ildudu
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[SKIALP] Dudu is back! Skialp Pizzo Scalino 3326m - 27/29-05-2020
Dopo anni ed anni ho pensato di tornare a scrivere su questo bel forum: non posso fare a meno di riconoscere che su skiforum ho trovato tante brave persone, la maggior parte di quelle che adesso sono i miei più cari amici ed indirettamente pure la moglie o meglio, quasi moglie, perchè il covid ha deciso di darmi una seconda chance :ceffone: della quale temo non approfitterò
Tante cose sono cambiate e tra queste c'è il fatto che nella pratica vivo tra la verdissima altissima Brianza, la Valmalenco ed, almeno fino al Covid, attraversando i cieli dell'Europa. A dir la verità sopratutto in Valmalenco, quindi vi propongo il report della classicissima risalita al Pizzo Scalino che con un po' di fortuna è buona tutto l'anno (ocio ai crepi però...). Purtoppo aprile è stato caldissimo ed i metri e metri di novembre sono spariti nel giro di tre settimane, di buono c'è che almeno abbiamo passato buona parte degli arresti domiciliari in giardino e non rinchiusi.
Avendolo molto vicino a casa giro in zona Campagneda abbastanza spesso, queste foto sono di oggi che sono salito con green, 29.05.2020 e dell'altro ieri con Federica (la quasi moglieEM che ha voluto seguirmi per tutto il tratto di portage.
Salendo in auto da Chiesa Valmalenco si percorre la strada per Campo Moro, d'inverno spesso non viene pulita a dovere e dalle gallerie pendono mortali candelotti di ghiaccio (e di questo abbiamo avuto ampiamente di che discutere ma ), si può poi parcheggiare o nel parcheggio sulla strada dopo la seconda galleria o nel parcheggio della diga sotto il Rif. Zoia e seguire il sentiero per l'Alpe Campagneda.
Lasciata l'auto a 1950m ci si incammina per i tornati verso l'Alpe Campagneda
Zero Termico umano in questi giorni ed i pratoni sono brinati
Dal sentiero che arriva dallo Zoia, quando si sbuca sulla piana di Campagneda, il colpo d'occhio è notevole
Sentiero Ufficiale passando per il Ca Runcash
Traccia: si denota bene il primo scoglio da superare che è il Cornetto 2850m a sinistra dello Scalino 3326m
Diversamente, dal sentiero ufficiale, basta proseguire fino ai laghi di Campagneda dove a circa 2300m è possibile attaccare le pelli (pura teoria, nella pratica due giorni su due ramponi)
Due dei tre laghi principali di Campagneda, poi ci sono diversi satelliti e laghi effimeri. Come trekking è bello salire dallo Zoia fino al Passo di Campagneda (attualmente ancora innevato)e magari scendere per la Val Ponschiavina così da realizzare un anello.
Si punta ora alla cima rocciosa del Cornetto 2850m, generalmente traversando verso sinistra (destra orografica) ma anche per una via più diretta come ho fatto oggi con green. Marmo puro e la scelta di non usare i ramponi non è stata delle migliori costringendomi a dover correre velocemente ai ripari dopo aver sudato freddo per qualche passaggio (e di freddo ne faceva parecchio).
Il Disgrazia con i suoi 3678m
Lo Scalino deve essere scalinato
questa è una variante diretta verso la cima del Cornetto, non essenziale, stando più a sinistra è decisamente meno ripido
e dal Cornetto ecco che fa di nuovo Capolino il Pizzo Scalino
Superato il Cornetto, meglio se aggirandolo invece che fare i pro, si apre la valle glaciale che risaliamo. Si potrebbe pellare da qui ma la balza centrale ha la traccia rovinatissima tant'è che mercoledì ho fatto fatica a salire pur con i rampant pertanto proseguiamo ancora a piedi.
proseguiamo, finalmente con le pelli, su per la vasta vedretta dello Scalino fino a puntare al colletto a 3200m.
Con attenzione e qualche scongiuro per le imponenti cornici si risale, in verticale, nell'unico punto che ne è privo.
Volendo poi scendere per il canale ci portiamo anche gli sci.
Si risale la cresta, passaggi di I e II grado, forse un solo di III, ornata di fiorellini, fino alla croce della vetta a 3326m
Troviamo anche le madonnine, posate da un valligiano in ricordo della moglie. Madonnine che sono state anche vandalizzate in passato ...xcensx
Discesa dal canale sulla destra 3.1, E1
Le prime curve regalano qualche emozione, esposizione SE, cuoce in fretta quindi occhio ai sassi che continuano a cadere dalla cima rocciosa.
Non è una cattiva idea farlo e poi ripellare su per il ghiacciaio in quanto questo va subito in condizione alla mattina mentre il resto del ghiacciaio è ancora marmo.
E poi la discesa fino al punto di partenza. Mercoledì su del firn falovoso, oggi su neve rigelata durissima.
Il gruppo del Bernina
e rimanendo sempre alti e tenendo la sinistra orografica imbocchiamo il ripido pendio che scende dal Cornetto.
Mercoledì firnazza da orgasmo puro, oggi sollecitazioni spaccagambe e denti.
fino all'ultima lingua di neve
dove la dolce metà viene a recuperarti armata di set da picnic
e non puoi che dedicarle un ...
(con un po' di fantasia è un cuore)
l'Alpe Campagneda con i suoi panorami rimane uno dei posti più affascinanti di tutte le Alpi, almeno secondo me.
