Statistiche: caro sci quanto mi costi?

Crystal_93

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Ciao a tutti Skifosi!!
Questa mattina mi sono imbattuta su Facebook su questo articolo della Rivista "Sciare" e vorrei tanto sottoporlo alla vostra analisi per chiedere il vostro parere in merito.
Io sono totalmente montanara, dal momento che sono nata e vivo tutt'ora in un piccolissimo paese ai piedi delle Dolomiti e di lavoro faccio la maestra di sci, dunque per me sciare non è un grosso problema, anzi direi che é il mio sport principale :D:D !
In particolare, mi é rimasto impresso un commento di una persona (allego foto), la quale dice di essere l'unico membro della famiglia ad avere la passione per la montagna e dello sci e che quindi costringe gli altri componenti a seguirlo nei weekend o nelle settimane bianche.
Ora, basandomi sulla mia pochissima esperienza, mi sembra di vedere che un bambino, in media, fino all'età dell'adolescenza (14- 15 anni) é tutto sommato contento di andare in montagna, sia che pratichi lo sci sia che scenda con gommoni o slittino. Da quell'età in poi, convengo anche io che evitare di uscire il sabato sera e non vedere il/la ragazzo/a che ti piace, oppure rinunciare a festeggiare il Capodanno perché la domenica mattina devi seguire il papà al freddo e al gelo non sia esattamente fonte di gioia.
Dunque rimane un membro della famiglia: la consorte. C'é un fatto che secondo me é palese: ormai nel 2020 la SPA negli hotel é ASSOLUTAMENTE necessaria, dal momento che non si può costringere nessuno a sciare se c'é il timore per gli infortuni o poca tolleranza al freddo e che non è come la settimana al mare, in cui anche se non c'é la SPA ci si può ugualmente rilassare in spiaggia/piscina. Partendo da questo presupposto : secondo voi (vorrei che intervenissero anche e soprattutto le donne presenti o che gli uomini chiedessero loro cosa ne pensano) cosa dovrebbero fare le località sciistiche (oltre alle SPA negli hotel) per fare in modo che la montagna (estate/inverno), ma soprattutto la neve e lo sci non siano più una costrizione?
Lancio questa discussione anche il merito al fatto che le vacanze di Natale appena trascorse hanno registrato un picco incredibile di persone arrivate sulle poste da sci che non si vedeva dal lontano 99/00. Cosa c'è stato di diverso secondo voi? Solo il fatto che c'era il paesaggio grazie alla neve naturale?

P.S.: io non sono un ente e non collaboro con nessun ente, dunque le risposte non verranno usate per scopi terzi, è solo una mia personale curiosità ! :D

ecco il link per leggere l'articolo: https://www.sciaremag.it/turismo/statistiche-caro-sci-quanto-mi-costi/

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La presenza sulle piste e direttamente proporzionale alle vacanze scolastiche ed alla alta pressione che garantisce giornate di sole con poco vento e un manto nevoso decente.

Grazie alle precipitazioni abbondati a novembre e gli altri due fattori presenti a quelli che hanno già prenotato la vacanza si sono aggiunti i last minute e giornalieri.

Per quanto riguarda la questione non sciatori... la spa va bene ma anche una vita notturna vivace fa molto per attirare turisti.
 
Uno che deve costringere moglie e figli ad andare in montagna, è meglio che si organizzi una sana settimana bianca con gli amici e lasci moglie e figli a casa liberi di andare a passarsi le domeniche in centro o la settimana in villaggio allinclusive.
Non è la montagna a dover per forza adeguare l'offerta ai turisti, ma i turisti o vanno in montagna perchè gli piace stare in montagna, o se ne stiano beatamente a casa.

Già oggi molte stazioni sono diventate invivibili a livello di servizi in paese, invasi da gente che non scia e che tratta tutto come se fossero centri commerciali, vogliono l'outlet, il bistrot, e tutte quelle stro---zate che non hanno nulla a che vedere con la montagna.
Sinceramente prima di vedere le montagne prese d'assalto da gente che non le apprezza, non le rispetta, e non le sfrutta in modo coerente con l'ambiente, meglio vederle vuote, magari più povere, ma sicuramente più vivibili.
 
La presenza sulle piste e direttamente proporzionale alle vacanze scolastiche ed alla alta pressione che garantisce giornate di sole con poco vento e un manto nevoso decente.

Grazie alle precipitazioni abbondati a novembre e gli altri due fattori presenti a quelli che hanno già prenotato la vacanza si sono aggiunti i last minute e giornalieri.

Per quanto riguarda la questione non sciatori... la spa va bene ma anche una vita notturna vivace fa molto per attirare turisti.


