi, senza disturbare la normale attività. Prendono le carte di cui hanno bisogno, e si rifanno vivi alla fine dell’accertamento.
Per fare la contabilità io ho bisogno di un amministrativo due volte in settimana per 4 ore. Per lo stesso tipo di attività in Italia avrei bisogno di due persone a tempo pieno, e farebbero fatica stare dietro alle giravolte di leggi, regolamenti, circolari, interpretazioni dell’ufficio delle entrate che cambiano ogni settimana... se conosci il fisco italiano lo eviti.
E come hai fatto notare frontalieri nonostante che la svizzera si prenda il 60% delle loro tasse, non hanno diritto neanche alla disoccupazione. Finché servono va bene. Quando non servono sono a carico dello,stato sociale italiano. Ma le tasse ve le pigliate. O non vi tenete le tasse, e le girate per intero allo stato/regione/comune italiano, o a nessuno, tanto poi il frontaliero lo tassiamo in Italia, o ve le tenete tutte, ma con gli stessi diritti di uno svizzero. E senza costi sociali per i contribuenti italiani. Per cui niente sanità gratis in italia, scuole le pagate voi, disoccupazione la pagate voi.
Seguo con interesse le numerose interpretazioni
sulle tassazioni dei frontalieri e affini e anche
sulla questione dello sci aperto/chiuso.
Dirigo in Ticino due aziende con un totale di circa
80 collaboratori, circa il 60% sono frontalieri.
La maggior parte occupa posti che ad un ticinese
non interessa, magazziniere specialista stipendio
netto circa 2200 euro/mese.
Alcuni posti invece sono di responsabilitÃ*, capo reparto,
qui il 60% sono sono frontalieri che lavorano con
me da anni, stipendio netto circa 4500 euro netti più
benefit ecc., come i residenti.
Nel 1972 è stata firmata una convenzione Italo Svizzera
che impedisce la doppia imposizione per chi lavora
nel paese confinante ed abita ad una distanza di 20km
dal confine. Le imposte (e non tasse) vengono trattenute
in busta paga ed il 40% viene riversato allÂ’ altro paese.
Va da se che pochi svizzeri fanno i frontalieri verso lÂ’Italia,
Circa 70Â’000 italiani (la maggior parte) ed alcuni svizzeri i
che vivono in Italia e lavorano qua riversano a Roma circa
70 milioni di franchi allÂ’anno. Roma li riversa poi ai comuni
di residenza di frontalieri (una parte).
Ora nel 2015 è stato sottoscritto un nuovo trattato che
impone la tassazione ordinaria ai frontalieri nello stato
di residenza dedotto lÂ’imposta alla fonte. Questo nuovo trattato
elimina di fatto il concetto di frontaliere ed i vari benefici
(Imposte di alla fonte che vanno in genere dallo 0% al
15%). I frontalieri verranno tassati con le aliquote italiane dedotti
le imposte giÃ* versate in Svizzera. Risultato il lavoratore italiano
in Svizzera pagherÃ* circa il 40%!!!
Questo nuovo accordo permette al Ticino di incassare una 15 di milioni
in più allo stato Italiano circa mezzo miliardo in più .
A tuttÂ’oggi la Svizzera a ratificato questo nuovo accordo ma dal 2015
a causa di continui cambiamenti di governo, di altri problemi ecc. il
parlamento italiano non ha potuto o voluto ancora firmarlo. Conte ha promesso
un mese fa che tale accordo verrÃ* firmato entro Natale!!!!
Non ci credo.
Lo stato italiano perde 1/2 miliardo di possibili introiti allÂ’anno.
Ci sono poi tutta unÂ’altra serie di imprecisioni e fantasie sul
frontalierato oneri imposte, e dicerie varie alle quali non
voglio ribattere.
Per concludere mia moglie è toscano, mia mamma era friulana,
il mio bisnonno svizzero è emigrato in Italia
e mio nonno ha vissuto a Livorno dove è nato mio
padre.
