Lavarone - 29/01/2020

subsahara

Coldest Ice
Risalendo la Val d’Astico un monumento eretto nel maggio del 1916, posto in corrispondenza del vecchio confine, segnala l’entrata nel territorio della Magnifica Comunità di Folgaria.
Il monumento ricorda la fugace visita - condita pure con un fulmineo sconfinamento di mezz’ora - dell'Arciduca Carlo, comandante delle truppe asburgiche dislocate sulla linea degli Altipiani.
Carlo era in quel momento, dopo il fatale assassinio dello zio a Sarajevo, il Thronfolger, il primo nella linea di successione al trono.
Qualche mese dopo sarebbe effettivamente diventato imperatore, l’ultimo imperatore.
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La meta è Lavarone, altopiano delimitato dalla Valsugana a nord e dalla Val d’Astico a sud, e confinante con i più estesi altipiani di Folgaria e Asiago rispettivamente a occidente e oriente.
Ad essere più precisi la meta è Bertoldi, una delle frazioni costituenti il comune sparso di Lavarone, e porta d’accesso “cittadina” al comprensorio sciistico.
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Poco prima di arrivare noto una “via Braunau am Inn” nella frazione di Gionghi-Cappella, che mi incuriosisce.
Non si può dedicare una via alla cittadina austriaca così, a “cuor leggero”; ci deve essere un preciso motivo, che scoprirò con calma la sera: le popolazioni degli altopiani, da una parte e dall’altra del confine, vennero in buona parte allontanate dopo lo scoppio del conflitto, e gli sfollati di Lavarone furono condotti proprio a Braunau.

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Ma incominciamo a parlare di sci: all’una meno dieci parcheggio a Bertoldi, a pochi passi dalla cassa e dalla stazione di valle della seggiovia Tablat.
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Diamo un’occhiata alla cartina ufficiale, che io trovo poco chiara e anche un po’ fuorviante:
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Questa invece è una vista aerofotogrammetrica della superficie interessata dagli impianti (sono indicati i quattro accessi: B = Bertoldi, ML = Malga Laghetto, MR = Malga Rivetta, PV = Passo Vezzena)
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Il comprensorio è costituito da due metà ben distinte, separate a Malga Laghetto da 900 m di skiweg sostanzialmente piatti (due tappeti - uno per verso - fanno guadagnare qualche metro di quota e rendono il trasferimento tra le due metà non disagevole).

La metà occidentale, da Bertoldi a Malga Laghetto, consta essenzialmente di quattro piste: due piste che scendono dal monte Tablat a Bertoldi (n. 5 e n. 6 nella skimap) e due piste che scendono dal monte Ust a Malga Laghetto (n. 10 e n. 11 nella skimap). I monti Ust e Tablat, più o meno della stessa altezza, sono separati da una selletta poco pronunciata che sarà al massimo una cinquantina di metri più bassa (sottolineo massimo 50 m).


La metà orientale si sviluppa sui fianchi del monte Cucco e anche qua le piste sono quattro: due piste corrono in direzione Malga Laghetto (n. 16 e n. 19+17+14), una pista (n. 18) scende a Malga Rivetta e una pista (n. 22) raggiunge il Passo Vezzena.



La Skiarea Alpe Cimbra, secondo quanto riportato nel suo sito, vanta per lo sci alpino “oltre 100 km di piste”; ci sarebbero 73 km a Folgaria e ben 30 km (!) a Lavarone.
Incuriosito da questi dati sorprendenti ho fatto una verifica veloce (ma sufficientemente accurata per i futili scopi che mi ero prefisso) dalla quale mi risulta che i km totali della Skiarea Alpe Cimbra sono al massimo 65 (meglio 60), dei quali 50 km al massimo a Folgaria (a me risultano 46) e 15 km al massimo a Lavarone (a me risultano 13).
Insomma Folgaria gonfia i suoi km di un 50-60% e quindi la si può ritenere quasi “virtuosa” HIHIHI, mentre Lavarone invece :shock: applica una “maggiorazione” tra il 100% e il 130% :shock:

Così fan tutte - penseranno in molti - e non c'è motivo di scandalizzarsi; è più utile leggere i dati dichiarati dei dislivelli, ché su quelli non si può barare.

