Ispo 2020 telemark

Aspetto anch’io ma dubito fortemente!!.. siamo sempre di meno e non interessiamo a nessuno!! .... che poi è la sciata più bella che ci sia ma la gente non se ne accorge!! .. strano il mondo!
 
Personaggi all' ISPO per il momento non hanno sottolineato materiale degno di nota per il telemark. Pochi interessati all'esiguo mercato come diceva Montfort. Qualche attacco Frankestein qui e la ma di eclatanti novità al momento nulla. Aspetto terminino tutto il giro :)
 
Aspetto anch’io ma dubito fortemente!!.. siamo sempre di meno e non interessiamo a nessuno!! .... che poi è la sciata più bella che ci sia ma la gente non se ne accorge!! .. strano il mondo!

all'opening a Hintertux c'era molta gente. olandesi organizzatissimi in primis, oltre ai molti tedeschi. Schuerf (ricky) sta facendo molto anche in svizzera......se lo assoldassimo anche per la nostra LITIGIOSA italia?

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Il grande oddo era un bel collante, almeno in Italia!
La perdita si è sentita non poco.
RIP

..e la si continua a sentire sigh!
 

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non so se è stata presa all'ISPO o no, però qualcosa di nuovo per gli scarponi 2020/2021 c'è...il colore..:KEV


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si annuncia il MEIDJO 3.0!! quel geniaccio di moujade!!!!

NEW MEIDJO TELEMARK BINDING
NOVELTY N1 : NEW LOW-TECH
- 40% more powerful than Meidjo 2
- step-in with the spring box against the ski, no need to the lift the spring box anymore
 
Si è il nuovo scott... oltre al colore bisognerebbe capire se ci son altre novità!

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si annuncia il MEIDJO 3.0!! quel geniaccio di moujade!!!!

NEW MEIDJO TELEMARK BINDING
NOVELTY N1 : NEW LOW-TECH
- 40% more powerful than Meidjo 2
- step-in with the spring box against the ski, no need to the lift the spring box anymore

Meidjo non riesco a digerirlo, l’ho usato una stagione ma poi ho venduto tutto... una brutta sensazione di aggancio davanti e poi troppi fori per montarlo, uno sci dopo esser stato forato per Meidjo è inutilizzabile .... altri attacchi Telemark nada... ma anche attacchi alpini fai fatica
 
ciao a tutti, report da ISPO, anche dopo aver chiacchierato qua e là...versante scarponi non succederà nulla. numeri troppo piccoli per investire. il mercato americano è in contrazione e in europa siamo 4 gatti, purtroppo.
 
ciao a tutti, report da ISPO, anche dopo aver chiacchierato qua e là...versante scarponi non succederà nulla. numeri troppo piccoli per investire. il mercato americano è in contrazione e in europa siamo 4 gatti, purtroppo.

Che tristezza, contro le leggi di mercato non si può fare nulla. Di questo passo le uniche novità arriveranno dagli "artigiani", con prezzi da artigiano e non da prodotto industriale.
 
Di questo passo le uniche novità arriveranno dagli "artigiani", con prezzi da artigiano e non da prodotto industriale.

è già cosi ormai purtroppo..

il fatto è che il telemark è difficile da imparare, se non gli puoi dedicare molto tempo progredisci lentissimamente e anche una volta che padroneggi la tecnica è molto faticoso..




















....ma vuoi mettere il gusto? :D
 
Siamo in pochi e sempre più isolati. Forse, come siamo stallonati, tendiamo anche a restare slegati. Io in primis. Vado in giro a fare il mio solitario TelekraMpinismo togliendomi le mie belle soddisfazioni. Ogni tanto capita di condividere per strada le salite con qualche skialper e non nego la soddisfazione quando, tolte le pelli, inizio la discesa: vedere cadere le loro mandibole riempie d'orgoglio.
-"Belloooo! O sei proprio bravo o sembra che fai meno fatica su questa nevaccia"
-"Eh, sto*****. Sai perchè mi fermo ora? Mica perchè ho voglia di chiaccherare, è che ho i quadricipiti in fiamme":KEV
Questa è l'essenza della questione. Il Telemark è poesia, la poesia bisogna saperla leggere e interpretarla, la poesia nasce quasi sempre dal dolore.
Le poesie non le scrive quasi più nessuno e solo pochi nostalgici ne leggono i versi.
Per quale motivo un'azienda deve investire in una catena di montaggio per quattro gatti?

Rassegnamoci, siamo una preziosissima rarità.:D
 
Pochi... ma uno in più (io)! grazie agli sci appena comprati da Rudyak sono entrato nel ristretto club (o meglio sto sudando per imparare). Purtroppo le aziende seguono quello che è “di moda”, e ora il telemark non lo è... cercando in giro per documentarmi mi è sembrato di capire che qui in Europa e negli USA è in contrazione, solo il Giappone pare avere dei numeri in crescita
 
Ho seguito tutta la discussione oltre che la sezione (quando qualcuno scrive qualcosa e toglie le ragnatele).

