Maxxx155
Teaching passion
Sabato 18 Luglio 2020 sono andato a fare una sciata a Saas Fee, in Vallese (Svizzera)
Non essendoci report - quantomeno recenti - della località, men che meno in estate, andrò un pò nei dettagli.
Saas Fee è facilmente raggiungibile in auto. Si parcheggia nel gigantesco parcheggio a inizio paese e di lì si continua a piedi.
Si giunge agli impianti "Alpin Express" in circa 5 minuti di comoda camminata, cosa ben diversa rispetto a Zermatt ( parcheggio a Tasch -- treno -- bus fino agli impianti)
Il costo dello skipass è importante: 85 chf. Si ottengono sconti se si alloggia a Saas Fee in hotel con la "Saastal Card".
Partiamo da Crans-Montana. Colazione ( e lenti a contatto ) al distributore COOP di Visp. Sveglia da leoni...
Il viaggio è comodo e piacevole. Le nubi sul fondovalle rimarranno lì per tutto il giorno
L'assonnata Saas Fee si presenta piacevole alla vista
Per giungere in pista si sale sull'Alpin Express, un grosso "Funitel" comodo e veloce, tipo lo Jandri ma più grosso (per chi lo conosce).
Se ne fanno due tratti.
Dopo il secondo troncone, si cammina in un tunnel per meno di 200 metri verso il "Metro Alpin", una funicolare che percorre un tunnel scavato nella roccia
In cima al Metro Alpin c'è un posto molto comodo dove cambiarsi e lasciare il proprio materiale riparato
Qualche foto del panorama dal piazzale
Le nubi in valle che rimarranno lì tutto il giorno
Partiamo verso le piste. Sono le 8:10
Le piste a disposizione sono fondamentalmente due: questa che vedete in foto, più una in basso a destra.
Questo non deve ingannare perchè, diversamente da L2A, Zermatt e Stelvio, qui non c'è nemmeno un metro di piatto.
Le piste sono pendenti, e soprattutto quella in foto ha un muretto finale davvero molto interessante.
Quella in basso a destra è un filino più facile e regolare, ma di certo non meno difficile: Marco Odermatt e Loic Meillard, nazionale A Svizzera, si allenavano in questa.
Le piste sono sorprendentemente lunghe. Un pò di pali ma mai, mai, mai alcun problema. C'è un'infinità di spazio per tutti, e la pochissima gente fa in modo che si possano fare tantissimi giri.
Noi ne conteremo circa 25 a fine giornata, contando che la prima oretta e mezza l'abbiamo passata a fare esercizi
La neve al mattino era dura e da rigelamento, quindi difficile da tagliare. Ne abbiamo approfittato per riprendere dopo lo stop forzato (la mia ultima sciata era datata 8 Marzo) con un pò di esercizi di centralità, equilibrio, derapata.
Verso le 9:15 abbiamo fatto una piccola pausa - la fame si stava già facendo sentire - ma già alle 9:30 la neve si stava un pochino ammorbidendo e a quel punto abbiamo iniziato a spingere sul serio.
La neve si è ammorbidita, ma non ha mai mollato davvero, tranne in un ultimo tratto di 50 metri che faceva da "collettore" - "imbuto" di tutti i tracciati e quindi, visti i tanti passaggi, si è scaldata. Per il resto, neve bellissima fino alle 12:00. Noi abbiamo sciato fino alle 11:56, con chiusura impianti alle 12:00.
Ritorno in paese per la stessa strada dell'andata
Il paese è bellissimo, merita davvero una visita
Alcune note:
0. Andrea, il mio amico e collega maestro, era esausto. Devastato. Era da tempo che non sciava su ghiacciaio, e durante il lockdown si è allenato poco. Valutate il vostro stato fisico.
1. Orario degli impianti in questo periodo: 7:00 - 12:00. Se sarete in biglietteria all'apertura, inizierete a sciare circa un'ora dopo, come noi più o meno. Basta e avanza, non abbiate fretta.
2. La merenda è più che fondamentale. Come la crema solare.
3. La temperatura era favolosa: io avevo uno strato in meno rispetto all'inverno (una giacca leggera invece della giacca normale) ma per il resto ero vestito uguale. A parte un pò di caldo alle mani causa guanto racing, sono stato benissimo.
4. Portatevi uno zaino con qualche alternativa di abbigliamento, e gli scarponi: i metri a piedi sono pochi, ma sono su asfalto, inutile rovinare gli scarponi
5. Nota personale: con sabato ho salutato i miei Atomic, quasi esplosi... la parte superiore si stava scollando dalla soletta, me ne sono accorto solo a fine giornata. Meno male che non mi sono esplosi sotto i piedi. Grazie per questo canto del cigno e questi anni meravigliosi, in autunno arriveranno i sostituti.