Be', scorrendo la lista delle piste di Folgaria ci si imbatte (ne prendo una a caso) nella azzurra 24c “Campo Scuola Coe”, che ha una lunghezza di 280 m e un dislivello di ben 210 m! Quindi una pendenza media di 48,6° o, se si preferisce, del 113%!
Si tratta ovviamente di un errore (uno zero in più nel dato del dislivello) che però, nonostante sia evidentissimo, continua a campeggiare nella lista ufficiale delle piste di Folgaria.

Ma parliamo di Lavarone… i dati di dislivello delle piste sono tutti clamorosamente sbagliati, per non parlare delle abnormi lunghezze dichiarate e della mancanza di coerenza con la skimap.
Nella schermata sottostante sono riportate delle rettifiche alle frescacce forse più eclatanti ma, ripeto, i dislivelli riportati sono tutti fasulli.
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Cominciamo però a sciare, che forse è meglio. Saliamo quindi a Bertoldi sulla seggiovia Tablat
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Mentre sotto di noi scorre la rossa n. 5 Tablat, il ragazzino con cui condivido la seggiola mi chiede di farci un selfie insieme. Stupito dalla richiesta, acconsento, e da quel momento in poi vengono letteralmente tempestato da una gragnola di domande per tutta la durata - non brevissima - della risalita. Il mio loquace compagno di viaggio è un irlandese sedicenne di Cork, in gita scolastica con la sua classe. Sono a Lavarone da tre giorni, e ci rimarranno fino all’indomani.
“Studenti irlandesi... sulla neve... a Lavarone...”, penso tra me e me sorpreso e anche un po’ ammirato...
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Stazione di monte seggiovia Tablat
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Stazione di monte seggiovia biposto Sonneck
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Prendo più volte la seggiovia Tablat e scendo per le brevi piste che riportano a Bertoldi, poi continuo l’esplorazione del comprensorio imboccando la brevissima pista Sonneck (a destra nel bivio raffigurato), che corre parallela all’omonima seggiovia. Nell’inquadratura è finito dentro anche il cartello con i dati della pista Sonneck:

  • lunghezza 450 m
  • dislivello 49 m
E’ un miracolo: sono i dati corretti! (nell'elenco piste del sito è invece riportata una lunghezza di 1000 m e un dislivello di ben 130 m). Peccato che sul momento non ho fatto caso al cartello, perché sennò avrei fotografato anche tutti gli altri.
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Arrivo così ai piedi della seggiovia quadriposto che sale al monte Ust e poi scende in linea retta a Malga Laghetto. Anche la seggiovia da Malga Laghetto a Passo Vezzena è fatta allo stesso modo, con un’intermedia in corrispondenza della massima quota raggiunta dall’impianto che serve da sbarco da ambo i sensi.
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Sguardo all'indietro verso pista Sonneck e l’omonima seggiovia biposto
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Verso il monte Ust
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In direzione sud si vedono alcune piste del comprensorio Folgaria - Fiorentini (quella più a sinistra, in realtà , dovrebbe essere la Campomolon - Fratte)
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In arrivo in cima al monte Ust
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L’impianto prosegue scendendo verso Malga Laghetto
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E allora scendo anch’io verso Malga Laghetto. Sguardo all’indietro…
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…e sguardo in avanti. A destra la rossa “Ust”, a sinistra la blu “Le Cogole”

