Sicurezza: intervista da incorniciare


Io ho paura a parlarne, perché sono pienamente d’accordo e sarei anche fautore di ridurre la velocità di risalita degli impianti perché meno gente arriva in cima in breve tempo e meno gente satura la pista, sarei favorevole a non piallare sbancando come si fa ora con le piste ma lasciando le piste più naturali possibili, sarei favorevole all’introduzione del casco per tutti, sarei favorevole affinché tutti debbano avere in mano il dodecagolo dello sciatore e che con l’ingresso sulle piste lo sciatore accetti di fatto un regolamento ben esposto e se va contro tale comportamento possa essere allontanato dalle piste dagli addetti alla sicurezza che non siano le forze dell’ordine a cui demanderei solo gli interventi di estrema ratio e l’intervento in caso di reati e sarei anche favorevole alla somministrazione controllata di alcool sulle piste. Ma so che sono un utopista e che noi preferiamo pagare di più sia come skipass sia come società per i costi indiretti che abbiamo piuttosto che rinunciare alla performance.
 
È tutto vero però sta al singolo individuo fare funzionare il cervello , come sulle strade , imposizioni , limiti , divieti , multe non risolvono il problema....ci saranno sempre i cretini di turno , purtroppo :skifrusta:
 
Se la risalita fosse lenta, uno cercherebbe di far durare di più anche la discesa...
 

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Ultima modifica:
Opinione sua. Se invece che piste piallate ci fossero campi di patate invece che scontri in pista ci sarebbero ginocchia maciullate. E giù a dire che le piste sono inadeguate.
 
Credo che il problema sia da focalizzare sulla maleducazione, arroganza e supponenza di tante persone e non tanto sulla qualità delle piste.
Comportamenti che si estendono anche in altre situazioni della vita.
 
Io ho paura a parlarne, perché sono pienamente d’accordo e sarei anche fautore di ridurre la velocità di risalita degli impianti perché meno gente arriva in cima in breve tempo e meno gente satura la pista, sarei favorevole a non piallare sbancando come si fa ora con le piste ma lasciando le piste più naturali possibili, sarei favorevole all’introduzione del casco per tutti, sarei favorevole affinché tutti debbano avere in mano il dodecagolo dello sciatore e che con l’ingresso sulle piste lo sciatore accetti di fatto un regolamento ben esposto e se va contro tale comportamento possa essere allontanato dalle piste dagli addetti alla sicurezza che non siano le forze dell’ordine a cui demanderei solo gli interventi di estrema ratio e l’intervento in caso di reati e sarei anche favorevole alla somministrazione controllata di alcool sulle piste. Ma so che sono un utopista e che noi preferiamo pagare di più sia come skipass sia come società per i costi indiretti che abbiamo piuttosto che rinunciare alla performance.


D'accordo su regolamenti, caschi, alcool ridotto, intervento degli steward e Daspo sulle piste...ma la riduzione della velocità degli impianti e la pista al naturale sono ipotesi anacronistiche.
Chiederesti strade al naturale, sterrate o piene di buche, per rallentare le auto e diminuire gli incidenti automobilistici?
O caselli autostradali senza telepass e pagamenti digitali per rallentare l'accesso al nastro di asfalto?
Tutto ciò è molto romantico, ma poco funzionale all'economia turistica italiana che invece deve funzionare al meglio.

Bisogna invece aumentare il livello di educazione civica ed educazione sportiva. E probabilmente introdurre i limiti di velocità.
E dove ciò non funziona, mi spiace dirlo, usare la repressione. Ovvero sanzioni economiche, erogate anche dagli steward.
Uno si ferma al centro della pista a rollare o a chiacchierare? Foto e multa.
Uno viaggia a palla di cannone su una pista piena di bambini o principianti (anche senza necessariamente far male)? Videotrappola e multa.
Uno è manifestamente limitato dall'alcool? Etilometro e multa.

Purtroppo gli incivili hanno un solo punto sensibile, molto vicino al cuore. Ed è il portafoglio.

Far tutto ciò non è assolutamente semplice, comporta soprattutto una normativa statale che dia poteri ai controllori (con tutti i dubbi del caso) e preveda strumenti di rilevazione omologati. Sarà alla fine una legge piena di bizantinismi e criticabile.
Ma ci arriveremo, purtroppo, e ce la saremo voluta.
Visto che i comportamenti maleducati aumentano ovunque, a scuola, negli stadi, per strada e sulle piste da sci.
Piste che non sono e non devono essere un luogo per pochi eletti, ma i campi da gioco di uno sport bellissimo che però deve essere disciplinato.
 
Credo che il problema sia da focalizzare sulla maleducazione, arroganza e supponenza di tante persone e non tanto sulla qualità delle piste.
Comportamenti che si estendono anche in altre situazioni della vita.
..purtroppo i tempi dello sci diciamo d' elite o comunque di un numero limitato di persone sono belli che andati..ormai e' un fenomeno di massa con un importantissimo giro di affari e come tutti i fenomeni di massa dentro ci finisce di tutto educati, maleducati, posati, scriteriati...