Pratico (poco) ma sono un amante del tele e del gesto.

Mi sembra però che qua a volte si scada in sentimentalismi eccessivi. Intanto non bisognerebbe mai aspettarsi nulla dall'industria dello sci che è semplicemente un accrocchio di 4/5 fondi di investimento che cercano di gestire un numero assurdo di marchi e di pararsi il culo ogni stagione finchè gli converrà, specialmente in annate come questa; il tutto in un mondo dove oltre a noi 4 gatti che ci scanniamo a parlare di molle attacchi assi lamine e affini la maggior parte della "massa comprante" scia quattro volte all'anno se ne ha voglia, oltre a dover far fronte a mille altre spese congiunturali correlate al modello di sci dominante/mainstream (impianti, rifugio, skipass, ricettività varia ecc.) che quindi non sempre permettono di concentrarsi solo sull'attrezzatura dando una spinta seria all'R&D. Poi ogni annata e ogni Paese funzionano a modo loro quindi la mia analisi è senza dubbio limitata, va interpretata come un sunto se va bene.

Nell'era pre-dynafit in mercati di rilievo come quello americano il Tele era l'unico approccio al "backcountry" vero e proprio e quindi costituiva l'unica alternativa allo sci da pista. Tali cifre dopate Non potevano non diventare un outlier a livello statistico col passare del tempo, specialmente in un'industria che è arrivata a dotarsi di più interfacce sci-attacco che partecipanti nel corso degli anni. Mi chiedo quindi come si possa fare affidamento su quella stessa industria che anche negli anni "d'oro" obbligava la gente a girare con cavi di riserva/altri ricambi nello zaino mentre il mondo dell'alpino veleggiava a vista verso i DIN e le certificazioni varie. Ogni tipo di industria (dovrebbe) inseguire la domanda, ma se lo ha fatto in modo incompleto, forse proprio carente (non sta a me giudicare) quando di partecipanti ce n'erano ancora come si può pensare che lo faccia ora?

Seguo sempre con piacere le vicende e le opinioni di gente come Josh Madsen (e il suo podcast su Telemark Skier Magazine), Craig Dostie (assurdo quante visite/click avesse EarnYourTurns in anni in cui di blog ce n'erano veramente pochi e forse anche Lou Dawson girava in Telemark, altro che WildSnow) e altri "leaders" d'oltreoceano e mi fa quasi sorridere quando li sento lamentarsi che "mancano nuovi scarponi" o altre innovazioni tecnologiche...Ogni anno a ISPO nello skialp/freeride spariscono modelli, ne riappaiono altri che sono identici ma con un nome diverso, vengon cancellate linee intere, partite intere di roba vengono ritirate dopo averla immesso sul mercato come lo scarpone/sci/oggettoqualunque dEfInItIvO...In uno scenario di pura frenesia si pensa davvero che le marche vadano a concentrarsi sul telemark?Fantascienza: sarebbe come se chi fino a dieci/vent' anni fa andava a far cascate con le picche dritte da 50/60 cm oggi andasse da Cassin o da Grivel e "pretendesse" che invece che farle con la becca ultracurva da drytooling, con adze e maniglie varie si continuasse a farne a centinaia dritte come un fuso e pesanti come una volta (invece che le 2 che si trovano oggi sul mercato).

Io non discuto, anzi penso di condividere la superiorità stilistica del telemark e come difficoltà nel suo genere, anzi. Credo però che la roba (il materiale) sia stata da anni sopravvalutata e fatta male. Chi ci tiene davvero, invece di continuare a scavare la fossa ed aspettare il prete che venga a celebrare il funerale, (da cliente) potrebbe pensare a fare in modo che le dinamiche interne dell'industria del telemark vengano un giorno riconfigurate...e il punto di partenza, come dice proprio spesso Josh Madsen, dovrebbe essere ricostituire aziende piccole (esempi ce ne son tanti, 22designs o FreeHeel Life) che facciano SOLO prodotti da tele, senza dover aspettare ogni volta che 4 marche enormi dedichino un centesimo del loro impegno e della loro R&D per un nuovo scarpone o un nuovo attacco.

Per il resto quella che è una nicchia improntata all'estetica e al gesto tecnico- supportato da un grande sforzo fisico- non può certo aspettarsi di essere salvata dall'ecosistema sciistico nella sua totalità che è ormai composto (nei segmenti dei "grandi numeri") da materiali, impianti e sciatori che sono praticamente agli antipodi rispetto alla "filosofia"- se esiste- Telemark (zero sensazioni, velocità sempre ovunque, comodità). Se vuole sopravvivere dovrà iniziare a camminare da sola.

Altrimenti dichiariamolo morto una volta per tutte sto benedetto telemark e ci vediamo alle fiaccolate dei maestri a guardarci quello che scende a raspa vestito come Mummery e con gli sci in hickory.
 
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