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La Ust si rivela una pista di pregio, varia e divertente, con buone pendenze. La neve è durissima.
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Risalgo su per ripetere la Ust e poi provare anche l’azzurra
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Salendo si può apprezzare il tracciato che, attraversando Malga Laghetto, conduce alla metà orientale del comprensorio. In fondo la parte bassa della pista nera “Avez del Prinzep”
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Muro pista Ust
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E' tempo di lasciare i pendii del monte Ust (sullo sfondo) e andare dall’altra parte
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Il tappeto mi fa guadagnare qualche metro
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Ponticello sopra la strada di Malga Laghetto (nella skimap corrisponde “all’incrocio di piste blu”, che sono in realtà delle stradine piatte)
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Sempre sul ponticello, guardando nell’altra direzione verso la metà del comprensorio appena sciata
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Strutture di Malga Laghetto
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Finalmente ai piedi della “seconda metà”, quella orientale
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Sulla seggiovia che da Malga Laghetto sale al monte Cucco e poi scende a passo Vezzena. Visibile parte della nera Avez del Prinzep
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Quasi in cima. Si vede anche l’arrivo dello ski-lift Rivetta da sinistra e sopra, in posizione molto panoramica, la Baita del Neff.
La Baita del Neff, posta nel punto più alto dell’intero comprensorio, si trova nel comune di Luserna, che è sostanzialmente l’unico centro degli Altipiani dove si è conservata la parlata cimbra.
Sì, si dice che anche a Mezzaselva di Roana c'è qualche anziano che parla cimbro, ma si conteranno sulle dita di una mano questi anziani...
Il cimbro ha le sue peculiarità, ma è comunque un dialetto di tipo austro-bavarese; probabilmente i primi “cimbri” si insediarono sugli Altipiani (per primo quello di Asiago) nel medioevo, provenienti dal Tirolo o dalla Baviera. E' però abbastanza diffusa una versione alternativa delle origini dei cimbri, affascinante ma non troppo convincente. Secondo questa versione i cimbri degli Altipiani sarebbero i discendenti di un piccolo gruppo di guerrieri rifugiatisi sull’altopiano di Asiago attorno al 100 a.C., unici superstiti delle tribù germaniche dei Cimbri e dei Teutoni, le quali vennero sterminate da Mario nelle famose battaglie di Aquae Sextiae e Vercelli.
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Le dolomiti di Brenta fanno la loro porca figura.
Parte iniziale pista Rivetta (a destra) e imbocco pista azzurra n. 19 “Fratelle” (a sinistra)
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Pista “Avez del Prinzep”, la più bella del comprensorio. Insieme all’azzurra con la quale condivide la partenza e l’arrivo a Malga Laghetto, è il tracciato con maggior dislivello dello Ski Center Lavarone. Ai 470 metri dichiarati però bisogna toglierne almeno cento
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Sullo skilift Rivetta, dopo avere percorso la bella rossa omonima
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Anche la concatenazione di azzurre Fratelle + Torion non è affatto male; si tratta di un tracciato largo e tortuoso che si sviluppa nel bosco e scende a Malga Laghetto.
Qui inquadrata la parte alta, parallela alla pista Rivetta
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Breve deviazione a destra per Malga Rivetta
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Parte bassa.
Ai tratti in ombra molto duri si alternano le parti al sole con neve primaverile.
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Rimane da scoprire l’ultima pista di questa “metà orientale”, l’azzurra n. 22 “Vezzena". Parte alta
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Parte bassa
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Parte terminale della pista n. 22
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Passo Vezzena con albergo
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Prima di tornare indietro mi fermo una ventina di minuti nella terrazza della Baita del Neff, per bere una birra e gustarmi il panorama
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Grazie del report.
Hai passato più tempo a fotografare che a sciare HIHIHI, ma il risultato è ottimo.

Al di là della neve assente, posto molto affascinante :D
 
Secondo me qualcuno non lo sa perchè ti sei sorpreso a trovare la via dedicata a Braunau am Inn
 
Bravo bel report. Hai anche misurato le piste.................
Il comprensorio è carino e una giornata si passa volentieri. Un paio di piste sono divertenti da sciare, la 16 in particolare - che non è nera - ma una bella rossa impegnativa. da fare più volte nonostante la seggiovia lenta.
Peccato l'assenza di neve.
 
Report molto ben fatto e dettagliato.

Per fortuna che non ci sono mai andato...

