Doppietta ossolana Ferragosto 2020: rif. MARGAROLI in val Formazza e Macugnaga

pat

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A Ferragosto sono andato a fare la spesa in Ossola, e già che c'ero ho fatto un paio di trekking (incipit consigliato da Ste1258, dopo che ha visto in anteprima le mie foto...).

Il Bettelmatt non si trova ancora (quello di questa stagione), arriverà a settembre.

E qui potrebbe già finire la prima parte del report...

Per allietarvi però vi dico che ho scoperto un formaggio stagionato che poi viene messo nelle vinacce (Prunet) e che rimane abbastanza morbido ma saporitissimo.

Ho preso anche la Mascherpa d'alpeggio (una specie di ricotta salata e compatta, un po' stagionata, ma non come quella che si fa al sud per grattuggiarla sulla pasta).

Un altro formaggio d'alpeggio (di cui non ricordo il nome) era già disponibile, e non me lo son fatto scappare.

Ho concluso con un panetto di burro e due litri di latte fresco.

Il tutto alla Latteria Sociale Antigoriana presente a Piedimulera, appena dopo la rotonda che conduce in paese.
 
Pero', mancherebbe un topic dedicato ai formaggi di montagna!
Mi sembra che non manchi altro: abbiamo tutto il resto, dalle birre ai funghi...
 
Mascherpa
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Formaggio d'alpeggio
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Prunet, buonissimo
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Per ora carico le foto fatte col cell, ma ne ho di belle anche dalla reflex (da scaricare)

Ore 8:30 partenza da segg Sagersboden (Formazza)
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Prima di arrivare al Margaroli, una bella csscata rompe il silenzio con lo sciabordio delle sue acque tumultuose
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Il lago Vannino (artificiale), nei pressi del rif. MARGAROLI
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Tavolozza di colori tra il lago Vannino e il lago Surer o Obersee
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Il lago Surer
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Il lago Surer è a circa 2300m
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Il mio amico Alberto e l'ottimo pranzo al Margaroli (polenta con cervo); forse il miglior pranzo "rustico" assaporato a un rifugio, tra i tanti girati. Anche al rif Bertacchi al lago d'Emet in Valle Spluga avevo mangiato straordinariamente bene, ma era più raffinato.
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A 1700m, all'arrivo della seggiovia Sagersboden, a fine escursione
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Stesse cime
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Nonostante fosse il 15/8 abbiam passato ampi tratti della giornata con pochissima gente nei paraggi, godendoci un ambiente veramente molto appagante.

Abbiamo iniziato presto e finito presto, proprio per anticipare la ressa, che lì non si è manifestata ... ma a Riale sì! Pieno raso di gente, a piedi, in macchina, in moto... tanto che non siam neanche scesi dalla mia auto e abbiam girato i tacchi immediatamente; siamo poi andati a trovare Riccardo al Ross Wald (proprietario "mitico" per la sua simpatia, che ora è ancora lì al Ross Wald ma ha dato in gestione quell'angolo di paradiso a una coppia, mentre lui continua a dare una mano in cucina e a fare l'istrione con i clienti, oltre a prendersi l'affitto derivante dalla "nuova" gestione). Al RossWald abbiam comprato una bottiglia di Arkibús, un ottimo liquore che avevamo già assaggiato in occasioni precedenti.

Infine siamo scesi a Masera perchè lì avevamo l'alloggio in agriturismo (cena epica!) e infine abbiam fatto due passi a Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo, altra perla poco conosciuta dalle masse trentin-dolomitare.

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Le celeberrime cascate del Toce
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La piazzetta
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La mattina del 16/8 la webcam di Macugnaga era confortante, anche perchè a Masera iniziava già a minacciare pioggia
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Piccola nota storico-idroelettrica a cui ste1258 non può rinunciare: la cascata "che rompe il silenzio" fotografata da Pat è artificiale, e proviene dall'ex bacino di carico della ex centrale di Valdo.
La centrale, ancora visibile vicino alla partenza della seggiovia, fu costruita a inizio 900 su disegno del Portaluppi e dismessa negli anni 30 in seguito alla realizzazione di quella poco distante di Ponte che utilizza, tra le altre, la più recente diga del Vannino.
Il bacino che alimentava Valdo non è più utilizzato, ma rimangono visibili la caratteristica diga a forma di S presso il rifugio Myriam e la vecchia presa sul torrente Vannino. L'acqua di quest'ultimo viene ancora deviata verso il vecchio bacino vuoto, e da qui ne esce tramite lo scarico di fondo della diga ritornando nell'alveo originario con la cascata in questione.
 
