Quali sono i paesi stranieri con cui odiate lavorare?

Marco89B

Well-known member
Visto che ne ho le palle piene di lavorare con certi paesi stranieri e sto diventando razzista, facciamo una classifica di quali sono le peggiori nazioni con cui lavorare ed i motivi


1- Indiani ---> Mai vista gente con un cervello più piccolo, non hanno capacità di pensiero e non riescono a pensare oltre agli schemi, quando lavori con loro è un supplizio non sanno che dire "Guarda la specifica" e quando fai gentilmente presente che la specifica che citano non è attinente perchè non parla dell'argomento che citano, la risposta successiva è guarda la specifica. Nutro un profondo odio e quando faccio le conference call con questa gente parlano un inglese pessimo e mal comprensibile. (BPCL, HPCL, Larsen & Toubro, EIL, tutta gentaglia)


2 - Malesiani ---> Allo stesso livello degli indiani se non peggio, incomprensibile capire il loro inglese, hanno delle fisse allucinanti nel campo della strumentazione e si fanno delle mega pippe mentali. Poi quando vedono il progetto realizzato dal vivo invece che su PDMS o Inventor e scoprono che non ci sono spazi per l'accesso dei lavoratori iniziano a lamentarsi, solo che quando gli fai notare che era già stato detto che le loro scelte avrebbero comportato problemi, fanno "gli gnorri" (Lavorare con Petronas è un incubo)

3 - Paesi Asiatici( Fatta eccezione per la Cina) ---> Vale lo stesso discorso fatto per Indiani e Malesiani.

4 - Francesi ---> Primo paese europeo presentano dei grossi difetti: hanno ancora il senso di Grandeur e superiorità, solo che fanno solo danni. Alla stregua dell'indiano citano specifiche tecniche alla ***** e quando glielo fai presente si sentono offesi e cercano la stronzatina nella specifica che non ha alcuna importanza, perdendo tempo, solo per farti notare che la specifica che avevano citato era corretta anche se non applicabile al progetto. Lavorare con Technip o Total è sempre un supplizio

5 - Russi ---> Se gli indiani fanno commenti su tutto, i russi invece sono un supplizio non rispondono mai, le risposte arrivano dopo mesi e non sono mai precisi. Oltre al voler i documenti in cirillico che crea grosse rotture.

6 - Coreani e Norvegesi --> Qua più che una lamentela è un apprezzamento verso queste due categorie. Sono lavoratori eccellenti e molto puntigliosi e precisini. Vogliono tutto alla perfezione, giusto così, e non mi ci trovo male a lavorare con loro. Aker, Aibel, Equinor, Samsung.
Unico difetto sono le specifiche tecniche come le Norsok che sono un pò problematiche


Ed invece qual'è la vostra?
 
Visto che ne ho le palle piene di lavorare con certi paesi stranieri e sto diventando razzista, facciamo una classifica di quali sono le peggiori nazioni con cui lavorare ed i motivi


1- Indiani ---> Mai vista gente con un cervello più piccolo, non hanno capacità di pensiero e non riescono a pensare oltre agli schemi, quando lavori con loro è un supplizio non sanno che dire "Guarda la specifica" e quando fai gentilmente presente che la specifica che citano non è attinente perchè non parla dell'argomento che citano, la risposta successiva è guarda la specifica. Nutro un profondo odio e quando faccio le conference call con questa gente parlano un inglese pessimo e mal comprensibile. (BPCL, HPCL, Larsen & Toubro, EIL, tutta gentaglia)


2 - Malesiani ---> Allo stesso livello degli indiani se non peggio, incomprensibile capire il loro inglese, hanno delle fisse allucinanti nel campo della strumentazione e si fanno delle mega pippe mentali. Poi quando vedono il progetto realizzato dal vivo invece che su PDMS o Inventor e scoprono che non ci sono spazi per l'accesso dei lavoratori iniziano a lamentarsi, solo che quando gli fai notare che era già stato detto che le loro scelte avrebbero comportato problemi, fanno "gli gnorri" (Lavorare con Petronas è un incubo)

3 - Paesi Asiatici( Fatta eccezione per la Cina) ---> Vale lo stesso discorso fatto per Indiani e Malesiani.