In un momento della mia vita lo avevo pure considerato come "papabile" quando avevo entrambi i figli piccoli e principianti, ma per una serie di combinazioni alla fine ho scelto posti che avessero qualche interesse anche per me.

Ora non ci andrei neanche se mi pagassero viaggio, skipass e alloggio perchè le mie esigenze son diverse e andandoci avrei la sensazione di buttar via un jolly.

In una stagione così avara di neve a quote medie e basse poi... saran stati contenti solo gli irlandesi. Buon per loro...
 

.

Report ottimo (come al solito)

Il posto però non mi ha mai attirato e continua a non attrarmi: Folgaria e Lavarone - per come la vedo io - sembrano posti appenninici.... (e neanche da appennino top).

So che hanno un ottimo innevamento artificiale, e una strabiliante capacità di battitura delle piste, viste le altitudini.
So che sono posti comodissimi se uno vuole farsi una mattinata al volo venendo dalla pianura padana.
So anche che hanno un ottima ricettività alberghiera e buoni pacchetti famiglia (probabilmente, sono la loro fotuna).
Ma continuo a non capirne l'attrattiva per chi viene da lontano.

Da quel vedo, hanno dislivelli e piste molto meno interessanti di quelli appeninici. A quel punto, avendoceli peraltro vicino, preferisco gli appennini "originali" HIHIHI.

Se devo salire fin li, faccio 70 km in più e vado a sciare in posti un tantinello migliori.
 
Report molto ben fatto e dettagliato.

Per fortuna che non ci sono mai andato...

Spietatisssimo HIHIHI

In una stagione così avara di neve a quote medie e basse poi... saran stati contenti solo gli irlandesi. Buon per loro...

Lavarone sa vendersi bene. Evidentemente deve essere una delle mete proposte dalle Agenzie a quelle scuole irlandesi che offrono la possibilità di uno ski trip ai loro studenti.
Sono sicuro che quei ragazzi avranno fatto buon viso alla poca neve presente; a sedici anni hai la testa occupata da esigenze più pressanti HIHIHI

Il comprensorio è carino e una giornata si passa volentieri. Un paio di piste sono divertenti da sciare, la 16 in particolare - che non è nera - ma una bella rossa impegnativa. da fare più volte nonostante la seggiovia lenta.

Rossa, nera, quello che è… ho usato i colori utilizzati dal comprensorio.
Per quanto mi riguarda “Avez del Prinzep” (n. 16) e “Ust” (n. 10) sono di pari impegno, ma una l’hanno segnata nera e l’altra rossa

La n. 16 l’ho fatta tre volte, nonostante la seggiovia lenta.
Del resto, o prendi la seggiovia lenta o… non sciii :TTTT

Secondo me qualcuno non lo sa perchè ti sei sorpreso a trovare la via dedicata a Braunau am Inn

Può essere; vabbè dai, nel caso non si tratta di una grave mancanza

Grazie del report.
Hai passato più tempo a fotografare che a sciare HIHIHI, ma il risultato è ottimo.

Al di là della neve assente, posto molto affascinante :D

Grazie a te; per sciare ho sciato, ma Lavarone non è un posto adatto per macinare km…
Ero già stato una volta in quei posti (ma non avevo sciato a Lavarone) e allora (inizio marzo) c’era invece molta neve: almeno un metro a passo Vezzena che invece la settimana scorsa era tutto spelacchiato.

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Report ottimo (come al solito)
Grazie

Folgaria e Lavarone - per come la vedo io - sembrano posti appenninici...
Mah, in generale non sono molto d'accordo

So che hanno un ottimo innevamento artificiale, e una strabiliante capacità di battitura delle piste, viste le altitudini.
So che sono posti comodissimi se uno vuole farsi una mattinata al volo venendo dalla pianura padana.
So anche che hanno un ottima ricettività alberghiera e buoni pacchetti famiglia (probabilmente, sono la loro fotuna).
Sono d'accordo

Da quel vedo, hanno dislivelli e piste molto meno interessanti di quelli appeninici. A quel punto, avendoceli peraltro vicino, preferisco gli appennini "originali" HIHIHI.
Figurati... anch'io preferisco Campo Felice, che del resto è, per motivi affettivi, la località sciistica a cui voglio più "bene" al mondo HIHIHI
Ma io nel reportage non avevo intenzione di mettere a confronto Lavarone con altre località.
 
