Sciata di grande soddisfazione tra Tonale, Presena e Ponte in un deserto giovedì

pat

Well-known member
Ieri sera, dopo molti pensieri e innumerevoli cambiamenti, all'una e trenta di notte sono andato a dormire senza avere un'idea certa. Sestriere e Madesimo erano in testa... ma alla fine, stamattina, ha vinto il trittico del Tonale.
La nebbia mi ha fatto passar la voglia di fare la A4 verso il Piemonte, le recensioni di Missouri su Madesimo che parlavano di neve bella solo in Val di Lei (e anche sul Canalone che però non avrei percorso) e brutta alle quote medie e basse mi han fatto venire il dubbio su Madesimo, che però mi dava il vantaggio di non dover passare Milano e di lasciare la nebbia padana facilmente alle mie spalle dopo pochi km.
Quindi? Il Presena mi dava la quota, volendo. La strada x Ponte era comunque meno nebbiosa di quella x Torino... e le informazioni raccolte qui sul forum su una Alpino in splendida forma e su una particolare cura nella manutenzione delle piste di Ponte e Temù han decretato la vittoria. L'ultima volta che ci andai c'era ancora lo skilift al Presena...
Detto tra noi, mi piaceva di più la risalita nella conca con la vecchia biposto e il sole in faccia, e il baluginare scintillante della neve, piuttosto della comoda ma cupa cabinovia.
 
Tante! Tante!

Ma sto cucinando ...

Quindi, un colpo al cerchio e uno alla botte.

Ho portato due paia di sci: gli Armada mi avrebbero fatto probabilmente comodo sul lato assolato del Tonale e sullo "stracarico di neve" Presena. Se a Ponte di Legno la neve fosse stata troppo dura e ghiacciata e con quelli avessi avuto una diminuzione del mio divertimento, avrei preso dal portasci gli Head Xrc 1100.

Quindi parcheggio a Ponte di Legno molto vicino alle piste e inizio la giornata sciistica alle nove e mezza, salendo con la cabinovia verso il Passo del Tonale.

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I target della giornata son tre:
1- l'Alpino, una pista che da sola darebbe già il senso a una giornata sciistica
2- la nuova cabinovia del Presena e il raccordo su Ponte
3- skilift Corno d'Aola e pista dell'Angelo con successiva discesa a Pinte tramite la nera Corno d'Aola

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La pista Bleis
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Questa pista si vede bene dalla seggiovia che conduce anche alla partenza dell'Alpino, dato che le serve entrambe: Alpino a sinistra, Bleis a destra.
La pista si sviluppa tra i 2500 circa e i 1800 circa (idem l'Alpino, ma con tracciato più vario e defilato) ed è esposta a sud. Lascio a voi immaginare da questa foto la qualità della neve.

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La stradina che porta all'imbocco della parte succosa dell'Alpino è piuttosto breve e non si sracchetta
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Alpino: da qui inizia il bello!
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Stesso punto... voltandosi verso monte
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Un po' più in basso rispetto alla zona slavinata
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Parte centrale
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Vogliam parlare della qualità della neve a metà mattinata? Esposizione sud... ricordo a tutti
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Il Passo del Tonale visto dalla seggiovia Negritella che, insieme alla Bleis, mi riporterà sull'Alpino per una discesa tutta per me, cioè in solitaria in pista e senza pause foto
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Credetemi sulla parola: era perfetta dall'inzio alla fine e l'ho fatta a manetta fino alla strettoia ombrosa, dove comunque non c'era ghiaccio... ma ormai nemmeno più energia muscolare. Non ho mai beccato simili velocità con gli Armada da quando li ho comprati. Se avessi avuto gli Head ai piedi sarei arrivato a Ponte di Legno "senza passare dal via".

È stata la pista più bella della giornata, fatta nel modo migliore della giornata. Una simbiosi, una poesia, una corrispondenza d'amorosi sensi come raramente accade.