A questo punto e' difficile invertire la rotta.. a breve arriveranno purtroppo ( o per fortuna dipende dai punti di vista):
casco obbligatorio per tutti
assicurazione obbligatoria per tutti
patente (probabilmente a punti) e relativo schema sanzionatorio
limiti di velocita'
skivelox
sci in caso di ebrezza
etc.
...forse ho esagerato ma non credo di essere andato troppo lontano...
..mala tempora currunt..
 
"Almeno il 99% degli sciatori SCENDE troppo veloce" sarebbe più corretta in effetti.

Non era quello il senso del mio intervento, anche se la tua precisazione linguistica è corretta.

Scrivere "almeno il 99%" significa intendere che TUTTI gli sciatori corrono troppo. E in base a quali parametri? Com'è stato indagato questo fantomatico >99%?
 
Per me è una causa persa, pur auspicando qualche intervento. Come regoli il traffico? Se viene individuato un folle spericolato si dovrebbe fermarlo a valle? E poi dimostrare il suo comportamento con un filmato e rilevazioni oggettive sulla velocità?
Come si decide la velocità? Potrebbe invocare una perdita di controllo dell’attrezzo per dimostrare la mancanza di volontà nell’andare forte? Come si decide quale sia l’andatura adeguata alla singola pista?
Io oggi vedo gente assolutamente priva di qualunque tecnica fare su e giù su piste decisamente tecniche, con fondi molto duri se non gelati. Questi sciatori si muovono come possono in maniera imprevedibile e intasano qualunque pendio. Pertanto (nb: io non corro mai) tutti dovrebbero adeguarsi alla loro presenza mantenendo grossomodo la loro velocità per minimizzare le conseguenze di un eventuale impatto. Ciò, tradotto, significa solo corto raggio a bordo pista. Il 60% degli attrezzi attualmente venduti dovrebbe essere eliminato da negozi e rastrelliere.
È comunque un problema che rispecchia l’attuale società in cui purtroppo gli individui si sono abituati a poter fare tutto ciò che desiderano in ogni momento, che diventa il loro momento. Nessuno si adegua alla situazione generale, chi non sa sciare e vuole fare la pista tecnica se ne frega e la fa, chi sa sciare e vuole tirare sulla medesima pista se ne frega della presenza del primo e tira. Esiste solo l’individuo e le relative immediate necessità.
Ci sono poi problemi evidenti di scarsa intelligenza (o forse alterazione della stessa con sostanze). Faccio un esempio: fine pista Dantercëpies, notoriamente un carnaio con gobbe che sembra una colonia di pinguini. Non c’è piu di un metro libero , soprattutto a fine giornata. La pista porta all’impianto o prosegue, stringendo, verso il paese. Ho visto più di un celebroleso, senza alcun controllo, arrivare a canna dal pianetto precedente, non accennare neppure una curva e tagliare il nugolo di sciatori semifermi, e le cunette, prendendo quest’ultimo tratto dritto (e saltando per aria alla prima cunetta) per proseguire verso il paese. Uno cosi, per giunta totalmente incapace (ma non è questo il lato dirimente) equivale ad un proiettile sparato verso una serie di bottiglie, può anche non prenderle, ma se le prende..
 
Il solito anzianotti che pontifica sui più giovani di non fare quello che ha fatto lui per tutta la vita. Solito clichè, nulla di nuovo. Se ascoltate un settantenne qualunque in qualunque ambito dice le stesse cose. Ci manca "non è più come una volta", "quando c'era lui" e "noi saltavamo i fossi alla lunga"

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È tutto vero però sta al singolo individuo fare funzionare il cervello , come sulle strade , imposizioni , limiti , divieti , multe non risolvono il problema....ci saranno sempre i cretini di turno , purtroppo :skifrusta:

Anche perchè "fatta la legge trovato l'inganno". Basterebbe responsabilizzare le persone sui danni che eventualmente creeranno con il loro comportamento e peace and love per tutti
 
Ha ragione da vendere invece. Un tempo il limite era rappresentato dagli sci: con assi dritte di 2 m la gente sciava scodando, e quindi in frenata. Oggi qualsiasi sciatore mette il sedere dentro la curva e grazie alle sciancrature scia in accelerazione, magari con raggi da virata di F104, ma comunque a velocità superiori a quelle di un tempo. Aggiungi che non c'è più il Muro di Berlino ed eccoci alla situazione attuale.


Non era quello il senso del mio intervento, anche se la tua precisazione linguistica è corretta.

Scrivere "almeno il 99%" significa intendere che TUTTI gli sciatori corrono troppo. E in base a quali parametri? Com'è stato indagato questo fantomatico >99%?

Minkia ma hai fatto Ingegneria ? Era un modo per dire "la stragrande maggioranza", il che è abbastanza vero.
 
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