Gli studenti irlandesi avranno avuto come base Folgaria e avranno fatto anche un giro al Lavarone essendo incluso nello Skipass.
Conosco (conoscevo per lavoro.. :) ) il tour operator irlandese che organizza viaggi sulla neve per studenti e oltre a Folgaria, vanno anche a Polsa/S.Valentino, Paganella, Tonale ecc. Qualche anno fa avevano anche Sestriere.
Solitamente hanno il pacchetto tutto compreso, alloggio (camere da 3-4 ma anche 6 persone), vito, lezioni di sci, noleggio attrezzature casco compreso.
Insomma fanno lavorare un bel po' di operatori.
Ovviamente il tour operator non ha solo l'Italia nel catalogo, c'è anche l'Austria, Svizzera e Germania. Poi ognuno sceglie in base al budget e preferenza. Sono cmq tour consolidati ormai da anni, non una novità.
 
Invece a me l'ambiente con mix tra altipiano e boschi fitti di conifere piace moltissimo bpur in assenza di cime ardite (ma il Becco di Filadonna ha sempre un suo perché)
 
“Studenti irlandesi... sulla neve... a Lavarone...”, penso tra me e me sorpreso e anche un po’ ammirato...

So che non volevi fare paragoni, ma solo per chiacchierare. ..
Se la famiglia del ragazzino avesse scelto la Svizzera, sarebbe finito a Leysin. Sarà stato molto meglio che a Folgarida/Lavarone?
 
Report ottimo (come al solito)

Il posto però non mi ha mai attirato e continua a non attrarmi: Folgaria e Lavarone - per come la vedo io - sembrano posti appenninici.... (e neanche da appennino top).

So che hanno un ottimo innevamento artificiale, e una strabiliante capacità di battitura delle piste, viste le altitudini.
So che sono posti comodissimi se uno vuole farsi una mattinata al volo venendo dalla pianura padana.
So anche che hanno un ottima ricettività alberghiera e buoni pacchetti famiglia (probabilmente, sono la loro fotuna).
Ma continuo a non capirne l'attrattiva per chi viene da lontano.

Da quel vedo, hanno dislivelli e piste molto meno interessanti di quelli appeninici. A quel punto, avendoceli peraltro vicino, preferisco gli appennini "originali" HIHIHI.

Se devo salire fin li, faccio 70 km in più e vado a sciare in posti un tantinello migliori.

Max da "appenninico" centromeridionale stracondivido, con neanche un ora di macchina arrivo alle montagne della valdisole che da li si intravedono e cambia completamente sinfonia...eppure dubitando di andarci mai ho grande ammirazione per questo comprensorio.

