Per quel che vale regioni e provincie autonome hanno approvato il protocollo per lo sci all’unanimità
Il peggio del peggio sono per me le immagini di quegli anziani che si abbracciano con protezioni simili a quelle usate dai produttori di miele per proteggersi dalle api. Se penso all' alto tasso di presa esercitato sulle menti deboli, mi si scatena un' ira che non ti dico.
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La Svezia è il paese nordico più popolato e l'area metropolitana di Stoccolma non è una landa desolata.
Comunque non devo convincere nessuno e anzi mi focalizzo su di un'altra cosa (sempre quella): in nessun paese nordico utilizzano le mascherine, nemmeno al chiuso (se va bene sui mezzi pubblici) ed hanno quei valori. Questo significa allora che le mascherine non servono a un *****?
La gente critica cosa scrivo ma è pronta a portare ad esempio i dati quando questi fanno comodo, senza rispondere alle altre domande. Servono o non servono? Se servono, perché dove non le mettono non muoiono come mosche? Potrebbe forse dire, a mio avviso, che forse servono, ma a guardare ciò che succede all'estero non è così evidente, non si sa ancora bene, magari indossate in modo incorretto e scostante perdono la loro efficacia, e questo non giustifica assolutamente le misure assolutiste e draconiane prese in Italia.
Io sono da mesi che scrivo che la Svezia ha una mortalità molto più alta dei paesi confinanti, ma in nessuno di essi hanno utilizzato i DPI che oramai sembrano imprescindibili per il resto del mondo pena oltre alla fucilazione sulla pubblica piazza la morte istantanea per Covid.
C'è qualcosa che non quadra, lo penso da mesi.
Comunque si possono visualizzare video su YouTube girati in Svezia in questi giorni e si vede che è tutto aperto e quasi nessuno utilizza la mascherina. Che la Svezia abbia fatto peggio dei vicini, ma più o meno come il resto dell'Europa senza chiudere niente è un dato di fatto. Se chiudeva probabilmente i contagiati ed in morti erano più contenuti, ma non chiudendo la situazione è nella media. Il punto è questo. Il lockdown sembra funzionare, i DPI non mi pare proprio.
Poi quando mi impongono una mascherina della minchia anche per strada o come sembrerebbe sulle piste da sci anche all'esterno non in fila sì che mi in***** e comincio a guardare se all'estero fanno altre scelte o no.
Ripeto per la milleunesima volta che nel dubbio (che deriva proprio dall'osservazione di ciò che è successo nei paesi esteri) all'interno l'ho sempre messa senza provare un grosso fastidio, perché potrebbe essere utile, ma da quando la situazione ha preso questa piega non ho più nessuna pazienza.
Pero' voglio provare a pensare in modo razionale, e penso che per quanto tutti sciofili si sappia ancora ragionare: le scuole sono (in questo caso) un male necessario.
Si potevano studiare da maggio varie strategie di mitigazione del rischio, che non erano certo i banchi, ma aprire le scuole era un obbligo.
Si potevano prevedere delle strategie alternative ai mezzi pubblici, che so, aumentando le corse, utilizzando ad esempio bus privati o dell'esercito (ambedue non credo siano in perenne servizio adesso), cosi' come si poteva pensare di delocalizzare aule in strutture meno sfruttate (cinema, palestre, caserme).
Ma l'estate, diciamolo, ha ingannato un po' tutti.
Penso a tutti quelli che han detto strappandosi gli angoli della bocca che l'ospedale in fiera era stato usato per due pazienti e costato millemila milioni.
Immaginate se avessero predisposto mezzi e strutture per una seconda ondata di cui solo alcuni erano davvero sicuri.
E quei qualcuni, forse, non se l'aspettavano cosi' potente e forse non hanno avuto il peso politico per far valere la loro voce.
I paesi dove la pandemia e' pienamente sotto controllo stanno in Asia dove ci vanno pure a dormire con la mascherina.
SIGNORE, lei sara' onnipotente, ma mi delude con questo voler imporre delle regole generali in base alle sue personali paturnie in merito ad un sacrificio che equivale portare un berretto.
Lei ovviamente non ha mai fatto servizio militare? Domanda retorica.
Se diamo per scontato che fino almeno a metà gennaio non si sciera' perché sciare è il " male oscuro "
se prima di Natale riaprono tutti i negozi e centri commerciali con conseguente "carica di bisonti "
se per conseguenza di questo la gente si muoverà in massa con mezzi pubblici ( almeno nelle grandi città )
se ...se...se.....e SE dopo la Befana ci diranno : signori sta arrivando la terza ondata ......
DOVE CA**O ANDRANNO A PARARE QUESTA VOLTA ????![]()
Provo a interpretare il pensiero di Edo visto che qualche domanda me la sono fatta pure io: se in estate la mascherina non la teneva praticamente nessuno, e il contagio era quasi azzerato, e ora che ce l'hanno tutti, ma proprio tutti, il contagio è dilagato, siamo sicuri che sia quello il DPI che ci salva?
La mia convinzione è che se stai 40min su un bus pieno, la chirurgica non serva a molto, il tempo di contatto con aerosol diffusi e con scarso ricambio d'aria sia tale da contagiarsi.