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Si risale quindi ancora una volta, ma l'obiettivo sarà la concatenazione di Bleis e Giuliana, per arrivare alla partenza della cabinovia che porta dal fondovalle ai 2560, e poi quella successiva fino ai 3000m del Presena. Mi aspettano quasi 700m di dislivello.

La Bleis è più conosciuta e frequentata e su un muretto centrale era un po' smossa ma sempre morbidamente godibile; anche l'ultimo muretto della Giuliana era un po' smosso ma proprio si trattava di un paio di curve. Gli Armada TST digeriscono tutto, come uno squalo tigre. Infondono molta sicurezza. Per il 95% del dislivello, comunque, le condizioni eran simili a quelle dell'Alpino.

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Pista Bleis appena dopo la partenza
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Per "smossa" intendo una roba come quella a destra, decisamente traacurabile.
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I tre cambi di pendenza iniziali della bleis, se in condizioni di neve invernale, valgono il prezzo del biglietto
 
Il panorama dai 3000m del Presena
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Ora grazie alla cabinovia questa veduta è accessibile a tutti (ma io l'avevo già scoperta anche quando c'era lo skilift). Certamente è un mezzo più comodo e veloce ma, non biasimatemi, oggi ho avuto nostalgia della vecchia biposto che portava alle ancore sommitali: il calore del sole in faccia, al centro di quella conca naturale che a stagione avanzata fa da specchio ustore, la brezza sulla pelle, la contemplazione di sfavillanti diamanti tutto intorno e sotto di me, la meraviglia per quello scrigno pieno di neve (sempre meno, a dir la verità, ma nella stagione invernale fa sempre la sua bella figura), ecco tutto questo con la cabinovia è sparito. Mi avete rubato la giovinezza! (Cit.)

Il resto delle foto domani. Ora vado a ninna.
 

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Il plurifotografato taglio nella neve (che non ho capito a cosa serva)
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Il Presena da 3000 a 2500 e, sullo sfondo poco riconoscibili, le piste Alpino e Bleis
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Penso che la tempesta di vento, di cui ha parlato Ste pochi giorni fa, abbia portato via molta powder dalla pista sommitale che non era morbidamente voluttuosa come di solito la trovo, ma compatta come una pista normale in un posto normale. La cabinovia inoltre fa meno selezione di una stupida e ostica àncora, quindi per la prima volta in vita mia NON ho ripetuto la discesa dai 3000, che a me piaceva sempre tanto. In compenso ho fatto due giri sulla Paradiso:

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Dallo stesso punto, il tratto di pista che conduce al cambio di pendenza
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È sempre una gran pista! Fondo compatto in questo caso
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Dopo la parte più ripida e dritta, la pista fa una "S"; qui sono in corrispondenza della prima curva a sinistra e oltre le reti c'è quella a destra, con un susseguirsi di cambi di pendenza, ma ormai il grosso è alle spalle
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Fermarsi a fare la foto in questo punto è stata un'autentica forzatura masochistica: questa "S" va fattta con buona velocità e gambe buone (soprattutto se si hanno i 700-800m di dislivello accumulati dalla cima a 3000). Una volta, quando c'era la vecchia funivia che partiva a ridosso della parete montuosa, si facevano due schuss e la pista era finita; ora si deve arrivare fino al livello della strada (cosa molto fastidiosa a stagione avanzata perchè dove spiana prende anche molto sole) e quindi è consigliabile accumulare un bello slancio. Nel secondo giro invece percorrerò per la prima volta la "Variante Paradiso" che permette di congiungersi alla pista che scende a Ponte di Legno senza soluzione di continuità.

La seconda discesa della Paradiso però senza foto...eh...

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Qui un tratto di pista tra la Paradiso e la Pegrà, più o meno a 1600m e in pieno sole. Secondo la teoria di Missouri, "dopo un mese dall'ultima nevicata al di sotto dei 2500m" qui dovrebbero esserci le paludi pontine o, al limite, il ghiaccio vitreo. Come potete vedere, la neve è molto bella anche qui.

