ildudu
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L'utente dudino è atteso all'uscita Chiareggio per imbarco immediato, ultima chiamata per il Pizzo Cassandra.
Ebbene si: al 22 giugno , con una terminale a soli 2200m, questa è stata davvero l'ultima risalita con le pelli di questo fantastico itinerario sulle pendici del mt. Disgrazia, un nome una garanzia. Conosciamo molto bene il mitico Floriano, gestore del rifugio porro, e non ci risulta che più nessuno sia salito con gli sci dopo di noi che l'abbiamo violato per la seconda volta questo mese. Ebbene al 22 giugno le condizioni sono migliori che al 3 giugno, quando ho sbattuto violentemente un ginocchio e sono stato costretto a rientrare. Una noia subito recuperata ma che mi è costata la vetta. Dato che Chiareggio è a mezz'ora da casa chissenè....
Ore 18.30 decidiamo di salire, appuntamento 19.30 a Chiareggio: lasciata l'auto in uno dei pochi parcheggi liberi pronti alla volta del rif. Porro dove passeremo la notte
Inizio del sentiero tra le case del Paese con Feffe
Il ponte sul Mellero
Un amico incontrato lungo il facilissimo sentiero verso il Porro
Feffe sempre sul pezzo quando c'è aria di cibo
Cena ottima ed abbondante ed accoglienza supercalorosa, al Porro siamo di familgia
L'entusiasmo è il valore della vita ma concilia poco il sonno....
Specialmente quando la sveglia è alle 4.00 e la partenza alle 4.45
l'avvicinamento è lungo, circca 1h30min dal rifugio prima di attaccare le pelli, 2h30min di portage da Chiareggio, quindi o ami veramente quello che fai o è facile capire perchè da tempo con gli sci non sale più nessuno.
Il sentiero comunque è interessante, ci sono varie targhette che indicano dove sia la terminale del ghiacciaio nei vari anni. Tristezza nel vedere quanta strada a piedi debba fare .... nel 1900 avrei potuto attaccare le pelli poco dopo il rifugio.
Buondì Cassandra
Serraccata che degrada da Punta Kennedy
Tra le opzioni c'era il Bernina dove ora si vede nitidamente stia nevicando da stau, bella mossa il Cassandra
Pessima mossa la mia di ignorare una pelle di foca in parte staccata che si sfila del tutto dallo sci e mi fa scivolare in una interminabile caduta verso i crepacci e le rocce della parte centrale del ghiacciaio del Ventina. La neve è ottimamente rigelata, la mia posizione pessima perché cadendo avevo testa sotto e sci sopra e in quegli interminabili secondi vedo terrorizzato la zona crepacciata ed i sassi subito dopo avvicinarsi. Credo le viti da ghiaccio nell'imbrago mi abbiano frenato prima e fermato poi a poche decine di metri dal grosso crepaccio centrale del ghiacciaio. Terrorizzato anche in equilibrio molto precario e nel dovermi rimettere con la testa a monte ed i piedi a valle ho fatto mille scongiuri per non rincominciare a scivolare. Esperienza orribile ma esperienza.
Ah...il ghiaccio taglia....
Ma sono duro a lasciare perdere, sci nello zaino risalgo e poi alterno tratti con gli sci a tratti in alpinismo fino alla cima
abbastanza ripido l'ultimo pendio prima del passo e da li alla facile cresta per la vetta
Vento fotonico in vetta, impossibile stare senza congelare
Le orobie
Le Retiche
E si torna a casa
Sciatona in firnella sublime
Punta kennedy con la sua serraccata a dx ed il ghiacciaio del ventina
I crepacci non si vedono a salire ma ci sono
C'era una volta un ghiacciaio....
ed oggi c'è un brasato con la polenta
e brasate dalla caduta anche le mie mani nonostante avessi i guanti e credetemi che bruciano, tanto....