Magari in settimana farò qualcosa zona passi appena aperti
ps. si sono brutto, barbuto ed invecchiato
Dopo anni ed anni ho pensato di tornare a scrivere su questo bel forum: non posso fare a meno di riconoscere che su skiforum ho trovato tante brave persone, la maggior parte di quelle che adesso sono i miei più cari amici ed indirettamente pure la moglie o meglio, quasi moglie, perchè il covid ha deciso di darmi una seconda chance :ceffone: della quale temo non approfitterò
Tante cose sono cambiate e tra queste c'è il fatto che nella pratica vivo tra la verdissima altissima Brianza, la Valmalenco ed, almeno fino al Covid, attraversando i cieli dell'Europa. A dir la verità sopratutto in Valmalenco, quindi vi propongo il report della classicissima risalita al Pizzo Scalino che con un po' di fortuna è buona tutto l'anno (ocio ai crepi però...). Purtoppo aprile è stato caldissimo ed i metri e metri di novembre sono spariti nel giro di tre settimane, di buono c'è che almeno abbiamo passato buona parte degli arresti domiciliari in giardino e non rinchiusi.
Avendolo molto vicino a casa giro in zona Campagneda abbastanza spesso, queste foto sono di oggi che sono salito con green, 29.05.2020 e dell'altro ieri con Federica (la quasi moglieEM che ha voluto seguirmi per tutto il tratto di portage.
Salendo in auto da Chiesa Valmalenco si percorre la strada per Campo Moro, d'inverno spesso non viene pulita a dovere e dalle gallerie pendono mortali candelotti di ghiaccio (e di questo abbiamo avuto ampiamente di che discutere ma ), si può poi parcheggiare o nel parcheggio sulla strada dopo la seconda galleria o nel parcheggio della diga sotto il Rif. Zoia e seguire il sentiero per l'Alpe Campagneda.
Lasciata l'auto a 1950m ci si incammina per i tornati verso l'Alpe Campagneda
Zero Termico umano in questi giorni ed i pratoni sono brinati
Dal sentiero che arriva dallo Zoia, quando si sbuca sulla piana di Campagneda, il colpo d'occhio è notevole
Sentiero Ufficiale passando per il Ca Runcash
Traccia: si denota bene il primo scoglio da superare che è il Cornetto 2850m a sinistra dello Scalino 3326m
Diversamente, dal sentiero ufficiale, basta proseguire fino ai laghi di Campagneda dove a circa 2300m è possibile attaccare le pelli (pura teoria, nella pratica due giorni su due ramponi)
Due dei tre laghi principali di Campagneda, poi ci sono diversi satelliti e laghi effimeri. Come trekking è bello salire dallo Zoia fino al Passo di Campagneda (attualmente ancora innevato)e magari scendere per la Val Ponschiavina così da realizzare un anello.
Si punta ora alla cima rocciosa del Cornetto 2850m, generalmente traversando verso sinistra (destra orografica) ma anche per una via più diretta come ho fatto oggi con green. Marmo puro e la scelta di non usare i ramponi non è stata delle migliori costringendomi a dover correre velocemente ai ripari dopo aver sudato freddo per qualche passaggio (e di freddo ne faceva parecchio).
Il Disgrazia con i suoi 3678m
Lo Scalino deve essere scalinato
questa è una variante diretta verso la cima del Cornetto, non essenziale, stando più a sinistra è decisamente meno ripido
e dal Cornetto ecco che fa di nuovo Capolino il Pizzo Scalino
Superato il Cornetto, meglio se aggirandolo invece che fare i pro, si apre la valle glaciale che risaliamo. Si potrebbe pellare da qui ma la balza centrale ha la traccia rovinatissima tant'è che mercoledì ho fatto fatica a salire pur con i rampant pertanto proseguiamo ancora a piedi.
proseguiamo, finalmente con le pelli, su per la vasta vedretta dello Scalino fino a puntare al colletto a 3200m.
Con attenzione e qualche scongiuro per le imponenti cornici si risale, in verticale, nell'unico punto che ne è privo.
Volendo poi scendere per il canale ci portiamo anche gli sci.
Si risale la cresta, passaggi di I e II grado, forse un solo di III, ornata di fiorellini, fino alla croce della vetta a 3326m
Troviamo anche le madonnine, posate da un valligiano in ricordo della moglie. Madonnine che sono state anche vandalizzate in passato ...xcensx
Discesa dal canale sulla destra 3.1, E1
Le prime curve regalano qualche emozione, esposizione SE, cuoce in fretta quindi occhio ai sassi che continuano a cadere dalla cima rocciosa.
Non è una cattiva idea farlo e poi ripellare su per il ghiacciaio in quanto questo va subito in condizione alla mattina mentre il resto del ghiacciaio è ancora marmo.
E poi la discesa fino al punto di partenza. Mercoledì su del firn falovoso, oggi su neve rigelata durissima.
Il gruppo del Bernina
e rimanendo sempre alti e tenendo la sinistra orografica imbocchiamo il ripido pendio che scende dal Cornetto.
Mercoledì firnazza da orgasmo puro, oggi sollecitazioni spaccagambe e denti.
fino all'ultima lingua di neve
dove la dolce metà viene a recuperarti armata di set da picnic
e non puoi che dedicarle un ...
(con un po' di fantasia è un cuore)
l'Alpe Campagneda con i suoi panorami rimane uno dei posti più affascinanti di tutte le Alpi, almeno secondo me.
Magari in settimana farò qualcosa zona passi appena aperti
ps. si sono brutto, barbuto ed invecchiato
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