camosci
JO CONDOR
In tempi di pandemia e di probabili restrizioni alle liberta` di spostamento e` indispensabile giocare d`anticipo,la scimmia ormai era ormai a livelli improponibili e i ricordi dell`ultima giornata sula neve datata 3 marzo in quel della via Lattea sempre piu` sbiaditi.
Fatto sta che venerdi sera preso da un vero e proprio attacco di panico decido di sedare l`astinenza,alle 21 partenza,sosta notturna di qualche ora c/o un noto forumista x smezzare il viaggio di andata e alle 7 e tre quarti di sabato riesco a parcheggiare in pole nel piazzale del trenino che sale al ghiacciaio.
Ai 2800, base del ghiacciaio, venti cm di polverella leggera caduti nella notte si sono sommati alle gia notevoli quantita` di neve caduta nelle ultime settimane,visibilta` accettabile e temperatura perfetta anche in cima a 3400.
Agli ingressi delle 2 cabinovie i cartelli invitano a coprirsi bocca e naso, gli addetti con la coda dell`occhio ti fanno capire che e`meglio evitare inutili protagonismi,di fatto l`affollamento inesistente mi ha permesso quasi sempre di salire in solitaria.
Dopo le 12,30 le nubi hanno iniziato a diradarsi e un pallido sole a far capolino,piste via via sempre piu deserte e neve spettacolare x la gioia di quei pochi che non hanno mollato la presa
Parte alta del ghiacciaio tritata in ogni dove a differenza della parte bassa che necessita di ulteriori apporti nevosi.
alle 15 risalgo sulla carrozza che mi riporta a valle, mi attendono almeno 5 ore di auto x rientrare a casa,fatica comunque addolcita dagli spettacolari panorami autunnali dell`Engadina .
Fatto sta che venerdi sera preso da un vero e proprio attacco di panico decido di sedare l`astinenza,alle 21 partenza,sosta notturna di qualche ora c/o un noto forumista x smezzare il viaggio di andata e alle 7 e tre quarti di sabato riesco a parcheggiare in pole nel piazzale del trenino che sale al ghiacciaio.
Ai 2800, base del ghiacciaio, venti cm di polverella leggera caduti nella notte si sono sommati alle gia notevoli quantita` di neve caduta nelle ultime settimane,visibilta` accettabile e temperatura perfetta anche in cima a 3400.
Agli ingressi delle 2 cabinovie i cartelli invitano a coprirsi bocca e naso, gli addetti con la coda dell`occhio ti fanno capire che e`meglio evitare inutili protagonismi,di fatto l`affollamento inesistente mi ha permesso quasi sempre di salire in solitaria.
Dopo le 12,30 le nubi hanno iniziato a diradarsi e un pallido sole a far capolino,piste via via sempre piu deserte e neve spettacolare x la gioia di quei pochi che non hanno mollato la presa
Parte alta del ghiacciaio tritata in ogni dove a differenza della parte bassa che necessita di ulteriori apporti nevosi.
alle 15 risalgo sulla carrozza che mi riporta a valle, mi attendono almeno 5 ore di auto x rientrare a casa,fatica comunque addolcita dagli spettacolari panorami autunnali dell`Engadina .