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Scendendo ancora di quota si può prendere questo muretto o, tenendo la destra, un tratto più pianeggiante che dovrebbe evitarlo.

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Lo stesso muretto visto da sotto
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Questa è la pista nera di Ponte di Legno Corno d'Aola (o già Variante Corno d'Aola? Bho, le ho fatte entrambe)
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La Pegrà sorvola sorniona la pista Corno d'Aola, una pista "per l'uomo che non deve chiedere, mai!"
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Dallo stesso punto, verso valle
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Questo dovrebbe essere il punto in cui la Variante Corno d'Aola confluisce nella Corno d'Aola
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Stesso punto
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In prossimità della fine della Corno d'Aola sempre con neve bella e senza traccia di ghiaccio, placche, palline, cingolate, solchi o amenità simili. Godendo, decido quindi di tenere gli Armada Tst ai piedi
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Ritornando ai 1500m il panorama che si vede è una pittoresca conca
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Dai 1500m si può salire fino a circa 2100 con una seggiovia biposto antiquata e uno skilift (impianti presenti a Ponte di Legno ben prima dell'ampliamento verso Temù) per prendere in successione la Pista dell'Angelo (una delle più amate dai frequentatori di Ponte) e la Corno d'Aola; quasi 1000m di dislivello che mi daranno più soddisfazione di quelli percorsi dai 3000 del Presena.

Volo d'angelo sulla pista Dell'Angelo (parte finale) servita da uno skilift
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Risalendo con lo skilift
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La pista dell'Angelo, una chicca!
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Iridescenza. Un Angelo veglia sulla pista a lui dedicata?
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Corno d'Aola parte iniziale alta
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Sapendo già che le neve era uniforme e che non c'eran tratti ghiacciati a questo secondo giro ho tenuto una velocità maggiore, ma sempre con circospezione perchè la pendenza non è certo quella dell'Alpino; qui se molli vai a manetta in pochi metri!

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Curve e controcurve
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oggi ho avuto nostalgia della vecchia biposto che portava alle ancore sommitali: il calore del sole in faccia, al centro di quella conca naturale che a stagione avanzata fa da specchio ustore, la brezza sulla pelle, la contemplazione di sfavillanti diamanti tutto intorno e sotto di me, la meraviglia per quello scrigno pieno di neve (sempre meno, a dir la verità, ma nella stagione invernale fa sempre la sua bella figura), ecco tutto questo con la cabinovia è sparito. Mi avete rubato la giovinezza! (Cit.)
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a me è capitato di prendere l'ancora col vento gelido a 100 km/h e non ho avuto quei pensieri.....
 
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La neve era perfettamente lavorata (artificiale e naturale) e qui siamo sotto i 1500m

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Casola
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Notare la scia...

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Manca poco alla fine della Casola, delle mie energie e della sciata
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Ultimo curvone
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Mercedes sponsor ufficiale
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Souvenir (superstagionato "del monte Guglielmo")
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Pizzo Badile Camuno
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Pat in Valcamonica compera il formaggio della Valtrompia...

Cmq CORNUTO!!!!! Giovedi post Befana con il Sole e sugli sci dovrebbe essere codificato come reato.
 
Ho preso 50 euro di formaggi varii e latte allo spaccio CISSVA vicino a Boario...

Un'altro si chiama Grassella o qualcosa di simile


Gli altri nomi non li ricordo perchè non sono per me abituali.
 
Ho preso 50 euro di formaggi varii e latte allo spaccio CISSVA vicino a Boario...

Un'altro si chiama Grassella o qualcosa di simile


Gli altri nomi non li ricordo perchè non sono per me abituali.

Se sei a Ponte compera il Silter (lo trovi anche alla CISSVA), dop autoctono assieme al fatulì (roba da media valle, molto costoso e molto affumicato, più una materia prima per preparazioni che un vero e proprio alimento). Il Silter è ricchissimo di Omega 3, quindi fà pure bene!
 
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