Grazie per la risposta!

Le vacanze scolastiche incidono di più rispetto al lavoro? Nel senso, un genitore ( che ne ha ovviamente la possibilità) che sarebbe disposto a sacrificare per qualche giorno infrasettimanale il lavoro per la settimana bianca non lo può fare perché la scuola non lo permette? Non è possibile sacrificare asilo/scuola elementare/medie? Alle superiori capisco che è più difficile perché la mole di studio e dei compiti comportano maggior impegno.

Non conosco la Sua età, ma per vita notturna cosa intende? Apré - ski, pubs, discoteche?

Per manto decente intende bene completamente innevato o ben trattato quindi ben battuto ( senza lastroni ghiacciati?)

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Uno che deve costringere moglie e figli ad andare in montagna, è meglio che si organizzi una sana settimana bianca con gli amici e lasci moglie e figli a casa liberi di andare a passarsi le domeniche in centro o la settimana in villaggio allinclusive.
Non è la montagna a dover per forza adeguare l'offerta ai turisti, ma i turisti o vanno in montagna perchè gli piace stare in montagna, o se ne stiano beatamente a casa.

Già oggi molte stazioni sono diventate invivibili a livello di servizi in paese, invasi da gente che non scia e che tratta tutto come se fossero centri commerciali, vogliono l'outlet, il bistrot, e tutte quelle stro---zate che non hanno nulla a che vedere con la montagna.
Sinceramente prima di vedere le montagne prese d'assalto da gente che non le apprezza, non le rispetta, e non le sfrutta in modo coerente con l'ambiente, meglio vederle vuote, magari più povere, ma sicuramente più vivibili.

Grazie per la risposta!

Le dò ragione in merito al fatto che oggigiorno la montagna è stata un pò privata della sua "naturalità", è anche vero però che grazie alle SPA le località hanno guadagnato quella fetta di clientela che non ha interesse nel praticare qualsiasi tipo di sport. Mi chiedo però come mai, nonostante ciò, la montagna e la neve vengono ancora viste come una costrizione.

Quindi, secondo Lei, è impossibile cercare di convincere la donna italiana media o l'adolescente italiano medio che la montagna non deve essere un centro commerciale in ambiente naturale ma che è bella proprio per la sua diversità?
 
Le vacanze scolastiche incidono di più rispetto al lavoro? Nel senso, un genitore ( che ne ha ovviamente la possibilità) che sarebbe disposto a sacrificare per qualche giorno infrasettimanale il lavoro per la settimana bianca non lo può fare perché la scuola non lo permette? Non è possibile sacrificare asilo/scuola elementare/medie? Alle superiori capisco che è più difficile perché la mole di studio e dei compiti comportano maggior impegno.


Dalla mia esperienza da osservatore assolutamente si. E non solo quelle italiane. Le grandi carovane dal est europa partono nelle prime due settimane di gennaio quando i loro figli hanno le ferie invernali. Se vogliamo parlare di grandi numeri, ovviamente.

Non conosco la Sua età, ma per vita notturna cosa intende? Apré - ski, pubs, discoteche?

La mia eta' avanza, purtroppo, ma consoco diversi comprensori all'estero dove il 50% di presenze e' dovuto agli apres ski e discoteche e bar... e non solo per gli sbarbati. E' gente che scia poco oppure dalle 11.00 in poi ma lascia tanto denaro nei bar.

Per manto decente intende bene completamente innevato o ben trattato quindi ben battuto ( senza lastroni ghiacciati?)

Quest'anno non si sciava tra prati con erba intorno e questo fa la differenza.
 

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Le vacanze scolastiche incidono di più rispetto al lavoro? Nel senso, un genitore ( che ne ha ovviamente la possibilità) che sarebbe disposto a sacrificare per qualche giorno infrasettimanale il lavoro per la settimana bianca non lo può fare perché la scuola non lo permette? Non è possibile sacrificare asilo/scuola elementare/medie? Alle superiori capisco che è più difficile perché la mole di studio e dei compiti comportano maggior impegno.


Dalla mia esperienza da osservatore assolutamente si. E non solo quelle italiane. Le grandi carovane dal est europa partono nelle prime due settimane di gennaio quando i loro figli hanno le ferie invernali. Se vogliamo parlare di grandi numeri, ovviamente.

Non conosco la Sua età, ma per vita notturna cosa intende? Apré - ski, pubs, discoteche?

La mia eta' avanza, purtroppo, ma consoco diversi comprensori all'estero dove il 50% di presenze e' dovuto agli apres ski e discoteche e bar... e non solo per gli sbarbati. E' gente che scia poco oppure dalle 11.00 in poi ma lascia tanto denaro nei bar.