4 - Francesi ---> Primo paese europeo presentano dei grossi difetti: hanno ancora il senso di Grandeur e superiorità, solo che fanno solo danni. Alla stregua dell'indiano citano specifiche tecniche alla ***** e quando glielo fai presente si sentono offesi e cercano la stronzatina nella specifica che non ha alcuna importanza, perdendo tempo, solo per farti notare che la specifica che avevano citato era corretta anche se non applicabile al progetto. Lavorare con Technip o Total è sempre un supplizio

5 - Russi ---> Se gli indiani fanno commenti su tutto, i russi invece sono un supplizio non rispondono mai, le risposte arrivano dopo mesi e non sono mai precisi. Oltre al voler i documenti in cirillico che crea grosse rotture.

6 - Coreani e Norvegesi --> Qua più che una lamentela è un apprezzamento verso queste due categorie. Sono lavoratori eccellenti e molto puntigliosi e precisini. Vogliono tutto alla perfezione, giusto così, e non mi ci trovo male a lavorare con loro. Aker, Aibel, Equinor, Samsung.
Unico difetto sono le specifiche tecniche come le Norsok che sono un pò problematiche


Ed invece qual'è la vostra?


ITALIANI.... hanno tutti i difetti sopra elencati e in più fanno una fatica allucinante a rispettare i pagamenti.... alcuni di loro fanno gli gnorri per non pagarti o si inventano scuse allucinanti.... lasciano indietro un fatturone per un anno e pagano regolarmente le micro fatture successive... spesso quando fanno gli ordini ti danno 2 misure base e per le altre specifiche ti scrivono cose tipo "come i soliti" "come l'ultima volta"..... peccato che io ho 200 clienti e 5000 articoli e che spesso l'ultima volta è 3 anni prima...... gli ITALIANI sono il male assoluto! HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI

poi per vie traverse gli americani....... la garanzia ed assistenza a vita anche no..... :TTTTHIHIHI
 
nel settore finanziario:


- India : non capiscono una mazza

- Malta: pensano di essere Gordon Gekko e invece sono il ragionier Fantozzi

- UK: e prova a parlare un po' più lento caxxo!

- Italia: ci provano, ma la finanza in Italia non è competitiva e c'è poco da fare business insieme
 
parlo all’interno della mia compagnia...

Francesi per la puzza sotto il naso, sempre e comunque rompere i *******i su tutto, puntualità zero, quando devono pagare fatture intercompany si fanno di nebbia e inventano scuse assurde

Americani.
Miopi. Esaltati. Incompetenti. Non hanno senso pratico ne delle tempistiche ne dei fusi orari!!!
Comunque un mondo diverso rispetto a noi, da qualunque parte la guardi.

La sfiga è che la compagnia è Americana... abbassi la cresta... Non sempre per fortuna
 
Nel mio campo posso dire che la preparazione dei tecnici nordamericani e’ veramente grossolana e minimalista. Un tecnico uscito dalle ITI e’ più preparato di un “engineer” nordamericano. Infatti qualunque cosa facciano la faccio ricontrollare dagli ingegneri italiani. Degli indiani che non si capisce una mazza confermo. La cosa peggiore e’ poi parlare, o tentare di capirsi, per via telefonica. E’ una battaglia persa in partenza.
 

.

Lavorando nel turismo parlo dal mio punto di vista giudicando i paesi di provenienza dei vari ospiti che ho avuto fin ora.


I peggiori:

- Russi: entrano e ti prendono quasi a spallate per poter raggiungere la camera e scaricare sul letto tutti i loro 4529859283 trolley e valige che hanno praticamente trascinato ovunque fra aeroporti e strade di mezzo mondo. Non si interessano minimamente alla cultura locale e raramente ti prendono in considerazione. Non vogliono fare il tour della struttura ma al contrario vogliono che tu te ne vada il prima possibile lasciandoli per i fatti loro. Prima e durante il soggiorno è totalmente inutile contattarli, non ti rispondono neppure se li sveglio nel cuore della notte a suon di sberle.
Unico russo che si è salvato è il mio amico Aleksey di Mosca, persona favolosa con cui mi sento tutt'ora.

- Spagnoli: cordiali ed amichevoli ma è solo facciata, lasciano la casa sporca e pessime recensioni senza darti particolari spiegazioni (inutile poi chiederle, una volta partiti non ti rispondono più).