La chirurgica sul lungomare, analogamente serve a una beata mazza, a meno che il tuo ex compagno di liceo che trovi per caso sia contagiato e parlando di quanto era stronzo il prof di latino ti sputacchi nel viso da 50cm.
Quindi, ffp2 al chiuso o in caso di contatti prolungati, niente all'aperto dove i contatti siano nulli o brevissimi.
Stare a fare funghi nel bosco con la chirurgica è da malati mentali.
Poi, se devo dirlo, un vantaggio nella chirurgica ce lo trovo: non ero mai arrivato a dicembre senza un mal di gola, perchè le prime vie respiratorie ora sono più protette da botte di freddo.
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È ragionevole che non si possano fare paragoni con la Svezia.
Quindi direi che io e altri la smettiamo di scrivere che secondo noi sono stati più svegli e un’altra parte la smette di frantumare gli zebedei tirando fuori la Svezia ogni volta che intende magnificare le virtù dell’italico lockdown.
Mi sembrerebbe uno scambio alla pari.
Anche io concordo sul fatto che non sia vero che gli svedesi non abbiano preso nessuna precauzione.
PERÒ mi sembra che il governo abbia parlato chiaro e fatto leva sulla maturità dei cittadini e sul fatto che si stesse rivolgendo a degli adulti consapevoli. Come del resto è accaduto in Germania.
Forse se il governo italiano avesse parlato così agli italiani l’effetto sarebbe stato lo stesso, non lo possiamo sapere.
Una cosa la sappiamo di certo, ossia che siamo stati blanditi come un branco di bambini dell’asilo per tre mesi e che non avremo mai la controprova di cosa sarebbe successo nel caso contrario.
L’unica cosa certa in questo caso è che siamo primatisti mondiali indiscussi dei morti per covid. E visto che i paragoni vanno fatti con i paesi simili, o negli altri paesi europei paragonabili sono geneticamente più attrezzati degli italiani o abbiamo commesso una serie di cappelle senza pari noi. Di certo non in discoteca.
Visto che come ho già scritto l'infodemia la tengo lontana e mi dedico ad altre attività più piacevoli (per quella ci sono già fior di studiosi strapagati, se almeno divulgassero i dati in modo oggettivo e disinteressato) non ho ho sotto mano i dati di tutti i paesi.
A mio avviso più che non poter paragonare un italiano con uno svedese non si può paragonare un italiano con un asiatico: per quanto svedesi ed italiani siano lontani in usi e costumi e siano per assurdo molto più prossimi ai cinesi i connazionali; un italiano ed uno svedese dimenticati su un'isola deserta si sentono quasi fratelli rispetto a ciò che potrebbero avere in comune con un vietnamita o un cinese di Taiwan (così per non prendere in considerazione solamente i paesi poveri) mio avviso.
La Pandemia in Asia potrebbe essere sotto controllo per altri motivi:
- limitazione drastica delle libertà personali (Cina e Corea del Sud).
- invasione della sfera privata della vita da parte dello stato.
- chiusura dei confini totale da marzo.
- comunicazione di dati errati e fuorvianti.
- mancata effettuazione di tamponi perché il sistema sanitario fa pena e si nasconde un po' la testa sotto la sabbia (come fa il Giappone: Fukushima insegna).
- stile di vita diverso, netto stacco tra aree urbane e locali per cui è possibile isolare i focolai in modo efficiente.
- protocolli già testati per le precedenti epidemie.
- altri motivi che a me non vengono in mente.
Di questi paesi sto seguendo solamente un po' la situazione giapponese dove il virus, nonostante la blindatura totale dei confini e la scansione a raggi x degli organi interni per qualsiasi forestiero sia arrivato sul suolo nazionale negli ultimi otto mesi, il virus non è mai sparito ed anzi stanno fronteggiando la terza ondata, con numeri molto più sottostimati di quanto lo erano in Italia a primavera.
Se qua da noi si vuole fare passare il messaggio che in estremo oriente è proprio per il fatto che utilizzano sempre la mascherina che il virus è sotto controllo, è proprio questo l'aspetto che mi irrita maggiormente. Ma sento ed ho sentito, letto online tanta, troppa gente convintissima e soprattutto in modo acritico di questo.
Ho scritto anzi poco fa ed in altro thread che su LA7 hanno affermato che l'epidemia in Giappone è scomparsa e tutti in studio annuivano in modo acritico.
Perché non portano mai in nessun "media" l'esempio della Spagna dove sono mascherati da marzo, in qualsiasi luogo aperto e chiuso ed addirittura ad agosto quando c'erano quaranta gradi al sud e non hanno risolto proprio un bel niente? Magari con i comportamenti e con la situazione europea la sola mascherina non serve ad un bel niente, o perlomeno a molto poco?
Il vaccino di astrazeneca funziona al 70% con una dose
La 90% con due dosi
E con 3 o 4 o 5 dosi ? ? ?![]()
![]()
Ps
È vero che siamo i peggiori come percentuale di mortalitá ma, rimango dell’idea, che il metodo di conteggio non sia “chiaro”
o perlomeno non allineato a quello degli altri paesi.
Non penso che, all’estero, conteggino un decesso covid fino a 2 anni dal contagio . . .
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