Per curiosità, sai che utilità avrebbe oggi deviare l'acqua del fiume verso il vecchio bacino vuoto, per farla uscire dal tubo di scarico e farla rientrare nel suo letto originario? A parte quella, estetica, di creare quella cascatella... e il Surer? È collegato al Vannino?
 
Utilità credo nessuna. Il bacino è vuoto, il torrente deviato entra ed esce. Forse come dici tu la cascatella fa il suo sporco lavoro turistico :D

Il lago Sruer viene semplicemente svasato nel Vannino che a sua volta alimenta uno dei 3 salti di Ponte (centrale tra le poche ad avere ben 3 derivazioni: oltre a Vannino, Toggia e Morasco).

La colonizzazione idroelettrica dell'Ossola, e in particolare della val Formazza, meriterebbe un capitolo a sé: poche zone delle nostre Alpi sono state sfruttate così capillarmente, e a quelle quote, già nei primi decenni del 900.
 
Ultima modifica:
Ai 2000m del Belvedere la Est del Rosa si presentava già con qualche batuffolo di troppo...
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Sulla morena; per arrivare dall'altra parte,attraversando il ghiacciaio, una volta si saliva di qualche metro, ora si scende forse per quasi una decina di metri...
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Zoom
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Dalla morena si vede il rif. Zamboni
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Dietro questa nube si nascondono le più alte cime del Rosa
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Non ci siam fermati al rif. ZAMBONI, dato che le previsioni davano pioggia dalle 14:00, e siamo andati direttamente al lago delle Locce a circa 2200-2300, per gustarci quegli scampoli di panorama che le nubi, sempre più dense e vaporose, ci concedevano prima di chiudersi definitivamente. Le foto arriveranno quando scaricherò la reflex, son decisamente più suggestive di quelle scattate col cellulare. Al lago abbiam mangiato pane e mortadella di cinghiale aromatizzata al tartufo, invenzione del "nostro" agriturismo...

Ho anche incontrato una vecchietta che si fidava di suo marito mentre lui le diceva che quello che aveva di fronte non era il Rosa ma un sottogruppo, sbagliando tutti i nomi delle cime.... fino a quando io ho detto laconicamente "Non mi risulta". La vecchietta per convincermi è venuta presso di me con la cartina in mano, e io per convincerla le ho girato la cartina di 180 gradi, così anche secondo la sua cartina avremmo avuto il rif Zamboni alle spalle ... visto che di fronte avevamo solo il lago delle Locce e qualche migliaio di metri di roccia e neve.
 
Foto da reflex

Asperrime cime a ridosso dell'arrivo della seggiovia Sagersboden
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tra il rif. Myriam e il Margaroli, guardando verso valle
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il Lago Vannino
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Lago Surer o Obersee nella lingua locale (così mi han detto)
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La Est del Rosa che mi affascina più di ogni altra parete, ogni volta come se fosse la prima
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leggero zoom a destra
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...e a sinistra
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la morena ha perso veramente parecchi metri di spessore in pochi anni
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qualche traccia di ghiaccio sotto la sempre più abbondante copertura detritica
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Una volta da una sponda della morena non si vedeva l'altra perchè il ghiaccio, in mezzo, era più alto delle sponde.

Se non è il canalone Marinelli, è un cugino lì vicino...
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Questo invece è più grande e alla sua sinistra
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l'umidità non aiuta nè a scattare belle foto nè a camminare senza sudare come un cammello
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rifugio Zamboni in basso a sinistra a circa 2000m di quota
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Non ci fermiamo al rifugio e ci avviciniamo al Lago delle Locce a circa 2300m, sulle cui sponde mangeremo uno squisito panino con la mortadella di cinghiale aromatizzata al tartufo
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Architetture imponenti e fragili
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le cime si coprono con drappi di nubi sempre più pesanti
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faccio l'ultima foto e poi mi arrendo: si torna indietro ... e di gran lena! Di lì a 10 minuti era previsto il momento di inizio della pioggia...
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FINE
 
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