Ma che ognuno scriva quel che gli pare, io non do giudizi morali (ho p.iva per la cronaca). Dico solo che o si apre in Italia, o dall'Italia non si esce per andare a sciare. E non per punire nessuno, ma perchè è semplice logica: se imponi la chiusura a albergatori e impiantisti perchè - giustamente - dici che vuoi impedire che la popolazione si rimescoli e poi fai andare la stessa popolazione a spasso per l'Europa a sciare...1) i primi se marciano su Roma li capisco 2) hai favorito il rimescolamento che volevi impedire.
L'assurdità è lasciare aperte le frontiere "esterne" (perché l'EU non vede di buon occhio "sospensioni" alla libera circolazione), e creare frontiere "interne" invalicabili, regionali o comunali che siano.
Questa assurdità è responsabilità del governo, che deve decidere cosa vuole e cercare di essere coerente (): o chiude le frontiere (ma lo dovrà fare unilateralmente, con tutte le conseguenze del caso) o toglie le limitazioni tra regioni (e comuni!). Come ha già scritto qualcuno, al momento il problema sono gli assembramenti, non la mobilità tra regioni (le due cose sono solo vagamente legate). Il problema è che si pensa ancora come se fosse marzo, con il modello di zona rossa (sacrosanto) a Codogno. Sarebbe ora di capire che il virus è ovunque e la strategia (se ci fosse...) va adattata alla nuova situazione.
Per quel che riguarda le decisioni sulla frontiera, dal lato svizzero si è scelto da mesi di non inserire le regioni di confine (per l'Italia: VDA, Piemonte, Lombardia, Alto Adige) nell'elenco delle regioni per cui vige l'obbligo di quarantena (a meno di situazioni estreme):
"Le regioni di confine con la Svizzera possono essere escluse dall’elenco nonostante la loro incidenza soddisfi i criteri di inclusione, poiché esiste uno stretto scambio economico, sociale e culturale. Lo stretto scambio con gli Stati confinanti è anche il motivo per cui si operano queste nette distinzioni: si guarda all’incidenza delle singole regioni e non dell’intero Stato. "
https://www.bag.admin.ch/bag/it/home...tml#1204858541
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Nessun odio ideologico. Nessuno deve mettere il naso in quello che vado a fare all'estero (salvo che non si tratti di reati). E soprattutto non ammetto giudizi morali da 4 soldi da nessuno. Se c'è un rischio sanitario nell'andare e tornare dalla Svizzera si chiudono le frontiere per tutti.
Gli organi di stampa unificati della repubblica socialista del covid iniziano a chiosare . . .
“ma attenti che poi arriva la terza ondata e poi la quarta e poi, forse, la quinta . . . “
Ci daremo al surf a sto punto
...xo una pausa estiva al covid glie la concediamo così si riaprono gli stabilimenti balneari![]()
Tra quelli che si lamentano ci sono anche partite IVA e autonomi, cosí per dire, eh.
Perché la realtá é piú complessa di "buoni vs cattivi", "honesti vs ladri" ecc ecc.
Ci sono piccoli commercianti a spasso che, magari, con grandi sacrifici, si son presi una casetta a Cencenighe Agordino.
E magari preferiscono stare con le mani in mano lassú che in un mini in cittá. Inoccupato per inoccupato, tanto vale respirare aria buona.
E magari il casolín di Cencenighe venderá un kg di pane in piú.
Tralasciando l'empatia che traspira verso gli operatori del comparto che traspare dal tuo intervento.
É un po' quello che ho per un bacherozzo quando lo pesto per sbaglio. Un po' mi dispiace peró anche " 'stikazzi"
ricordo solo io che a metà ottobre 2 ministri dell'attuale governo (franceschini e speranza) avevano proposto controlli della polizia di casa in casa per vedere quante persone ci fossero a tavola ??
non so a voi, ma questo mi ricorda "leggermente" i controlli della gestapo o della stasi
peccato solo che questi metodi di controllo in italia siano incostituzionali....
infatti la questione è complessissima, e quasi ingestibile senza danneggiare qualcuno. appunto, non ci sono buoni e cattivi
il tuo esempio del commerciante non c'entra nulla con lo skifoso che ha preso ferie e vuole andare a sciare e ne batte il ***** di tutto
se io fossi un maestro di sci, ovviamente sarei disperato. sono invece un autonomo con partita IVA che lavora in città. rispetto all'anno scorso, a causa del Covid, guadagno un ***** e cerco di tenere duro. non so se a gennaio avrò ancora un lavoro.
ho la seconda casa di famiglia a Bardonecchia, se non ci potrò andare, pazienza.
ripeto: il contagio si diffonde soprattutto a causa dei comportamenti individuali. e qui in Italia non è possibile fare come in Cina che è una finta democrazia, cioè mandare l'esercito per le strade (o quasi)
Guarda già ci siamo arrivati
https://www.youtube.com/watch?v=xyEv_iJpKFE
A questo punto o le cose le fai fino in fondo o lasci perdere.
Definito che oramai per 1 o 2 mesi non si potrà sciare in Italia se vuoi risolvere il problema e non vuoi interferenze di contagi esterni ( ne abbiamo già abbastanza dei nostri ) non resta che chiudere i confini Schengen o non Shengen .
Abbiamo avuto confini presidiati per decenni , rifarlo per un paio di mesi non costa niente .
In primavera i vicini ci avevano isolati e per questo non è pur morto nessuno .
Tra mille decisioni assurde prese finora dal governo forse questa avrebbe un senso a questo punto vista la situazione creatasi.
Secondo me in DDR, quest'anno, si sarebbe sciato alla grande.
Grazie all'efficientissimo ministero per la sicurezza dello Stato, sapere quante persone ha incrociato per più di un secondo, ogni positivo, nei 14 giorni precedenti, sarebbe stato un gioco da ragazzi. Per non parlare di futili questioni sulla privacy delle APP, o il problema di verificare quante persone inviti a casa tua...
E penso che anche i NoMask e il loro diritto di non mettere la mascherina sarebbero stati efficientemente gestiti.
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