Lo Slow Ski di San Colombano - Oga+Valdidentro 02.01.20

ste1258

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Premessa: questo report sarà sicuramente gradito al nostro Kaliningrad, che ama impianti d'annata, piste non modellate, e soprattutto poco traffico. Se non avesse già sciato qui, lo invito a rimediare al più presto. Ma sarà gradito anche ad altri, poichè di questo comprensorio si parla molto poco, e non mi pare sia mai stato oggetto di reportage. Si tratta del "versante sfigato" di Bormio, quello meno valido dal punto di vista del dislivello e della modernità degli impianti, ma sicuramente superiore al principale in tema di ambiente naturale.

Detto ciò, il giorno dopo Capodanno, per fuggire dalla ressa del Tonale e cambiare aria, mi sono concesso una trasferta valtellinese in un posto dov'ero sicuro di sciare con calma. Forse troppa, visto che a fine giornata non sono arrivato al dislivello che in certe stazioni si fa in 4 ore, ma chi se ne frega. In questo posto non si va certo per correre o per fare record, ma per guardare i bei paesaggi mentre si fanno 12 minuti di seggiovia, per praticare il corto raggio spazzolato scendendo dalla cima su una pista larga 4 metri, uno sciatore dietro l'altro, per farsi una pista in totale solitudine, o per i più depravati, per godere del cigolio di antichi impianti a fune.

Alle 9:10 si timbra l'accesso alla prima seggiovia che parte dalle Motte, e il numero di passeggeri a bordo fa già intendere quale sia la frequentazione del comprensorio:
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La seconda, leggermente più veloce, parte dal Forte di Oga, e lungo la salita offre scorci idilliaci illuminati dal primo sole:
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Nel frattempo le piste principali di Bormio sono ancora nell'ombra:
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Il terzo tronco è una sferragliante MEB di 40 anni fa, che con alcuni saliscendi ci offre delle belle viste sui boschi sopra Oga...
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... fino a sfociare ai 2200 mslm dell'Alpe San Colombano:
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Con un quarto tronco, una breve sciovia, si conquista la vetta del Monte Masucco, a 2360 mslm:
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(Alla destra dell'ultimo palo si scorge il tondeggiante Dosso delle Pone, 2550 mslm, dov'era possibile salire con altre 2 sciovie ora ferme, e che temo lo saranno per sempre)

Scendiamo sul versante di Valdidentro, esposto a nord pieno, che si sviluppa su 1000 m tondi di dislivello:
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La neve è eccellente, e anche la battitura è impeccabile, da questo lato molto più "livignasca" e meno "bormina":
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Pista Doss Alt, ormai quasi a Isolaccia, sulla quale si spara in pieno giorno. Sullo sfondo le Torri di Fraele e il Monte delle Scale (che ho salito l'estate scorsa):
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Controluce sull'àncora Palancana, ormai un tipo d'impianto quasi estinto sulle Alpi italiane:
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Con una breve e ripida sciovia singola si ritorna al Monte Masucco:
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Ed ora le mie piste preferite, quelle che dal Masucco scendono alla partenza della seggiovia di San Colombano. Sono 3, al sole, varie, con tracciati molto divertenti e un bellissimo panorama sulla conca di Bormio. Peccato che per risalire serva prendere una seggiovia eterna, scendere un pezzo, prendere una breve sciovia, per un totale di quasi 20 minuti di viaggio:
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La pista dei Cervi, con vista sulla Reit e la valle del Braulio che porta allo Stelvio:
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La spianata del Tadè e la sua casetta in posizione invidiabile:
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Un po' di coda alla seggiovia rossa, allietata dalla musica che l'addetto decide di mettere... dico solo "Lo Spazzacamino" HIHIHI
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Il centro di Bormio:
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Piacevole pausa pranzo al ristoro San Colombano, bella posizione e personale gentile:
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(NB: SOLO PER MANIACI) "Composizione scioviaria" - anonimo - 1980 - olio su tela
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Una tavolara solitaria si gode l'assolata discesa dal Masucco a San Colombano:
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La strada del Foscagno con le tettoie paravalanghe, e dietro l'antenna del Monte della Neve sopra Livigno, con l'arrivo della seggiovia omonima poco a destra:
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La bella pista della Palancana nel primo pomeriggio, poco prima che il versante di Valdidentro finisca nell'ombra:
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Il sole sta per tramontare dietro il Dosso delle Pone:
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(Quello che si vede è l'unico impianto moderno dell'intero comprensorio, l'unico a ricordarci che siamo negli anni 2000)

Vento forte sulla Cima Piazzi:
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Ultima risalita al Masucco:
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Di nuovo sul versante di Oga, luci basse sulla pista La Sposina:
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Ultimi raggi di sole sul nostro rottame preferito:
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Qualche ingrandimento.
Gran Zebrù:
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Confinale (vedi qui: https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=90961):
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Bormio 3000, con la carretta della neve che si appresta a entrare in stazione:
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E per finire, la più bella piramide dell'Alta Valtellina, fotografata a fine sciata dal parcheggio delle Motte:
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È tutto. Come sempre, grazie per l'attenzione e gli skife/commenti che lascerete.
 
Una stazione che ho voglia di scoprire, quando potrò forse un giorno prendere il fatidico camper ed andare a scoprire queste realtà che sono uniche. Grazie per il report.
 
Grazie per avermi illustrato benissimo anche la parte (a me mancante) di Oga e San Colombano, che sciisticamente sembra proprio interessante, anche se dotata di impianti vetusti. Peccato per il doppio skilift Dosso Le Pone, sarebbe stato bello provare la discesa dal punto sommitale.
 
Peccato per il doppio skilift Dosso Le Pone, sarebbe stato bello provare la discesa dal punto sommitale.