Per manto decente intende bene completamente innevato o ben trattato quindi ben battuto ( senza lastroni ghiacciati?)

Quest'anno non si sciava tra prati con erba intorno e questo fa la differenza.

In merito alle vacanze scolastiche dell'Est Europa, Le posso dire che la Polonia è stata divisa in 3/4 zone e le vacanze vengono fatte in periodi diversi in modo che le zone non "si assentino" tutte assieme. Potrebbe essere una valida soluzione per l'Italia secondo Lei?

Convengo con Lei dunque che Apré - Ski, discoteche e pub sono ASSOLUTAMENTE necessarie come Le SPA.

E' vero che quest'anno non si sciava tra erba e prati verdi, però nelle scorse stagioni invernali completamente siccitose è stata fatta un'enorme campagna pubblicitaria da perte di tutte le località per far capire alla gente che se anche la Dama Bianca non è arrivata dal cielo, con l'innevamento artificiale la copertura delle piste era totalmente garantita! Capisco benissimo che vedere tutto bianco è meglio, ma davvero il paesaggio incide così tanto da far desistere dal prenotare? Probabilmente andando avanti la neve naturale arriverà sempre meno. Dunque? Le località stanno facendo grossi investimenti per l'innevamento artificiale!
 
Io sono assolutamente convinto che il boom di qst anno dello sci sia dipendente da diversi fattori:
1- tutti gli sport sono soggetti a mode e sono sospinti dal fenomeno del momento. Lo è stato per il nuoto con le vittorie di Magnini, Rosolino, Pellegrini etc. il ciclismo su strada ai tempi di Pantani, negli anni 90 tutti i maschietti andavano in palestra per diventare Van Damme o Schwarzenegger... etc.
Oggi vanno la corsa trail in estate (non chiedetemi perché ma andate a vedere i numeri delle iscrizioni!) E lo sci in inverno, forse aiutato dai vari Paris, a cui auguro un recupero appieno, Goggia, Brignone etc...
2- il mercato del lavoro si sta riprendendo. Abbiamo raggiunto numeri di occupazione che non si vedevano da prima della crisi, questo significa reddito disponibile nelle tasche degli italiani, che per cultura nel turismo spendono. Basta parlare di crisi x favore, almeno al Nord.
3- l'offerta turistica italiana è ai vertici come qualità, tra le n.1 al mondo per rapporto qualità prezzo. Vantiamo sia comprensori sciistici enormi che piccolini ma incantevoli, gestiti tutti da bene a benissimo, a prezzi accessibili. Non paragoniamo ovviamente il tutto ai redditi del Sud Italia sennò diventano proibitivi. Pensiamo alla clientela media di un comprensorio alpino: italiani del nord, tedeschi, turisti stranieri provenienti da paesi in cui il reddito medio procapite è sopra la media europea.
P.S. nei miei commenti riguardo ai redditi del Sud Italia non c'è alcuna discriminazione ci mancherebbe. Mi riferisco esclusivamente a dati statistici che confermano che il reddito di molte regioni del Nord è in linea o superiore alla media europea, mentre al Sud è tra i più bassi. Ovvio che questo incida sui consumi
 
Io sono assolutamente convinto che il boom di qst anno dello sci sia dipendente da diversi fattori:
1- tutti gli sport sono soggetti a mode e sono sospinti dal fenomeno del momento. Lo è stato per il nuoto con le vittorie di Magnini, Rosolino, Pellegrini etc. il ciclismo su strada ai tempi di Pantani, negli anni 90 tutti i maschietti andavano in palestra per diventare Van Damme o Schwarzenegger... etc.
Oggi vanno la corsa trail in estate (non chiedetemi perché ma andate a vedere i numeri delle iscrizioni!) E lo sci in inverno, forse aiutato dai vari Paris, a cui auguro un recupero appieno, Goggia, Brignone etc...
2- il mercato del lavoro si sta riprendendo. Abbiamo raggiunto numeri di occupazione che non si vedevano da prima della crisi, questo significa reddito disponibile nelle tasche degli italiani, che per cultura nel turismo spendono. Basta parlare di crisi x favore, almeno al Nord.
3- l'offerta turistica italiana è ai vertici come qualità, tra le n.1 al mondo per rapporto qualità prezzo. Vantiamo sia comprensori sciistici enormi che piccolini ma incantevoli, gestiti tutti da bene a benissimo, a prezzi accessibili. Non paragoniamo ovviamente il tutto ai redditi del Sud Italia sennò diventano proibitivi. Pensiamo alla clientela media di un comprensorio alpino: italiani del nord, tedeschi, turisti stranieri provenienti da paesi in cui il reddito medio procapite è sopra la media europea.
P.S. nei miei commenti riguardo ai redditi del Sud Italia non c'è alcuna discriminazione ci mancherebbe. Mi riferisco esclusivamente a dati statistici che confermano che il reddito di molte regioni del Nord è in linea o superiore alla media europea, mentre al Sud è tra i più bassi. Ovvio che questo incida sui consumi

Grazie per aver risposto!!