- Rumeni: come i russi ma molto più espansivi ed arroganti.

- Cinesi: come i russi ma non ti prendono a spallate (forse a causa della minor prestanza fisica altrimenti è probabile che lo farebbero). Devi riuscire a comunicare con loro prima che si impossessino della password WiFi altrimenti vengono assorbiti dalla rete e li perdi per sempre. Lasciano la casa così così.

- Italiani: eh si, a malincuore figurano nella lista nera anche i nostri compaesani. Purtroppo devo dire che quelli del nord vincono a mani basse (piemontesi, emiliani e soprattutto veneti) per cordialità e rispetto. Da Roma in giù è un disastro, chiedono sconti in continuazione e cercano di farti credere che lo fanno per il tuo bene. Si lamentano di tutto e lasciano pessime recensioni anche solo per frustrazioni personali.


Nella media:

- Francesi: si rifiutano di parlare qualsiasi lingua che non sia la loro ma se parli il francese diventi il loro migliore amico ed è molto probabile che ti invitino a cena, lasciano dopotutto la casa in buone condizioni.

- Inglesi: molto sporchi ma cordiali, non troppo espansivi ma innocui in linea generale.

- Maltesi: ho ospitato solo una famiglia de La Valletta. Famiglia con tre figlie tamarre mannare ma delle f***e stellari, sempre vestite attillate ed ultra truccate...una tortura. Cordiali ma disordinati ed un po' sporchi.

- Svizzeri: considerano inferiore ogni forma di vita compresa fra i confini elvetici e le regioni delle Quasar. In compenso sono puliti.............e molto puntuali ai check-in.

- Polacchi, slovacchi, cechi: fanno gli affari loro ma sono piuttosto puliti e rispettosi.

- Olandesi: grandi risparmiatori, si fanno gli affari loro. Alcuni sono cordiali, altri tendono a lamentarsi di cose a caso e chiedere rimborsi.

- Belgi: un mix aleatorio fra olandesi e francesi.

- Sudamericani: fanno tendenzialmente gli affari loro ma non disdegnano la conversazione.

- Israeliani: cordiali ed affettuosi ma tirchi inguaribili. Cercano di risparmiare su tutto e chiedono uno sconto tre/quattro volte dal momento della prenotazione fino al check-in.


I migliori:

Eccoci finalmente sul podio...

Finlandesi: una galassia sopra tutti gli altri, allegri, cordiali, puliti, interattivi. Si interessano alla cultura locale e stanno volentieri agli scherzi. Le migliori recensioni le ho avute da loro.

Tedeschi: di loro mi commuove la voglia di immedesimarsi nei costumi locali arrivando anche a fare battute "all'italiana" e riderci di gusto per provare a coinvolgerti, meravigliosi. Si adattano alle circostanze e sono puliti e rispettosi. Fin'ora non ho trovato neppure un tedesco che corrispondesse allo stereotipo di rompiballe e pignolo...neppure uno.

Austriaci: tendenzialmente come i tedeschi ma tendono ad affezionarsi meno.

Americani: li adoro, non c'è nulla da fare. Si meravigliano per tutto, pendono dalle tue labbra anche se stai leggendo loro la lista della spesa. Un po' sporchi ma interessatissimi alla cultura locale e con uno spirito di adattamento unico.

Canadesi: diversi dagli americani, più seri, rispettosi e puliti ma a volte pignoli e puntigliosi. In generale ottimi ospiti.

Australiani: favolosi, un popolo allegro e cordiale. Piuttosto puliti adorano la conversazione e spiccano per il sottile british humour.

Neo Zelandesi: come gli australiani ma si affezionano più facilmente e tendono a creare legami che durano nel tempo, in qualche modo sembrano più..."profondi" dei loro vicini di casa.

Svedesi: come i finlandesi ma chiedono più rispetto della privacy.

Norvegesi: come gli svedesi ma chiedono più rispetto della privacy.


Mai avuti: indiani, arabi, giapponesi, africani, lituani, lettoni, indonesiani, vietnamiti ecc.....
 
