Parliamo di Bettino Craxi?

Jagar

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Ieri ricorreva il ventennale della morte di una delle figure più controverse della Prima Repubblica, Bettino Craxi.
Parabola ascendente incredibile e rapidissima, qualche anno al vertice della politica italiana e internazionale e poi, altrettanto velocemente, la caduta: lo scoppio di tangentopoli, i processi, la fuga ad Hammamet, la malattia e la morte.
Sulla preparazione politica - di lui come di molti della sua generazione - credo non ci sia molto da discutere: c'è un abisso rispetto al vuoto pneumatico che trasmettono i politicanti improvvisati dei nostri giorni.
Sulle sue scelte in ambito di politica economica si è letto tutto e il contrario di tutto: ci ha risollevati e portati al livello dei Paesi più avanzati... no, ha contribuito ad affossarci col debito pubblico...
Ma è giusto riabilitare la sua figura dal punto di vista morale? C'è chi lo ritiene un genio politico, chi un delinquente incallito, chi uno dei tanti del periodo così fan tutti, chi un perseguitato costretto all'esilio dalla magistratura politicizzata.
Cosa ne pensate, cari skifosi che già sciavate - e votavate - negli anni '80 e '90? :D
 
Questo è una specie di invito a nozze ....

Ma me la caverò in poche righe; si può essere d'accordo o meno con la politica di Craxi (invito a leggere il libro di Marcello Sorgi in ogni caso), ma a tutti quelli che - e sono sicuro non mancheranno - partiranno a prescindere dalle due condanne passate in giudicato rispondo solo questo:

- la CEDU ha condannato l'Italia a risarcire la famiglia Craxi per i due processi suddetti
- i magistrati non hanno MAI trovato una lira che sia una su conti riferibili a Craxi personalmente.

Poi sparlate pure quanto vi pare, tanto è morto e poco cambia.
Chi era un po' al dentro gli ingranaggi del PSI sapeva benissimo che una barca di soldi sono andati, tra l'altro, all'OLP. Una delle varie cose sulle quali non ero assolutamente d'accordo e sulle quali continuo a pensare abbia sbagliato.
 
Secondo Claudio Martelli, "ai sensi del diritto internazionale" Craxi in Tunisia era un rifugiato politico (... ! ... sì, come Cesare Battisti in Francia ....)
A mio avviso quella del rifugiato politico è una foglia di fico che non arriva a occultare bene le pudenda ... poi con quel panzone ...

Ai sensi del diritto italiano - e ricordo che, malgrado le sue storture, l'Italia è, ed era anche all'epoca, uno Stato di diritto - Craxi, come Battisti e tanti altri non era altro che un latitante sottrattosi alla giustizia. Un vigliacco in pratica che non ha saputo e voluto difendere il proprio operato davanti alla legge (perché sapeva che esso era indifendibile e ingiustificabile).

Politicamente fu abile e anche fortunato finché il vento non gli girò contro. Forte del fatto che il PSI per decenni fosse l'ago della bilancia in grado di mutare gli equilibri politici, fu corteggiato da DC e da PCI e ne trasse notevole beneficio arrivando probabilmente ad arrogarsi anche meriti non suoi. Certamente co-responsabili dello sprofondamento negli abissi di bilancio (del quale subiamo e subiremo ancora chi sa per quanto le amare conseguenze) furono anche i suoi alleati di governo DC, PRI, PSDI e PLI chi più chi meno in funzione delle alterne vicende politiche.

Ciò che più mi disturba a vent'anni dalla morte sono i ripetuti e sempre più impudenti, sfacciati, inqualificabili tentativi di glorificarne la figura.
 
Riguardo allo sperpero trovo molto interessante una analisi che ho sentito l'altro giorno, ossia che l'esplosione del debito pubblico sia coincisa con le spese allegre decise per riempire la panza del popolo nel momento in cui si stava uscendo dal terrorismo.
Tutti a panza piena, chiudiamo questa sciagurata parentesi e non ci pensaTE più; ripercorrendo quel periodo non credo siamo tanto lontani dal vero.

P.S.: Eccellenza, tanta acrimonia in così poche righe mi testimonia solo due ipotesi :D: o ex PCI o ex sinistra DC. Sono le due categorie alle quali solo il sentire il nome di Craxi faceva salire il sangue agli occhi e al cervello.
Sa, ero in politica in quel periodo .... vogliamo parlare QUANTOMENO dell'immenso patrimonio immobiliare del PCI e della DC acquisito con i soldi dell'URSS e degli americani o delle tangenti, per cui i segretari dell'epoca, come Craxi e compresi certi sopravvalutati eroi (de che? sono 36 anni che me lo chiedo) NON POTEVANO NON SAPERE?
E perché le condanne se le è beccate solo uno? Forse perché era l'anello debole e sacrificabile?
Non faccia torto alla sua (immensa) intelligenza.

