Trovo la grafia c'ho c'ha ecc, semplicemente orribili. Che le abbia usate Pasolini nei due romanzi romanescheggianti non è un'attenuante. Moolto meglio a mio avviso scrivere ciò (da non confondersi coll'omofono veneto
) ecc. come fa qualcun altro
Mi scuso per l'OT.
boss! e Fabio sono liberi di inserirsi in questo discorso essendo veneti.
Anch'io ho letto
Storie della città di Dio ma non l'altro.
Romans?
Donne di Roma? Ammetto di non sapere quale sia, mi sto aiutando con Wikipedia
Poi ho letto anche
Un paese di temporali e di primule, per me un capolavoro, il migliore tra quelli che ho letto, poco noto ma bellissimo, specie per chi il Friuli Venezia Giulia un po' lo conosce.
Infine
Petrolio, forse un po' troppo inflazionato e/o sopravvalutato.
C'ho e c'ha li uso anch'io specie se il tono del thread è colloquiale/svaccato.
Ciò non è omofobo in veneto, è un rafforzativo ignorante generalmente usato alla fine della frase; si differisce dall'altro rafforzativo veneto, la bestemmia, proprio dal fatto che va messo a fine frase.
Se venisse usato non alla fine della frase perderebbe il suo significato e riprenderebbe quello italiano.
La bestemmia invece è liberamente inseribile nella frase.
Sia la bestemmia che il ciò veneto sono ignoranti nel senso che ignorano/sono indipendenti da quello che ci sta prima, del tipo: - Te ga capio ciò!
Oppure:
D: - 'Ndove 'ndeo?
R: - 'Ndemo bear un'ombra ciò!
Se vuoi traduco
.
Nel 2° caso è possibile sostituire il ciò con un bel bestemmione, nel 1° caso si potrebbe se inteso come licenza poetica ma rimane una forzatura.
Ciao