Folgaria e Lavarone sono un esempio assoluto della suprema abilità del trentino di "creare turismo", valorizzando non solo il top (valdisole, sella ronda, san martino) ma anche e sopratutto posti secondari che qualche anno fa si sarebbero ipotizzati come destinati a morire (poca alitutidine, poca neve, esposizioni, posizione, tutti elmenti sfavorevoli), invece insieme ad andalo (bassino il paese ma comprensorio gia piu di "montagna") stanno conquistando una clientela numerosa e fidata..Accogliendo chi dalla pianura padana non vuole fare molsta strada, non vuole attraversare valichi o valli trafficate, offrono un alterantiva a portata di mano per il piu "pigro" o meno esigente...saper identificare la nicchia di domanda a cui rivolgersi fa tutta la differenza nel mondo del commercio, in questo caso turismo sciistico e non.
Sanno puntare su famiglie, attivita collaterali, marketing, incoming, servizi e ti portano a sciare su altitutdini e dislivelli anche inferiori al migliore appennino (pensiamo imperatore, roccaraso o abetone) ma non in una scelta obbligata dalla distanza da casa in regioni dove non esistono rilievi oltre i 2000, me avendo come "vicini" comprensori neanche paragonabili come offerta, eppure vanno alla grande.
ottimi impianti di innevamento, paesaggio pedemontanto, belle le conifere ma le vere montagne si scorgono solo in lontananza, ottima battitura di piste, riescono a portare gente anche in un posto dove non ce neve, in una regione piena di alternative ..Questi comprensori sono il riferimento assoluto per efficienza del turismo montano rispetto alle risorse disponibili, c'è poco da dire, trentino uber alles...
La formula vincente è una regione che promuove se stessa in ogni minimo aspetto (dagli impianti , ai cannoni, alle scuole , al vino, alla mela, al formaggio, al miele) e integra grandiosamente l'offerta turistica tutto l'anno, dallo sci alla mtb e trekking avranno sicuramente soldi e investimenti facili e agevoli, ma rispetto all'appennino è la "capoccia" della gente che fa la differenza eccome.dubito che in abruzzo un posto come lavorone non possa essre fallito e abbandonato in attesa di qualche ipotetico finanziamento pubblico (ovviamente che verra intascato e in minima parte trasformato in offerta turistica)
La propensione imprenditoriale è diffusa dal bambino all'ultraottantenne, accoglienza, intraprendenza, valorizzazione del territorio, nel giro di una o due generazioni tutti hanno capito la vitale importanza dello sviluppo turistico, altrove non basterebbero 1000 anni per renderlo evidente:

complienti a chi ha creato il "miracolo turisitco" del alpe cimbra
 
Ho sciato a Folgaria e non ci tornerei mai.
Lavarone mi ispira un po' di più, meno piste, ma mi sembrano un po' meglio...


La cosa losca di quelle ski-map sono:

1) esplicitata la quota base degli impianti -> 1174m MA NON la quota massima :MUCCA:skifrusta:

2) il quantitativo di piste affiancate azzurre con azzurre, azzurre con rosse.... :PAAU


E se il secondo punto è triste abitudine di molti comprensori, in primis quelli appenninici che gonfiano il n. di piste e di km in maniera esasperata, almeno il primo, nelle ski-map appenniniche, è sembre ben chiaro: quota base, quota cima...
Ecco perché sì, mi attira un po', ma... POCO.
 
ma per principianti che non hanno bisogno di molte piste lo consigliereste? Lo stavo valutando per il prossimo anno proprio in alternativa a Folgaria, dove ci siamo trovati comunque bene. Ma vedo che Lavarone è più economico....
 
So che non volevi fare paragoni, ma solo per chiacchierare...
Se la famiglia del ragazzino avesse scelto la Svizzera, sarebbe finito a Leysin. Sarà stato molto meglio che a Folgarida/Lavarone?
Ma ci mancherebbe! Scrivi pure quello che vuoi :D
Immagino che Lavarone (Lavarone-Folgaria), per le famiglie di quei ragazzi, sia risultata più "competitiva".

Quali altre località sono di solito prese in considerazione per una ski trip?
Io, che non so assolutamente nulla di gite scolastiche sulla neve, avrei pensato che irlandesi (e inglesi) finissero di default in qualche buco in Francia

(...)

1) esplicitata la quota base degli impianti -> 1174m MA NON la quota massima :MUCCA:skifrusta:


(...)

Ecco perché sì, mi attira un po', ma... POCO.

Bellissima la chiusura del tuo intervento :TTTT

Quanto alla quota massima... ho visto che in vecchie cartine era indicata, ed era pari a 1550 m... HIHIHIHIHIHI
Credo proprio che sia il dato corretto.
Pensa che invece sopra la porta della Baita del Neff è riportata la quota di 1598 m...
Ma tra l'altro i 1598 m non sarebbero sufficienti a garantire i benedetti 470 m di dislivello, visto che la partenza della seggiovia da Malga Laghetto - non ci sono né cristi né madonne - è metro più metro meno attorno ai 1200 m
 
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