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Comunque chi può vada a sciare che è meglio!
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Ti faccio solo una semplice domanda: se questi frontalieri che vivono con 2400 chf netti al mese vivessero in Svizzera farebbero lo stesso quel lavoro con quella retribuzione? Quando togli le spese vive al netto degli aiuti che riceveresti dallo stato, come ad esempio per la cassa malati, cosa ti resterebbe in tasca a fine mese? Un reddito del genere permetterebbe ad una persona di avere una vita dignitosa o ancor peggio una famiglia? Questo per sfatare il fatto che i ticinesi certi lavori non li fanno.
Inoltre le tue attività sarebbero redditizie in Italia al netto dell’imposizione fiscale sebbene con salari chiaramente minori? E sarebbe redditizia in Svizzera con salari dignitosi per uno svizzero che direi che dovrebbero aggirarsi intorno a 3600 chf netti al mese? Ben inteso hai tutto il diritto di fare ciò che stai facendo, ci mancherebbe, però mi sembra giusto mettere in chiaro questi punti.
Comunque a Lugano nevica 😁
La risposta è assolutamente no, salvo per un giovane che comincia l’attività lavorativa.
Ora però un lavoratore a Varese può vivere con 1100 euro al mese?
Il problema è un altro, negli anni 90 si sono messi
Sistemi economici gli uni contro altri, detto in poche parole
Liberalizzione selvaggia in favore di multinazionali
Sempre più grandi che potevano delocalizzare spostare produzioni
Come niente! Il risultato impoverimento del ceto medio,
La massa salariale delle aziende che dirigo è quella
Di 24 anni fa, ho dovuto aumentare la produttività ecc...
Questi fatti non è che lo condivido, in un certo senso ci si potrebbe vergognare, ma
questa è la realtà e non si può sfuggire da ció, tutto il resto è fantasia!
Sono nato e vissuto a Como, escluso questi ultimi 10 anni in Svizzera, per cui conosco bene il fenomeno.
Certo in Ticino ci sono circa 70k frontalieri o poco meno e rappresentano una fetta importante della popolazione delle province di Como e Varese, ma in Italia ci sono 60 mln di persone.
Poi chiaro ognuno può avere una sensibilità diversa su cosa è tanto o è poco.
leggo dall'intervento di conte:
quindi il blocco nel farci andare all'estero non è perché lì potrebbero esserci maggiori fonti di contagio, ma l'obiettivo è evitare che ci si divertaGli italiani che andranno all'estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. È una misura chiaramente dissuasiva: non sappiamo dove andranno e se lì saranno permesse feste. Anche gli stranieri che verranno in Italia nello stesso periodo saranno sottoposti a quarantena
in sintesi, dobbiamo stare puniti e tristi
Sicuramente mi impedirà o potrebbe impedirmi di passare il Natale con i miei 😥
Sorry. La fretta ed il correttore automatico. E comunque abito in Quebec
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La domanda che sorge spontanea e’ quali servizi pubblici riceva il frontaliero dallo stato svizzero o dal cantone tale da giustificare qualunque ritenuta verso l’ente pubblico elvetico. Tutti i servizi pubblici il frontaliero li riceve oltre il confine.
Se tu aprissi le porte di casa tua anche solo per far transitare 1 o 2 persone al giorno non pensi che ti aumenterebbero le spese per mantenere in ordine la casa?
65k persone che tutti i giorni si riversano su un territorio rappresentano anche un costo. Se non sentiamo questo tipo di servizio come servizio pubblico, forse è xchè in 🇮🇹 si è abituati male.
Ma quelle persone non passano da casa tua. Te la puliscono, te la riparano, ti cucinano da mangiare e se ti ammali ti puliscono il culo. E ti pagano pure il pedaggio per arrivare a casa tua, e la benzina ( tassata ). Che vuoi ancora?
Hai ben capito cosa intendo, quindi è inutile parlar di postino che poco c'entra e che comunque qualcuno paga per mandartelo sul vialetto di casa.
Finalmente nevica
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