Secondo Lei, dunque, lo sci sta tornando popolare? C'è più gente che va a vedere gare o le segue dalla tv? :PPINK
 
Crystal, non c'è bisogno che ci dai del lei :D.
Per quanto riguarda la "donna media italiana ", la discriminante, secondo me, è se lei ha iniziato a sciare da piccola o meno, se ha iniziato da piccola è molto probabile che sia appassionata allo sci e quindi è contenta di andarci, molte donne invece iniziano a sciare in età adulta per seguire il fidanzato\compagno\marito che magari le spinge anche troppo a farlo.
Sono sciatrici che iniziano senza una vera motivazione personale e senza una gran voglia, è logico che non avranno mai un grande amore nei confronti dello sci e appena potranno lasceranno perdere.
Ha ragione Teo quando lamenta una eccessiva " civilizzazione " di tanti luoghi di montagna, ma dobbiamo considerare che se facciamo andare in montagna solo i veri appassionati rischiamo di vederle sempre più vuote con le inevitabili conseguenze per l' economia locale, il "sistema montagna" che abbiamo creato ha bisogno di presenze sempre più numerose per funzionare
 
Quindi, secondo Lei, è impossibile cercare di convincere la donna italiana media o l'adolescente italiano medio che la montagna non deve essere un centro commerciale in ambiente naturale ma che è bella proprio per la sua diversità?

Esatto, per molteplici motivi, gli stranieri ad esempio, quando sono in montagna cercano di vivere la montagna, e provano a sciare, o per lo meno ciaspolano o cercano altri modi di stare sulla neve che non sia lo snowtubing...
gli italiani no, gli italiani si presentano a -10 tra la neve in risvoltino e senza calze, e si arrabbiano se io glio passo di fianco e li ricopro di neve con le ruote della macchina, e non sapete quanto goda nel farlo...
A capodanno ho visto gente in risvoltini tremare per ore mentre ascoltavano il djset in mezzo alle piste, e si lamentavano che non avessero fatto un palco in modo da non bagnarsi i piedi.
Ecco, quella gente so bene che porta indotto, ma davvero, se la montagna ha bisogno di quel tipo di indotto, non durerà a lungo.

Il tursita non interessato a vivere la montagna deve essere pesato come tale, mordi e fuggi, oggi c'è e domani no, quindi la spa in hotel va bene perchè serve a tutte le categorie, ma mettersi a lavorare per un'offerta specifica dedicata a chi non vive la montagna finirà con creare cattedrali nel deserto con le quali tra qualche anno dovremo fare i conti...
 
Crystal, non c'è bisogno che ci dai del lei :D.
Per quanto riguarda la "donna media italiana ", la discriminante, secondo me, è se lei ha iniziato a sciare da piccola o meno, se ha iniziato da piccola è molto probabile che sia appassionata allo sci e quindi è contenta di andarci, molte donne invece iniziano a sciare in età adulta per seguire il fidanzato\compagno\marito che magari le spinge anche troppo a farlo.
Sono sciatrici che iniziano senza una vera motivazione personale e senza una gran voglia, è logico che non avranno mai un grande amore nei confronti dello sci e appena potranno lasceranno perdere.
Ha ragione Teo quando lamenta una eccessiva " civilizzazione " di tanti luoghi di montagna, ma dobbiamo considerare che se facciamo andare in montagna solo i veri appassionati rischiamo di vederle sempre più vuote con le inevitabili conseguenze per l' economia locale, il "sistema montagna" che abbiamo creato ha bisogno di presenze sempre più numerose per funzionare

Capisco, quindi anche solo “vivere” la montagna rilassandosi alla SPA, fare passeggiate o ciaspolate vedere musei o cose così diventa una costrizione?