Fin'ora non ho trovato neppure un tedesco che corrispondesse allo stereotipo di rompiballe e pignolo...neppure uno.
Negli anni ho notato che "i" (alcuni) tedeschi all'estero si trasformano.....nel bene e nel male (nel senso che fanno un tal casino e lasciano rifiuti in giro come non so se lo farebbero in Germania) ma se vai a casa loro, magari nell'est o nel nord potresti dover riformulare un po' la tua opinioneHIHIHI
 
Della serie "non sono razzista ma..."

Però con la cornice "lavorativa" diventa tutto liberal, e politicamente corretto.

Io non sono certo la persona più "liberal" di questo mondo. Ma se devo collaborare con qualcuno non mi baso su preconcetti etnici. Penso sempre il peggio a prescindere, e se va bene, rimarrò positivamente colpito.

Ammetto che questa discussione non mi piace...
 
Ammetto che questa discussione non mi piace...
Neanche a me in realtà, però non ho voglia di essere così perentorio.

E comunque qualsiasi (non proprio tutti va, quello dell'italiano mafia-pizza-mandolino mi sembra troppo ingenuo per essere preso ancora per vero nel 2020) stereotipo un fondo di verità ce l'ha. E sfuggire del tutto ai preconcetti è un lavoro che richiede molta attenzione, e non so nemmeno se sia utile da perseguire o no.....

Ad esempio non sono mai stato in India ma da ciò che ho sempre letto, sentito e visto, da parte di persone fidate, ne ho una pessima impressione. Non che la situazione a livello di sviluppo mi dia elementi per pensare diversamente.
Secondo la mia esperienza, gli unici occidentali che la decantano acriticamente sono dei fanatici vegan new age figli dei fiori yoga buddisti o che ne so io che ci vanno in ritiro spirituale.....e l'ineffabile Tiziano Terzani, che sicuramente non faccio rientrare nel "calderone" succitato dei cui componenti nutro pochissima stima.

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Penso sempre il peggio a prescindere, e se va bene, rimarrò positivamente colpito.
Comportamento saggio, e condivisibile, ma a mio avviso bisogna fare molta attenzione a mantenere una posizione equilibrata perché reputo molto fastidioso e poco piacevole da frequentare chi è perennemente sul chi va là, sospettoso verso tutto e verso tutti.
 
Io cerco di sorridere ed essere gentile.

Perfino quando nel bel mezzo di un concerto, effettuato con poche prove per colpa di un altro, l'altro taglia di netto una pagina e salta alla successiva :PAAU
 
Della serie "non sono razzista ma..."

Però con la cornice "lavorativa" diventa tutto liberal, e politicamente corretto.

Io non sono certo la persona più "liberal" di questo mondo. Ma se devo collaborare con qualcuno non mi baso su preconcetti etnici. Penso sempre il peggio a prescindere, e se va bene, rimarrò positivamente colpito.

Ammetto che questa discussione non mi piace...

Se si parla di difficoltà di comprensione causa accento o preparazione data dalle loro scuole non e’ razzismo. E la presa d’atto di un sistema scolastico diverso o di un modo di parlare diverso. Prova a fare una telefonata in inglese con un indiano, pakistano o bengalese, e poi ne riparliamo.
Allo stesso modo se stai costruendo un palazzo vedi le cappelate che ti fanno i tecnici nordamericani, perché non sanno fare i calcoli ma solo usare delle tabelle precompilate. E’ perché li so diventa ingegneri con una laurea breve triennale, che vale meno di un istituto tecnico italiano, dove almeno per 5 anni si fanno il mazzo. Un ingegnere italiano non usa le tabelline precompilate, ma si fa i calcoli come cristo comanda includendo tutte le possibili variabili.
 
A livello di persone, concordo con wester su neozelandesi e australiani, popoli solari aperti socievoli, anche loro (specie quando vengono da paesini un po’ isolati) quando gli dici dell’Itali aprono la bocca come bimbi e iniziano a chiederti mille cose...
tra cui quanto è suggestiva quella roccia enorme e isolata con su il castello... e le scimmie che ti si avvicinano [Gibilterra - scena vissuta in prima persona in un alimentari a Magnetic Island😂]

Professionalmente non ci ho avuto a che fare, però se wester lavora nel turismo, sicuramente ha più di altri la fotografia delle persone che incontra: perché li vede nel loro momento di relax e svago.
A lavoro c’è molto stress che spesso tira fuori il peggio della gente indipendentemente da dove viene.