Come sempre un grazie a tutto lo staff
Moglie, Franco green, il campione Giovanni Rossi e Jacopo Yubo
no....non è finita quì
Ebbene si: al 22 giugno , con una terminale a soli 2200m, questa è stata davvero l'ultima risalita con le pelli di questo fantastico itinerario sulle pendici del mt. Disgrazia, un nome una garanzia. Conosciamo molto bene il mitico Floriano, gestore del rifugio porro, e non ci risulta che più nessuno sia salito con gli sci dopo di noi che l'abbiamo violato per la seconda volta questo mese. Ebbene al 22 giugno le condizioni sono migliori che al 3 giugno, quando ho sbattuto violentemente un ginocchio e sono stato costretto a rientrare. Una noia subito recuperata ma che mi è costata la vetta. Dato che Chiareggio è a mezz'ora da casa chissenè....
Ore 18.30 decidiamo di salire, appuntamento 19.30 a Chiareggio: lasciata l'auto in uno dei pochi parcheggi liberi pronti alla volta del rif. Porro dove passeremo la notte
Inizio del sentiero tra le case del Paese con Feffe
Il ponte sul Mellero
Un amico incontrato lungo il facilissimo sentiero verso il Porro
Feffe sempre sul pezzo quando c'è aria di cibo
Cena ottima ed abbondante ed accoglienza supercalorosa, al Porro siamo di familgia
L'entusiasmo è il valore della vita ma concilia poco il sonno....
Specialmente quando la sveglia è alle 4.00 e la partenza alle 4.45
l'avvicinamento è lungo, circca 1h30min dal rifugio prima di attaccare le pelli, 2h30min di portage da Chiareggio, quindi o ami veramente quello che fai o è facile capire perchè da tempo con gli sci non sale più nessuno.
Il sentiero comunque è interessante, ci sono varie targhette che indicano dove sia la terminale del ghiacciaio nei vari anni. Tristezza nel vedere quanta strada a piedi debba fare .... nel 1900 avrei potuto attaccare le pelli poco dopo il rifugio.
Buondì Cassandra
Serraccata che degrada da Punta Kennedy
Tra le opzioni c'era il Bernina dove ora si vede nitidamente stia nevicando da stau, bella mossa il Cassandra
Pessima mossa la mia di ignorare una pelle di foca in parte staccata che si sfila del tutto dallo sci e mi fa scivolare in una interminabile caduta verso i crepacci e le rocce della parte centrale del ghiacciaio del Ventina. La neve è ottimamente rigelata, la mia posizione pessima perché cadendo avevo testa sotto e sci sopra e in quegli interminabili secondi vedo terrorizzato la zona crepacciata ed i sassi subito dopo avvicinarsi. Credo le viti da ghiaccio nell'imbrago mi abbiano frenato prima e fermato poi a poche decine di metri dal grosso crepaccio centrale del ghiacciaio. Terrorizzato anche in equilibrio molto precario e nel dovermi rimettere con la testa a monte ed i piedi a valle ho fatto mille scongiuri per non rincominciare a scivolare. Esperienza orribile ma esperienza.
Ah...il ghiaccio taglia....
Ma sono duro a lasciare perdere, sci nello zaino risalgo e poi alterno tratti con gli sci a tratti in alpinismo fino alla cima
abbastanza ripido l'ultimo pendio prima del passo e da li alla facile cresta per la vetta
Vento fotonico in vetta, impossibile stare senza congelare
Le orobie
Le Retiche
E si torna a casa
Sciatona in firnella sublime
Punta kennedy con la sua serraccata a dx ed il ghiacciaio del ventina
I crepacci non si vedono a salire ma ci sono
C'era una volta un ghiacciaio....
ed oggi c'è un brasato con la polenta
e brasate dalla caduta anche le mie mani nonostante avessi i guanti e credetemi che bruciano, tanto....
Come sempre un grazie a tutto lo staff
Moglie, Franco green, il campione Giovanni Rossi e Jacopo Yubo
no....non è finita quì
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