Per completare questo splendido reportage ho recuperato alcune vecchie foto, fatte da me nel marzo 2001, dove vengono ritratti i due ski-lift non più funzionanti e le relative piste di discesa. Ricordo che lo ski-lift Dosso le Pone era abbastanza lungo ma le piste da discesa erano molto belle e spettacolari, con neve fantastica pur essendo marzo.
L'altro skilift, il Pra Vegl, anche se era corto, era situato in un ambiente montano unico nel suo genere, e serviva da raccordo per lo ski-lift del Dosso.

Spero che ci ripensino e che rivalutino questo settore del comprensorio perché merita tantissimo :D

A ricordo dei tempi che furono... NOTATE: ero solo a sciare :PPINK:PPINK:PPINK
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.

Gli impianti vecchi mi danno più soddisfazione. Mi ricordano la mia infanzia passata tra i rottami di Macugnaga, la monoposto e le sciovie derelitte orobiche e la quadrilenta del Palabione.
 
Per completare questo splendido reportage ho recuperato alcune vecchie foto, fatte da me nel marzo 2001, dove vengono ritratti i due ski-lift non più funzionanti e le relative piste di discesa

Grazie del contributo.
Io li presi solo una volta nel 2011.
Erano disposti in modo un po' curioso (per non dire "ad caxxum"), nel senso che potevano essere presi solo in senso orario:
- Pra' Vegl
- Pone
- Masucco
e se si voleva tornare in vetta, andava rifatto il giro.
Diciamo che tuttora la disposizione degli impianti superstiti è abbastanza scomoda. Basterebbe poco per risolvere il groviglio di ferraglia con un paio di seggiovie nuove.
 
Report bello e dettagliato!:PPINK
Meritava proprio un bel reportage questo poco conosciuto comprensorio,
peccato per il Dosso le Pone, come già detto aveva una bella pista con la neve migliore, e dalla cime c'è una bella vista!
La battitura, a quanto pare, rispecchia la gestione delle due zone :D

Si la disposizione degli impianti (in funzione e non) dal lato San Colombano è un bel esempio di non razionalità HIHIHI
 
Mi sembrava si chiamasse cima piazzi il comprensorio di quella cabinovia rossa che è sulla strada per livigno
 
Si chiama Cimapiazzi solo l'area servita da cabinovia, skilift ad ancora e soprastante skilift singolo; è un sottoinsieme ... ed è gestita da quelli del Mottolino di Livigno. Quando sono andato io c'era, volendo, un giornaliero specifico solo per questo settore, a prezzi molto competitivi.
 
Bel report! Una stazione dove agli impianti suonano "lo spazzacamino" merita sicuramente di essere visitata! :D
 
Bellissimo report, scio spesso lì e ci ho sciato un totale di 7/8 volte durante le vacanze di natale. È un vero gioiello, purtroppo poco valorizzato e che potrebbe tranquillamente mantenere la sua anima rilassata e slow anche sviluppandosi un po’. Mi permetto di consigliare la pausa pranzo alla malga San colombano (100 metri sotto il ristoro dove ha mangiato l’autore del report), posto straordinario.
 
Bellissimo report, mi ha sempre affascinato questa skiarea un po' bistrattata dai più che però offre piste e panorami molto interessanti.

Qualcuno potrebbe mettere sulla cartina nomi delle piste e degli impianti per capire meglio?


Sostanzialmente ad oggi sono chiusi i due skilift più in quota che si aggiungono alla dismessa seggiovia di Oga?


ps non ho mai capito perché si incaponiscono con il collegamento tra Bormio e Santa Caterina quando questo è più vicino.
 
^ Grazie ste della magnifica fotocronaca e della citazione! Sì, certo, ci ho sciato negli anni '80-'90 e ho preso anche il primo tronco della MEB, quello che partiva da Oga .... e ho fatto anche la relativa pista nera, quella ufficialmente mai aperta al pubblico ........... pensa che con starli abbiamo (avevamo?) programmato di trovarci a Oga con due macchine, parcheggiarne una lì e proseguire con l'altra fino al Forte (o alle Motte), questo allo scopo di ritentare la discesa sulla vecchia nera, dove la vegetazione e sì ricresciuta, ma che, con un po' di prudenza, dovrebbe essere ancora percorribile. Ora guardiamo se ci riusciremo, ma con la dismissione delle sciovie alte mi sembra complicato rientrare sul vecchio tracciato della pista (a meno di non voler usare le pelli, opzione che però non soddisferà molto l'ineffabile degl'ineffabili (cit.) )
 
Mi permetto di consigliare la pausa pranzo alla malga San colombano (100 metri sotto il ristoro dove ha mangiato l’autore del report), posto straordinario.

Ci sono salito a piedi un po' d'estati fa, giusto per vedere la zona senza la neve. Mi ricordo di aver aspettato un'eternità per avere un secondo, e dopo l'attesa e svariati solleciti sentirmi dire "mi spiace ma l'abbiamo finito". Da lì ho messo una croce sul locale. Non so se adesso sia migliorato, o magari è anche cambiata la gestione.

ps non ho mai capito perché si incaponiscono con il collegamento tra Bormio e Santa Caterina quando questo è più vicino.
Perché non ha senso. Sotto le Motte una pista sarebbe esposta a sud da 1400 a 1200 (e già si fa fatica a innevare quelle sopra), poi ci sarebbe da attraversare la piana di Bormio con un impianto bidirezionale. Di fatto chi scia a Bormio non credo si farebbe un'A/R per andare a perdere tempo su degli impianti medievali. Piuttosto rinnovino quelli prima. Il collegamento con S. Caterina almeno sarebbe a quote ed esposizioni molto più sciabili.
 
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