Confermo anche dei francesi: quando vedono che ti sforzi a parlare la loro lingua diventano quasi dei compagnoni, anche i corsi, noti musoni che odiano tutti
 
Negli anni ho notato che "i" (alcuni) tedeschi all'estero si trasformano.....nel bene e nel male (nel senso che fanno un tal casino e lasciano rifiuti in giro come non so se lo farebbero in Germania) ma se vai a casa loro, magari nell'est o nel nord potresti dover riformulare un po' la tua opinioneHIHIHI

Ma no dai, quelli che ho avuto hanno sempre fatto differenziata in modo perfetto. Sono fra i pochi che prima di andar via passavano almeno l'aspirapolvere in terra, non tutti ovviamente ma gran parte. Ho avuto anche svariati "grigliatori" incalliti con ettolitri di birra al seguito ma sempre comunque piuttosto silenziosi ed attenti al casino, tranne una volta quando erano da soli in piscina....ma lì ho dato io il via libera HIHIHI

Della serie "non sono razzista ma..."

Però con la cornice "lavorativa" diventa tutto liberal, e politicamente corretto.

Io non sono certo la persona più "liberal" di questo mondo. Ma se devo collaborare con qualcuno non mi baso su preconcetti etnici. Penso sempre il peggio a prescindere, e se va bene, rimarrò positivamente colpito.

Ammetto che questa discussione non mi piace...

Beh si tratta di dipingere atteggiamenti in modo anche scherzoso sulla base delle esperienze vissute, come hai ben notato l'etnia non c'entra nulla dato che stiamo parlando di nazioni e relativi schemi comportamentali :HIP

A livello di persone, concordo con wester su neozelandesi e australiani, popoli solari aperti socievoli, anche loro (specie quando vengono da paesini un po’ isolati) quando gli dici dell’Itali aprono la bocca come bimbi e iniziano a chiederti mille cose...
tra cui quanto è suggestiva quella roccia enorme e isolata con su il castello... e le scimmie che ti si avvicinano [Gibilterra - scena vissuta in prima persona in un alimentari a Magnetic Island😂]

Professionalmente non ci ho avuto a che fare, però se wester lavora nel turismo, sicuramente ha più di altri la fotografia delle persone che incontra: perché li vede nel loro momento di relax e svago.
A lavoro c’è molto stress che spesso tira fuori il peggio della gente indipendentemente da dove viene.


Confermo anche dei francesi: quando vedono che ti sforzi a parlare la loro lingua diventano quasi dei compagnoni, anche i corsi, noti musoni che odiano tutti

Hai centrato il punto. Come esempio ho famiglie e gruppi in vacanza, gente che viene in Italia per passare il (si presume) periodo migliore dell'anno. A livello lavorativo può darsi che le cose cambino, però è nei momenti di relax e tranquillità che secondo me le persone si aprono e vengono fuori per come sono veramente con le loro abitudini e caratteristiche tipiche del paese da cui vengono. Ovvio che non tutti i tedeschi (o francesi, o canadesi...) sono uguali ma per quello che ho potuto vedere le differenze in linea di media ci sono :MULLET
 
Sono fra i pochi che prima di andar via passavano almeno l'aspirapolvere in terra
Molto in generale ho notato che ci sono popoli sporchi in casa e puliti ed ordinati fuori (tipico del nord Europa e della Francia ad esempio) e quelli puliti in casa ma sporchi e disordinati fuori (tipico dell'Europa meridionale e dei Balcani ad esempio).
I tedeschi e gli austriaci (non ho molta esperienza con gli svizzeri tedeschi) secondo me sono tra i pochi puliti sia dentro che fuori casa.
Anche se la casa più sporca nella quale sia entrato era un appartamento a Berlino dove viveva da solo un bel tedescone di 30 anni o giù di lì; probabilmente non veniva pulita da almeno sei mesi ma lui viveva tranquillo come se niente fosse...... Ma questa situazione è riscontrabile anche in molte case condivise dagli studenti nostrani.....:PAAU

La germofobia della mamma italiana media invece è difficilmente riscontrabile altrove nel mondo. Sarà anche per questo che la percentuale di fobici da covid è maggiore in Italia che all'estero?HIHIHI
 
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