Costone e Lago della Duchessa dal vallone del Pozzillo [AQ]

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(Super) Skifoso!
Dopo un periodo di assenza e qualche trekking più semplice di riscaldamento torno in montagna per uno dei percorsi da tempo nel mirino ma che non ero mai riuscito ad organizzare: il Lago della Duchessa.
Il lago si trova nel parco dei monti della Duchessa nel Lazio a pochissima distanza dall'Abruzzo (parco del Sirente-Velino) tanto che a livello morfologico non c'è distinzione (il confine passa su una cresta). Ci sono vari modi per accedere al lago, il più diretto è da Cartore, facilmente raggiungibile da Valle del Salto (un ora abbondante da Roma), ma molto più panoramico è il percorso da Piani di Pezza o da Campo Felice. Io ho scelto quest'ultimo per via della minore distanza da Roma (1 ora e mezza contro le 2 ore per arrivare a Piani di Pezza) e per provare un giro ad anallo.

Si parte dalla Piana di Campo Felice (zona caseificio) o meglio ancora, facendo 3 km circa di strada sterrata, dalle vecchie miniere di bauxite, risparmiandosi in totale 5 km abbondati su sterrata (e al sole) poco interessanti.
In totale siamo a circa 20 km di cammino per 1000 metri di dislivello, noi abbiamo impiegato 6 ore e 50 min comprese pause ma il passo è stato molto veloce.
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Il primo tratto del percorso è nel bosco, si segue il sentiero 1C che non è altro che una mulattiera usata per arrivare al rifugio Sebastiani, dopo un po' si entra nella valle del Pozzillo e si intravedono già le prime cime.
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Dopo un po' si arriva ad un bivio e si prende a sx il sentiero 1Cbis che lascia la mulettiera e sale direttamente al rifugio tramite un sentiero piacevole (per chi ama la salita) grazie a sassi e rocce ben ferme. Il panorama che accompagna su questo tratto è dominato dal Monte Puzzillo, il passo del Morrettano, Cima del Morrettano, passo dell torricella, cima nord e il Passo del Puzzillo (alle mie spalle il Costone che domina il Sebastiani)
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Arrivati al rifugio Sebastiani si continua a salire con il sentiero 1A, un po' tecnico e difficoltoso per via del terreno sdrucciolevole e della pendenza, si raggiunge la cima del Costone a 2271 metri (il punto più alto del percorso) da cui si gode di una vista spettacolare.
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Verso est abbiamo Punta Trento, Punta Trieste e Costa della Tavola
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Il Sebastiani e sullo sfondo il vallone del Puzzillo. Al momento il rifugio è chiuso per lavori di ristrutturazione e ampliamento che dovrebbero terminare entro settembre.
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Qui Piani di Pezza, altro accesso per salire in quota tramite la strada sterrata sullo sfondo. A sx i monti dove arrivano gli impianti di Campo Felice (ultimo Monte Rotondo), sullo sfondo si intravede l'altopiano delle Rocche.
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In direzione sud si apre la vista su tutto il parco con una serie di cime tra cui quella del Monte Velino (la più alta) ultima sulla dx della foto.
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Il costone invece si presenta così, va seguita la cresta
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Dopo un po' si apre la vista sui monti della riserva della Duchessa, qui troviamo Cimata di macchia Trieste e Murolungo sulla sx e Cima ZIS sulla dx, nel mezzo il lago della Duchessa.
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Ancora uno sguardo verso il Pozzillo e sullo sfondo la piana di Campo Felice dominata da Monte Cefalone e Forca Miccia.
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Finita la cresta si inizia a scendere verso il lago, qui in teoria bisognerebbe tornare un po' indietro per prendere il sentiero che scende e si ricollega ad una mulattiera che arriva al lago. Noi siamo scesi diretti seguendo a tratti le tracce lasciate dagli animali (mucche e cavalli).
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Intorno al lago tantissimi animali tra cavalli e mucche, probabilmente con un po' di pazienza e fortuna si sarebbe visto anche altro.
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Il lago è formato dallo scioglimento della neve, siamo a 1800 metri scarsi, quindi l'estensione è fortemente legata al periodo dell'escursione. Inoltre questo inverno in appennino ci sono state precipitazioni molto scarse.
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Terminato un spuntino veloce siamo ripartiti per proseguire l'anello, come prima cosa si deve nuovamente salire verso i 2000 metri (anche stavolta o direttamente o più dolcemente lungo il sentiero ma allungando), quindi si passa sul versante che scende verso Lucoli e si prosegue tagliando verso il passo del Puzzillo.
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Un altro sali e scendi e si arriva alla salita finale: un po' faticosa essendo l'ultima ma tecnicamente banale (tutto prato). Si raggiunge il passo del Puzzillo e si scende per un sentiero con ghiaione fino a ricollegarsi con la mulattiera della valle del Pozzillo che ripercorrendola al contrario riporta alla macchina.
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Complessivamente un giro stupendo nel cuore del parco con panorami non immaginabili a 1 ora e mezza da Roma, pochissima gente (diciamo 10-15 persone incontrare in tutto), forse per il giro poco accessibile e complice il rifugio chiuso. In ogni caso ben lontano dall'affollamento del Gran Sasso e con montagne che hanno ben poco da invidiare.

Se a qualcuno serve la traccia GPS può contattarmi.
 
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