Paragonarlo a quel rifiuto dell'umanità di Battisti, poi ..... vogliamo parlare di quelli che proteggevano i "compagni che sbagliano" o di altre amenità? Di brigatisti assassini che stano a spasso?

P.P.S.: tra i corresponsabili dello sprofondamento di bilancio il PCI sta a pieno tittolo in prima fila e con i gradi da comandante in capo.
 
L’amministratore di un condominio si giudica dal benessere dei condomini, la centrale termica funziona perfettamente, tutti gli appartamenti sono caldi, le parti comuni sono in ordine e pulite, dal tetto non ci sono infiltrazioni, il giardino è curato, i citofoni funzionano, le famiglie sono felici.

Così era l’Italia al tempo di Craxi. Chi non l’ha vissuta dovrebbe esimersi dal commentare perché non c’era e se c’era andava all’asilo.
Io già facevo impresa e grazie al rating del mio Paese per il governo Craxi - tripla A dalle agenzie di rating internazionali -(non lo abbiamo più avuto), si faceva business inimmaginabile, ti buttavano i soldi in faccia.

I condomini erano felici, l’amministratore capacissimo.

Ora abbiamo Conte, i condomini sembrano un poco meno felici.
 

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Ultima modifica:
tanta acrimonia in così poche righe mi testimonia solo due ipotesi :D: o ex PCI o ex sinistra DC

No, l'acrimonia deriva se non proprio dall'averci creduto dall'avere ipotizzato di poterci credere: l'inflazione da due cifre era passata ad una, l'Italia era diventata la quinta potenza economica mondiale (al che l'eredoluetico - nonché luetico in proprio - si rivoltava nella tomba dall'invidia), era stato messo un freno allo strapotere democristiano, in politica estera l'Italia sembrava volersi affrancare dagli USA ...
... poi però ...
 
L’amministratore di un condominio si giudica dal benessere dei condomini, la centrale termica funziona perfettamente, tutti gli appartamenti sono caldi, le parti comuni sono in ordine e pulite, dal tetto non ci sono infiltrazioni, il giardino è curato, i citofoni funzionano, le famiglie sono felici.

Così era l’Italia al tempo di Craxi. Chi non l’ha vissuta dovrebbe esimersi dal commentare perché non c’era e se c’era andava all’asilo.
Io già facevo impresa e grazie al rating del mio Paese per il governo Craxi - tripla A dalle agenzie di rating internazionali -(non lo abbiamo più avuto), si faceva business inimmaginabile, ti buttavano i soldi in faccia.

I condomini erano felici, l’amministratore capacissimo.

Ora abbiamo Conte, i condomini sembrano un poco meno felici.


il problema è che 56 milioni di italiani erano felici con soldi che giravano che ma che erano a prestito/debito anche se la gente non lo sapeva perchè una busta paga la si considera come soldi definitivamente propri.


Ma qualcuno di quelli DI TUTTI I PARTITI che il paese lo governavano avrebbero dovuto sapere cosa si stava creando alle finanze pubbliche. E' un azzardo morale troppo forte quella che se oggi distruggo il bilancio pubblico in cambio di potere poi il problema lo avranno i figli e i figli dei figli quando ormai io sarò fuori dal giro di potere dopo averne goduto personalmente alla grande
 
il problema è che 56 milioni di italiani erano felici con soldi che giravano che ma che erano a prestito/debito anche se la gente non lo sapeva perchè una busta paga la si considera come soldi definitivamente propri.


Ma qualcuno di quelli DI TUTTI I PARTITI che il paese lo governavano avrebbero dovuto sapere cosa si stava creando alle finanze pubbliche. E' un azzardo morale troppo forte quella che se oggi distruggo il bilancio pubblico in cambio di potere poi il problema lo avranno i figli e i figli dei figli quando ormai io sarò fuori dal giro di potere dopo averne goduto personalmente alla grande

Ecco, sintesi perfetta, null'altro da dire.
 
Parliamo di un INTERO sistema politico che alla fine è stato riassunto nella figura di Craxi il quale, un po' per vanagloria personale, un po' per un modo di fare spesso irruento, sintetizza agli occhi dell gggente 13 anni di potere italiano (dal 79 al 92).

Altri sopravvissuti di quell'epoca che seppero tenere un profilo basso (nascosti in qualche angolo) e magari fecero anche qualche accordo sottobanco con procure varie, sono poi stati incensati come padri della patria. I nomi lascio alla vostra fantasia.

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Nera stato messo un freno allo strapotere democristiano, in politica estera l'Italia sembrava volersi affrancare dagli USA ...

Il secondo sbaglio più grande agli occhi altrui. Il maggiore fu comunque cercare, di fatto, di annettere il PCI.
Dimenticandosi che erano leninisti.
 
Una cosa è indubbia... è stato di ispirazione ad una pletora di politicanti che oggi gestisce il paese... i risultati li abbiamo sotto i nostri occhi...
 
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