Questo è (credo) tutto. Per dubbi o domande, scrivetemi.
Non essendoci report - quantomeno recenti - della località, men che meno in estate, andrò un pò nei dettagli.
Saas Fee è facilmente raggiungibile in auto. Si parcheggia nel gigantesco parcheggio a inizio paese e di lì si continua a piedi.
Si giunge agli impianti "Alpin Express" in circa 5 minuti di comoda camminata, cosa ben diversa rispetto a Zermatt ( parcheggio a Tasch -- treno -- bus fino agli impianti)
Il costo dello skipass è importante: 85 chf. Si ottengono sconti se si alloggia a Saas Fee in hotel con la "Saastal Card".
Partiamo da Crans-Montana. Colazione ( e lenti a contatto ) al distributore COOP di Visp. Sveglia da leoni...
Il viaggio è comodo e piacevole. Le nubi sul fondovalle rimarranno lì per tutto il giorno
L'assonnata Saas Fee si presenta piacevole alla vista
Per giungere in pista si sale sull'Alpin Express, un grosso "Funitel" comodo e veloce, tipo lo Jandri ma più grosso (per chi lo conosce).
Se ne fanno due tratti.
Dopo il secondo troncone, si cammina in un tunnel per meno di 200 metri verso il "Metro Alpin", una funicolare che percorre un tunnel scavato nella roccia
In cima al Metro Alpin c'è un posto molto comodo dove cambiarsi e lasciare il proprio materiale riparato
Qualche foto del panorama dal piazzale
Le nubi in valle che rimarranno lì tutto il giorno
Partiamo verso le piste. Sono le 8:10
Le piste a disposizione sono fondamentalmente due: questa che vedete in foto, più una in basso a destra.
Questo non deve ingannare perchè, diversamente da L2A, Zermatt e Stelvio, qui non c'è nemmeno un metro di piatto.
Le piste sono pendenti, e soprattutto quella in foto ha un muretto finale davvero molto interessante.
Quella in basso a destra è un filino più facile e regolare, ma di certo non meno difficile: Marco Odermatt e Loic Meillard, nazionale A Svizzera, si allenavano in questa.
Le piste sono sorprendentemente lunghe. Un pò di pali ma mai, mai, mai alcun problema. C'è un'infinità di spazio per tutti, e la pochissima gente fa in modo che si possano fare tantissimi giri.
Noi ne conteremo circa 25 a fine giornata, contando che la prima oretta e mezza l'abbiamo passata a fare esercizi
La neve al mattino era dura e da rigelamento, quindi difficile da tagliare. Ne abbiamo approfittato per riprendere dopo lo stop forzato (la mia ultima sciata era datata 8 Marzo) con un pò di esercizi di centralità, equilibrio, derapata.
Verso le 9:15 abbiamo fatto una piccola pausa - la fame si stava già facendo sentire - ma già alle 9:30 la neve si stava un pochino ammorbidendo e a quel punto abbiamo iniziato a spingere sul serio.
La neve si è ammorbidita, ma non ha mai mollato davvero, tranne in un ultimo tratto di 50 metri che faceva da "collettore" - "imbuto" di tutti i tracciati e quindi, visti i tanti passaggi, si è scaldata. Per il resto, neve bellissima fino alle 12:00. Noi abbiamo sciato fino alle 11:56, con chiusura impianti alle 12:00.
Ritorno in paese per la stessa strada dell'andata
Il paese è bellissimo, merita davvero una visita
Alcune note:
0. Andrea, il mio amico e collega maestro, era esausto. Devastato. Era da tempo che non sciava su ghiacciaio, e durante il lockdown si è allenato poco. Valutate il vostro stato fisico.
1. Orario degli impianti in questo periodo: 7:00 - 12:00. Se sarete in biglietteria all'apertura, inizierete a sciare circa un'ora dopo, come noi più o meno. Basta e avanza, non abbiate fretta.
2. La merenda è più che fondamentale. Come la crema solare.
3. La temperatura era favolosa: io avevo uno strato in meno rispetto all'inverno (una giacca leggera invece della giacca normale) ma per il resto ero vestito uguale. A parte un pò di caldo alle mani causa guanto racing, sono stato benissimo.
4. Portatevi uno zaino con qualche alternativa di abbigliamento, e gli scarponi: i metri a piedi sono pochi, ma sono su asfalto, inutile rovinare gli scarponi
5. Nota personale: con sabato ho salutato i miei Atomic, quasi esplosi... la parte superiore si stava scollando dalla soletta, me ne sono accorto solo a fine giornata. Meno male che non mi sono esplosi sotto i piedi. Grazie per questo canto del cigno e questi anni meravigliosi, in autunno arriveranno i sostituti.
Questo è (credo) tutto. Per dubbi o domande, scrivetemi.