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Esatto, per molteplici motivi, gli stranieri ad esempio, quando sono in montagna cercano di vivere la montagna, e provano a sciare, o per lo meno ciaspolano o cercano altri modi di stare sulla neve che non sia lo snowtubing...
gli italiani no, gli italiani si presentano a -10 tra la neve in risvoltino e senza calze, e si arrabbiano se io glio passo di fianco e li ricopro di neve con le ruote della macchina, e non sapete quanto goda nel farlo...
A capodanno ho visto gente in risvoltini tremare per ore mentre ascoltavano il djset in mezzo alle piste, e si lamentavano che non avessero fatto un palco in modo da non bagnarsi i piedi.
Ecco, quella gente so bene che porta indotto, ma davvero, se la montagna ha bisogno di quel tipo di indotto, non durerà a lungo.

Il tursita non interessato a vivere la montagna deve essere pesato come tale, mordi e fuggi, oggi c'è e domani no, quindi la spa in hotel va bene perchè serve a tutte le categorie, ma mettersi a lavorare per un'offerta specifica dedicata a chi non vive la montagna finirà con creare cattedrali nel deserto con le quali tra qualche anno dovremo fare i conti...

Bella risposta!!
C’è bisogno di creare più consapevolezza, dunque, su cosa significa la vacanza in montagna, sono totalmente d’accordo!!
 
METEO E SOCIAL HANNO FATTO SI CHE IN POCHI ISTANTI UNO SIA CONSAPEVOLE CHE PORTA LA CAROVANA AL SOLE....

la neve abbondante nel pre stagione ha portato la massa a fare giornate di sci sotto le feste,oltre alle classiche ferie...anche una marea di giornalieri...hanno approfittato.

un bene per l economia montana.
 
METEO E SOCIAL HANNO FATTO SI CHE IN POCHI ISTANTI UNO SIA CONSAPEVOLE CHE PORTA LA CAROVANA AL SOLE....

la neve abbondante nel pre stagione ha portato la massa a fare giornate di sci sotto le feste,oltre alle classiche ferie...anche una marea di giornalieri...hanno approfittato.

un bene per l economia montana.

Aumento degli investimenti nel web e social media marketing!! Sono d’accordo anche con te!!
 
Grazie per aver risposto!!

Secondo Lei, dunque, lo sci sta tornando popolare? C'è più gente che va a vedere gare o le segue dalla tv? :PPINK
Se lo sci agonistico stia tornando popolare non lo so. Bisogna vedere i dati d'ascolto della TV per saperlo. Quello a cui mi riferisco io è lo sci inteso come turismo e vacanze. Il boom di quest'anno (non ho ancora letto dati certi ma tutti gli operatori del settore ne parlano) è legato ad un boom del settore turistico italiano, neanche tanto inaspettato tra l'altro visti i dati di crescita del triennio precedente, sia invernale che estivo.
Quello che mi preme dire, e qui mi piacerebbe che qualche addetto ai lavori intervenisse, è che non bisogna ora perdere di vista che comunque l'incidenza dei costi per gli utenti è alta. Ciò significa che alla prima difficoltà lo spettro della crisi di settore è dietro l'angolo.
Adesso che va tutto bene è il momento di iniziare a pensare a sistemi per investire per il futuro. Vuoi un esempio pratico?
Ti sembra giusto che quando 2 genitori acquistano un giornaliero (ad es. 51€ in DS per un tot di 102€) si debba far pagare anche il figlio? 102 euro per una famiglia che ti viene poi a mangiare e bere nei rifugi non sono abbastanza? Il figlio non è forse lo sciatore di domani? Se poi la famiglia smette perché troppo costoso ci rimettono tutti gli attori coinvolti: rifugisti, albergatori, baristi, ristoratori con tutto l'indotto del territorio (imprese di edilizia, manutenzione, pulizie etc...)
Secondo me in maniera equa ciascun interessato dovrebbe partecipare ai costi del mantenimento degli impianti di risalita, contenendo meglio il costo degli skipass, incentivando il cliente a continuare a praticare lo sci, oppure se l'economia va bene, incentivandolo a venire più spesso.
 
Io ho iniziato a sciare 6 anni fa e ho notato che negli ultimi 3 c'è stato un incremento davvero importante di affluenza nelle località sciistiche questo dovuto probabilmente al fatto che è il benessere fortunatamente sta aumentando.
In particolare quest'anno con le nevicate di fine novembre tanti hanno anticipato le giornate di sci che prima facevano solo in presenza di neve naturale che arrivava a stagione inoltrata.

Concordo sul vivere la montagna come si deve e che spesso purtroppo non accade, faccio trekking da quando sono bambino e a quei tempi non mi ricordo di gente con le superga o peggio ancora donne con stivaletti da sera affrontare mulattiere per raggiungere le baite del triangolo lariano. Adesso invece nei weekend estivi ne vedo sempre di più!
 
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